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Sintesi
Estratto del documento

chiara "intenzione politica" (2), ha sempre sottolineato soprattutto

l'intreccio fra il conformismo sociale e le tensioni interne all'individuo.

Nel 1948, alle prese con la seconda stesura del suo ultimo romanzo,

1984, uno dei più significativi sul piano politico, Orwell scrisse a George

Woodcock di essere convinto che nella vita degli uomini fosse presente

una solitudine irriducibile alle circostanze esterne socialmente definite

(3); possiamo considerare questa convinzione una indicazione del fatto

che nella concezione orwelliana l'uomo non è tanto un animale sociale

quanto un individuo inserito in una realtà sociale. Per questo, Orwell

non è stato solo (come spesso sembra) uno dei primi intellettuali di

sinistra a denunciare lo stalinismo; egli ha da un lato denunciato il

totalitarismo nelle sue manifestazioni storiche e nei suoi potenziali

sviluppi, e da un altro lato ha descritto con acutezza i fattori che possono

rendere le persone complici dell'autoritarismo sociale.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Trama:

In un futuro prossimo (l’anno 1984) la Terra è suddivisa in tre grandi

potenze totalitarie perennemente in guerra tra loro: Oceania, Eurasia ed

Estasia. 6

In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è amministrata secondo i

principi del Socing (il socialismo inglese) e governata da un onnipotente

partito unico con a capo il Grande Fratello, un personaggio che nessuno

ha mai visto e che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i

cittadini (la sua figura somiglia molto a quella di Stalin). I suoi occhi

sono le telecamere che spiano la vita di qualunque cittadino e il suo

braccio la psicopolizia che interviene in ogni situazione sospetta.

Ovunque vi sono grandi manifesti che ritraggono il Grande Fratello e gli

slogan del partito: «la guerra è pace», «la libertà è schiavitù»,

«l’ignoranza è forza».

Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del

partito, incaricato di censurare i libri e gli articoli dei giornali non in linea

con la politica ufficiale. Apparentemente docile, in realtà mal sopporta i

condizionamenti del partito. Accanto a lui agiscono altri due personaggi:

Julia, della quale Winston è innamorato malgrado il partito vieti il sesso,

e O’Brien, un importante funzionario che il protagonista crede amico.

Nonostante il partito imponga la castità (il sesso è permesso al solo scopo

di procreare) Winston e Julia diventano amanti e decidono di collaborare

con un’organizzazione clandestina di resistenza chiamata

“Confraternita”. Ma una volta confidati con O’Brien si scopre che questi

è un membro della psicopolizia, governata dal Minamor (il ministero

dell'amore, la cui funzione è torturare i dissidenti). Il fine di O'Brien è

insegnare a Winston la tecnica del Bipensiero attraverso tre fasi:

apprendimento, comprensione, accettazione.

La prima fase consiste nell'infliggere un dolore di intensità sempre

crescente al condannato in modo che egli accetti una realtà che non è

tale. Winston riesce a resistere alla prima fase e, nella seconda, egli

capisce di essere "l'ultimo uomo in Europa" (il primo titolo che Orwell

aveva pensato di dare al libro), vale a dire l'ultimo guardiano dello spirito

umano, e di avere l'aspetto — dopo le innumerevoli torture subite — di

uno scheletro; ma è felice perché è conscio di non aver tradito Julia. 7

Nella terza fase, Winston — che ha ancora qualche pensiero non

ortodosso — viene portato nella Stanza 101: l'inferno personale di ogni

persona. Per il protagonista è prossima una maschera con dentro due topi

che O'Brien sta per mettergli sul volto. E viene definitivamente sconfitto

quando, per fermare O'Brien, urla "Fatelo a Julia", perdendo il suo ultimo

sentimento umano. Winston apprende dunque da O’Brien i principi

fondamentali del sistema sul quale si fonda lo stato e scopre che non è

sufficiente confessare e obbedire alle regole, ma che il Grande Fratello

vuole possedere anche l’anima e il pensiero dei suoi sudditi. Alla fine,

Winston viene costretto a cedere: rinuncia all’amore per Julia e al libero

pensiero, sottomettendosi e amando completamente il Grande Fratello.

Osservazioni sull'Opera

1984 appartiene a quella serie di romanzi che compaiono nell’Europa del

primo e del secondo dopoguerra caratterizzati da connotazioni negative,

segno di una profonda crisi di valori che colpisce la borghesia e gli

intellettuali in particolare.

Con quest'opera Orwell intendeva lanciare un monito contro gli abusi

del potere (manifestatisi in forme gravissime ed allarmanti negli anni

intorno alla seconda guerra mondiale) contro l’appiattimento della

coscienza e dei sentimenti e contro la sopraffazione mentale

compiuta dalle ideologie. Il presente viene proiettato in una parabola

futura per rendere maggiormente visibile il processo di massificazione in 8

atto che i più sembrano accettare come prezzo da pagare in cambio della

prosperità economica: la presenza di un numero ristretto di grandi

potenze che si dividono la terra, la riscrittura faziosa del passato e l’uso

propagandistico dei mass media sono temi ed aspetti della realtà attuali al

tempo di Orwell, come attuali ci appaiono oggi.

In 1984 lo Stato si identifica con il Partito Interno al cui capo vi è

l’onnipotente Grande Fratello, modellato sul partito comunista sovietico

in epoca staliniana. Il Partito realizza un regime totalitario che ottiene un

controllo assoluto della coscienza individuale con i sistemi della

persuasione e della tortura. La violenza fisica è l’emblema del rapporto di

necessità che si stabilisce in un regime totalitario fra violenza ed

esercizio del potere.

L’intreccio strettissimo tra teoria politica e finzione romanzesca è

rappresentato, ad esempio, dalla professione del protagonista, Winston

Smith, il cui nome è denso di significato: "Winston" come Winston

Churchill, eroe della seconda guerra mondiale, e "Smith", il più comune

cognome inglese, ad indicare che siamo tutti chiamati in causa.

Analogamente, la questione del passato e della storia ha una doppia

valenza, romanzesca e teorica. Il problema della memoria ossessiona il

protagonista, che cessa di essere un oppositore del sistema solo quando

cessa di credere al passato. D’altro canto, il controllo del passato e della

storia — che il partito esprime nello slogan “Chi controlla il presente

controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro” — è

una delle costanti di ogni forma di falsificazione storica, come ad

esempio la riscrittura della rivoluzione russa da parte di Stalin.

Il meccanismo psicologico che consente di credere che tutto può farsi e

disfarsi è il bispensiero (doublethink): la volontà e la capacità di

sostenere contemporaneamente un'idea ed il suo opposto, in modo da non

trovarsi mai al di fuori dell’ortodossia. Il bipensiero è essenziale nelle

società totalitarie che per definizione richiedono un'adesione costante di

fronte a mutevoli linee politiche. 9

Il bipensiero è accompagnato dalla creazione di una nuova lingua: la

neolingua (newspeak), oltre a tendere alla distruzione del lessico eretico,

considera la riduzione del vocabolario come un’operazione fine a sé

stessa, partendo dalla premessa che ad una riduzione del lessico si

accompagni necessariamente una riduzione delle capacità espressive e

che quindi a una corruzione del linguaggio corrisponda un abbassamento

del livello critico. Questa può essere definita una sorta di “prevenzione

dell’opposizione” in quanto se l'uomo non ha la capacità di identificare in

maniera razionale il motivo della sua sofferenza, poiché non ha parole

per esprimerlo e per rifletterci, allora non può neanche definire la causa

della propria sofferenza e l’oggetto del proprio odio. Tutto quel che

rimane è soltanto un rancore indefinito, che può essere spazzato via

attraverso le sedute di "odio collettivo".

INGLESE:

The novel

“Orthodoxy means not thinking- not needing to think. Orthodoxy is

uncousciousness.” 10

“1984” is the story of Winston Smith: Smith, the commonest English

surname, suggests his symbolic value; Winston evokes Churchill’s

patriotic appeals during the Second World War. Winston is the last man to

believe in humane values in a totalitarian age. In fact the book describes

an imaginary world where the Hearth is divided in three big empires:

Oceania, the protagonist’s country, Eurasia and Estasia. Winston works at

the ministry of truth of his country, and he has the role of alter the

records of the past to fit current Party policy. Big Brother is the

allpowerful dictator of Oceania and he controls everything in Oceania’s

people’s lives through the Party, the Thought Police, and through the

invention of a new language (Newspeak) invented to limit the ideas that

can be expressed: he tries to eradicate any form of free thinking or

expression. His face is everywhere in people’s homes, on the streets and

at work.

Winston mantains a free thought and he starts to have a double-life: one,

under the control of the Party, and another in which he knows a woman

and he has a love story with her, which was forbidden, and in which he

tries to come in contact with a secret organisation against Big Brother.

In fact, the people he thinks to be part of this secret organisation are

government party members who

have tricked and then imprisoned

and tortured him. Through the

torture, O’Brien, makes him admit

that he is wrong and that the Party

is right. At the end Winston gives

in and becomes what everyone else

in Oceania is: a Big Brother

worshipper.

An anti-utopian novel

“Nineteen-eighty-four” is an anti-utopian novel because it shows a

possible future society that is anything but ideal and it ridicules existing

conditions of society. Orwell presents a frightening picture of the future 11

as being under the constant control of Big Brother: there is no privacy,

love is forbidden, the country is in a perpetual state of war. The Party has

absolute control of communication and propaganda. Any form of

rebellion is punished with prison, torture or liquidation. The novel does

not offer consolation.

The author

George Orwell, pen name of Eric arthur Blair, was born in India in 1903,

where his father was a civil servant. At boarding school in England he

was horrified at the senseless rules and developed a strong rejection “of

every form of man’d domination over man”. He completed his education

at Eton. In 1922 he entered the Imperial Indian Police in Burma. Being

an active part of the oppressive forces of the British Empire create his

ideas and values about life. Determined to become a writer he moved to

Paris and then to London and he did a lot of jobs, experiencing poverty.

In 1936 he married and began writing essays on a qide variety of

subjects, which he sold to literary and political journals.

When the Spanish Civil War broke out, Orwell joined the left-wing

republican forces. In 1940s he worked for BBC and was the editor of a

left-wing newspaper. He also wrote “Animal farm” an allegorical attack

on Stalin’s totalitarian regime, which has been published after the war.

In June 1945 Orwell’s wife died

and he became increasingly

affected by the tuberculosis. To

escape from the pubblicity gained

from the pubblication of “Animal

farm”, he moved to a remote

island in Scotland. Here he found

the last energies to write another book: “1984”. He died in 1950. 12

il libro di Orwell si presenta come una critica ai sistemi totalitari e

nello specifico al sistema staliniano ed è stato da molti interpretato

come una sorta di profezia nei riguardi della nostra società,

inconsapevolmente controllata dal sistema mediatico. Ma prima di

giungere a questo argomento è opportuna una ricapitolazione dei

regimi totalitari del XX secolo a cui l’autore si è ispirato.

STORIA

I TOTALITARISMI DEL XX SECOLO: PROPAGANDA E PERSUASIONE DELLE MASSE

Il termine “totalitarismo” è stato coniato dagli antifascisti italiani degli

anni ’20 e successivamente riutilizzato con un rovesciamento di valore da

Mussolini; esso indica una categoria interpretativa per definire i caratteri

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