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istituì la segregazione razziale nel governo federale, per la prima volta da

quando Abraham Lincoln iniziò la desegregazione nel 1863, e richiese

fotografie dai candidati per posti di lavoro, per determinare la loro razza.

Wilson inoltre aveva un atteggiamento sospettoso per quelli da lui chiamati

«Americani col trattino» (hyphenated Americans) (tedeschi-americani,

irlandesi-americani, etc.): «Ogni uomo che porta con sé un trattino, porta un

pugnale che è pronto ad affondare nelle parti vitali di questa Repubblica ogni

volta possibile».

La Storia del Popolo Americano di Wilson è ripetutamente citata nel film

notoriamente razzista La nascita di una nazione, che glorifica l'ascesa del Ku

Klux Klan in contrasto ai "Repubblicani Radicali" durante la ricostruzione

americana. Il film è basato su una trilogia di Thomas Dixon, compagno di

scuola di Wilson, il cui obiettivo dichiarato era «rivoluzionare i sentimenti del

nord presentando una storia che trasformerebbe ogni uomo del mio pubblico in

un buon Democratico!» Wilson guardò il film in una speciale proiezione alla

Casa Bianca, il regista D.W. Griffith riferì alla stampa che Wilson aveva

esclamato: È« come scrivere la storia con il fulmine, il mio unico rammarico è

che è tutto così terribilmente vero». L'affermazione fu ampiamente riportata dai

mezzi di informazione e fu immediatamente discussa. In una successiva

corrispondenza con Griffith, Wilson scriveva in modo entusiasta delle regie di

Griffith, senza mettere in dubbio l'accuratezza della citazione. Dato il

messaggio del film, fortemente schierato per i democratici, e le documentate

opinioni di Wilson riguardo la razza, non è irragionevole interpretare

quell'affermazione come un sostegno al Klan, e la parola «rammarico» come

riferimento alla descrizione, nel film, della ricostruzione. Wilson cercò di

mantenersi estraneo dal dibattito, ma infine, il 30 aprile, rese nota una smentita

che non smentiva. Il sostegno di Wilson all'accuratezza storica del film fu di

molto peso e contribuì alla popolarità del film. Questo fu a sua volta uno dei

principali fattori che portarono, nello stesso anno, alla riorganizzazione del Ku

Klux Klan, che era stato silente dalla sua messa fuorilegge negli anni settanta

dell'Ottocento.

Nell'ultimo anno del suo primo mandato, Wilson collezionò una impressionante

serie di riforme, adottandone molte dal programma del 1912 di Theodore

Roosevelt. Wilson firmò la legge federale sui prestiti agricoli (Federal Farm

Loan Act), che fece abbassare immediatamente i tassi di interesse per gli

agricoltori, i quali la accolsero come «la Magna Charta della finanza agricola

americana». Wilson esercitò una pressione aggressiva e vincente sul Parlamento

per la legge Keating-Oven, che mise al bando il lavoro minorile, per la legge

Kern-McGillicuddy, che istituì un sistema di assicurazione contro gli infortuni

dei lavoratori, e la legge Adamson, che migliorò le condizioni e gli stipendi dei

lavoratori delle ferrovie. Per prepararsi alla possibilità di un ingresso in guerra,

Wilson ingrandì l'esercito e la marina militare tramite una tassa sulle

successioni e una tassa sugli alti redditi.

Wilson fu in grado di vincere di misura la sua rielezione nel 1916, raccogliendo

molti voti che nel 1912 erano andati a Roosevelt e Eugene V. Debs.

Wilson, durante gli anni 1914, 1915, 1916 e all'inizio del 1917, cercò sempre di

tenere gli Stati Uniti fuori dalla prima guerra mondiale. Si offrì come mediatore,

ma né gli Alleati né le Potenze Centrali presero seriamente le sue proposte.

Quando la Germania riprese la guerra sottomarina senza limitazioni e fece un

azzardato tentativo di portare dalla sua parte il Messico, Wilson fece entrare in

guerra gli Stati Uniti, come «belligerante alleato». Wilson fece approvare dal

Congresso nel 1917 la legge sullo spionaggio e nel 1918 la legge sulla sedizione

per combattere le opinioni socialiste, anti-Britanniche, pro-Irlanda, pro-

Germania o contro la guerra. Egli istituì inoltre il Comitato degli Stati Uniti

sulla Informazione Pubblica, che riempì il paese di propaganda anti-tedesca e,

durante la prima ondata di paura del comunismo (1917-1920), organizzò le

azioni di Palmer contro esponenti della sinistra. Wilson fece arrestare il capo

socialista e candidato alla presidenza Eugene V. Debs, per aver accusato i poteri

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finanziari di essere i responsabili della prima guerra mondiale e per aver

criticato la legge sullo spionaggio. Wilson, inoltre, appoggiava la American

Protective League, una organizzazione privata pro-guerra nota per le sue

flagranti violazioni delle libertà civili americane. Tra il 1914 e il 1918 gli Stati

Uniti intervennero molte volte, anche con invasioni, in America Latina, in

particolare in Messico, Haiti, Cuba e Panamá. Gli USA mantennero truppe in

Nicaragua per tutta la durata dell'amministrazione Wilson e se ne servirono per

scegliere il presidente del Nicaragua e quindi per costringere il Nicaragua a

sottoscrivere il trattato Bryan-Chamorro. Le truppe statunitensi ad Haiti

obbligarono i politici haitiani a eleggere presidente il candidato prescelto da

Wilson. Quando Haiti si rifiutò di dichiarare guerra alla Germania, Wilson fece

sciogliere il governo di Haiti e quindi impose una nuova, meno democratica,

costituzione, attraverso un referendum farsa. I soldati statunitensi, inoltre,

cacciarono i piccoli proprietari terrieri dalle loro terre per farli lavorare in opere

pubbliche, in condizioni di reclusione e in catene, e trasferirono le loro terre ai

latifondisti. Nel 1919 gli Haitiani si sollevarono in rivolta contro gli

statunitensi; la ribellione costò 3000 morti.

Tra il 1917 e il 1920 gli USA appoggiarono il movimento dei Russi Bianchi

nella guerra civile russa, dapprima finanziariamente, ma in seguito con un

blocco navale e truppe di terra

Prima guerra mondiale

In politica estera Wilson affrontò sfide maggiori che ogni altro presidente dai

tempi di Abraham Lincoln. Decidere se portare gli USA nella prima guerra

mondiale mise s everamente a prova la sua capacità di comando.

Mantenne neutrali gli Stati Uniti durante i primi anni della guerra; questo

contribuì alla sua rielezione del 1916. Tuttavia, dopo pressioni crescenti, gli

Stati Uniti entrarono nel conflitto con una formale dichiarazione di guerra alla

Germania il 6 aprile 1917. Una dichiarazione di guerra alla Austria-Ungheria

fece seguito il 7 dicembre. Dopo la Grande Guerra, Wilson si impegnò, con

alterno successo, a promuovere la sua idea di riassetto del mondo su base etnica.

L'8 gennaio 1918 Wilson tenne il suo famoso discorso dei Quattordici Punti,

avanzando la proposta di una Lega delle Nazioni, una organizzazione che

avrebbe dovuto tendere al mantenimento dell'integrità territoriale e

all'indipendenza politica, sia per le grandi nazioni che per le piccole. Il punto

più innovativo della proposta di Wilson era quello del così detto "diritto

all'autodeterminazione" per ogni popolo, inteso come comunità etnica. Secondo

tale principio ogni etnia doveva avere il suo stato nazionale.

I 14 punti di Wilson

1 - Pubblici trattati di pace, stabiliti pubblicamente e dopo i quali non vi siano

più intese internazionali particolari di alcun genere, ma solo una democrazia che

proceda sempre francamente e in piena pubblicità.

2 - Assoluta libertà di navigazione per mare, fuori delle acque territoriali, così in

pace come in guerra, eccetto i casi nei quali i mari saranno chiusi in tutto o in

parte da un'azione internazionale, diretta ad imporre il rispetto delle

convenzioni internazionali.

3 - Soppressione, per quanto è possibile, di tutte le barriere economiche ed

eguaglianza di trattamento in materia commerciale per tutte le nazioni che

consentano alla pace, e si associno per mantenerla.

4 - Scambio di efficaci garanzie che gli armamenti dei singoli stati saranno

ridotti al minimo compatibile con la sicurezza interna.

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5 - Regolamento liberamente dibattuto con spirito largo e assolutamente

imparziale di tutte le rivendicazioni coloniali, fondato sulla stretta osservanza

del principio che nel risolvere il problema della sovranità gli interessi delle

popolazioni in causa abbiano lo stesso peso delle ragionevoli richieste dei

governi, i cui titoli debbono essere stabiliti.

6 - Evacuazione di tutti i territori russi e regolamento di tutte le questioni che

riguardano la Russia... Il trattamento accordato alla Russia dalle nazioni sorelle

nel corso dei prossimi mesi sarà anche la pietra di paragone della buona

volontà, della comprensione dei bisogni della Russia, astrazione fatta dai propri

interessi, la prova della loro simpatia intelligente e generosa.

7 - Il Belgio – e tutto il mondo sarà di una sola opinione su questo punto –

dovrà essere evacuato e restaurato, senza alcun tentativo per limitarne

l'indipendenza di cui gode al pari delle altre nazioni libere.

8 - Il territorio della Francia dovrà essere completamente liberato e le parti

invase restaurate. Il torto fatto alla Francia dalla Prussia nel 1871, a proposito

dell'Alsazia–Lorena, torto che ha compromesso la pace del mondo per quasi 50

anni, deve essere riparato affinché la pace possa essere assicurata di nuovo

nell'interesse di tutti.

9 - Una rettifica delle frontiere italiane dovrà essere fatta secondo le linee di

demarcazione chiaramente riconoscibili tra le due nazionalità.

10 - Ai popoli dell'Austria–Ungheria, alla quale noi desideriamo di assicurare

un posto tra le nazioni, deve essere accordata la più ampia possibilità per il loro

sviluppo autonomo.

11 - La Romania, la Serbia ed il Montenegro dovranno essere evacuati, i

territori occupati dovranno essere restaurati; alla Serbia sarà accordato un libero

e sicuro accesso al mare, e le relazioni specifiche di alcuni stati balcani

dovranno essere stabilite da un amichevole scambio di vedute, tenendo conto

delle somiglianze e delle differenze di nazionalità che la storia ha creato, e

dovranno essere fissate garanzie internazionali dell'indipendenza politica ed

economica e dell'integrità territoriale di alcuni stati balcanici.

12 - Alle regioni turche dell'attuale impero ottomano dovrà essere assicurata

una sovranità non contestata, ma alle altre nazionalità, che ora sono sotto il

giogo turco, si dovranno garantire un'assoluta sicurezza d'esistenza e la piena

possibilità di uno sviluppo autonomo e senza ostacoli. I Dardanelli dovranno

rimanere aperti al libero passaggio delle navi mercantili di tutte le nazioni sotto

la protezione di garanzie internazionali. (Dissoluzione dell’ impero ottomano

con il Trattato di Sévre del 1919)

13 - Dovrà essere creato uno stato indipendente polacco, che si estenderà sui

territori abitati da popolazioni indiscutibilmente polacche; gli dovrà essere

assicurato un libero e indipendente accesso al mare, e la sua indipendenza

politica ed economica, la sua integrità dovranno essere garantite da convenzioni

internazionali.

14 - Dovrà essere creata un'associazione delle nazioni, in virtù di convenzioni

formali, allo scopo di promuovere a tutti gli stati, grandi e piccoli

indistintamente, mutue garanzie d'indipendenza e di integrità territoriale

(Società delle Nazioni che con la Conferenza di S. Francisco il 2 Giugno del

1946 diverrà l’ONU)

Artefice dei Trattati di Pace di Parigi

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Wilson intendeva i Quattordici Punti come un mezzo per far terminare la guerra

e raggiungere una pace equa per tutte le nazioni. Arrivò a Versailles il 4

dicembre 1918 per la Conferenza di Pace di Parigi del 1919 (diventando il

primo presidente degli Stati Uniti a compiere un viaggio in Europa durante la

carica), dove si adoperò a fondo per promuovere il suo piano. Alla fine Wilson

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