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24/09/22, 00:40 Percorso d'esame di stato di Alessandro Finocchiaro 2009 - Home Page

Il p r o c e s so scientifico del xx secolo

dall a i d e ologia posi t i v i s ta

allo s v i l uppo tecnologico

fino a l l a robotica.

d i

A l e ssa n d ro F i n oc c hi aro

c l a sse 5 B i n f or m a t i c a .

I . T .I.S F e r m i d i G i a r r e ( C T ).

Il m i o percorso d'esam e . Gare e p r o g e t t i

IT A L IANO ai qu a l i h o p a r tecipato.

S T O R IA Intr o duzione

N u c l eo centrale del mi o l a v o r o è il proc e sso

scie n tifico e te c nologico che nasce con

S I S T EMI l’id e ologia positivistic a n e l X I X s e c o l o e s i

svil u ppa per tutto il ve n t e s i m o g i u n g e n d o a i n o s t r i

E L E T TRONICA gior n i con dei traguard i i n a s p e t t a t i c o m e l a

robo t ica e l’intelligenz a a r t i f i c i a l e .

IN G L ESE M a p pa del pe r c o r s o .

C A L C OLO La m a ppa del mio per c o r s o c o n i r e l a t i v i

coll e gamenti.

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24/09/22, 00:40 Introduzione al mio esame.

Introduzione

Nucleo centrale del mio lavoro è il processo scientifico e tecnologico che nasce con l’ideologia positivistica nel diciannovesimo secolo e si sviluppa per tutto il ventesimo

giungendo ai nostri giorni con dei traguardi inaspettati come la robotica e l’intelligenza artificiale. Dopo la proclamazione del Regno d’Italia gli interessi dell’alta borghesia

prevalgono sulle forze popolari e in tutta Europa il potere economico delle classi più forti si consolida sempre più e determina una fiducia illimitata nel progresso economico e

scientifico. In questi anni vengono introdotte nuove tecnologie come ad esempio la macchina a vapore, grazie alla quale si assiste a una rivoluzione nel mondo dei trasporti. Lo

sviluppo economico interessa paesi quali l’Inghilterra e la Germania mentre in Italia l’arretratezza inasprisce il divario economico e sociale tra il nord e il sud del paese. Il

movimento filosofico che esprime totale fiducia nella capacità del progresso scientifico si chiama Positivismo: i procedimenti scientifici possono non soltanto analizzare su base

sperimentale i fenomeni fisici e naturali, ma anche studiare i comportamenti umani. In campo economico,culturale e sociale tutto può progredire e migliorare grazie alla

scienza e questo genera una mentalità ottimista. Da questa ideologia nasce in Francia la corrente letteraria del Naturalismo, il rigore dell’analisi scientifica viene applicato

anche alla narrazione che si pone come uno strumento d’indagine oggettiva della realtà, questa tendenza si concretizza in Italia con il Verismo e il suo maggior rappresentante

Giovanni Verga. Gli ultimi decenni dell’Ottocento sono contrassegnati in tutta Europa alla crisi degli ideali borghesi. La convinzione di un progresso senza fine e l’assoluta

fiducia nella tecnica cominciano a vacillare poeti e scrittori si sentono più estranei a un mondo in cui la legge dominante è quella del guadagno. In una società fortemente

industrializzata l’individuo perde di fatto il suo valore, i conflitti sociali divengono più aspri e le scoperte scientifiche anziché alimentare speranze di miglioramento sociale,

producono negli intellettuali un forte senso di smarrimento di fronte a una realtà che non riescono più a conoscere pienamente con gli strumenti della ragione. Il movimento

culturale che esprime il senso di crisi e di estraneità dell’individuo rispetto alla realtà che lo circonda si chiama Decadentismo. Da un punto di vista cronologico il Decadentismo

non è posteriore al Positivismo ma coesiste con esso tra fine dell’Ottocento e inizio Novecento convivono dunque, da una parte, la mentalità scientifica che fa si che la scienza

progredisca sempre più, dall’altra un atteggiamento di sfiducia nei confronti della scienza come strumento di conoscenza assoluta. Tra gli autori di tale corrente letteraria

emerge la figura di Giovanni Pascoli con la sua poetica ispirata “alle piccole cose”, ma soprattutto simbolica, una sorta di finestra aperta sul mistero del reale. Gli intellettuali

dell’ epoca si divisero a favore e contro il colonialismo italiano come Giovanni Pascoli che pur avendo idee socialiste celebrò la guerra in Libia con il suo scritto “La grande

proletaria si è mossa” mentre i giovani socialisti definirono la conquista della Libia un atto di brigantaggio a vantaggio dei capitalisti. Pascoli fu uno scrittore non violento

animato da ideali umanitari ma accettò la guerra in Libia, in quanto, l’espansione coloniale era stata collegata al problema dell’emigrazione che era cresciuto alla fine dell’

ottocento con la Questione Meridionale. Le colonie vengono viste come un’alternativa all'emigrazione in USA e alla miseria delle classi più povere. La guerra in Libia è vista dal

poeta come difensiva e non offensiva è un dovere per dare terra ai propri figli e contribuire al miglioramento sociale dei popoli africani. In Italia anche se in ritardo rispetto agli

altri paesi europei è stato avviato un processo di industrializzazione, questi anni sono caratterizzati da importanti scoperte scientifiche e tecnologiche: nascono le prime

automobili, i primi aeroplani, le prime macchine da presa con l’avvento del cinema, si diffonde l’uso dell’elettricità,il telegrafo e il telefono. Gli anni che vanno dal 1896 e il

1914 furono ricordati da molti con grande nostalgia come la Belle èpoque, i bei tempi andati, dove i sogni di progresso, benessere e pace che la seconda rivoluzione industriale

aveva alimentato sembravano realizzarsi. Il periodo invece dal 1915 al 1945 viene definito l’età della catastrofe cioè l’arco di tempo che va dalla prima alla seconda guerra,

anche in questo periodo la tecnica avanza con macchine di guerra sempre più sofisticate: carri armati, caccia, bombardieri, bombe atomiche e nucleari. Il dopoguerra e l’epoca

della ricostruzione, della ripresa economica e del miracolo economico. Nel 1946 entra in funzione il primo computer moderno ENIAC, si trattava di un elaboratore elettronico

costosissimo e dalle enormi dimensioni,il computer rimase per molti anni una macchina misteriosa fino al momento in cui una azienda statunitense, la Apple non riuscì a creare

il primo personal computer, tanto piccolo da stare su una scrivania ma soprattutto tanto semplice da poter essere usato anche da persone comuni Nel 1969 il primo uomo posa

i suoi piedi sulla luna, la sua orma rimane il miglior simbolo dell’enorme progresso della scienza e della tecnologia. L’elemento caratterizzante degli anni ottanta è il fenomeno

che è stato definito “Terza rivoluzione industriale” si sviluppano in modo considerevole settori nuovi come l’informatica e l’elettronica che cambiano il processo produttivo e

aumentano il rendimento e le comunicazioni diventano sempre più veloci e diffuse grazie alle comunicazione in rete fino a giungere alla rivoluzione digitale e alla robotica.

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24/09/22, 00:40 Il mio percorso d'italiano.-L'ideologia Positivista.

L'ideologia Positivista.

L'Ottocento è il secolo in cui, soprattutto in Europa, irrompe la modernità, con tutto il suo carico ideologico, investendo la sfera economica, sociale, politica e culturale.

Il termine “modernità” è complesso e di difficile definizione; significa allo stesso tempo prevalere della razionalità tecnica in tutti i settori della conoscenza e della vita sociale e, contemporaneamente, emergere di nuove

forme di irrazionalismo. Generalmente tra le note dominanti della civiltà europea del XIX secolo troviamo:

Il continuo processo d'industrializzazione sostenuto dalla borghesia capitalista, che interessa, seppure in modo disomogeneo, ampie aree del continente;

la costituzione di nuovi stati nazionali , che guardano alle proprie tradizioni come strumenti per forgiare l'identità dei cittadini, in nome di un supposto "comune destino" dei popoli. In contrapposizione alle logiche

dinastiche si afferma così il senso di identità nazionale, principio trasfigurato di quell'aspirazione universalistica espressa dalla rivoluzione francese.

un diffuso senso di inarrestabile progresso, sostenuto dal primato della scienza e della tecnica;

Il positivismo è la corrente filosofica che si sviluppa nella seconda metà del XIX secolo, caratterizzata da un'esaltazione della scienza, considerata l'unica fonte legittima della conoscenza e il modello di riferimento per

tutte le scienze degne di tale nome.

Il positivismo, che nasce in Francia e si impone successivamente a livello europeo e mondiale, trae il suo nome dalla esaltazione della positività della scienza e dalla concretezza e oggettività dei fatti da essa studiati, in

contrapposizione alle astrattezze e alle fantasticherie delle religioni e delle concezioni metafisiche in genere. Da questo punto di vista, tale movimento filosofico appare strettamente legato ai notevoli successi ottenuti dalle

scienze esatte nei diversi campi di applicazione (chimica, meccanica, elettrologia, ottica e biologia). Nello stesso tempo non va sottovalutata l'influenza del processo di organizzazione scientifica e tecnica della società, dei

sistemi di produzione, sulla maturazione delle nuove idee, le quali daranno, a loro volta, un impulso notevole a tale processo.

Pur comprendendo pensatori che si diversificano tra loro sia per formazione intellettuale, che per temi affrontati e soluzioni specifiche, il positivismo può essere sintetizzato nei seguenti aspetti distintivi:

1. La scienza è la sola forma di conoscenza possibile e il metodo della scienza è l'unico valido: pertanto il ricorso a cause o principi che non siano riconducibili al metodo della scienza non fa progredire il cammino

della conoscenza.

2. Il metodo della scienza, essendo l'unico valido, va esteso a tutti i campi d'indagine, compresi quelli che riguardano l'uomo e i fenomeni sociali.

3. Il progresso della scienza rappresenta la base del progresso umano e lo strumento per una riorganizzazione complessiva della vita sociale, capace di trovare adeguate soluzioni ai numerosi problemi di ordine politico

e sociale posti dalla Restaurazione e dalla rivoluzione industriale. La fede nel progresso porta alla crescita della civilizzazione che piega la natura alla volontà umana

4. La filosofia, non avendo oggetti suoi propri, o campi privilegiati di indagine sottratti alla scienza, tende a coincidere con la totalità del sapere positivo o, più in particolare, con l'enunciazione dei principi comuni alle

varie scienze. La funzione peculiare della filosofia consiste quindi nel riunire e nel coordinare i risultati delle singole scienze, in modo da realizzare una conoscenza unificata e generale.

Per certi aspetti, si può dire che il positivismo si configuri come una ripresa originale del programma illuministico all'interno di una nuova situazione storico-sociale post-rivoluzionaria, caratterizzata dall'avvento del

capitalismo industriale e dallo sviluppo della scienza e della tecnica.<\p> I principali elementi di affinità tra positivismo e illuminismo, possono essere riassunti nei seguenti tre punti:

1. Fiducia nella ragione e nel sapere, concepiti come strumenti di progresso al servizio dell'uomo e del miglioramento sociale;

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