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necessario sottolineare la condizione della donna nel terzo reich e nell’italia fascista
che per certi vesi ricorda la donna della germania cosi come descritta nel capitolo 8,
come sacerdotessa della famiglia e della nazione. Come non ricordare l’immagine
fascista della donna madre,presentata come energica e dinamica creatrice dei figli-
soldato???la celebre donna muliebre.
4. POLIBIO
Gli intellettuali posero l’accento la continuità tra Impero Romano e Impero Fascista, e
nei programmi del regime si voleva far diventare il latino una lingua di massa. Il
culmine si ebbe con la legge Bottai che introduceva l’insegnamento del latino per tutti
fin dalla scuola media.
Interessante e rilevante è il rapporto tra gli intellettuali italiani e quelli tedeschi. Questi
ultimi, infatti, per tradizione da più di un secolo e mezzo riservavano nei loro studi un
maggiore interesse all’antichità Greca. La simpatia per la cultura Romana era
poca e tutto il romanticismo tedesco si era fondato mitizzando la resistenza
germanica contro i Romani, l’erezione alle porte della foresta di Teutoburgo
dell’imponente monumento ad Arminio (vincitore nel 9 d.C. contro i Romani comandati
da Varo) è sola un esempio del clima che si respirava in Germania in epoca romantica,
il clima che portò alla nascita della nazione tedesca e all’unificazione territoriale.
Sembra quindi ovvia la maggior importanza riservata agli antichi Greci ed una sorta di
antipatia per i Romani visti come oppressori degli antichi germani, ribelli e fieri della
propria identità. L’unico autore Romano letto in Germania fu Tacito, fonte
autorevole delle antichità germaniche. La scelta di Polibio quindi è da accomunarsi con
la scelta di tacito,i due risultano-come ben si sa-accomunati dal genere storiografico.
Tacito fu influenzato da Polibio per la sua storiografia pragmatica.
5. ITALIANO-MONTALE
In italia l’opposizione degli intellettuali al fascismo si configura come denuncia della
prostituzione degli intellettuali che lo sostengono i quali asserviscono l’arte e la
scienza agli interessi politici, basti come esempio Giovanni gentile. Due modelli perciò
d’intellettuale si fronteggiano in italia durate il fascismo: l’intellettuale ideologo e il
letterato puro. Tra i letterati puri ricordiamo gli ermetici che esaltano l’assolutezza
dell’arte come espressione dell’interiorità avulsa dalla contingenza della storia.
Ma con l’inasprirsi del regime, soprattutto dopo il delitto Matteotti, che comportò la
censura,la polizia politica segreta,il confino degli oppositori una parte dei letterati per
cosi dire puri scelse l’esilio volontario,altri invece la cospirazione all’interno, molti
cercarono l’accordo con il regime.
Benedetto croce come lo stesso montale non si piegarono al regime e si opposero
nettamente .Al manifesto di gentile del 1925 che inneggiava al fascismo e alle sue
“conquiste”, risposero con un contromanifesto. Ricordiamo i punti principali:
Accusa gli intellettuali fascisti di avere contaminato con la politica sia l'arte sia
la scienza.
Denuncia la debolezza del pensiero fascista
Eugenio montale anche attraverso le sue poesie mostrò la sua totale avversione ai
sistemi totalitari ,condanna che si fa sempre più esplicita e durissima in primavera
hitleriana,scritta in due fasi diverse prima e dopo la guerra. Montale affronta qui
esplicitamente e abbastanza straordinariamente un argomento politico: la
visita di Hitler e Mussolini a Firenze nel 1938 diviene infatti occasione per
una dura condanna del nazismo e del fascismo ma anche della debolezza
degli italiani, complici inconsapevoli, nella loro mancata ribellione, dei
crimini dei due dittatori. La nevicata di farfalle bianche che sembra far
ritornare l'inverno nel mezzo della primavera annuncia, in apertura del testo,
uno sconvolgimento del mondo che, per tutte le sue leggi, è ormai dominato
dal caos. Alla fine assume significato positivo di indicare la morte per