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FILMOGRAFI DIBATTITO
A STORIOGRAFICO
“IL
GATTOPARDO”-
“SENSO” LE ARTI NEL
TECNOLOGIA RISORGIMENT
delle O
COSTRUZIONI PITTURA,MUSICA
: DIRITTO: ESTIMO:
GIUSEPPE STATUTO
SACCONI LEGISLAZIONE
ALBERTINO - CATASTALE
COSTITUZIONE
LETTERATURA
Tra la fine del XVIII secolo e la prima metà del XIX secolo, l’Europa fu
interessata dal movimento storico, politico, sociale, culturale e spirituale del
Romanticismo che ha prodotto un profondo mutamento nelle lettere, nelle arti,
e nel costume.
Nato in Germania ben presto il Romanticismo si sviluppò anche in Italia e negli
altri stati europei.
Avendo assunto caratteri diversi in ogni nazione, è difficile definirlo perché, per
la diversità della tradizione nazionale, in alcuni paesi sembrò un movimento
rivoluzionario, in altri un movimento di restaurazione (fede nell'umanità buona
allo stato di natura...) Ma, nonostante tali diversità, si possono descrivere i
caratteri generali, comuni a tutti i paesi:
L'importanza data al sentimento, contro il razionalismo degli illuministi,
secondo il quale tutti gli uomini erano uguali, mentre per i romantici il
sentimento è diverso in tutti gli uomini e ne caratterizza la libera
individualità. (Il Foscolo nei Sepolcri afferma la forza eroica del
sentimento contro la fredda ragione che rende inutili le tombe). Tale
scoperta del sentimento è l'aspetto centrale del Romanticismo che
corrisponde in filosofia alla scoperta della creatività "Kantiana" dello
spirito; però il romanticismo filosofico si muove sempre sulla ragione
analizzata più criticamente, mentre il Romanticismo letterario si muove
sulla vita del sentimento. Per questo, in alcuni romantico c'è dissidio
interiore tra ragione e sentimento;
Il chiarimento e l'esaltazione del concetto di Patria e di nazione, in
contrapposizione al cosmopolitismo napoleonico. Questo aspetto venne
sviluppato soprattutto nei paesi che avevano perduto la loro libertà a
causa delle guerre napoleoniche e del congresso di Vienna;
Il ritorno alla fede religiosa, con cui il romanticismo superò il meccanismo
materialistico del "Sensismo" e dell'ateismo razionalista. La fede che si
costruirono i romantici era o fede nel culto delle umane illusioni (Foscolo)
o nella poesia eternatrice degli eroi, o nella contemplazione idilliaca della
natura (Leopardi) o nella fede cristiana (Manzoni). Mentre il cristianesimo
dei romantici tedeschi è di origine protestante, quella degli italiani è
cattolico o giansenista;
Il concetto dell'arte popolare, nato dalla funzione educativa della poesia,
per cui s'allontana la mitologia e i metodi razionali del Classicismo, per
affermare un'arte spontanea senza le tre unità aristoteliche di tempo, di
luogo e di azione;
Inquietudine e passionalità, nata dall'importanza data alla vita
psicologica, da cui l'individualismo in contrasto con l'egualitarismo
settecentesco; esaltazione della fantasia contro il rigido intellettualismo.
In Italia l'esigenza patriottica sfociava nella rivoluzione risorgimentale, venne
rinnovato inoltre anche lo stile, che doveva adeguarsi alle esigenze del
sentimento e la lingua si avvicinò a quella parlata e popolare; furono divulgati
generi letterari nuovi, come i romanzi, le tragedie e i romanzi storici, le novelle
in versi.
Alcuni tra i massimi esponenti di questa corrente letteraria furono Giacomo
Leopardi e Alessandro Manzoni.
Alessandro Manzoni
BIOGRAFIA:
Alessandro Manzoni nasce a Milano il 15 marzo del 1785 da Giulia Beccaria
(figlia del grande illuminista Cesare Beccaria) e dal conte Pietro Manzoni,
esponente della piccola nobiltà lecchese.
Il Manzoni riceve l’educazione presso vari collegi e pur essendo insofferente di
tale pedantesca educazione, della quale denunciò i limiti anche disciplinari, e
pur venendo giudicato uno studente svogliato, egli, da tali studi acquisisce una
buona formazione classica e un gusto letterario. A quindici anni sviluppa una
sincera passione per la poesia e scrive due notevoli sonetti.
Nel 1805 Manzoni raggiunge la madre a Parigi,dove si imbeve della cultura
francese classicheggiante in arte, e scettica in filosofia.
Tre anni dopo si trasferisce a Milano e sposa Enrichetta Blondel, calvinista ,
segnata da una religiosità intensa e nel 1810 intraprende un percorso di
istruzione religiosa che la porterà a convertirsi al cattolicesimo al quale si
convertirà anche lo stesso Manzoni, che abbandonerà definitivamente
l’ateismo.
Poco dopo inizia la stesura degli “Inni Sacri” e di “Il Conte di Carmagnola” e si
trasferisce di nuovo a Parigi dove inizia anche l’ “Adelchi”.
Nel 1821 invece scrive l’ode politica basata sul sentimento patriottico “Marzo
1821”, e inizia il primo abbozzo dei “Promessi Sposi”, che sottoposti ad
un’attenta revisione linguistica usciranno nell’attuale versione nel 1840.
Manzoni muore a Milano il 28 aprile del 1873.
POETICA:
L’ambiente culturale milanese e quello parigino instillarono nell’animo del
giovane Manzoni un insieme di ideali illuministici a cui egli sarebbe rimasto
fedele sempre: libertà, fraternità e giustizia.
Manzoni espresse in maniera esemplare la sua poetica in una concisa
dichiarazione del 1823: la poesia doveva proporsi “il vero per oggetto, l’utile
per iscopo e l’interessante per mezzo”.
Il punto focale della sua riflessione è il vero, di cui l’utile e l’interessante sono
solo dei momenti, delle parziali manifestazioni. L’utile coincide infatti con la
moralità cristiana, con la capacità del poeta di far riflettere l’uomo sulla sua
vicenda terrena di peccato e redenzione, quindi sulla verità della sua vita.
Anche l’interessante è riconducibile al vero, perché solo un argomento desunto
dalla storia dell’uomo può realmente suscitare la sua curiosità e un piacere non
effimero.
L’autore dei Promessi sposi si sforzò brillantemente di distinguere il vero
poetico dal vero storico, giungendo così ad attribuire un ambito e una finalità
specifica all’attività artistica. Il poeta non deve offrirci una conoscenza esteriore
dei fatti, collegati da rapporti causali e temporali: tale compito è assolto infatti
dagli storici. L’artista deve invece penetrare nel guazzabuglio del cuore umano,
afferrando il processo spirituale che ha generato gli eventi e dunque il loro
profondo significato. Il magistero che ci ha consegnato Manzoni si nasconde
proprio nella sua capacità di scavo della coscienza, nell’introspezione dentro le
zone oscure dell’Essere, alla ricerca di una traccia del divino.
Il risultato non è però un’arte religiosa, tutta incentrata sulla trascendenza: per
citare il Sapegno, Manzoni tendeva ad una poesia “che avesse per oggetto la
realtà umana, che aderisse alla vita per diventare a sua volta strumento di vita,
patrimonio di civiltà per tutti”.
Su queste basi avvenne il suo incontro con gli sviluppi più recenti della
letteratura europea, cioè col Romanticismo, impegnato nella lotta contro il
Classicismo. STORIA
Definizioni:
Nella prima metà dell'800 l'Italia conobbe un processo di graduale
riscoperta e sempre più netta rivendicazione della propria identità
nazionale. Questo processo, noto come Risorgimento, portò alla
formazione dello Stato unitario Italiano, ovvero fece della penisola un
organismo politico e indipendente a base nazionale.
Il processo che portò alla formazione di un unico Stato italiano venne
definito dalla politica del tempo con un termine alquanto suggestivo:
Risorgimento.
In verità questo termine allude ad una situazione che non esiste nella
realtà storica: l’Italia prima dell’ Ottocento non fu
mai unita e contesti completamente diversi erano quelli dei liberi Comuni
o dell’impero Romano.
Il Risorgimento è un processo di rinnovamento culturale, politico e sociale
che consentì la formazione dello stato nazionale in Italia. (1815-1870).
Situazione sociale:
Al momento dell’unità d’ Italia la grande maggioranza degli italiani era
analfabeta. Solo il 20% della popolazione viveva nelle città mentre il restante
80% nelle campagne, vivendo con il reddito dell’attività economica prevalente;
l’agricoltura che, pur se povera è caratterizzata da una grande varietà negli
assetti produttivi: aziende agricole moderne (Pianura Padana), mezzadria (Italia
centrale) e latifondo (Mezzogiorno).
Le condizioni di vita dei contadini erano generalmente poverissime, e molte
malattie facevano vittime soprattutto negli strati più poveri della popolazione.
Era quasi del tutto scomparsa la peste ma restavano altre malattie come il
colera,tifo e tubercolosi, causata dall’umidità delle abitazioni e dalla scarsa
alimentazione.
Questa realtà di arretratezza economica e culturale era assai molto poco
conosciuta dalla classe dirigente.
La questione meridionale fu un grande problema nazionale dell'Italia unita, il
problema riguardava il sottosviluppo economico e sociale delle province
annesse al Piemonte nel 1860-1861. I governi sabaudi avevano voluto
instaurare in queste province un sistema statale e burocratico simile a quello
piemontese. L'abolizione degli usi e delle terre comuni, le tasse gravanti sulla
popolazione, la coscrizione obbligatoria e il regime di occupazione militare con i
carabinieri e i bersaglieri, creò nel sud una situazione di forte malcontento. Da
questo malcontento vennero fuori alcuni fenomeni: il brigantaggio, la mafia e
l'emigrazione al nord Italia o all'estero.
Dopo l'unità d'Italia vi fu un rigetto nei confronti del governo da parte della
povera gente del meridione. Tale rigetto si manifestò fra il 1861 e il 1865 con il
fenomeno del brigantaggio. Il brigantaggio era localizzato in Calabria, Puglia,
Campania e Basilicata dove bande armate di briganti iniziarono vere e proprie
azioni di guerriglia nei confronti delle proprietà dei nuovi ricchi.
I briganti si rifugiavano sulle montagne ed erano protetti e nascosti dai
contadini poveri; ma ricevettero aiuto anche dal clero e dagli antichi
proprietari di terre che tentavano, per mezzo del brigantaggio, di sollevare le
campagne e far tornare i Borboni. Fra i briganti, oltre ai braccianti estenuati
dalla miseria, c'erano anche ex garibaldini sbandati ed ex soldati borbonici.
Cronologia degli eventi:
1815- Congresso di Vienna
1820-21- I moti interessano solo il Piemonte e il Regno delle Due Sicilie.
1831- Insurrezione nei ducati di Modena e di Parma e in una parte dello
stato pontificio. Mazzini fonda la Giovine Italia.
1846-48- Biennio delle riforme in Italia.
1848- L’ondata rivoluzionaria interessò l’intera Europa. Il movimento fece
crollare la costruzione della restaurazione.
Rivolta a Palermo, Ferdinando II concede la Costituzione.
Carlo Alberto di Savoia dichiara la guerra all’Austria.
1849- Armistizio di Vignale, si chiude la prima guerra d’indipendenza.
1852- Primo governo di Cavour.
1854- Invio delle truppe sabaude alla guerra di Crimea.
1859-61- seconda guerra d’indipendenza (Francia e Piemonte).
1860- I Mille sbarcano Marsala.
1861- Unità d’ Italia.
1866- La Prussia e l’Italia alleati contro l’Austria. Militarmente la guerra fu
vinta dalla Prussia.
1870- Per la completa unificazione geografica mancavano Trentino, Roma
e Lazio.Rivendicazione di Roma capitale.
Personaggi:
Alcuni personaggi che contribuirono nel periodo Risorgimentale alla formazione
di un’ Italia unita con il pensiero o con l’azione furono: Giuseppe Mazzini,
Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso Conte di Cavour, re Vittorio Emanuele II di
Savoia.
Giuseppe Mazzini (1805-72), di Genova, patriota,
uomo politico e scrittore. Entrato giovanissimo nella
Carboneria fu denunciato nel 1830 e costretto
all'esilio. A Marsiglia fondò allora la Giovine Italia il cui ideale era di
rendere l'Italia "una, libera, indipendente, repubblicana". Nel '34, fallito
un tentativo insurrezionale in Savoia, dovette riparare in Svizzera, dove
fondò la Giovine Europa . Allo scoppio dei moti del'48 si recò a Milano e a
Roma, dove fu eletto triumviro della Repubblica, ma con la caduta di
questa dovette di nuovo rifugiarsi all'estero. Nel contempo riprese la sua