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PA RA DA
Scheda del film:
Regia: Marco Pontecorvo
Sceneggiature: Mario Pontecorvo, Roberto Tiraboschi
Produzione: Panorama films
Paese: Italia
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 100 min.
Trama: La vera storia del clown di strada Miloud Oukili. Il suo arrivo in Romania nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di
Ceausescu, e il suo incontro con i bambini dei tombini, i cosidetti “boskettari”. È la storia dell’amicizia tra una banda di ragazzini
tra i 3 e i 16 anni e il giovane clown franco algerino Miloud, poco più che ventenne. I bambini vivono da straccioni, come
randagi, dormono nel sottosuolo di Bucarest, nelle grandi condotte dove passano i tubi per il riscaldamento e sopravvivono con
furtarelli e prostituzione. Sono bambini fuggiti dagli orfanotrofi o dalla povertà delle loro famiglie indifferenti o disperate. I
bambini vengono ammassati nel sottosuolo, nella rete dei canali, su cartoni e materassi putridi, in ambienti sporchi e soffocanti.
Miloud coltiva il folle sogno di entrare in contatto con questi ragazzi diffidenti e induriti dalla loro drammatica esperienza di
scontri, violenze, lutti, pedofilia e droga. Miloud usa la sua testardaggine per penetrare il muro di sospetto con cui si difendono e
per tirarli fuori dalla loro condizione e portarli a una vita dignitosa. Insegnando le attività circensi e clownesche e riportandoli alla
luce del sole, dà loro la speranza in un’esistenza futura. 2
STORIA
STORIA DELLA
ROMANIA
Dalla dittatura alla democrazia
La storia raccontata nel film “PA.RA.DA” ha inizio nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di
Ceausescu. Agli inizi degli anni novanta, la Romania attraversò una grave crisi economica e
sociale in seguito alla quale migliaia di bambini e ragazzi scapparono dalle loro famiglie e dagli
orfanotrofi finendo sulle strade di Bucarest e del paese. Per comprendere meglio questo periodo,
occorre ripercorrere alcune fasi della storia della Romania, l’unico paese del blocco orientale in cui
il crollo del regime comunista avvenne con una dura e violenta rivoluzione che vide migliaia
di persone,in maggioranza giovani, pagare il ritorno alla democrazia con la propria vita. Alla fine
degli anni trenta, in Europa, la democrazia liberale sembrava destinata alla sconfitta. Pur con
rilevanti eccezioni – quali la Gran Bretagna, la Francia, i Paesi Scandinavi – nei decenni fra le due
guerre si venne infatti formando un’Europa caratterizzata da regimi totalitari: il fascismo, il
nazismo,lo stalinismo e movimenti e regimi che in vario modo si richiamavano all’ideologia del
nazismo e del fascismo. Il totalitarismo è un sistema politico caratterizzato dal completo
controllo da parte dello stato sulla società e sugli individui.
Soprattutto nell’Europa centro-orientale, in aree ad economia prevalentemente agricola, spesso
segnate dalle tensioni fra etnie,lingue e religioni diverse,tradizionalmente caratterizzate da un
diffuso antisemitismo, si affermarono un po’ ovunque movimenti nazionalisti,razzisti e fascisti:
in Romania, paese retto da un regime monarchico autoritario,si diffuse il movimento antisemita e
nazionalista delle “Guardie di ferro”. La Romania e l’Ungheria furono i primi due paesi, dopo la 3
Germania, a promuovere legislazioni antisemite.
La Romania, dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale,divenne una nazione comunista nell’orbita dell’Unione
Sovietica. Nel 1948 venne abolita la monarchia e varata la costituzione della Repubblica popolare rumena. Nel 1965
iniziò il governo dittatoriale del presidente. Il suo dominio fu sempre più totalitario perché impose:
-La presenza di un’ideologia ufficiale che pretende di porsi come unica e indiscutibile;
- il potere assoluto di un partito unico di massa e del suo capo;
- l’uso sistematico del terrore poliziesco;
- il monopolio, da parte del partito al potere, dei mezzi di comunicazione di massa, utilizzati in un’opera assidua di
propaganda;
- il controllo, da parte del partito-stato,di ogni settore della società e dimensione della vita quotidiana.
CEAUSESCU costruì un’immagine di sé simile a quella di un Dio. Non tollerò nessun tipo di opposizione interna:
- vietò la televisione
libera e imponendo quella di stato; - bandì
l’ingresso di ogni giornale straniero; -
utilizzò la Securitate (Polizia segreta con oltre 60mila agenti) per fare scomparire nel nulla persone indiziate di essere
contro il regime e prendeva decisioni per il popolo: quanti figli fare, come vestirsi, cosa mangiare.
Nel 1966 il regime di Ceausescu decretò la messa in bando di qualsiasi forma di contraccezione o aborto ed
introdusse altre politiche a sostegno dell’incremento del tasso di natalità.
Nei tardi anni sessanta la popolazione iniziò a crescere accompagnata da un incremento della povertà e del
numero di bambini di strada nelle aree urbane.
Dall’altro lato un nuovo problema fu creato dalla crescita incontrollata del fenomeno dell’abbandono dei
bambini, che portò alla conseguente crescita degli orfanotrofi.
Negli anni ottanta,Ceausescu ordinò l’esportazione della maggior parte della produzione agricola ed
industriale del paese per rimborsare i debiti. La penuria nazionale risultante trasformò la vita quotidiana dei cittadini
rumeni in una lotta per la sopravvivenza.
Il governo dittatoriale di Ceausescu portò la Romania in pieno declino. Mentre Nicolae ed Elena vivevano nel lusso
(avevano una decina di automobili,40case e pasteggiavano caviale e champagne) il loro popolo viveva nella fame e 4
nella miseria più assoluta.
Il 15 Dicembre 1989 il pastore di una chiesa ungherese riformista, Padre Tokes, diede l’incipit per quella
che si rivelò l’inizio di una vera e propria rivoluzione. Nella sua piccola chiesa di Timisoara parla in
pubblico contro il regime di Ceausescu e la folla si riunì dalla sua parte ma la Securitate cercò di
.
spargere la folla a manganellate
La situazione scappò di mano alle autorità e la guerriglia urbana era già in atto. Ceausescu ordinò di
sparare sulla folla e ci furono le prime vittime. Poco dopo sembrava tutto finito tanto che Ceausescu
partì per un viaggio fuori dal paese.
La rivoluzione però non era finita e uno sciopero generale del paese fece riemergere la protesta. Gli
insorti prendevano sempre più il controllo sulla città: la rivoluzione a Timisoara era riuscita.
Il 21 Dicembre 1989, Ceausescu, tornò dall’Iran e preparò un discorso per la Nazione, sicuro di poter
ancora comandare. Il popolo rispose a questo discorso con le grida e riunendosi nelle piazze. La polizia
cominciò a sparare contro la folla e i carri armati entrarono nelle piazze reprimendo nella morte la rivolta.
Le violenze continuarono, attraverso la radio si annunciava lo stato di emergenza in tutto il paese ed
intanto il braccio destro del dittatore, il Generale Milea, si era suicidato. In realtà si era rifiutato di sparare
alla folla, e fu condannato per tradimento. Non è ancora chiaro se si è suicidato o fu assassinato.
Il 22 Dicembre, l’esercito si schierò dalla parte degli insorti, mentre la Securitate restò fedele al
dittatore. Intanto i due coniugi preparavano la loro fuga senza una destinazione precisa, ma durò poco
perché il loro elicottero perse quota e dovettero atterrare nel bel mezzo dell’autostrada. Da lì marito e
moglie furono catturati e il 25 Dicembre dopo un veloce processo per crimini contro lo stato,genocidio
e distruzione dell’economia nazionale, furono condannati a morte. La fucilazione avvenne poco dopo la
sentenza e i corpi senza vita vennero mostrati in televisione.
Dal 1989 la Romania è un paese democratico che s’ispira ai modelli occidentali. Secondo la
costituzione del 1991 è una Repubblica Presidenziale. 5
P
S
I
C
O
L
O
G
I
A
L’ABBANDONO
Questa sindrome è determinata dall’ abbandono reale o da carenze affettive.
Le conseguenze psicologiche sono più o meno rilevanti secondo l’età del soggetto .
I bambini che soffrono di tale sindrome possono presentare :
ritardi psicomotori
- ;
facilità ad ammalarsi
- ;
abulia
- (
disturbo della volontà che consiste nell’incapacità di prendere una decisione, di iniziare o portare a termine un’azione in rapporto a eventi anche
);
banali. È un sintomo che si può osservare in diverse condizioni patologiche: nevrosi, depressione, schizofrenia
periodiche crisi di ansia
- ;
gelosia e aggressività
- .
Le cause determinanti sono la morte di uno dei genitori, litigi familiari, mancanza di cure,
freddezza della madre, nascita di un fratello . 6
La sindrome di abbandono si manifesta con stati di depressione oppure con stati di aggressività
accompagnati da collera, talora sino al delirio. Possono soffrire di tale sindrome gli anziani
abbandonati a se stessi, le ragazze-madri, le persone tradite nei loro affetti. In tutti i casi è indicata
una psicoterapia.
La psicoterapia riguarda il trattamento dei disturbi psichici, e propone di favorire, con l’ausilio di
metodi psicologici, una modificazione positiva della personalità, in particolare la relazione
interpersonale e la comunicazione. L’obiettivo è il raggiungimento di un benessere psichico del
soggetto. Particolare importanza assume la relazione che si stabilisce tra il soggetto e il terapeuta.
Numerose sono le tecniche, proposte da diverse scuole, e molte le classificazioni. Si possono
distinguere psicoterapie che si svolgono a livello dei sintomi psichici o delle dinamiche più profonde
della personalità; psicoterapie individuali e di gruppo; psicoterapie di appoggio (o di sostegno). Da
un punto di vista dottrinale si possono riconoscere almeno due grandi indirizzi nell’ambito delle
psicoterapie:
-la psicoanalisi;
- il comportamentismo.
Fra i principali tipi di psicoterapia si collocano, oltre alla psicoanalisi: le psicoterapie a orientamento
analitico; le psicoterapie brevi; la psicoterapia che si basa sulla psicologia analitica di C. G. Jung;
quella che si fonda sulla psicologia individuale di A. Adler; le terapie comportamentali; le
psicoterapie di gruppo (terapia analitica di gruppo, gruppi di incontro, psicodramma ecc.); la terapia
della famiglia e della coppia (psicoterapia sistemica). La scelta del tipo di psicoterapia più idoneo
deve basarsi su precisi criteri, come le caratteristiche individuali, la struttura della personalità, le
motivazioni del soggetto, il tipo di disturbo presentato. Problemi particolari presenta l’impiego della
psicoterapia nelle forme psicotiche. 7
Renè Spitz
Spitz è un medico inglese che ha fatto studi sul bambino ospedalizzato e istituzionalizzato
negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso, per vedere l’effetto dell’abbandono sulla psiche del
bambino. Situazione quasi sperimentale, era un’osservazione compiuta su quattro gruppi di
bambini in quattro ambiti diversi.
Il primo ambiente si tratta di un orfanotrofio che accoglieva i bambini soli.
Il secondo ambiente si tratta di una Nursery, collegata al carcere femminile che ospitava i
figli delle donne carcerate.
Il terzo ambiente riguarda i bambini della fascia alta del ceto sociale allevati da una
baby-sitter.
Il quarto ambiente riguarda i bambini del ceto sociale basso allevati dai genitori.
Nella prima situazione i bambini erano in cullette circondate da tende che impedivano di
vedere la zona circostante, l’unica cosa che i bambini potevano vedere era il soffitto, non
avevano giochi e venivano alimentati da assistenti spesso diverse un numero minimo di volte
durante il giorno e nessuno li andava a trovare.
Nella seconda situazione i bimbi erano in cullette senza tende, le pareti erano colorate con
alcuni disegni. Venivano allattati dalle loro madri per un numero di pasti necessari e stavano
in braccio alle loro madri per un certo tempo. 8
Nella terza situazione i bambini erano nelle proprie case,durante il giorno erano seguiti da
una baby –sitter ed avevano a disposizione molti giochi.
Nella quarta situazione i bimbi erano allevati nelle loro case dai loro genitori, avevano a
disposizione pochi giochi.
I bambini osservati sono molto piccoli, dai primi giorni di vita, un anno ma non più di un
anno e mezzo di vita.