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Mappa I GLOBULI

I GLOBULI

concettuale ROSSI O

ROSSI O

PREMESSA ERITROCITI

PREMESSA ERITROCITI

COMPOSIZIO

COMPOSIZIO

NE

NE I GLOBULI

I GLOBULI

DEL SANGUE

DEL SANGUE BIANCHI O

BIANCHI O

IL

IL DOPING

DOPING LEUCOCITI

LEUCOCITI

EMATICO

EMATICO

WAR POETS LE

WAR POETS LE

E PIASTRINE

E PIASTRINE

UNGARETTI

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SANGUE

L

’IMPORTANZA IL SANGUE

L

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IL SANGUE

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BIOLOGICA E IL

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VALORE ETICO

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GRANDE

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GUERRA

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GLI

GLI IL SANGUE

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INTERVENTIST

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I

I CULTURA

CULTURA

IL

IL SANGUE

SANGUE LATINA

LATINA

NEL

NEL

MEDIOEVO

MEDIOEVO IL

IL SANGUE

SANGUE

NEL

NEL

MONDO

MONDO

CRISTIANO

CRISTIANO

Premessa

Questa relazione vuole mostrare tutta una serie

di circostanze che testimoniano quanto il

sangue abbia sempre avuto un significato molto

particolare, sin dai tempi più remoti.

Basti pensare che era ritenuto, da alcuni, la

sede dell’anima, che il sangue delle vittime

sacrificate veniva offerto in dono agli dei nel

corso dei riti propiziatori e che i guerrieri di

certe tribù bevevano il sangue dei cadaveri dei

loro nemici per trarne la forza.

Nel corso dei secoli si è anche creduto che il

sangue fosse un ottimo rimedio per ringiovanire

o per curare le malattie, tanto che questa

superstizione persiste ancora oggi ed è

rintracciabile in alcuni fenomeni di vampirismo.

Le funzioni principali del sangue

Trasporto: il sangue trasporta ossigeno dai polmoni alle cellule di

tutto l’organismo e anidride carbonica dalle cellule ai polmoni.

Inoltre trasporta nutrienti assorbiti dal tratto gastrointestinale a tutte

le cellule e calore e prodotti di rifiuto lontano da esse; infine veicola

gli ormoni prodotti dalle ghiandole endocrine alle cellule bersaglio di

tutto il corpo.

Regolazione: il sangue contribuisce a regolare il pH dei fluidi

corporei, stabilizza la temperatura dell’organismo assorbendo e

ridistribuendo calore generato dalla contrazione muscolare.

Se la temperatura è già elevata, il calore viene perduto attraverso la

cute; se la temperatura è troppo bassa il sangue viene diretto agli

organi sensibili della temperatura.

La pressione osmotica del sangue, infine, influenza il contenuto di

acqua delle cellule.

Protezione: il sangue coagula in seguito ad una ferita, formando un

“tappo” che previene ulteriori emorragie. Inoltre contiene cellule

specializzate che proteggono dalle malattie grazie alle loro capacità

Le componenti del sangue

proteine Albumine 54 %

Globuline 38 %

7% Fibrinogeno 7

%

Altre 1 %

plasma acqua Elettroliti

55% 91,5% Nutrienti

Gas

Sostanze

Altri regolatrici

Sostanze di

soluti rifiuto

1,5%

sangue piastrine

150.000- Neutrofili 60-

4000.000 70 %

globuli bianchi

5.000- 10.000

elementi Linfociti 20 –

25 %

figurati Monociti 3 – 8

45 % %

globuli rossi Eosinofili 2 – 4

4,8% - 5,4 %

milioni Basofili 0,5 –

1.0 %

Il sangue nell’antichità

All'età della pietra e per molti secoli ancora,

il sangue era considerato come la sede

dell'anima e delle grandi virtù, del coraggio

durante la giovinezza, della forza durante

l'età matura. Perciò, prelevare il sangue da

un animale che avesse posseduto qualcuna

di queste qualità ed infonderlo a chi ne

fosse stato sprovvisto, doveva

necessariamente comportare anche la

trasmissione di questi attributi carenti. E’

noto come presso gli Egizi vigesse l'usanza

di immergere nel sangue di animali i

personaggi importanti, i malati o gli

affaticati. I sacerdoti, inoltre, ricorrevano al

suo impiego anche per via orale per ringiovanire i

loro faraoni.

Il sangue nel mondo

cristiano

“La vita della carne è nel "Guardati

sangue. Per questo vi ho assolutamente dal

ordinato di porlo mangiare il sangue,

sull'altare per fare perché il sangue è la

l'espiazione per le vostre vita, e tu non mangerai

persone; perché il sangue la vita insieme con la

è quello che fa carne" (Deuteronomio

l'espiazione, per mezzo 12:23)

Queste due citazioni, tratte dall’Antico Testamento,

della vita" (Levitico 17:11)

mostrano come già nelle Sacre Scritture sia presente il

sangue, considerato come elemento fortemente legato

alla vita e che gli individui devono rispettare.

Nel Nuovo Testamento, il sangue versato da Gesù sulla

croce viene definito dagli evangelisti Matteo e Marco

come "il sangue del patto" (Matteo 26:28; Marco 14:24),

cioè il patto di grazia stabilito da Dio con coloro che

credono in Cristo e convalidato con il sacrificio sul

Calvario.

Il sangue diventa inoltre mezzo di espiazione dei

peccati, in quanto “Il sangue di Cristo è per essi vera

Il sangue nella cultura latina

Anche presso i Romani era nota l’assunzione di sangue appartenuto ad altre persone:

una leggenda narra infatti che Tanaquilla, moglie di Tarquinio Prisco, V re di Roma, in

un disperato tentativo di salvare da morte certa il marito, assassinato nel 577 a.C., gli

avesse donato il suo stesso sangue.

Ovidio sembra vi faccia menzione nelle Metamorfosi, dove narra come la maga Medea,

appresa dai sacerdoti egizi tale arte, consigliasse alle figlie del vecchio Pelia di aprirgli le

vuote vene e di riempirle con sangue giovane: “…stringite gladios veteremque haurite

crurorem, ut repleam vacuas iuvenali sanguine venas! In manibus vestris vita est

aetasque parentis…” (“…impugnate le spade e cavate il sangue invecchiato, così ch'io

possa riempire le vene vacue con sangue giovane. Nelle vostre mani vi sono la vita e la

gioventù sua…”)

Secondo quanto riportato da Aulo Gellio, in “Noctes Acticae”, i Romani imponevano il

salasso ai soldati come punizione, ma tuttavia oggi si è portati a credere che il salasso non

fosse solamente una vera e propria punizione, ma che servisse anche a rinvigorire i

soldati indolenti.

Durante l’età imperiale, inoltre, non era inusuale vedere gladiatori bere il sangue

dell’avversario ucciso, oppure notare gli epilettici scendere in arena e compiere lo stesso

gesto, convinti che in questo modo potessero guarire dalla loro malattia.

Questa usanza è raccontata da Plinio il Vecchio nella “Naturalis Historia” e da

Tertulliano, il quale, nell’opera intitolata “Apologia del Cristianesimo”, si erge contro

tale consuetudine, adducendo motivazioni soprattutto di ordine etico e morale.

Il sangue nel Medioevo

Durante il Medioevo si rafforzarono alcune leggende riguardanti il sangue;

infatti, come in età romana, si potevano scorgere epilettici che si recavano con una scodella sotto

il patibolo per raccogliere il sangue dei giustiziati.

Una testimonianza c’è riportata da Gregorovius, il quale racconta che a Papa Innocenzo VIII, fu

praticata una trasfusione di sangue, che si crede sia stato somministrato per via orale e non per

via venosa o arteriosa.

Egli ricevette il sangue da tre sani e robusti ragazzi, appartenenti al suo seguito, compensati con

un ducato ciascuno. La sera stessa, l’illustre paziente morì e anche i tre giovani,

abbondantemente salassati, morirono per collasso cardiocircolatorio, mentre il medico fu

costretto alla fuga. “…Nella città [Roma], intanto, tribolazioni e decessi non sono mai cessati; in

primo luogo, infatti, in poco tempo sono morti tre bambini di dieci anni, dalle cui vene un certo

medico ebreo (che aveva promesso la guarigione del papa) ha tolto del sangue.

L’ebreo, infatti, aveva detto loro che intendeva guarire il pontefice, se solo avesse avuto una certa

quantità di sangue umano e giovane; per cui ha ordinato che venisse tolto ai tre bambini, ai quali

ha dato un ducato ciascuno;

poco dopo essi sono morti. L’ebreo è fuggito, e il papa non è guarito…” ("Storia della città di Roma

nel medioevo“, Gregorovius).

In un altro contesto morale e sociale si inserì la civiltà degli Aztechi, contemporanea a un periodo

che va dalla fine del nostro medioevo al primo Rinascimento, quando in Messico sbarcarono i

conquistadores.

Gli Aztechi consideravano i sacrifici umani una normale pratica rituale. Il Sole per cacciare le

tenebre e sorgere ogni giorno doveva nutrirsi del sangue e del cuore dei sacrificati sui gradoni

delle piramidi. Il sacrificio non era un'espiazione ma un fenomeno naturale parte del ciclo solare e

delle stagioni del calendario azteco.

Il sangue e la Grande Guerra

Durante il primo conflitto mondiale si crearono due opposti

fronti ideologici nei confronti della guerra: da una parte

troviamo gli interventisti, che vedevano negli scontri bellici il

“bagno di sangue rigeneratore” per una nazione.

Infatti, come osservava Benedetto Croce proprio in quegli anni,

“la guerra, il sangue, le stragi non erano più oggetto di

deprecazione e di repugnanza […] ma si facevano accettevoli e

si rivestivano di una certa attrazione poetica: per modo che si

“La guerra non può “Ci vuole, alla fine, un caldo

parlava della bellezza della violenza e della strage” (Storia

morire perché è una bagno di sangue nero, dopo tanti

d’Europa nel secolo XIX).

legge della vita, umidicci di latte materno e di

collaudo sanguinoso e lacrime fraterne.

necessario della forza Ci vuole una bella innaffiatura di

d’un popolo […] Per sangue per l’arsura di agosto…”

una nazione povera e (Amiamo la guerra! Lacerba, G.Papini

prolifica la guerra è 1° ottobre 1914)

[...] Accesa è tuttavia l'immensa chiusa

un affare: le fa fornace, o gente nostra, o fratelli: e che

acquistare con la accesa resti vuole il nostro Genio, e che

sovrabbondanza del il fuoco ansi e che il fuoco fatichi sinché

proprio sangue la tutto il metallo si strugga, sinché la

terra che le manca” colata sia pronta, sinché l'urto del ferro

(Guerra sola igiene del apra il varco al sangue rovente della

mondo, Filippo resurrezione [...].

Tuttavia ci furono anche coloro che seppero

trasmettere la vera tragicità della guerra, descrivendo

la reale drammaticità del sangue e della violenza

Un’intera nottata

durante il conflitto.

The Bishop tells us: "When the boys come buttato vicino

back a un compagno

They will not be the same; for they'll have massacrato

fought con la sua bocca

In a just cause: they lead the last attack

On Anti-Christ; their comrades' blood has digrignata

bought volta al plenilunio

New right to breed an honourable race, con la

They have challenged Death and dared congestione

him face to face." delle sue mani

"We 're none of us the same!" the boys penetrata

reply. nel mio silenzio

"For George lost both his legs; and Bill's ho scritto

stone blind;

“...The children of England would never be lettere piene

Poor Jim's shot through the lungs and like

slaves

to die; d’amore

They're trapped on the wire and dying in

And Bert's gone syphilitic: you'll not find

waves

A chap who's served that hasn't found Non sono mai

The flowers of England face down in the

some change." stato

mud And the Bishop said: "The ways of God are tanto

And stained in the blood of a whole

strange!" attaccato alla

(“They” by Sigfried Sassoon)

generation...” vita.

[...i bambini dell’Inghilterra non saranno (“Veglia”, G. Ungaretti

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