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Introduzione tesina terza media sulle nuove tecnologie
La seguente tesina di terza media parla delle nuove tecnologie e permette i collegamenti con gli argomenti delle seguenti materie: in italiano il neorealismo e Vittorio De Sica, in storia la Seconda Guerra mondiale, in geografia gli Stati Uniti d'America, in scienze Albert Einstein, La Bomba Atomica, Elettricità, Magnetismo e Onde Radio, in Tecnologia le tecnologie belliche della Seconda Guerra mondiale, Telefono, Televisione, Computer, Internet, in musica la chitarra elettrica, in Arte la grafica digitale, in inglese The Digital Revolution (Rivoluzione digitale), in francese i fratelli Lumière e infine in educazione fisica il basket.

Collegamenti
Tesina terza media sulle nuove tecnologie
Italiano: Neorealismo e Vittorio de Sica.
Storia: Seconda Guerra Mondiale.
Geografia: Stati Uniti d'America.
Scienze: Albert Einstein, La Bomba Atomica, Elettricità, Magnetismo e Onde Radio.
Tecnologia: Tecnologie belliche della seconda guerra mondiale, Telefono, Televisione, Computer, Internet.
Musica: La Chitarra Elettrica.
Arte: Grafica Digitale.
Inglese: The Digital Revolution (Rivoluzione digitale).
Francese: Fratelli Lumière.
Educazione Fisica: Il Basket.
fu uno dei maggiori scienziati che si occupò in maggiori argomenti : però la sua fama mondiale deriva dalla
teoria della relatività,
sua teoria che avrebbe rivoluzionato la scienza del ventesimo secolo.
Rifugiatosi in America per le persecuzioni razziali da parte di Hitler lavorò su questa teoria che fu in seguito
2
applicata nella bomba atomica : E= mc .
2
E = mc
E’ L’equazione fisica da lui scoperta che stabilisce l’equivalenza materiale tra
l’energia(E) e la massa (m) di un sistema fisico, e fu la formula piu famosa al mondo.
Essa in poche parole, significa che la materia si può trasformare in energia. La lettera
c indica invece il valore della velocità della luce (300.000 km/s) e stabilisce con la
2
potenza di c (c ) che per calcolare l’energia ottenibile da una certa quantità di
materia si deve moltiplicare il valore della massa per due volte la velocità della luce.
Quindi si può ottenere moltissima energia da pochi grammi di materia.
Grazie a questa formula, gli americani potettero ideare la Bomba Atomica. Essa si basa sulla reazione a
1
catena di fissione nucleare . Quando un neutrone libero colpisce un nucleo di uranio o di plutonio viene -
catturato dal nucleo per un tempo breve rendendolo un composto instabile. Infatti esso si spezza entro 10
12 secondi in due o più nuclei di elementi più leggeri, liberando due o tre neutroni e circa l’uno percento
della sua massa viene convertita in energia sottoforma di fotoni ed energia cinetica, per un totale di 200
2
Mev . I neutroni liberati dal processo possono urtare altri nuclei fissili presenti e quindi si fissionano
liberandone ulteriori e propagando la reazione a catena in tutta la massa materiale. Quando furono
liberate le due
bombe si creò un
fungo enorme nel
cielo e milioni di
morti vi furono
per tutto il campo
dell’esplosione. In
seguito vi furono altre migliaia di morti per le radiazioni emanate dalle due bombe : Little Boy (Hiroshima) e
Fat Man (Nagasaki).
1 Il fenomeno fisico per cui il nucleo atomico di certi elementi con massa atomica superiore a 230 si può dividere
(fissione) in due o più nuclei di elementi piu leggeri quando viene colpito da un neutrone libero. La fissione si può
innescare in forma massicia, cioè come reazione a catena, ovvero se i nuclei fissili sono tanto numerosi e vicini fra loro
da rendere probabile l’ulteriore collisione dei neutroni liberati con nuovi nuclei fissili.
2 eV)
Mega-eV. Multiplo dell’unità di misura dell’energia usata (elettronvolt in ambito atomico che definisce l’energia
cinetica acquistata da un elettrone libero quando è accelerato da una differenza di potenziale elettrico di 1 volt nel
vuoto.
Le Nuove Tecnologie e La Nuova Comunicazione Pag. 5
Durante la Lotta d’Inghilterra nel ’41, i servizi segreti britannici riuscirono ad impadronirsi, tramite missioni
di sabotaggio, di un marchingegno che sarà molto utile per la guerra : Enigma.
Enigma
Questo strumento era una macchina in grado di
crittografare e decifrare i messaggi, ed era
elettro-meccanica.
Fu sviluppata da Arthur Scherbius a partire dal
1918 per poi sviluppare altre versioni, ma tutte si
ispiravano al disco cifrante di Leon Battista
Alberti.
Inizialmente era destinata al commercio ma poi
fu stata utilizzata dalle forze tedesche durante la
guerra e il periodo nazista.
Potenziata e migliorata, un gruppo d’esperti però
la riuscì a violare. Però essa fornì durante la
guerra importantissime informazioni alle forze
alleate.
Infatti quando gli inglesi se ne impadronirono,
quando i tedeschi la impiegavano per la codifica
dei messaggi segreti e per impartire ordini alle
forze armate, essi riuscirono ad anticipare le
mosse della germania nazista. Infatti i tedeschi
ritenevano questo strumento molto sicuro ed ignoravano che una delle loro macchine fosse caduta in mano
al nemico : ci misero più di un anno a capire che erano costantemente spiati.
Questa macchina fu usata anche dalla flotta italiana contro quella inglese durante le guerre nel
Mediterraneo.
Essa era composta da due tastiere : una sopra e una sotto.
La tastiera inferiore era una vera e propria tastiera di immissione lettere, invece quella superiore, serviva
per ottenere il messaggio cifrato / decifrato.
Chi la usava, prima di scrivere il messaggio doveva prendere i tre rotori da usare per quel dato giorno, poi
inserirli nella macchina con un ordine specifico, regolarli con la data di quel giorno e configurare le spine di
scambio lettere.
Il funzionamento era semplice : Quando l’operatore riceveva il messaggio scritto, quando premeva una
effettiva lettera sulla tastiera inferiore, sulla tastiera superiore appariva la corrispondente lettera cifrata il
quale messaggio criptato in seguito veniva consegnato al marconista che lo trasmetteva via radio o via filo.
Mentre per la decifrazione si procedeva analogamente : l’operatore riceveva il messaggio criptato, lo
batteva sulla tastiera e riceveva le lettere decifrate.
Le Nuove Tecnologie e La Nuova Comunicazione Pag. 6
In seguito, come già detta prima, una equipe di esperti cercò di decifrarla : furono i polacchi. Essi dopo la
violazione di quest’ultima, ne progettarono un’altra chiamata BOMBA.
Dopo l’invasione della polonia però, il progetto fu trasferito in mani inglesi e con l’aiuto di grandi
matematici come Alan Turing, la riprogettarono e idearono diverse chiavi per decifrare i messaggi Tedeschi.
Nel 1944 si ebbe una svolta : si ideò il primo elaboratore, Colossus.
Colossus : Il primo grande elaboratore a corrente
Colossus, così chiamato per le sue grandi dimensioni, fu il primo computer elettronico programmabile nella
storia dell’informatica. Ideato dagli Inglesi nella Seconda Guerra Mondiale, allo scopo di decriptare i
messaggi tedeschi inviati per proteggere la corrispondenza di Adolf Hitler con i suoi capi di stato maggiore.
Esso fu il successore della Bomba, precedentemente ideata dai Polacchi. Ottenne il primato per l’uso delle
valvole termoioniche, allora mai usate in un elaboratore, anziché dei relè.
Lo scopo della costruzione di questa macchina era, come detto prima, di decifrare i messaggi codificati con
la cifratrice-trasmettitrice Lorenz SZ 40/42.
Essa comparava due flussi di dati effettuando operazioni booleane (ovvero con due sole verità, espressi con
i valori 0 falso e 1 vero) : il primo flusso era il messaggio da decifrare mentre il secondo era generato dalla
macchina per individuare la chiave di codifica effettuando delle prove e confrontando i risultati. Se una
simulazione dimostrava un grado di accuratezza superiore ad una specificata soglia, il risultato veniva
stampato tramite una macchina da scrivere elettrica.
Le Nuove Tecnologie e La Nuova Comunicazione Pag. 7
In seguito questa macchina fu distrutta insieme ai suoi progetti relativi, ma poi ricostruita nel 2007
funzionante nel National Museum of Computing, a
Bletchley Park.
Componenti
Questa macchina possedeva al suo interno delle
Valvole Termoioniche, fin allora usate solo come
amplificatori. Esse ne erano 1500 e furono in grado
di aumentare la potenza di calcolo notevolmente.
Valvole Termoioniche
Le valvole termoioniche o tubo a vuoto sono state
le prime componenti elettronici “attive” realizzate
dall’uomo. Attive, nel senso che , grazie ad una
fonte esterna di energia, fornisce in uscita un
segnale di potenza ampliato.
Il loro funzionamento era molto semplice :
la corrente passa fra i due elettrodi , chiamati anodo e
catodo. A seconda della tensione cui sono posti fra loro e a
seconda della tensione cui sono poste alcune parti
metalliche frapposte ai due, il catodo, terminale negativo,
emette elettroni per effetto termoionico, cioè per
riscaldamento. Per questo il flusso di corrente è dovuto agli
elettroni e non agli ioni, per questo vengono chiamate
valvole termoelettriche.
In pratica, l’elemento che faceva funzionare questo grande
elaboratore, era la corrente elettrica.
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L’elettricità , la motrice di tutto
Dal primo elaboratore in poi, si andò sempre migliorando questi apparecchi elettronici. Ma l’elemento
principale che consente tutt’ora di avanzare nel campo dell’informatica e correlati è l’energia elettrica.
L’energia Elettrica
Cenni storici
I primi studi sull’elettricità furono dei greci. Talete (600 a.C. ) studiò le proprietà elettriche dell’ambra,
resina fossile che se viene sfregata attrae altri pezzetti di materia. Il nome di questo appunto era electron in
greco, nome da cui deriva appunto la parola elettricità. I greci compresero che l’ambra attraeva oggetti
leggeri come i capelli e ripetendo lo strofinio si dava origine a scintille.
Una prima descrizione dell’elettricità ce la da Platone nel 360 d.C. , ovvero l’elettricità del Timeo :
<<Si spiegano così lo scorrere delle acque, la caduta dei fulmini, e la meravigliosa forza d’attrazione
dell’ambra e della calamita : in nessuno di tutti questi oggetti vi è la forza attraente, ma poiché il vuoto non
c’è, questi corpi si respingono in giro l’uno con l’altro, e separandosi e congiungendosi, cambiano di posto,
e vanno ciascuno nella propria sede. >>
L’elettricità
Ma cos’è in realtà l’elettricità?
Con il termine elettricità si fa riferimento genericamente a tutti i fenomeni fisici su
scala macroscopica che coinvolgono una delle interazioni fondamentali, la forza
elettromagnetica, con particolare riferimento all’elettrostatica. Microscopicamente,
questi fenomeni sono collegati all’interazione tra particelle cariche su scala
molecolare : i protoni nel nucleo di atomi o molecole ionizzate, e gli elettroni. Gli
effetti macroscopici di queste interazioni sono le correnti elettriche e l’attrazione o
repulsione di corpi elettricamente carichi.
L’elettricità è presente in ogni corpo.
Le Nuove Tecnologie e La Nuova Comunicazione Pag. 9
Infatti, strofinandoli i corpi acquistano una nuova proprietà, detta stato elettrico, per la quale risultano
carichi di elettricità ovvero hanno una carica elettrica. Di cariche elettriche ne esistono due tipi : Carica
positiva, rappresentata con il segno +; Carica negativa, rappresentata con il segno – .La carica positiva si
manifesta per esempio nel vetro, tramite strofinio; mentre quella negativa si manifesta nell’ebanite. I corpi
con uguale carica elettrica si respingono mentre se differenti si attraggono.
Ma quando un corpo ha una carica positiva o negativa?
Un corpo ha una carica positiva quando possiede un eccesso di cariche positive, mentre negativo quando
possiede cariche negative in eccesso. Il Campo Elettrico
Riprendendo il discorso dell’attrazione e della repulsione
delle cariche elettriche, possiamo chiederci perché accade
tutto ciò.
La carica elettrica è la proprietà che ha una particella di
deformare lo spazio intorno a sé, in modo tale che una
qualsiasi altra particella risenta di questa deformazione e ne
venga attirata o respinta.
Einstein, fece un ipotesi su questa spiegazione : immaginando
di avere un telo di nylon elastico poggiandoci su di esso una
pesante biglia, a causa del peso, vedremo il telo curvarsi. Se
un’altra biglia viene messa vicino a questa deformazione del
telo, essa tenderà a cadere nella buca formata dalla prima biglia, come attirata da essa. In poche parole, il
telo è lo spazio che ci circonda e le biglie sono le cariche elettriche.
Questa deformazione viene chiamata campo elettrico definito scientificamente così:
Il campo elettrico è lo spazio entro il quale una carica elettrica fa sentire la propria
azione su altre cariche eventualmente poste nelle sue vicinanze.
Nel campo elettrico, come nella foto, si possono vedere delle linee di forza che sono i percorsi preferenziali
seguiti dalle particelle elettriche attratte o respinte all’interno del campo elettrico.
Conduttori e Isolanti
Le cariche di cui abbiamo parlato, sono cariche che si accumulano nel corpo elettrizzato (cariche
elettrostatiche) e tendono a riequilibrarsi, quindi a tornare alla parità di cariche negative e positive, facendo
riacquisire al corpo lo stato neutro.