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Sintesi
Italiano: Giuseppe Ungaretti

Storia: la Prima guerra mondiale

Informatica: gli archivi di dati

Calcolo: la programmazione lineare

Inglese: electronic mail

Elettronica: i mezzi trasmissivi

Ed. fisica: lo stretching; la pallavolo
Estratto del documento

Italiano Ermetismo - Giuseppe Ungaretti

Mattina

M'illumino

d'immenso

Commento: Si tratta di una delle poesie più famose e semplici di Ungaretti, fu scritta nel 1917 ed è

sorprendente poiché con due sole parole il poeta riesce ad esprimere un concetto di dimensioni non

misurabili.

Il titolo è molto importante poiché il poeta durante la guerra, una mattina viene come abbracciato da

una luce molto forte e dunque anche da un calore molto forte proveniente dall’alto e che illumina lo

spazio circostante, ma che soprattutto lo fa risplendere interiormente riuscendo così quasi a

percepire la vastità immensa dell’infinito.

È un momento in cui il finito e l’infinito si uniscono quasi in un unico elemento: non esiste più

niente intorno, solo una grande luce che gli origina un momento di intuizione nel quale egli si mette

in contatto con l’assoluto , eliminando ciò che lo circonda e riflettendo soltanto sull’avvenimento.

Ungaretti dunque con questa poesia vuole quasi comunicare che l’uomo, pur in situazioni terribili,

pur di fronte alle enormi distruzioni e agli enormi dolori che provoca la guerra , pur avendo

scoperto la sua fragilità e la sua precarietà nella vita che gli è stata data è in grado di cogliere con

una grandezza smisurata tutta l’immensità del suo mondo al quale si sente di appartenere.

Soldati

Si sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie.

Commento: Anche se la poesia è breve, Ungaretti riesce ad esprimere la condizione di soldato. Egli

paragona infatti il soldato ad una foglia d'albero in autunno: basta un colpo di vento per far morire

la foglia, così come basta un colpo di fucile a far cadere il soldato.

L`ultima importante raccolta, II dolore, contiene 17 liriche dedicate al figlio e altre poesia di

contenuto storico (sulla II guerra mondiale). Qui il discorso diventa più composto, quasi

da un‘alta saggezza

rasserenato. Toni e parole paiono affiorare raggiunta al prezzo di una

drammatica sofferenza. Il poeta esprime una delusa ma eterna tensione alla pace e all'amore

universale.

LA TRISTEZZA DI UNGARETTI

1) L'ermetismo é una forma d'individualismo ma sofferente. E' più profondo del decadentismo

del Pascoli e di tutte le correnti ad esso contemporanee:

5

Italiano Ermetismo - Giuseppe Ungaretti

futurismo, crepuscolarismo, superomismo dannunziano, "vocismo"; forse lo si può

paragonare al simbolismo francese.

L’ermetismo però non contiene messaggi etico-politici significativi. Anzi, con Ungaretti (che era

partito, come il Pascoli, dal socialismo anarchico), esso giunge a desiderare la dittatura politica,

nell'illusione di poter risolvere i mali sociali.

Il suo ermetismo, che fu apprezzato da Mussolini, esprime il bisogno di recuperare la purezza

originaria degli individui, la loro primitiva semplicità e forza d'animo.

L’intenzione, di per sé, e apprezzabile, ma se in politica si cerca di affermare un principio

del genere, senza realizzare, nel contempo, una rivoluzione sociale e culturale, lo sbocco verso

l'ideologia fascista diventa inevitabile, anche se un poeta come Ungaretti non potrà non accorgersi,

in seguito, che il regime fascista, incapace di affrontare la complessità della vita, predicava solo

illusioni e mistificazioni.

2) C'è della sensualità nella poesia Natale, soprattutto laddove si parla di "caldo buono" e di

l’invito

"quattro capriole". Il poeta sembra aver rifiutato dei suoi amici soldati, in licenza

come lui, di dimenticare le fatiche e gli orrori della guerra.

Al poeta non piacciono gli atteggiamenti superficiali, evasivi: egli ha "troppa stanchezza", cioè

troppa amarezza, per poter fingere. Preferisce star solo coi suoi pensieri piuttosto che, senza

pensieri, nelle braccia d'una donna d‘occasione. Gli sembrerebbe di tradire se stesso, di venir meno

all‘impegno di prendere con serietà le cose della vita.

Il "caldo buono" è quello che riscalda l'anima, non il corpo, quello che riconcilia con l'esistenza, che

aiuta ad accettare il dolore con sobrietà e coerenza. Anche questo è un modo di vivere la sensualità:

tengono compagnia come un’amante che lo conosca

"le quattro capriole di fumo nel focolare" gli

nel suo più profondo. 6

– –

Storia La 1ᵃ Guerra Mondiale (1914 1918)

STORIA

LA 1ᵃ GUERRA MONDIALE (1914 1918)

a causa occasionale della guerra fu l’assassinio a Sarajevo, capitale della Bosnia (28 giugno

L 1914) dell’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico, e della sua

consorte per mano di un giovane studente bosniaco, Gavrilov Princip, appartenente a un

movimento indipendentista slavo. L’Austria penso subito a un complotto tra Bosnia e Serbia;

infatti il 23 luglio 1914 l’Austria indirizzò alla Serbia un ultimatum che imponeva lo scioglimento

delle organizzazioni irredentistiche, vietava ogni propaganda anti-austriaca e che

si facesse un’ di Sarajevo per punire i colpevoli dell’assassinio.

inchiesta sull’attentato In realtà il

governo austriaco voleva servirsi di Sarajevo per liquidare la Serbia; infatti il 28 luglio dello stesso

anno L’Austria dichiarava guerra alla Serbia.

La Russia sosteneva la Serbia nella guerra contro l’Austria; a questo punto la Germania alleata

dell’Austria-Ungheria dichiarò guerra contemporaneamente alla Russia (1 agosto 1914) e alla

Francia (3 agosto 1914).

Le truppe tedesche invadevano il Belgio (3 agosto

1914), paese neutrale dal 1830, per cercare

di penetrare in Francia. I1 governo inglese indignato

per la notizia de1l’invasione del Belgio,

dichiarò guerra alla Germania (5 agosto 1914). Si

apriva una guerra terribile che coinvolgeva

tutta l’Europa e che segnò la linea di circa un secolo di

relativa pace, che il Congresso di

Vienna aveva in qualche modo assicurato. Le truppe

tedesche non avevano tenuto conto della

resistenza del Belgio, dell’arrivo degli inglesi e della volontà della truppe francesi nell’opporsi alla

loro avanzata. I primi di settembre, le truppe francesi, sulle rive del fiume Morna , impedivano ai

tedeschi la conquista di Parigi.

La guerra europea interessò altri Paesi: la Turchia e la Bulgaria si schierarono a fianco degli Imperi

centrali (Austria-Ungheria e Germania), mentre la Romania e il Giappone si affiancarono ai Paesi

dell’ Russia, Belgio, Serbia). L’lta1ia, a1l’inizio del confitto, rimase

Intesa (Francia, Gran Bretagna,

Germania e all’Austria della Triplice

neutrale legata alla Alleanza, essa era obbligata pero a

avevano spinto l’Europa a

intervenire solo in casi di guerra difensiva. Le cause che entrare in guerra

erano di carattere economico e territoriale; 1) la grande e potente Germania decisa a mettere in

discussione la supremazia inglese; 2) nei Balcani, Russia e Austria avevano mire contrastanti in

l’Alsazia e la Lorena, perse nella guerra fianco

espansione; 3) la Francia voleva riacquistare

prussiana del 1870; 4) l’ Italia rivendicava il trentino e la Venezia Giulia che erano sotto il dominio

austriaco.

L’ Italia era divisa tra interventisti (conservatori e nazionalisti) e neutralisti (liberali giolittiani

e cattolici). L’Italia in guerra con un “quasi" colpo di Stato; il 26 aprile 1915 il governo

entra

del Parlamento, firmò il patto di Londra. L’ Italia entrò in guerra contro

italiano, all’insaputa 7

– –

Storia La 1ᵃ Guerra Mondiale (1914 1918)

l’Austria (23 maggio 1915), appoggiando le potenze dell’ intesa, che in caso di vittoria avrebbe

concesso all’lta1ia il Trentino, l’Alto Adige, Trieste, l’ Austria, alcune zone della costa

L’anno dopo l’ Italia dichiarò

orientale adriatica e Valone, in Albania. guerra anche alla

Germania.

L’intervento dell’esercito italiano ebbe luogo in un momento di gravi difficoltà per l’intesa;

gli imperi centrali erano padroni della maggior parte della regione balcanica (Polonia, Serbia).

La guerra italo-austriaca divenne una guerra di posizione, cioè guerra di trincea. Furono scavati

fossati, protetti da filo spinato e difesi da mitragliatrici e furono introdotte nuove micidiali armi,

come la bomba a mano, le artiglierie più potenti e sofisticate, e più tardi aerei, carri armati,

sottomarini e persino gas asfissianti. Le perdite di vite umane furono impressionanti nelle quattro

sull’Isonzo,

battaglie svoltesi dal 23 giugno al 2 dicembre 1915.

da un’offensiva, detta Strage-Expedition

Nel 1916 il fronte italiano fu investito (spedizione

per punire l’Italia,

punitiva), decisa dagli austriaci ex alleata accusata di non aver rispettato gli

accordi della Triplice Alleanza. Le truppe italiane erano state costrette a indietreggiare fin

quasi alla pianura veneta, riuscendo poi a riconquistare le posizioni perdute nel Trentino e a

entrare a Gorizia.

francese, l’offensiva

Sul fronte tedesca contro la fortezza di Verdun dure da febbraio a giugno 1916:

il numero dei caduti in guerra si equilibrava (315-000 francesi contro 220.000 tedeschi).

Nell’ottobre 1916, i tedeschi occuparono la Romania e cosi gli Imperi centrali, forti di questa

i paesi dell’Intesa a

posizione di vantaggio, cercarono di convincere firmare la pace, che rifiutarono

l’unica

perché era il momento per loro più sfavorevole. Nel 1916 si svolse e grande battaglia navale

della guerra, la battaglia delle Jutland (31 maggio) fra la lotta tedesca e quella inglese. Le navi

inglesi nonostante avessero subito gravi perdite riuscirono ad assumersi il controllo dei armi.

Durante il 1917 vi furono due eventi di particolare importanza che segnarono una svolta anche sul

piano militare:

1) Gli Stati Uniti entrarono in guerra; l’impero

2) La rivoluzione socialista fece crollare razzista.

Le cause che fecero intervenirgli stati Uniti in guerra furono:

mercantile americana, dall’inizio

1) I sommergibili tedeschi avevano attaccate la flotta della

guerra;

2) erano contrarissimi al militarismo tedesco;

3) gli Stati Uniti avevano concesso importanti prestiti e grosse forniture di generi alimentari ai

Paesi dell’Intesa ed era ovvio che agli Stati uniti stesse a cuore la Vittoria dell’Intesa per

incassare i suoi crediti. Nell’aprile 1917 il presidente W. Wilson

poter dichiarò guerra

sottomarina ai tedeschi e spinse tutti i Paesi neutrali a cessare i rifornimenti alla Germania e

all’Austria-Ungheria.

La rivoluzione socialista in Russia costrinse il Paese a cessare ogni partecipazione alla guerra a

vantaggio degli Imperi centrali; gli eserciti degli Imperi centrali potevano così abbandonare

il fronte orientale per convergere sul fronte italiano.

del1’ottebre

Alla fine 1917 le armate austro-tedesche sfondarono il fronte presse Caporetto,

costringendo le truppe italiane, che ebbero gravi perdite a ritirarsi fino al fiume Piave e fu cosi

che il Friuli e gran parte del Veneto furono invasi dal nemico. Al generale Cadorna, coinvolto

8

– –

Storia La 1ᵃ Guerra Mondiale (1914 1918)

del1’esercito nel novembre 1917 il più

nel disastro Caporetto, succedette come capo duttile generale

Armando Diaz, che comincia a prestare maggiore attenzione al morale delle truppe, ormai stanche e

desiderose di tornare a casa.

Nella primavera 1918 le truppe tedesche furono costrette a ritirarsi anche dal Belgio, per una

1’offensiva

controffensiva delle truppe alleate, guidate dal maresciallo Francese Foch; intanto

veniva fermata e respinta sul Piave dal1’sercito italiano. Nell’ottobre

austriaca 1918 le truppe

dell’impero Vittorio Veneto, perché l’impero

asburgico furono sconfitte a era indebolito al suo

l’indipendenza.

interno da movimenti nazionali che chiedevano

l’armistizio

Il 29 settembre l9l8 la Bulgaria firmò e il giorno dopo si arrese la Turchia; il 3

l918 l’Austria l’armistizio

novembre firmò a Villa Giusti presso Padova, mentre i reparti italiani

entravano a Trento e a Trieste. In Germania fu proclamata la Repubblica e l’l1 novembre il Paese

l’armistizio.

firmò Dopo quattro anni si concluse la prima guerra mondiale che segnò la caduta

dell’Impero tedesco, austro-ungarico, russo e turco. Le conseguenze furono sconvolgenti sul piano

sociale, economico e politico. Nel giugno 1919 a Versailles si riunì la Conferenza della Pace, alla

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