Tesina sul Risorgimento italiano

Le società segrete

L’ Italia e l’ Europa dopo il 1815 I moti del ‘30/’31

Le tre guerre d’indipendenza

Storia

I problemi dell’ Italia unita

L’unificazione Roma capitale

Le società segrete

L’ Italia e l’ Europa dopo il 1815 I moti del ‘30/’31

Le tre guerre d’indipendenza

Storia

L’unificazione I problemi dell’ Italia unita Roma capitale

I problemi dell’ Italia unita

Romanticismo Leopardi ( vita, opere e poesia) Foscolo ( vita, opere e poesie )

Caratteristiche

Manzoni ( vita e opere ) I Promessi Sposi ( trama e brani ) del romanzo storico

Italiano Novelle e brani

Verismo Verga ( vita e opere )

Musica

Tedesco

Sturm und Drang bezeichnetet eine Strömung der deutschen Literatur in der

Epoche der Aufklärung, die etwa von 1765 bis 1785 hauptsächlich von jungen,

etwa 20- bis 30-jährigen Autoren getragen wurde.

Die Benennung erfolgte in den 20er Jahren des 19. Jahrhunderts nach dem

Drama „Sturm und Drang“ des deutschen Dichters Friedrich Maximilian Klinger.

Wegen der „Verherrlichung des ‚Originalgenies‘ als Urbild des höheren Menschen

und Künstlers“wurde diese Strömung auch als „Geniezeit“ bezeichnet.

Literatur der Aufklärung als Voraussetzung.

In der zweiten Hälfte des 18. Jahrhunderts wurde das philosophische und

literarische Leben im deutschen Sprachraum weitgehend von der Aufklärung

bestimmt. Der Verstand war die bestimmende Größe der Zeit, durch dessen

freien Einsatz, wie Kant 1784 formulierte, der „Ausgang des Menschen aus

seiner selbst verschuldeten Unmündigkeit“ erreicht werden soll. Literatur sollte

den Leser moralisch bilden, ihn erhellen und seine Vernunft wecken.

Die von der Aufklärung angestrebte Freiheit begünstigte Literaturformen, die der

vernünftig argumentierenden und gebändigten Sprache verpflichtet waren. Die

Forderung nach einer „regelmäßigen“ Dichtkunst wurde von Theoretikern wie

Gottsched auch während der Aufklärung mit Nachdruck vorgebracht. Die Einheit

von Ort, Zeit und Handlung, eine gehobene Sprache und die Trennung der

Besetzung von Tragödie und Komödie mit Adel und Bürgertum waren Postulate,

die in zahlreichen Dichterakademien die angehenden Literaten lehrten.

Scienze

Il magnetismo è la capacità che hanno i magneti

naturali (composti da magnetite) di attrarre piccoli oggetti di

ferro.

I magneti esercitano la loro attrazione agli estremi mentre

rimangono neutri al centro, questo perchè sono composti da

infiniti “magnetini elementari” che al centro annullano la loro

azione. Questo è caratteristico di tutte le sostanze, ma nei

magneti naturali tali magnetini risultano allineati tutti nella

stessa direzione generando il campo magnetico.

Nel 1820 il fisico danese Christian Oersted

scoprì l’effetto elettromagnetico quando vide

che, ogni volta che in un filo conduttore

passava della corrente, l’ago di una bussola

posto nelle vicinanze devia. Da questo capì

che la corrente elettrica generava un campo

magnetico.

La scoperta dell’effetto elettromagnetico permise la costruzione delle

elettrocalamite, molto utilizzate nell’industria, in cui barrette di ferro sottoposte al

campo magnetico generato da una corrente elettrica vengono trasformate in

magneti artificiali temporanei.

Michael Faraday

Una decina di anni dopo la scoperta di Oersted, il fisico inglese

Michael Faraday scoprì il fenomeno inverso: se infatti in mezzo a

un solenoide si fa scorrere una calamita, si origina corrente

elettrica.

La corrente elettrica prodotta dalla calamita si chiama corrente

indotta e il fenomeno viene definito induzione elettromagnetica, da

cui viene creata la carica indotta che non circola sempre nello

stesso verso e ha un’intensita che varia in base alla velocità con cui

si muove la calamita (es.: la dinamo della bicicletta).

La corrente generata da una batteria è detta continua perchè ha

sempre la stessa direzione. La corrente indotta si chiama invece

corrente alternata ed è quella che utilizziamo nelle nostre case.

Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica viene sfruttato per la

costruzione di alternatori, motori elettrici e di generatori di

corrente.

Tecnologia

CENTRALI IDROELETTRICHE

Lenergia idroelettrica viene prodotta sfruttando l’energia potenziale posseduta da grandi

masse d’acqua poste ad alta quota (es. Laghi di montagna) che raggiungono la centrale

dopo quello che viene chiamato “salto” determinato dal dislivello tra il bacino e la centrale

stessa e che può essere anche di centinaia o migliaia di metri.

L’acqua viene convogliata nelle condotte

forzate e sottoposta a forte pressione per

fuoriuscire con un potente getto che fa girare

la turbina e di conseguenza l’alternatore che

produce la corrente elettrica.

La potenza della centrale è determinata dalla

quantità d’acqua disponibile e dal dislivello.

Le Centrali della valle del Nera

Lungo l’alto e medio corso del Nera, ovvero dalle sorgenti alla cascata delle Marmore (da quota 635,0 a 166,3 metri) sono

in funzione gli impianti di produzione di Visso, di Preci, di Triponzo, Ponte Sargano . A valle del lago di piediluco, un

canale artificiale immette le acque del medio Nera e del Velino nelle opere di presa dell’impianto di Galleto-Monte

Sant’Angelo nei pressi di Papigno.

Sul basso corso del Nera seguono: l’impianto di Monte Argento, quello di Narni alimentato dal bacino dell’Aja, quello di Nera

Montoro, quello ad acqua fluente di Stifone, e l’impianto dell’Acea di Roma a valle del lago di San Liberato verso la confluenza del

Nera con il Tevere.

Più recentemente a valle di Galleto, sono entati in servizio gli impianti Cervino e Sersimone.

La Centrale di Galleto

Fu inaugurata nel 1929 sul progetto dell'architetto Cesare Bazzani.

Fù realizzata allo scopo di soddisfare le esigenze di energia elettrica delle

acciaierie di Terni e delle altre industrie presenti nel territorio.

Del progetto originale che prevedeva la realizzazione di 12 campate, dati

gli alti costi, furono realizzate solo 7 campate, completando però la

realizzazione delle opere idrauliche e quindi facilitando il raddoppio

dell’impianto con la centrale di Monte S.Angelo costruita tra il 1970 e il

1973. La centrale fu realizzata in Valnerina, fra due montagne ripide che davano

vita ad una gola molto stretta. Per una migliore posizione strategica,

venne tagliato un fianco della montagna, così da incastonare ancora di

più la centrale.

Questa posizione si rivelò fondamentale durante bombardamenti su Terni.

I bombardieri tedeschi passando nella Valnerina cercarono di bombardare

la centrale, ma non ci riuscirono proprio per la posizione impervia.

Era costituita da tre gruppi turbo-alternatori ad asse verticale che

erogavano una potenza di KW 36.500 effettivi ciascuno. A questi ne

fu aggiunto un quarto, nel 1931, che portò la potenza complessiva

installata a 146.000 KW. Ogni gruppo turbo-alternatore era dotato di

un trasformatore unico trifase da 43.000 KWA che elevava la

corrente a 120.0 V o a 150.000 V. Geografia

Clima Popolazione

Brasile Città

Economia