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La decisione di trattare il tema della metamorfosi all'interno della mia tesina nasce da una riflessione sul mio percorso scolastico. Frequentare un anno di studio all’estero, lontana dalle abitudini della scuola italiana e poi rientrare nella quotidianità del liceo è stato l’apice della mia trasformazione. Non si tratta di una vera e propria metamorfosi fisica; essa è da intendere in senso spirituale. Dire di essere cresciuti o maturati non lo si può fare, perché questo è da lasciar giudicare agli altri. Io mi sento una persona diversa, una Anna Paola che si riconosce nel corpo ma è in continua riscoperta di una personalità misteriosa, a volte ambigua, in continua mutazione. Tutte le esperienze della vita influenzano continuamente aspetti del mio essere. Il cambiamento mi affascina, mi incuriosisce e mi stimola a proseguire nella realizzazione dei miei progetti per il futuro. Inoltre la mia tesina di maturità permette anche diversi collegamenti disciplinari.
Filosofia - Nietzsche: la metamorfosi del cammello, del leone e del fanciullo.
Latino - Apuleio e L'asino d'oro.
Storia dell'arte - William Morris e le illustrazioni di Burne Jones.
Italiano - Calvino, Il barone rampante.
Inglese - Virginia Woolf, Orlando.
Geografia astronomica - La nebulosa farfalla.
Fisica - Le trasformazioni dell'energia (effetto joule).
Storia - Il trasformismo parlamentare di Depretis.
Di quest’opera scritta da Nietzsche tra il 1883 e il 1885 tratteremo del primo dei
Discorsi di Zarathustra. Il passo ha come motivo fondamentale il passaggio dell’uomo
dalla sua condizione alienata alla coscienza di sé. Le tre figure del cammello, del leone
e del fanciullo simboleggiano il procedere umano verso l’autoliberazione dalla religione
e dalla morale per raggiungere l’innocenza dionisiaca dell’oltreuomo.
Il cammello rappresenta l’uomo che sopporta il peso di Dio e il fardello della morale.
Egli volontariamente assume su di sé i grandi tormenti e i grandi compiti del mondo, è
prigionieri di valori imperativi ed eterni. È uno spirito rispettoso che vive nella
sottomissione e nell’ubbidienza. Egli dice a se stesso ciò che viene detto a lui: Tu devi.
Nel deserto il cammello si trasforma in leone. L’uomo si libera dai pesi che lo
opprimevano, combatte contro la morale imposta e riconosce il suo stato di alienazione
precedente. Il leone si rende libero nella lotta contro il drago che rappresenta il
sistema dei valori e delle idee dominanti. Si oppone all’accettazione della vita come
accettazione di regole e significati predeterminati e sancisce la morte di Dio. Il suo
motto diviene ora: Io voglio.
La libertà del leone è tuttavia un libertà parziale. La sua volontà è puramente critica
non produttiva ne costruttiva quindi è necessaria una terza metamorfosi: il leone deve
diventare un fanciullo. Egli è un soggetto innocente, capace di dire spontaneamente sì
alla vita, che intende come libero gioco creativo. La figura del fanciullo rappresenta lo
spirito dionisiaco, è l’embrione dell’oltreuomo nella sua fase creaturale; come quando
Dioniso danza intorno al fuoco, egli libera gli istinti vitali e accetta la vita nella sua
pienezza. Con la metafora del fanciullo Nietzsche crea la prima figura della nuova
umanità successiva alla morte di Dio. Il motto è: Io sono. 6
Metamorfosi
Apulèio è uno scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine
180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura
latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò notevole
Metamorfosi,
influsso sulla letteratura successiva. Capolavoro di Apuleio è il romanzo
conosciuto anche come L'asino d'oro, che per i toni realistici si avvicina al suo
Satyricon
precedente latino, il di Petronio.
Le Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI), o Asino d'oro (Asinus aureus) da
Sant’Agostino, sono l'opera principale, licenziosa in gran parte e piena di portenti
magici. È un romanzo, contenente il racconto delle avventure che capitano al giovane
Lucio, trasformato in asino, prima che egli possa tornare a forma umana mangiando un
cespo di rose. Tra le novelle di vario genere che s'intramezzano al racconto principale,
la più lunga e più nota è la favola di Amore e Psiche, dalla fine del libro quarto al
principio del libro sesto, che ha la grazia della fiaba popolare; in essa è adombrato
allegoricamente il cammino dell'anima umana che, attraverso prove faticose, aiutata
dal favore divino e redenta dall'amore, acquista l'immortale felicità. Come nella favola
dell'uomo-asino, si può vedere un'allegoria che culmina nell'epilogo della redenzione e
della consacrazione mistica del protagonista avvenuta durante una processione in
onore di Iside. Tranne quest'ultima parte, nella quale le allusioni autobiografiche
appaiono più scoperte e sicure, il resto dell'opera presenta evidenti somiglianze con
l'asino ( ) attribuito a Luciano. La scelta del titolo stesso non è puramente casuale:
Ονος
undici sono i libri, come undici sono i giorni per completare il rito iniziatico del culto
religioso.
Apuleio è una delle figure più singolari della letteratura provinciale latina, già
sottratta al potere accentratore di Roma. Scrittore latino, ma espertissimo anche della
lingua greca, svolse la sua attività lontano dalla capitale avvicinandosi al movimento
culturale ellenistico che va sotto il nome di "seconda sofistica": con essa ha comune
l'abito del conferenziere pronto a ostentare in ogni occasione la sua abilità e la sua
cultura e anche, in fondo, l'inclinazione alla novellistica, sebbene il suo romanzo si
differenzi notevolmente da quello greco. Spesso nelle sue opere egli appare vibrante di
una religiosità torbida, aperta a esperienze magiche e iniziatiche. Nel contrasto tra il
verismo beffardo e spesso scurrile di alcuni episodi, l'assurdità delle scene magiche, il
calore dell'aspirazione mistica, è forse il fascino maggiore del romanzo di Apuleio,
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anche se il trapasso da un atteggiamento all'altro ci appare spesso realizzato in
maniera elementare. L’autore è comunque un narratore felicissimo, specialmente nei
toni ingenui della fiaba. Lo stile smagliante, rotto a tutti gli accorgimenti retorici,
saturo di esperienze culturali e tuttavia personalissimo, esercitò notevole influsso sulla
successiva letteratura, anche sulla prosa latina del Petrarca. Il Boccaccio trasse
dall'Asino d'oro ispirazione per alcune novelle. 8
Morris Burne-Jones
design
L’industrial di e le interpretazioni di
Durante la fine del XIX secolo, William Morris (1834-1896), raccogliendo le idee del
teorico inglese John Ruskin (che definì provocatoriamente il Crystal Palace un
“cocomero di vetro”), auspica un ritorno alla prassi artigianale, applicata alla
realizzazione di mobili, libri, vetrate e carte da parati. Il designer intende quindi
restituire valore estetico e contenuto sociale alle arti applicate decadute con l’avvento
della seconda rivoluzione industriale e quindi con la produzione in serie. La creazione
della “Arts and Crafts Exhibition Society” gettò quindi le basi per quello che ora è
divenuto il moderno design industriale, attraverso cui diviene esplicita l’integrazione
tra industria e arte. The Earthly Paradise,
Nel 1865, Morris pubblica una raccolta di poemi ispirati alla
letteratura classica. Da questa edizione emerge chiara l’aspirazione dello scrittore a
evadere in un luogo incontaminato, intatto, in un paradiso terrestre. L’opera è
composta da una sequenza di racconti narrati da un gruppo di uomini fuggiti da una
città colpita da pestilenza e rifugiati in un’isola dell’Atlantico (G. Boccaccio anticipò
Decameron);
questo stile letterario con il il tentativo di Morris è quello di accostare e
riadattare miti e leggende del passato. Tra il 1865 e il 1870 egli ed il suo collaboratore
Burne-Jones progettarono un’edizione illustrata dell’opera, eseguendo numerosi studi
The story of Cupid and Psyche
per illustrare il poema tratto dalle metamorfosi di
Apuleio. Le suggestioni classiciste di derivazione letteraria si intrecciano con il
Simbolismo, offrendone una particolare accezione; della storia è prediletto l’aspetto
Metamorfosi
elegiaco sentimentale e la principale fonte antica per le favole sono le di
Apuleio del II secolo d.C., riscoperte da William Adlington nel 1566.
Morris e i simbolisti hanno in comune il rifiuto del Naturalismo e la ricerca di un
mondo ideale e, coltivando entrambi un’estrema eleganza della linea nei dipinti, aprono
Nouveau.
la strada al decorativismo dell’Art
Lo stesso Italo Cavino (1923-1985) offre una rivalutazione dei classici in quanto
servono a conoscere noi stessi. Tutti gli uomini sono fatti da elementi fisici e mentali,
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forme dell’immaginazione e modi di pensare. Leggendoli è possibile ritrovare le origini
delle forme de pensiero che hanno attraversato generazioni per generazioni,
Metamorfosi
modellando il loro modo di immaginare, come le di Ovidio, che è sempre
stato letto e non ha mai avuto nessuna eclisse nel corso della storia. Calvino stesso
tratterà un’ampia introduzione al poema del latino Ovidio per l’edizione Einaudi.
Il barone rampante
Il barone rampante. Il visconte dimezzato
Nel 1956 esce Preceduto dal romanzo del
Barone
1952, una favola allegorica ed ironica, il richiama al racconto filosofico
illuministico di Voltaire. La storia narra di un giovane barone dal nome Cosimo
Piovasco di Rondò che a dodici anni, nel 1767, in seguito ad uno scontro con il padre
Arminio, il quale voleva imporgli di mangiare un piatto di lumache, decise di ritirarsi
sugli alberi e non scendere più per il resto dei sui giorni. Nonostante il cambiamento
radicale, Cosimo riesce ad organizzare perfettamente la propria esistenza, conducendo
una vita operosa e “normale”. Non si isola dal mondo, anzi partecipa alla vita che
scorre intorno a lui attivamente, cercando di renderla migliore. Il tema della
metamorfosi spirituale del fanciullo e la sua accettazione a una nuova condizione
dell’essere, offrono una chiara metafora della condizione dell’intellettuale. Calvino,
attraverso questo celebre racconto fantastico, esprime infatti il bisogno di guardare la
realtà da una posizione di distacco, per poterla osservare e capire meglio. Come
Virginia Woolf raccontò della trasformazione di un uomo in una donna per esternare i
propri ideali femministi, Italo Calvino rispecchia con la sua favola una necessità di
liberazione dai condizionamenti esterni e da dogmatismi ideologici che gli consentono
di partecipare consapevolmente al processo storico e alla vita civile. Nel 1960 Calvino
nostri antenati”.
raccolse i tre romanzi fantastici in un unico volume: “I Il titolo allude
al fatto che le vicende narrate hanno uno stretto legame con il presente e con i suoi
problemi. Nonostante la struttura della favola, non c’è un sentimento di evasione da
parte dello scrittore, ma essa diviene uno strumento per misurarsi con il reale.
Italo Calvino nasce a Santiago de Las Vegas, Cuba nel 1923 e muore nell’ospedale di
Il sentiero dei nidi di ragno,
Siena nel 1985. Dopo la pubblicazione del primo romanzo,
nel 1947, fu assunto dalla casa editrice Einaudi. Gli anni cinquanta furono splendidi
per lo scrittore; scrisse una serie di libri che attirarono l’attenzione del pubblico e della
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critica e, dopo il trasferimento a Parigi nel 1967, la sua fama si diffondeva in tutto il
Se una notte d’inverno un viaggiatore.
mondo. Nel 1979 Calvino scrive L’opera è la
Lector in
realizzazione sul piano letterario di ciò che Umberto Eco teorizza nel saggio
Fabula (1979): lo scrittore colloca idealmente il lettore all’interno dell’opera, come
elemento costitutivo ed essenziale. La struttura dell’opera di Calvino presenta una
serie di racconti inseriti in altri racconti. In un’intervista pubblicata dal telegiornale
rai nel 1979 sul romanzo da poco nelle librerie, Calvino parla di una metamorfosi della
storia che si trasforma in un’altra storia. La molteplicità dei racconti già presente nelle
Metamorfosi di Ovidio di cui Calvino scrisse l’introduzione per una pubblicazione
Einaudi, rispecchia la realtà del tempo moderno, una realtà frantumata, fatta di pezzi
che invece che combaciare si sovrappongono; un mondo illeggibile con una storia che
l’uomo non è in grado di prevedere e manca quindi di progettare un sviluppo. Calvino
offre, attraverso le sue opere, la capacità di guardare questi precipizi e queste illusioni
in mezzo alle quali tutti gli uomini si trovano a vivere. 11
Orlando by Virginia Woolf
Virginia Woolf was born in London in 1882. Her mother and her step-sister died when
she was thirteen and in 1904, after the death of his father she moved to Bloomsbury in
the center of London, where she founded the Bloomsbury Group, a circle of
The voyage out,
intellectuals. Virginia Woolf published her first novel, in 1915. In 1919
Night and day Mrs. Dalloway To the
came out and then that was published in 1925.
lighthouse Orlando The waves Between the
in 1927 and in 1928. In 1931 she wrote and
acts was published in 1941. Mrs. Woolf coped with mental breakdown throughout her
life, attempting suicide twice before 1904. Virginia, fearing another breakdown,
drowned herself in the River Ouse when she was fifty-nine years old.
Focus on the text
Orlando was written in the Virginia Woolf’s best period of writing. This is a story of a