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30/09/22, 20:03 ||| La Luna |||
caratteristiche del comunismo esponendo il pensiero del filosofo tedesco
K.Marx, realizzatore del Manifesto del Partito Comunista (1848).
Infine non potevo non concludere la mia trattazione
parlando dell’aspetto artistico e in particolar modo
dell’importanza della Luna nella mente, tutt’altro che
ordinaria, di un artista autentico come V.Van Gogh.
ANNO SCOLASTICO 2006/2007 L.Scientifico Carlo Cafiero (Bat); AUTORE, WEB MASTER, DESIGNER: GIUSEPPE DALUISO
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30/09/22, 20:03 Geografia
. La Luna e il sistema Terra-Luna
Argomenti trattati:
I Moti - Le Fasi - Le Eclissi - L'Origine
I moti della Luna
La Luna, come gli altri corpi, cambia costantemente posizione nello spazio. Tali spostamenti sono
il risultato di complessi movimenti riconducibili ad un «sistema di due corpi celesti che
interagiscono fra loro, esercitando una forza di attrazione l'uno sull'altro», definito "Sistema Terra-
Luna", il quale oltre a girare attorno al Sole e a partecipare a tutti i movimenti del Sistema solare,
della Galassia e dell'Universo, si muove subendo numerose perturbazioni a causa della
attrazione gravitazionale degli altri astri.
Tuttavia, per semplicità si usa prenderne in considerazione separatamente le varie componenti, e
perciò si parla di diversi movimenti simultanei della Luna; fra questi, i principali sono:
moto di rotazione
- il che la Luna compie intorno al proprio asse;
moto di rivoluzione
- il intorno alla Terra;
moto di traslazione
- il assieme alla Terra intorno al Sole.
movimento di rotazione i compie intorno all'asse lunare nello
■ Il s
stesso senso
della rotazione terrestre, cioè in senso antiorario per un osservatore che si
trovasse al Polo nord celeste, con una velocità angolare media di circa 13
gradi al giorno; la durata di una rotazione completa della Luna è quindi di
d h m s
27 7 43 12 , uguale a quella del moto di rivoluzione. Questo è il motivo
per cui la Luna rivolge alla Terra sempre la stessa «faccia».
La rotazione della Luna non è perfettamente uniforme, perché la forma di
questo corpo celeste è ellissoidale. L'attrazione che la Terra esercita sul rigonfiamento
equatoriale in maggior misura che sulle zone polari della Luna provoca in essa delle oscillazioni di
lieve entità, che vengono dette librazioni.
Dalla Terra noi vediamo che la Luna compie anche delle
altre e più consistenti oscillazioni che, assieme alle
precedenti, ci consentono di scorgere - nel tempo - un po'
più della metà della sua superficie (quasi il 59%). Queste
ultime sono però librazioni apparenti, cioè non
appartengono alla Luna, ma derivano o dalle diverse
posizioni che essa assume rispetto alla Terra.
Inoltre l'asse di rotazione della Luna forma un angolo di
6°41' con la perpendicolare a questo piano; quindi dalla
Terra noi vediamo, nel corso della rivoluzione lunare,
alternativamente il Polo nord e il Polo sud della Luna.
Inoltre, a causa della diversa velocità con cui avviene la
rivoluzione lunare nei vari punti dell'orbita, la rotazione
della Luna, che è molto più regolare, si trova ora in
anticipo e ora in ritardo rispetto al moto di rivoluzione.
movimento di rivoluzione della Luna si avviene in senso antiorario (immaginando di
■ Il
osservarlo dal Polo nord celeste) lungo un'orbita ellittica di cui la Terra occupa uno dei due fuochi.
L'ellisse orbitale lunare è leggermente più
eccentrica di quella terrestre, ma
comunque approssimabile a una
circonferenza. Nel corso della rivoluzione
la Luna non si trova, quindi, sempre alla
stessa distanza da noi: il punto più vicino
alla Terra, detto perigeo, è a circa 356000 km dalla Terra e quello più lontano, chiamato apogeo, a
circa 407000 km; la distanza media si aggira intorno ai 384000 km. [La Luna sarà in Apogeo il
24 Giugno 2007 alle 14:25]
l piano su cui giace l'orbita lunare non coincide con quello dell'orbita terrestre, ma è inclinato
I
rispetto a quest’ultimo di circa 5°; quindi, l'orbita lunare interseca il piano dell'orbita terrestre in
due punti che vengono detti nodi, mentre linea dei nodi viene chiamata la linea che unisce questi
due punti, ossia la linea di intersezione fra i due piani orbitali, della Luna e della Terra.
La velocità con cui la Luna compie il suo moto di rivoluzione attorno alla Terra si aggira intorno a
1 km/s, ma naturalmente è maggiore in prossimità del perigeo e minore in prossimità dell'apogeo.
Per la durata della rivoluzione bisogna, però, distinguere se essa viene riferita a una stella della
Sfera celeste oppure all'allineamento Terra-Sole: nel primo caso si ha la cosiddetta rivoluzione
d h m s
siderea (o mese sidereo) che dura 27 7 43 12 , nel secondo la rivoluzione sinodica (o mese
d h m s
sinodico o lunazione) che dura 29 12 44 3 . Il motivo di questa differenza, che è circa due
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giorni, risulta chiaro se si osserva la figura ,6. In sostanza
essa è dovuta al fatto che quando la ha terminato di compiere
una effettiva rivoluzione attorno alla Terra (rivoluzione
siderea), quest'ultima non trova più nello stesso punto,
essendosi spostata intorno al Sole di un angolo di circa 27°;
perciò, per ripresentarsi di nuovo nella stessa posizione di
partenza rispetto l'allineamento Terra-Sole (rivoluzione
sinodica), la Luna dovrà percorrere un tratto supplementare
della sua orbita corrispondente a circa 1/13 di essa.
Esaminando gli spostamenti della Luna rispetto alla Terra, per
giungere ad una determinazione precisa si deve tener conto
delle reciproche influenze gravitazionali fra questi due corpi
celesti; e così si comprende come in realtà la Luna e la Terra
si muovano entrambe intorno ad un punto comune, cioè
intorno al centro massa del sistema che esse costituiscono. A
causa della maggiore massa della Terra rispetto a quella la
Luna, questo baricentro si trova però nell'interno della Terra,
perciò si usa affermare che la Luna gira attorno alla Terra. E
tuttavia il fatto che il baricentro del sistema Terra-Luna è ad una certa distanza dal centro della
Terra non può essere completamente trascurato in quanto determina degli effetti sul fenomeno
delle maree, dovute - oltre che all'attrazione gravitazionale della Luna e del Sole - alla forza
centrifuga connessa, appunto, al moto di rivoluzione del sistema Terra-Luna attorno al baricentro
comune. Il movimento di traslazione consiste nel
■
movimento del sistema Terra-Luna attorno al Sole
che si effettua nello stesso senso e con la stessa
velocità angolare con cui la Terra compie il suo
moto di rivoluzione. Considerando questo
movimento rispetto al Sole, la curva descritta dalla
Luna nello spazio si complica notevolmente e non
può essere rappresentata da un'ellisse regolare.
La traiettoria lunare riferita al Sole è una specie di
ovale deformata che taglia l'orbita terrestre 24 o 25
volte, scostandosene leggermente ora verso
l'esterno ora verso l'interno, come si vede nella figura 4.8. Essa viene chiamata epicicloide e
presenta la caratteristica non comune di rivolgere la sua concavità sempre dalla parte del Sole: la
Luna è infatti l'unico «satellite» del Sistema solare la cui orbita è sempre concava verso il Sole,
analogamente a quelle dei pianeti. Questo è un motivo in più per considerare la Luna come un
«pianeta».
■ Accanto ai movimenti principali finora descritti,
esistono numerosi altri moti della Luna, che si
compiono simultaneamente ai precedenti, ma sono
molto più lenti; alcuni di essi consistono in
perturbazioni dovute all'azione attrattiva del Sole,
che rendono molto complicata la rivoluzione della
Luna. Tra i più importanti, per gli effetti che ne
derivano anche al nostro pianeta, è da considerare
il moto di regressione della linea dei nodi: come si
può capire dalla figura 4.9., la linea di intersezione
fra il piano dell'orbita lunare e il piano dell'orbita
terrestre non rimane fissa nello spazio, ma si va
spostando continuamente, ossia ruota in senso
orario con un periodo di circa 18,6 anni, che
corrisponde al periodo delle nutazioni dell'asse
terrestre di cui è appunto responsabile la
regressione della linea dei nodi, come pure della
ciclicità delle eclissi.
Pure all'azione attrattiva del Sole è legata la rotazione dell'asse maggiore dell'orbita lunare: la
linea che congiunge il perigeo con l'apogeo ruota in senso antiorario, compiendo un giro completo
in 8,85 anni.
■ Infine, assieme alla Terra, la Luna ovviamente partecipa al moto che il Sole e tutti i corpi del
Sistema solare compiono verso la Costellazione d’Ercole, alla rotazione della nostra Galassia e,
più microscopicamente, all'espansione dell'Universo.
Le fasi lunari
Le condizioni d’illuminazione della Luna non sono sempre le stesse: la «faccia»
rivolta verso la Terra si presenta ora illuminata completamente, ora solo
parzialmente, ora del tutto oscura. Questi diversi aspetti, che chiamiamo fasi
lunari, si ripetono però con la stessa successione ogni mese sinodico e sono
dovuti alle varie posizioni che la Luna assume non solo rispetto alla Terra, ma
anche rispetto al Sole che la illumina. Per comprendere il fenomeno, possiamo
schematizzare le posizioni relative della Luna, della Terra e del Sole durante una
rivoluzione sinodica, come illustrato in figura, dove sono mostrate le fasi lunari più caratteristiche.
Quando la Luna si trova in congiunzione, ossia dalla stessa parte del Sole (rispetto alla Terra),
l'emisfero che essai rivolge verso di noi non viene colpito dai raggi solari e quindi risulta oscuro:
abbiamo allora la fase di Luna nuova (o novilunio). Quando invece la Luna si trova in
opposizione, cioè dalla parte opposta del Sole (sempre rispetto alla Terra), la sua metà illuminata
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è proprio quella rivolta verso di noi
e allora abbiamo la fase di Luna
piena (o plenilunio). Le posizioni
corrispondenti a queste due fasi
vengono dette anche sizigie.
Altre due posizioni sono chiamate
quadrature: esse si verificano
quando la Luna, la Terra e il Sole
occupano i vertici di un triangolo
rettangolo ideale, con la Terra
situata dalla parte dell'angolo rette.
In questi casi, dell'emisfero lunare
illuminato dal Sole vediamo
soltanto la metà rivolta verso di noi,
quindi un quarto della superficie
lunare, e perciò le due fasi
corrispondenti si chiamano primo quarto e ultimo quarto. Naturalmente fra queste quattro fasi
d h m
principali, che sono separate tra loro da intervalli di 7 9 11 (1/4 del mese sinodico), si hanno
tutte le possibili condizioni di illuminazione intermedie.
Osservando la Luna durante il novilunio e nei giorni immediatamente vicini a
questa fase, possiamo notare che anche la parte oscura del disco lunare è
rischiarata da un debole chiarore grigiastro, da una luce cinerea. Ovviamente
non può trattarsi di luce che arriva alla Luna direttamente dal Sole; sono i
raggi solari che colpiscono la Terra ad essere riflessi da questa verso la Luna
la quale, per un ulteriore fenomeno di riflessione, li rimanda - ormai molto
attenuati - verso di noi.
Le fasi lunari non si ripetono sempre alla stessa data, anzi questa ricorrenza si verifica soltanto
ogni circa 19 anni, che è il cosiddetto ciclo aureo. Il ciclo aureo consente di stabilire la data di un
plenilunio (o di un novilunio) passato o futuro e permette anche di prevedere la data della
Pasqua, la quale viene celebrata sempre la prima domenica immediatamente seguente il
plenilunio che si verifica dopo l'equinozio di primavera (21 marzo).
Le Eclissi
La Terra e la Luna possono esse considerate - alla pari di
tutti gli altri pianeti e satelliti - come «corpi opachi di forma
quasi sferica». Pertanto essi vengono illuminati soltanto
sull'emisfero rivolto verso il Sole, mentre dalla parte
opposta inviano nello spazio dei coni d'ombra la cui
ampiezza dipende non solo dalle dimensioni della Terra e
della Luna e da quelle del Sole (che sono costanti), ma
anche dalle distanze (variabili) alle quali i due corpi si
trovano rispetto al Sole.
Le posizioni di sizigie della Luna sono condizioni