Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 62
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 1 Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 62.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sviluppo tecnologico: dalla rivoluzione industriale al Firewall Pag. 61
1 su 62
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Differenze tra I e II rivoluzione

La seconda rivoluzione industriale incominciò nel

1870 fino al 1945, viene definita la seconda fase di

uno sviluppo industriale qua iniziato

precedentemente, basato sulle macchine ma molto

diversa della prima rivoluzione industriale per

molte caratteristiche. Mentre nella prima si

sviluppo principalmente l’industria tessile,nella

seconda vediamo crearsi molti oggetti utili per

migliorare la situazione quotidiana; poi l’Inghilterra

perse il suo primato e cominciò lo sviluppo della

Germania e degli Stati Uniti, e in fine si scoprirono

due nuove fonti di energia il petrolio e l’elettricità.

Scoperte

 Corrente elettrica:

centrali elettriche, idroelettriche,

termoelettriche ;

Sviluppo delle comunicazioni:

 telegrafo telefono

 Motore a scoppio:

prima automobile aeroplano

 Industria dell’ acciaio:

grattacieli

 Sviluppo della chimica:

alluminio fotografia

La società operaia

Una conseguenza della seconda rivoluzione industriale fu un

movimento. Tale movimento elabora un proprio linguaggio e divenne

una vera e propria civiltà. Tra la fine del Settecento e il 1824 gli operai e

gli artigiani inglesi che lavoravano nelle manifatture tradizionali avevano

reagito rompendo le macchine, questo movimento fu chiamato

Luddismo da Ned Lud, un leggendario tessitore. Tra il giorno in cui aveva

avuto inizio in Inghilterra la prima rivoluzione industriale e il 1848, la

condizione dei lavoratori delle fabbriche non era cambiato, essi erano

per la maggioranza contadini che fuggivano dalle campagne per trovare

fortuna in città, ma invece non trovavano nessuna protezione da parte

della legge, chi si ammalava o si feriva veniva licenziato e non garantiva

né farmaci né pensione di invalidità, e non potevano neanche

permettersi degli svaghi, dei divertimenti, come la pratica dello sport

per via delle troppe ore di lavoro. Nel 1848 gli operai trovarono il loro

messia un filosofo ed economista di nome Karl Marx, il quale insieme

all’amico scrisse un libretto di poche pagine intitolato Manifesto del

Partito Comunista che diceva: SEGUE

Con il diffondersi dell’industrializzazione è nata una nuova classe

sociale: il proletariato.

Il proletariato è sottoposto allo sfruttamento della classe borghese.

Lo sfruttamento finirà con l’abolizione della proprietà privata, non

dovranno più appartenere a un singolo capitalista, ma a tutti coloro

che vi lavorano. L’abolizione della proprietà privata potrà essere

realizzata solo attraverso una rivoluzione. La rivoluzione sostituirà la

società capitalista con la società comunista: una società senza classi

in cui l’umanità raggiunge il fine, la felicità. Questo manifesto colpì

molto infatti fu tradotto in quasi tutte le lingue europee e dopo 23 anni

il Marxismo divenne la linea-guida del movimento operaio. Marx

chiuse il manifesto con la frase “Proletari di tutto il mondo, unitevi”

egli infatti credeva che le nazioni erano divise dai capitalisti mentre gli

operai erano uniti. Nel 1864 Marx contributi a formare la Prima

internazionale che aveva lo scopo di unire gli operai di tutto il mondo.

Le riunioni incominciarono con lo scontro tra Marx e Bakumin il padre

del movimento anarchico, lo scopo fu vinto da Marx, che divenne il

leader del movimento operaio mondiale. Tra i paesi industriali ci fu un

eccezione, l’Inghilterra. Nel 1825 il parlamento aveva avuto

l’intelligenza di abolire le leggi che privava le associazioni operaie e

grazie a ciò aveva coniato la Trade Unions.

G.Verga e il Verismo

Verismo

Vita

Ideologia e

poetica

Opere più

importanti

Verismo

In questo periodo la letteratura fu influenzata dalla scienza e dal

movimento operaio, e così nacque il verismo. Il verismo è una

corrente letteraria italiana nata all'incirca fra il 1875 e il 1895 ad

opera di un gruppo di scrittori per lo più narratori e commediografi

che costituirono una vera e propria "scuola" fondata su precisi

principi. Il Verismo nasce sotto la diretta influenza del clima del

positivismo,che deriva dal termine “positivo”, è un movimento

filosofico, il quale affermava che la ricerca della verità deve essere

condotta col metodo scientifico-sperimentale e che esse regolavano

anche il comportamento dell’uomo; per questo erano positivi sulla

sorte della società. Il Verismo inoltre si ispira in maniera evidente al

Naturalismo che è una corrente letteraria francese. Per gli scrittori

naturalisti il romanzo deve rappresentare con rigore scientifico tutte

le classi sociali, anche quelle umili. IL Verismo si sviluppo a Milano,

la città dalla vita culturale più feconda, in cui si raccolgono

intellettuali di regioni diverse. IL termine Verismo deriva dalla parola

“vero”. Gli scrittori veristi analizzano e descrivono delle realtà sociali,

esprimendo una concezione pessimista(Ungaretti,Foscolo,Leopardi)

della vita e del destino delle classi più povere ed emarginate che

sembrano prive di speranza. Gli autori veristi rappresentavano la

realtà in modo oggettivo, senza commentare o interpretare, e molto

Vita

Giovanni Verga nasce a Catania il 2 settembre del 1840 in una famiglia

di origine nobile. Si iscrive alla facoltà di legge ma non terminerà gli

studi perché nel 1861 si arruola nella guardia nazionale e svolge

un’intensa attività di giornalista e anche per occuparsi dell’unione

d’Italia. Dopo la morte, nel 1865, del padre si stabilisce a Firenze, qui

diventa un autore di successo con i romanzi che rappresentavano “il

bel mondo”, cioè l’agiatezza delle classi nobili. Dal 1872 al 1893 si

trasferisce a Milano, città in cui erano vivacissimi gli scambi letterari.

Nel 1874 pubblicò Nedda in cui, per la prima volta, la tematica

mondana viene sostituita con la narrazione del“la ricerca della verità”.

Nel 1880 scrisse Rosso Malpelo e nel 1881 pubblicò I Malavoglia , e

l’imprevisto insuccesso del romanzo gli fece capire che ai lettori

piacevano i climi letterari che egli usava prima; ma egli non si

scoraggiò e continuo a pubblicare Le Novelle rusticane e il romanzo

Mastro-don Gesualdo. Nel 1894 si stabilisce definitivamente a Catania,

e con l’andare degli anni si fa sempre più vivo in lui l’interesse per le

vicende politiche, e nel 1896 si fa sostenitore della necessità di una più

incisiva politica coloniale. Negli anni prima della prima guerra mondiale

le opere di Verga persero il loro interesse, ma dopo la guerra, l’arte di

Verga comincia ad essere apprezzata in quello che ha di più originale e

di più vivo. Giovanni Verga si spense a Catania il 27 gennaio 1922,

colto da una paralisi cerebrale.

Ideologia e poetica

Per riprodurre la società nel modo più vero, Verga la

osservava scrupolosamente, documentandosi sui

mestieri e sulle tradizioni, e usava uno stile

impersonale tale che il lettore si trovasse faccia a

faccia col fatto in modo che non abbia l'impressione di

“la lente dello scrittore”.

vederlo attraverso Per questo

“eclissarsi”,

lo scrittore deve cioè non deve comparire

nel narrato con le sue reazioni soggettive, le sue

riflessioni, le sue spiegazioni, come nella narrativa

essersi

tradizionale tanto che l'opera dovrà sembrare “

fatta da sé”, “essere sorta spontanea come fatto

naturale, senza serbare alcun punto di contatto col suo

autore”, proprio come una fotografia.

I Malavoglia

L’ opera è stata pubblicata nel 1881. Il romanzo è parla della

famiglia del Malavoglia che vivono ad Aci Trezza . Verga inizia con

la presentazione dei personaggi della famiglia formata da: Padron

‘Ntoni il capofamiglia, dal figlio Bastianazzo, dai nipoti ‘Ntoni, Luca,

Mena, Alessi e Lia e della nuora infine Maruzza che viene chiamata

ironicamente “La Longa” per la sua bassa statura. Il patrimonio dei

Malavoglia è costituito dalla casa che viene chiamata “casa del

nespolo” e dalla barca “La Provvidenza”. Un giorno la famiglia

compra una partita di lupini che Bastianazzo carica sulla

provvidenza e li porta al mercato, ma una tempesta fa naufragare

la Provvidenza, Bastianazzo muore annegato, i lupini affondano e

la barca per via delle onde è inutilizzabile. A questa susseguono

altre numerose sventure tra cui la morte di Luca, arruolatosi in

marina, nella battaglia di Nissa, la Longa muore di colera e il resto

della famiglia è costretta a vendere la casa del nespolo per pagare

il debito dei lupini. La concezione del Verga è pessimistica e

dolorosa, per i suoi personaggi ma anche per gli uomini Verga

prova una profonda e immensa pietà soprattutto per quelli che si

rassegnano alla vita, che accettano leggi di dolore e miseria.

OPERE

Rosso Malpelo

Nella novella “Rosso Malpelo” il protagonista è

un ragazzaccio dai capelli rossi odiato dalla

madre e dalla sorella, che lavora in una cava

di sabbia con il padre che a differenza degli

altri gli voleva bene. In questa novella Verga è

attento al mondo degli uomini e dei

perseguitati. Adopera un linguaggio popolare

che riecheggia i modi e le forme della lingua

parlata. OPERE

La Lupa

Tutta la novella cresce attorno al personaggio della

“Lupa” una donna molto affascinante e attraente

fisicamente anche se non più di giovane età. Il

personaggio della Lupa è il perfetto contrario della

brava madre devota ai figli, al contrario per trovare un

personaggio che le somigli bisogna accostarla alle

Clitennestre delle tragedie greche per quanto riguarda

la violenta passionalità, oppure alle matrigne cattive

delle fiabe per quanto riguarda la riprovazione morale.

La novella è costruita su una serie di scene che si

susseguono prive di raccordi narrativi l’una dall’ altra.

Importante è l’uso dei proverbi che contribuiscono a

spiegare i comportamenti inspiegabili della Lupa.

OPERE

Storia della Ricerca Operativa

La Ricerca Operativa nasce nel periodo della rivoluzione industriale

quando si aveva bisogno, a causa dell’ espansione delle industrie, di

dividere i ruoli direttivi e decisionali del personale. Nacquero quindi

nuove applicazioni scientifiche per la direzione aziendale tra cui il

controllo statistico della qualità e le ricerche di mercato.

Il primo grande impulso che ebbe questa disciplina fu in Gran Bretagna

dove per la prima volta fu usata in campo militare dove le fu attribuito

anche il nome di Ricerca Operativa. Sempre in Gran Bretagna si

formarono dei gruppi di scienziati all’ interno delle forze armate formati

da fisici, matematici e ingegneri, questi gruppi erano chiamati ad

assistere i capi di stato nell’ impiego delle nuove tecnologie. Il più

famoso di questi gruppi fu il “Circolo Blackett”. In seguito furono creati

altri gruppi che si occuparono dello sviluppo delle tecnologie di controlli

radar, delle contraeree per individuare gli aerei nemici e per l’

individuazione dei sommergibili. Visto tutto questo successo anche altre

nazioni alleate cominciarono a creare questi gruppi di Ricerca Operativa,

i gruppi più attivi furono quelli americani che svilupparono molte

tecniche matematiche avanzate. Dopo la guerra gli scienziati che

SEGUE

avevano fatto parte di questi gruppi, utilizzarono le loro conoscenze per

La Ricerca Operativa oggi

Attualmente la Ricerca Operativa viene usata sia dalle industrie, sia

dalle organizzazioni di servizi, ma ultimamente la Ricerca Operativa

viene usata anche in campi come lo sport, il turismo e i sistemi

giudiziari. La Ricerca Operativa viene utilizzata per risolvere

problemi all’ interno di una organizzazione di qualsiasi tipo. Per

risolvere un dato problema bisogna creare un modello matematico

del problema, se il modello rappresenta la realtà in modo efficace,

allora la soluzione del modello è anche quella del problema reale. Lo

scopo della Ricerca Operativa è quello di trovare la soluzione

migliore ad un problema, e non di individuare le soluzioni possibili.

La Ricerca Operativa viene svolta in gruppi di persone con

competenze diverse perché una sola persona non può affrontare un

problema sotto tutti i suoi aspetti. Un progetto di Ricerca Operativa

viene ritenuto valido solo se economicamente vantaggioso.

Definizione di Sistema

Nello studio della Ricerca Operativa bisogna introdurre il

concetto di sistema, che vengono usati per creare i

Dettagli
Publisher
62 pagine
377 download