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Sintesi
Estratto del documento

Si verifica quandoun elemento del sogno ne raggruppa molti,per esempio

un personaggio del sogno può condensare caratteristiche di più

personaggi.

ͽ Identificazione:

Il sognatore può identificarsi in altre persone attribuendo loro sentimenti

o facendogli assumere comportamenti che egli si evita pur desiderandoli.

ͽ Ambivalenza:

Il farsi sostituire in sogno da un altro personaggio mette anche in luce la

propria ambivalenza riguardo alcuni desideri;per esempio sessuali.Il

conflitto tra desiderio e sentimento di colpa ad esso associato viene così

risolto con una soluzione di compromesso. pag. 11

I simboli

Come accade per i sintomi il nesso fra gli elementi del sogno e gli eventi

rimossi è più simbolico che diretto.Freud fissa intere serie di simboli per

lo più correlate ai genitali maschili e femminili e al rapporto

sessuale.Sostiene,infatti che tutti i corpi cavi,aperti o chiusi,simboleggiano

l’organo genitale femminile,tutti gli oggetti volti in alto o appuntiti

simboleggiano quello maschile.Per Freud quasi tutte le attività,dal volare

al correre,è attribuita alle funzioni sessuali.

Sogni d’ansia e punizione

Secondo Freud i sogni d’ansia segnalano un insuccesso delle operazioni

difensive dell’Io:il contenuto latente è riuscito a forzare le difese e a

giungere alla coscienza,cioè al contenuto manifesto del sogno in maniera

troppo diretta,allarmando quindi il sognatore.

Collegati ai sogni d’ansia troviamo i sogni di punizione.Qui il sogno

manifesto,anzichè esprimere un desiderio.esprime una fantasia più o meno

mascherata della punizione per il desiderio stesso.

Incoscio-Preconscio-Conscio

Freud per poter rendere comprensibile la complessità del funzionamento

psichico,avverte la necessità di utilizzare la nozione di “luogo pschico”

con la quale può differenziare i sistemi,attribuirgli caratteri e funzioni

diverse,disporli in un certo ordine e,così dedurre l’ordine di successioni

delle fasi.

Freud supposse che vi fossero tre sistemi psichici in cui le operazioni della

mente sono distinte a seconda che sia consce o no(questa ipotesi venne

introdotta nell’Interpretazione dei sogni,ma fu ulteriolmente elaborata in

una monografia nel 1915).

I tre sistemi psichici sono:

ͽ Inconscio (ucs): pag. 12

vi sono tutti quei processi e contenuti incosci che vengono respinti dalla

coscienza.

ͽ Preconscio (pcs):

Vi sono tutti quei processi e contenuti che possono diventare consci con

uno sforzo dell’attenzione.

ͽ Conscio (cs):

Vi sono tutti quei processi e contenuti che sono coscienti. pag. 13

Luigi Pirandello

Luigi Pirandello naque il 28 giugno 1867 a Caos(Girgenti),in una agiata

famiglia di commercianti,grazie al commercio e all’estazione dello

zolfo.Dopo l’istruzione elementare impartitagli da maestri

privati,frequentò il ginnasio.Qui si appassionò subito alla letteratura,a

soli undici anni,infatti scrisse la sua prima opera “Barbaro”poi andata

perduta.Iniziò gli studi unoversitari a Palermo nel 1886,per poi recarsi in

seguito a Roma,dove continuò gli studi di filologia romanza,ma poi a

causa delle incomprensioni con il rettore dell’ateneo dovette trasferiri a

Bonn,dove si laureò nel 1891 con una tesi sulla parlata agrigentina.

Tornato a Girgenti sposò Maria Antonietta Portulano,figlia di un ricco

socio del padre.Nel 1903 a causa di una frana in una miniera di zolfo del

padre,in cui era stata investita parte della dote della moglie,li ridusse sul

lastrico.Questo avvenimento accrebbe il disagio mentale della moglie,a tal

punto che,nel 1919,Pirandello fu costretto a farla ricoverare in un

ospedale psichiatrico.La malattia della moglie portò lo scrittore ad

approfondire lo studio dei meccanismi della mente e ad analizzare il

comportamento sociale nei confronti della malattia mentale,questi studi lo

portarono,inevitabilmente,ad avvicinarsi alle teorie sulla psicoanalisi di

Freud.

Nel 1925 Pirandello è tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali

fascisti.L’adesione di Pirandello al Fascismo fu alquanto imprevedile,la

motivazione migliore che fu elaborata per spiegare tale scelta fu che il

fascismo lo riconduceva a quegli ideali patriottici di cui era convinto

sostenitore.Un altra motivazione fu la fondazione della nuova compagnia

teatrale,l’iscrizione al partito serviva,infatti,a poter ricevere il sostegno

governativo e le relative sovvenzioni economiche.Nonostante l’adesione al

fascismo,la critica fascista non esaltò mai le opere pirandelliane,perchè

queste non erano in linea con gli ideali fascisti.

La guerra fu un’esperienza molto dura per Pirandello,il figlio venne

imprigionato dagli austriaci e,una volta rilasciato,tornò in Italia

pag. 14

gravemente malato.Le condizioni psichiche della moglie si aggravarano a

tel punto da rendere inevitabile il ricovero.Dopo la guerra,lo scrittore

s’immerse in un lavoro frenetico,dedicandosi soprattutto al teatro.Nel

1925 fonda la “Compagnia del teatro d’arte”,con questa compagnia

cominciò a viaggiare per il mondo:le sue commedie vennero rappresentate

anche nei teatri di Broadway.

Nel 1929 ricevette il titolo di Accademico d’Italia.

Nel giro di un decennio arrivò ad essere il drammaturgo di maggior fama

nel mondo.

Nel 1934 ricevette il Premio Nobel per la letteratura. pag. 15

Il pensiero e le opere

Pirandello pubblicò nel 1908 i saggi “Arte e Scienza” e “L’umorismo”

caratterizzati da un’esposizione di stile colloquiale,molto lontana dal

consueto discorso filosofico.

Nel saggio “L’umorismo” lo srittore distingue il comico dall’umorismo.

Mentre il comico genera quasi immediatamente la risata perchè mostra

subito la situazione evidentemente contraria a quella che dovrebbe

normalmente essere,l’umorismo invece,nasce da una più ponderata

riflessione che genera una sorta di compassione da cui si origina un

sorriso di comprensione.L’umorismo è meno spietato del comico che

giudica in maniera immediata.

L’analisi dell’identità condotta da Pirandello lo portò a formulare la

teoria della disgregazione dell’io.Quando si arriva alla perdità

dell’identita si entra nella follia,tema centrale di molte oper,come

l’”Enrico IV” o il “Berretto a sonagli”.

Pirandello svolge una ricerca inesausta sull’identità della persona nei

suoi aspetti più profondi,dai quali dipendono sia la concezione che ogni

persona ha di sè,sia le relazioni che intrattiene con gli altri..Questa

riflessione lo porta al contrasto tra la vita e la forma.

Dal contasto tra la vita e la forma nasce il relativismo psicologico che si

esprime in due sensi:orizzontale,ovvero nel rapporto interpersonale,e

verticale,ovvero nel rapporto che una persona ha con se stessa.

Gli uomini nascono liberi ma il Caso interviene nella loro vita

precludendo ogni loro scelta:l’uomo nasce in una società precostituita

dove ad ognuno viene assegnata una parte secondo la quale deve

comportarsi.

Ciascuno è obbligato a seguire il ruolo e le regole che la socoetà

impone,anche se l’io vorrebbe manifestarsi in modo diverso:solo per

l’intervento del caso può accadere di liberarsi di una forma per

pag. 16

assumerne un’altra,dalla quale non sarà più possibile liberarsi per

tornare indietro,come accade al protagonista de “Il fu Mattia Pascal”.

L’uomo dunque non può capire nè gli altri nè tantomeno sè stesso,poichè

ognuno vive portando consapevolmente o,più

spesso,inconsapevolmente,una maschera dietro la quale si agita una

moltitudine di personalità diverse e inconoscibili.

Queste riflessioni trovano più esplicita manifestazione narrrativa nel

romanzo”Uno,nessuno e centomila”.

ͽ Uno:perchè ogni persona crede di essere un individuo unico con

caratteristiche particolari;

ͽ Nessuno:perchè se l’uomo ha centomila personalità non nè possiede

nessuna,poichè nel continuo cambiare non è capace di fermarsi nel suo

vero “io”;

ͽ Centomila:perchè l’uomo ha,dietro la maschera,tante personalità

quante sono le personalità che lo giudicano.

Pirandello divenne famoso grazie al teatro,che lui stesso definì “teatro

dello specchio”,perchè in esso viene raffigurata la vita vera,quella nuda e

amara,senza la maschera dell’ipocrisia.Le opere teatrali vengono divise

in base alla fase di maturazione dell’autore:

ͽ Prima fase:

Il teatro siciliano:scritto interamente in dialetto siciliano,perchè

considerato dall’autore più vivo dell’italiano,e con maggiore aderenza

alla realtà.

ͽ Seconda fase:

Il teatro umoristico:intoduce personaggi che spezzano le certezze del

mondo borghese introducendo la versione relativistica della realtà in cui

l’autore vorrebbe trovare la dimensione autentica della vita al di là della

maschera. pag. 17

ͽ Terza fase:

Il teatro nel teatro(metateatro):introduce il palcoscenico multiplo,in cui vi

può essere una casa divisa in varie scene,e inoltre si vede il mondo

trasformarsi sul palcoscenico.

In questa fase Pirandello abolisce anche il concetto della quarta

parete,cioè la parete trasparente che sta tra attori e

pubblico,coinvolgendo il pubblico non più passivamente,ma nella vita

degli attori sulla scena. pag. 18

Il treno ha fischiato

Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo

ripetevano tutti i compagni d'ufficio, che ritornavano a due, a tre, dall'ospizio,

ov'erano stati a visitarlo.

Pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini

scientifici, appresi or ora dai medici, a qualche collega ritardatario che

incontravano per via:

Frenesia, frenesia.

Encefalite.

Infiammazione della membrana.

Febbre cerebrale .

E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo così contenti, anche per quel

dovere compiuto; nella pienezza della salute, usciti da quel triste ospizio al

gajo azzurro della mattinata invernale.

Morrà? Impazzirà?

Mah!

Morire, pare di no...

Ma che dice? che dice?

Sempre la stessa cosa. Farnetica...

Povero Belluca!

*E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui

quell'infelice viveva da tant'anni, il suo caso poteva anche essere

naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio,

sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di

quel suo naturalissimo caso.

*Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s'era fieramente ribellato al

suo capo ufficio, e che poi, all'aspra riprensione di questo, per poco non gli

s'era scagliato addosso, dava un serio argomento alla supposizione che si

trattasse d'una vera e propria alienazione mentale.

Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca

non si sarebbe potuto immaginare.

*Circoscritto... sì, chi l'aveva definito così? Uno dei suoi compagni d'ufficio.

Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida

mansione di computista, senz'altra memoria che non fosse di partite aperte,

di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e

impostazioni; note, libri mastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario

ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre d'un

passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi.

Orbene, cento volte questo vecchio somaro era stato frustato, fustigato senza

pag. 19

pietà, cosi per ridere, per il gusto di vedere se si riusciva a farlo imbizzire un

po', a fargli almeno drizzare un po' le orecchie abbattute, se non a dar segno

che volesse levare un piede per sparar qualche calcio. Niente! S'era prese le

frustate ingiuste e le crudeli punture in santa pace, sempre, senza neppur

fiatare, come se gli toccassero, o meglio, come se non le sentisse più,

avvezzo com'era da anni e anni alle continue solenni bastonature della sorte.

Inconcepibile, dunque, veramente, quella ribellione in lui, se non come effetto

d'una improvvisa alienazione mentale.

*Tanto più che, la sera avanti, proprio gli toccava la riprensione; proprio aveva

il diritto di fargliela, il capo ufficio. Già s'era presentato, la mattina, con un'aria

insolita, nuova; e cosa veramente enorme, paragonabile, che so? al crollo

d'una montagna era venuto con più di mezz'ora di ritardo.

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