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Le idee rivoluzionarie di Licklider non lasciano l'Arpa assieme a lui, e il loro impatto sul lavoro degli
anni a venire è determinante per la nascita di Arpanet.
Venti minuti per un milione di dollari
Nel 1966 Robert Taylor viene nominato alla guida dell’ufficio che segue il progetto ARPAnet, a
Taylor bastarono solo venti minuti per ottenere dal direttore dell’ARPA, un finanziamento da un
milione di dollari per un progetto di rete distribuita.
Qualche anno più tardi un articolo pubblicato dal TIME mise in circolazione la voce che ARPAnet
era una rete militare costruita con la precisa intenzione di mettere gli Stati Uniti in condizioni di
affrontare una guerra termonucleare, disponendo di una rete di comunicazioni in grado di
sopravvivere ad un eventuale bombardamento.
L'articolo del TIME è stato smentito da una lettera, mai pubblicata, inviata alla prestigiosa rivista
da Robert Taylor.
In realtà le reti a commutazione di pacchetto e la realizzazione di ARPAnet sono solamente due tra
i tanti progetti di ricerca di base portati avanti dall'ARPA in quegli anni, senza intuirne sin da subito
i potenziali utilizzi.
Il vero scopo di ARPAnet era quello di collegare computer e ricercatori delle università,
assistendoli nel condurre ricerche comuni sui computer e sulle reti di comunicazione, e per usare
questi computer nelle ricerche di base.
ARPAnet:il primo collegamento
Nei primi mesi del 1967, Douglas Engelbart, l’inventore del mouse,ricercatore presso la Stanford
University, si mise a disposizione per realizzare il primo centro amministrativo della rete che più
tardi prenderà il nome di InterNIC.
Sulla scia dello Stanford Institute, col passare del tempo nasceranno altri NIC, per gestire in
maniera decentralizzata servizi di documentazione ed assistenza, relativamente alla struttura della
rete e alla gestione dei "nomi di dominio" con i quali vengono identificati i computer collegati a
Internet.
Un contributo importante arriva da Wesley Clark, che propone di non collegare direttamente i
computer tra loro: i modelli di computer in circolazione all'epoca erano tanti e tali che spesso
anche calcolatori prodotti della stessa ditta richiedevano enormi sforzi di programmazione e
numerose modifiche all'hardware per essere in grado di comunicare l'uno con l'altro.
Clark suggerisce di utilizzare una sottorete di computer tutti uguali e compatibili, dedicati
esclusivamente alle funzioni di trasmissione e ricezione dei dati.
In questo modo i computer della sottorete avrebbero parlato tutti lo stesso "linguaggio", senza
problemi di compatibilità, e ogni nodo della rete avrebbe dovuto imparare solamente il linguaggio
della sottorete anziché quello di tutti gli altri nodi a cui sarebbe stato connesso.
I computer interposti tra i calcolatori universitari e la rete di comunicazione vera e propria
vengono battezzati col nome di IMP, Interface Message Processor.
Iniziarono una serie di incontri tra gli scienziati americani che portarono a mettere insieme i
tasselli che daranno vita al primo embrione di ARPAnet: l'iniziativa di Roberts, le risorse dell'ARPA,
13 | R i v o l u z i o n e I n f o r m a t i c a 2 . 0
gli strumenti tecnologici sviluppati da Davies e Baran, gli studi teorici sulla statistica delle reti
distribuite sviluppati da Kleinrock, l'idea di Clark per risolvere i problemi di compatibilità.
Nel 1968 vengono inviate ai costruttori le specifiche degli IMP con tutti i contributi teorici e
tecnologici realizzati da Baran, Davies, Kleinrock e Clark.
Mentre l'IBM rifiuta "causa enorme costo per l'acquisto dei
computer necessari a far funzionare ogni nodo della rete",
accetta l'appalto la BBN (Bolt Beranek and Newman di
Cambridge), qui nasce la squadra (gli "IMP guys") composta
da un esperto di sistemi in tempo reale (Dave Walden), uno
di hardware ( Severo Ornstein), un programmatore (Bernie
Cosell) e un matematico-programmatore veloce (Will
Crowther).
Il 30 agosto 1969 l'IMP numero uno viene fornito dai
laboratori BBN all'UCLA, University of California Los
Angeles: il primo embrione di quello che sarebbe diventata I collegamenti di ARPAnet nel 1970
Internet è un computer senza hard disk, senza floppy (non
erano ancora stati inventati), 12K di memoria a nuclei di ferrite.
Il codice di sistema necessario al funzionamento dell'IMP N°1 occupa 800 metri di nastro
perforato. Il primo settembre il Sigma-7 e l'IMP numero uno iniziano a scambiarsi dati. Nell'anno
successivo, il collegamento si estende allo Stanford Research Institute in California, all'università di
Santa Barbara (UCSB) e a quella dello Hutah.
Da ARPAnet a Internet
Nel 1983 l’ARPA esaurì il suo scopo: lo stato chiuse l'erogazione di fondi pubblici, la sezione
militare si isolò, necessitando di
segretezza assoluta a protezione
delle proprie informazioni, e
nacque perciò MILNET.
Con il passare del tempo,
l'esercito si disinteressò sempre
più del progetto (fino ad
abbandonarlo nel 1990), che
rimase sotto il pieno controllo
delle università, diventando un
utile strumento per scambiare le
conoscenze scientifiche e per
La prima pagina del web pubblicata dal CERN di Ginevra comunicare.
In seguito, nei primi anni Novanta, con i primi tentativi di sfruttamento commerciale, grazie a una
serie di servizi da essa offerti, ebbe inizio il vero boom di Arpanet, nel frattempo rinominata
Internet, e negli stessi anni nacque una nuova architettura capace di semplificare enormemente la
navigazione: la World Wide Web. 14 | R i v o l u z i o n e I n f o r m a t i c a 2 . 0
ARPAnet fu la prima rete a commutazione di pacchetto del mondo.
La commutazione di pacchetto, ora base dominante della tecnologia usata per il trasferimento di
voce e dati in tutto il mondo, era un concetto nuovo e importante nelle telecomunicazioni.
Mediante questa tecnica, i messaggi e le informazioni vengono suddivisi in pacchetti di lunghezza
fissa e ogni singolo pacchetto diventa un'unità a sé stante, capace di viaggiare sulla rete in modo
completamente autonomo. Non è importante che tutti i pacchetti che compongono un
determinato messaggio rimangano uniti durante il percorso o arrivino nella sequenza giusta. Le
informazioni che essi convogliano al loro interno sono sufficienti per ricostruire, una volta arrivati
a destinazione, l'esatto messaggio originale.
La sostanziale differenza con Internet è che quest'ultima si compone di migliaia di singole reti,
ciascuna che raccoglie a sua volta un numero più o meno grande di host. Il sistema di connessione
può essere vario: fibra ottica per le grandi distanze, cavo coassiale e doppino telefonico, satellite,
onde radio, raggi infrarossi. Si tratta di un mondo in continua trasformazione, ma nel suo insieme
lo spazio Internet è sempre disponibile e la sua esistenza non dipende dall'iniziativa di una singola
azienda oppure di un singolo governo.
TCP/IP
Storia
Nei primi anni settanta, dopo aver diffuso ARPAnet, l’ARPA finanziò l'Università di Stanford e la
BBN per lo sviluppo di un insieme di protocolli di comunicazione
da utilizzarsi per lo sviluppo di reti a commutazione di
pacchetto, per l'interconnessione di calcolatori eterogenei. Fu
così che nacque l'Internet Protocol Suite i cui due protocolli più
noti sono il TCP (Transmission e l'IP (Internet
Control Protocol)
Protocol).
I creatori di tali protocolli di trasmissione, tuttora utilizzati nel
web, sono nello specifico Robert Kahn e Vinton Cerf, a cui l'ex
Presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha consegnato la
Presidential Medal of Freedom, ovvero la più alta tra le
onorificenze civili a stelle e strisce, il 9 novembre 2005. Cerf e
Kahn hanno sviluppato lo standard per la trasmissione di
pacchetti via rete nel lontano 1973, mentre lavoravano al
progetto di sviluppo dei sistemi di comunicazione riguardo Vinton Cerf e Robert Kahn
ARPAnet.
Questi protocolli, utilizzabili gratuitamente da tutti perché di pubblico dominio fin dall'inizio,
ottennero un elevato successo in quanto furono utilizzati da un gruppo di ricercatori per ARPAnet.
Questo genera alcune ambiguità dovute al fatto che il nome più corretto sarebbe Internet Protocol
Suite. Per esempio succede di sentir parlare di servizi basati su TCP/IP anche quando in realtà,
invece di TCP, viene usato un protocollo alternativo, UDP, anch'esso appartenente all'Internet
Protocol Suite. In genere il TCP viene utilizzato per quelle applicazioni che richiedono un servizio
orientato alla connessione, come ad esempio la posta elettronica e il file sharing, mentre l'UDP
prende sempre più piede per le applicazioni in tempo reale come l'on-line gaming o lo streaming
15 | R i v o l u z i o n e I n f o r m a t i c a 2 . 0
audio e video; la differenza fra i due protocolli risiede nella maggiore affidabilità nel trasporto dei
dati di TCP, che offre una serie di servizi appositamente pensati quali gestione del flusso o della
congestione, mentre UDP punta molto sulla velocità di trasmissione a scapito della sicurezza. Si
tenga quindi sempre presente che la sigla TCP/IP è di utilizzo talmente comune da essere
utilizzata, talvolta, anche quando esistono termini alternativi più corretti.
TCP/IP è l'architettura adottata dalla rete internet. Negli anni novanta, nonostante la sua età, è
stata l'unica architettura che ha interessato il mercato, al punto che gli enti di standardizzazione,
di fronte al fatto compiuto della sua massiccia diffusione hanno dovuto darle la stessa dignità di
ISO/OSI.
Funzionamento
L'IP (Internet Protocol) è uno dei principali protocolli del livello network nel modello OSI, serve per
la comunicazione su una rete a commutazione di pacchetto.
Un indirizzo IP identifica ogni nodo della rete ed è sostanzialmente un identificativo numerico che
viene utilizzato in combinazione con l'indirizzo MAC, questo per identificare in modo univoco ogni
scheda di rete. Il TCP fornisce al protocollo FTP, che lavora a livello di applicazione, un canale di
trasferimento dati che sia affidabile. Il TCP nell'invio dei pacchetti usa il meccanismo della
Window. Una serie di pacchetti viene inviata seguendo delle regole ben precise:
Ad ogni pacchetto spedito il trasmettitore fa partire un timeOut.
1. 3
2. Il Ricevitore invia per ogni pacchetto ricevuto un ACK indicando la sequenza dell'ultimo
pacchetto ricevuto correttamente.
Il trasmettitore considera quindi spediti tutti i pacchetti successivi.
3.
Questa è una tecnica molto importante perché affidabile e fa un buon uso della banda.
Quando ci vogliamo collegare con il nostro browser a un server web, stabiliamo un collegamento
(virtuale) a livello applicazione. Il livello di trasporto si occupa dei
dettagli del livello applicazione.
Al livello di trasporto il protocollo TCP mette in coda i messaggi delle
applicazioni e li trasmette sotto forma di pacchetti; il buon fine della
spedizione è attestato da una ricevuta di ritorno. Anche questo è un
collegamento virtuale tra le due applicazioni, i cui dettagli sono
demandati al livello di rete.
Al livello di rete il protocollo IP decide quale strada seguire per trasmettere effettivamente i
messaggi da un computer all’altro. Un computer spedisce, l’altro riceve, ma è un collegamento
virtuale tra i due computer remoti, dei cui dettagli si occupa il livello di collegamento.
Al livello di collegamento si decide come fare il trasferimento del messaggio per ogni singolo tratto
del percorso: dal computer del browser al primo router, dal primo router al secondo, dal secondo
al terzo e dal terzo al computer del server. Questo è un collegamento virtuale tra due computer o
router adiacenti. I dettagli fisici sono lasciati all’ultimo livello.
3 Messaggio di acknowledgement (riscontro) che il destinatario di un pacchetto deve inviare al mittente, dopo averlo
ricevuto. 16 | R i v o l u z i o n e I n f o r m a t i c a 2 . 0
Il livello fisico, che è l'ultimo, trasmette il messaggio sul cavo sotto forma di impulso elettrico.
Questo è l’unico livello in cui avviene una trasmissione effettiva.
Per consentire queste comunicazioni, ad ogni singola macchina sulla rete è assegnato un indirizzo