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Questa tesina di maturità affronta il tema della Resistenza che in Italia ha contribuito alla liberazione dai nazi-fascisti. Gli argomenti che la tesina affronta sono i seguenti: in Italiano "Il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino, in Storia la Repubblica libera della Carnia, in Diritto la Costituzione, in Scienze delle finanze i contributi previdenziali, in Economia aziendale i contributi versati dalle aziende.
Italiano - "Il sentiero dei nidi di ragno", Italo Calvino.
Storia - La Repubblica libera della Carnia.
Diritto - La Costituzione.
Scienze delle finanze - I contributi previdenziali.
Economia aziendale - I contributi versati dalle aziende.
- calmiere sui prezzi dei generi alimentari di prima necessità;
- riforma scolastica;
- costituzione di un Tribunale del Popolo;
- abolizione della pena di morte per reati comuni;
- gratuità dell’amministrazione della giustizia;
- riforma fiscale patrimoniale;
- difesa del patrimonio boschivo;
- costituzione di un corpo di polizia civica;
- autonomia amministrativa del territorio montano.
L’8 ottobre 1944 i comandi tedeschi diedero il via all’operazione Waldläufer per l’eliminazione della Zona
Libera della Carnia e dell’Alto Friuli. Furono impiegate alcune decine di migliaia di uomini, tra cui 5.000
cosacchi, rispetto alle quali i 31 battaglioni partigiani, malamente dotati solo di armi leggere, poco poterono.
Il 10 ottobre la Giunta di governo emanò le istruzioni da seguire nell’emergenza, e si sciolse. I combattimenti
durarono fino al 20 dicembre 1944, quando la Zona Libera della Carnia e dell’Alto Friuli cessò
definitivamente di esistere. I morti furono circa 900, metà dei quali civili.
3)La Costituzione
E’ il 2 giugno del 1946 quando gli italiani (per la prima volta, tutti gli italiani, donne
comprese) sono chiamati alle urne per il referendum costituzionale (scelta tra
monarchia e repubblica) e per le elezioni per la Costituente.
La forma di governo scelta è quella della repubblica parlamentare, anche se ci sono
grandi differenze tra nord e sud. Il capo provvisorio dello Stato, in attesa del varo della
Costituzione, è Enrico De Nicola. Tutti i poteri sono presi dal governo, anche quello
legislativo, nell’attesa che i lavori della Costituente giungano a compimento.
Per quel che riguarda la costituente, la DC ottenne la maggioranza dei voti con il 35%,
seguirono i partiti di massa della sinistra, socialisti prima (20%) e comunisti poi (19%).
Non vanno comunque dimenticati altri partiti minori che però ebbero una grande
importanza nella redazione della Costituzione.
Erano quindi rappresentate nella Costituente un po’ tutte le forze politiche presenti nel
nostro Paese, che possiamo riassumere, per comprenderne l’orientamento, in tre
grandi aree:
L’area cattolica, rappresentata dalla DC, che voleva uno Stato basato sui
principi del cattolicesimo, cioè collaborazione tra classi sociali, tutela della
famiglia e della piccola proprietà terriera;
L’area socialista, che invece era contraria alla creazione di uno stato religioso, e
voleva invece uno Stato laico che tutelasse in modo particolare gli interessi
delle classi più deboli, degli operai e dei contadini, realizzando l’equità sociale;
I partiti dell’area liberaldemocratica i quali erano anch’essi convinti
dell’importanza della laicità dello Stato e della tutela delle libertà personali.
Com’è facile comprendere quindi c’erano all’interno della Costituente degli interessi
contrapposti tali da rendere impossibile per ogni partito presente il raggiungimento di
tutti i suoi scopi. Ci fu cioè quello che poi è stato definito “compromesso
costituzionale” cioè tutti i partiti, rinunciarono a una parte delle loro pretese e delle
loro convinzioni e si trovarono costretti ad approvare una carta costituzionale che non
era rispondente in toto alle loro convinzioni politiche e ideologiche. Ciò che consentì
questo compromesso costituzionale fu in particolare:
il principio di solidarietà, cioè tutte le forze che partecipavano alla Costituente
avevano alla fin fine lo scopo comune di uscire dalla buia esperienza fascista
dando vita a uno Stato libero e democratico;
il principio personalista, cioè la volontà di tutte le forze politiche di dare vita a
uno stato in cui al centro dell’azione politica vi fossero gli interessi dei cittadini e
in cui il valore e la dignità della persona umana fossero al centro di ogni
provvedimento.
Frutto di questa collaborazione tra le parti interessate fu, nel dicembre del 1947,
l’approvazione della Costituzione, che entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
La nuova costituzione dell’Italia repubblicana era così composta da tre sezioni per un
totale di 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali. La prima parte è dedicata ai
principi fondamentali, la seconda ai diritti e doveri dei cittadini, la terza
all’ordinamento dello Stato.
I principi fondamentali su cui la nuova carta costituzionale è basata sono:
Il personalismo, in altre parole la tutela della persona umana come individuo e
come membro delle organizzazioni collettive;
La libertà, direttamente dipendente dal principio del personalismo, cioè la
persona umana ha il diritto di autodeterminarsi in tutti gli aspetti della sua vita;
Il principio di uguaglianza;
Il principio democratico;
Il pluralismo delle e nelle istituzioni;
Socialità e solidarietà;
La coesistenza pacifica e la collaborazione internazionale.
Proprio sulla base del principio della solidarietà sono garantite dalla Costituzione
l’assistenza e la previdenza sociale.
4) Lo sviluppo delle forme di sicurezza sociale in Italia
La sicurezza sociale, l’assistenza sociale e la previdenza sociale
La sicurezza sociale è l’insieme degli interventi diretti all’erogazione dei beni e dei
servizi pubblici per i cittadini che si trovano in circostanze particolari come infortunio,
malattia, invalidità, disoccupazione, vecchiaia.
L’assistenza sociale è l’insieme degli interventi e dei programmi pubblici che
garantiscono a tutti i cittadini i mezzi per un’esistenza libera e dignitosa
indipendentemente dal verificarsi di eventi dannosi. Questa concede la possibilità di
usufruire di prestazioni e di beni a prescindere dal versamento dei contributi.
La previdenza sociale sono tutte le prestazioni a favore dei lavoratori.
sicurezza sociale
La prima teorizzazione del sistema della si ha nella seconda metà del
1940 in Gran Bretagna secondo la quale tutta la popolazione deve essere protetta in
Welfare State
caso di bisogno, creando così il ovvero lo Stato sociale o Stato del
benessere. Il finanziamento di questo avviene tramite i contributi dei lavoratori e dei
datori di lavoro, ma anche con il prelievo fiscale di tutti i cittadini. In Italia, vi è stata
pensione sociale
anche l’istituzione della per gli anziani sprovvisti di reddito proprio.
Il finanziamento della sicurezza sociale
Il finanziamento della sicurezza sociale avviene in due modi:
con le imposte pagate dalla collettività: molto alta negli stati moderni per i seguenti
ragioni:
ragioni di carattere sociale: estendendo la protezione ad un alto numero di soggetti
giudicati meritevoli;
ragioni di carattere economico: in quanto lo Stato può prestare i suoi servizi all’intera
collettività in condizioni di monopolio realizzando così delle economie di scala, cioè la
riduzione del costo medio di produzione ottenendo successivamente l’aumento delle
dimensioni aziendali.
con i contributi versati dai beneficiari dalle sue prestazioni : avviene secondo due
metodi:
sistema della capitalizzazione: quando i contributi versati vengono accantonati e
investiti;
sistema della ripartizione: se ogni anno le prestazioni vengono finanziate direttamente
con le entrate.
Gli effetti economici della sicurezza sociale
I principali effetti economici che si hanno sulla sicurezza sociale sono:
effetti sulla distribuzione: i trasferimenti di ricchezza garantiscono alle classi più
povere un flusso di risorse e avvengono:
trasferimenti dalla popolazione attiva a quella passiva: cioè dalle persone che lavorano
a quelle che non lavorano per malattia, infortunio, vecchiaia o disoccupazione;
trasferiementi dai più giovani ai più vecchi ;
trasferimenti dalle famiglie meno numerose a quelle più numerose : tramite gli assegni
familiari.
effetti sull’accumulazione:
su risparmi: si tratta di effetti indeterminati e la sicurezza sociale riduce il risparmio
perché:
i cittadini non sentono il bisogno di accantonare somme per il futuro sentendosi
protetti dal sistema previdenziale;
il trasferimento delle risorse dalla classi più ricche a quelle più povere caratterizza una
bassa propensione al risparmio.
su investimenti: trasferendo le risorse dal settore privato a quello pubblico con la
conseguente riduzione degli investimenti privati.
effetti sulla stabilità: esercitazndo un’azione anticiclica e stabilizzando il reddito
nazionale.
L’assistenza sociale in Italia
L’assistenza sociale si concretizza in una serie di prestazioni stabilite a livello locale e
sicurezza sociale
si differenzia dalla in quanto questa garantisce al singolo individuo,
senza mezzi economici sufficienti a far fronte alle particolari avversità della vita
concedendo la possibilità di usufruire delle prestazioni a totale carico della collettività.
Quindi l’assistenza sociale copre tutti i lavoratori e i familiari che, se non coperti da
un’assicurazione, rimangono in stato di bisogno.
L.8-11-2000, n.328
La ha introdotto un nuovo sistema assistenziale che ha lo scopo di
sistema integrato di interventi e servizi
assicurare alle persone e alle famiglie un
sociali.
La previdenza sociale in Italia
La previdenza sociale è l’insieme di norme che hanno come fine la tutela del
lavoratore e dei familiari a suo carico contro i rischi relativi alla perdita parziale o
totale della capacità lavorativa e di conseguenza anche di un guadagno e viene
assicurativo-mutualistico.
realizzata attraverso un sistema di tipo
soggetti
I del rapporto previdenziale sono:
i gestori di assicurazioni sociali: ovvero gli erogatori delle prestazioni pensionistiche
come INPS e INAIL;
i soggetti obbligati al versamento dei contributi : i lavoratori e i datori di lavoro;
i soggetti che beneficiano delle prestazioni previdenziali : i lavoratori subordinati
pubblici e privati.
L’oggetto del rapporto previdenziale è il rischio sulla capacità di lavoro, ovvero i rischi
professionali strettamente connessi all’attività lavorativa. I rischi non professionali,
cioè quelli relativi alla vita del lavoratore e indipendenti dall’attività lavorativa.
5) Il sistema delle assicurazioni sociali
Le assicurazioni sociali hanno lo scopo di garantire ai lavoratori una certa protezione al
verificarsi di particolari eventi (malattia, infortunio, invalidità, ecc….). Le assicurazioni
sociali sono obbligatorie e sono gestite da Istituti pubblici controllati o finanziati dallo
Stato. I più importanti sono l’INPS e L’INAIL.
Il costo delle assicurazioni sociali è rappresentato dai contributi sociali che gravano in
parte sul lavoratore e in misura maggiore su datore di lavoro, il quale ha l’obbligo del
versamento di entrambe le quote degli Istituti previdenziali e assistenziali. Il
finanziamento del SSN è invece posto a carico della fiscalità generale.
I contributi INPS: sono una parte a carico del dipendente e l’altra a carico del datore.
I contributi complessivamente dovuti all’Inps, si collocano in base al settore di attività
e cariano nel tempo. La base del calcolo è la retribuzione globale, con determinati
minimali giornalieri soggetti ogni anno ad adeguamento automatico.
I datori di lavoro sono tenuti a presentare all’Inps la denuncia mensile delle
retribuzioni corrisposte in ciascun periodo di paga, con l’indicazione delle somme a
debito dell’azienda per i contributi dovuti e di quelle a suo credito per le anticipazioni
fatte dall’azienda per conto dell’Istituto.
La denuncia, che va fatta utilizzando l’apposito modulo DM 10/2 deve essere
presentata entro il giorno 16 del mese successivo a quello cui le retribuzioni si
riferiscono, allegando al modello il versamento unificato.
I contributi Inail: gli oneri dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sono
interamente a carico del datore di lavoro il quale provvede all’autoliquidazione del
relativo premio in via anticipata per anno solare in base alle retribuzioni presunte,
salvo conguaglio in relazione alle retribuzioni effettivamente corrisposte.
Il tasso di premio applicato per il calcolo dei contributi dipende dal grado di rischio
proprio del tipo di attività svolta. I rapporti con l’INAIL si instaurano presentando al