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realizzare congegni in grado di trasformare il movimento di un corpo in

corrente elettrica (dinamo e generatori), di immagazzinarla (batterie,

accumulatori) , di trasmetterla e distribuirla a grandi distanze, di

utilizzarla per l’illuminazione o il riscaldamento, o di ritrasformarla il

movimento (motori elettrici). L’invenzione decisiva per lo sviluppo

dell’industria elettrica fu la lampadina a filamento incandescente, ideata

da Thomas Edison nel 1879, fornendo, anche se lentamente,

illuminazione pubblica. L’energia elettrica fu anche usata per i mezzi di

trasporto e per usi industriali, per il telefono il grammofono e il

cinematografo dei fratelli Lumière. Ma, di fronte alla richiesta sempre

crescente di energia elettrica, si faceva strada l’idea di ricorrere per la

produzione di corrente all’energia idraulica che sfrutta il movimento o la

caduta dei corsi d’acqua. La costruzione di centrali idroelettriche ebbe

impulso soprattutto in quei paesi che erano poveri di carbone ma ricchi di

bacini idrici.

La medicina: si fondò u quattro cardini fondamentali, quali le pratiche

 igienisti che per la prevenzione di malattie epidemiche; lo sviluppo della

microscopia ottica che permise a Pasteur di identificare i microrganismi

causanti la peste, il colera e la tubercolosi; i progressi della farmacologia

con l’introduzione dell’etere dietilico, il bromuro, la futura e l’acido

acetilsalicilico; la nuova ingegneria sanitaria che rese possibile

l’osservazione sistematica del malato con la costruzione dei grandi

policlinici.

Quindi, i progressi della medicina e dell’igiene, sommandosi allo sviluppo

dell’industria alimentare, favorirono in Europa una riduzione della mortalità,

che portò a cinquant’anni la durata media della vita di un uomo. Così,

nonostante il calo delle nascite verificatosi nei paesi economicamente più

avanzati- dovuto alla diffusione dei metodi contraccettivi e a una nuova

mentalità tesa a programmare razionalmente la famiglia, si ebbe un sensibile

aumento della popolazione.

Tabella riassuntiva delle differenze tra la prima e la seconda rivoluzione

industriale: Seconda rivoluzione

Prima rivoluzione industriale

industriale

Periodo Seconda metà del ‘700 Seconda metà/fine ‘800

Luogo Inghilterra e poi Belgio, Europa nord-occidentale

Olanda, Francia e Stati Uniti

Fonti energetiche Carbone Petrolio ed energia

utilizzate elettrica

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Macchine impiegate Macchina a vapore Motore a scoppio ed

elettrico

Settori interessati Industria tessile, Chimico, metallurgico,

trasporti (ferrovie) siderurgico, meccanico,

elettrico.

Attori sociali coinvolti Imprenditori Scienziati

“Il Positivismo”

come affermazione della

supremazia della

conoscenza scientifica

Il Positivismo è uno dei fenomeni culturali più rilevanti dell’Ottocento.

Sviluppatosi in Francia e in Inghilterra tra la prima e la seconda metà del

secolo, si è poi diffuso nel resto d’Europa. Il positivismo vuole far divenire la

scienza l’unica forma di conoscenza possibile, ma, vuole anche trasformare la

filosofia in una super-scienza che deve coordinare le singole branche

scientifiche. Nello stesso tempo si tratta di una scienza che deve modificare

positivamente mediante il progresso il mondo umano e superare le crisi

presenti. 5

Le tesi fondamentali di questo fenomeno possono essere riassunte in cinque

punti:

1) L’affermazione della centralità della scienza e dei suoi procedimenti

conoscitivi, anche in polemica con la metafisica;

2) L’adesione alla realtà dei fatti, in contrapposizione a ciò che è ritenuto

astratto e chimerico;

3) L’amore per la precisione e la chiarezza, in opposizione alla vaghezza e

all’oscurità;

4) L’affermazione dell’utilità delle conoscenze, che devono servire allo

sviluppo della società e al progresso dell’uomo;

5) L’atteggiamento ottimistico nei confronti del progresso, che appare

inevitabile e positivo.

Comte

Comte è il padre riconosciuto del positivismo, colui che si dedicò più di ogni

altro alla definizione di un nuovo sistema di pensiero che partisse dalle basi

certe della fisica e del metodo sperimentale. La scienza positivista è per Comte

il culmine di uno sviluppo storico ininterrotto verso la vera conoscenza delle

cose, da lui definito con la legge dei “tre stadi”, ovvero un percorso filosofico

della storia centrato sull’idea di progresso delle capacità intellettuali umane.

Questa legge sostiene che ogni scienza, nel suo cammino evolutivo, deve

percorrere tre differenti stadi:

1) nello stadio teologico i fenomeni naturali vengono spiegati facendo appello

a entità e potenze sovrannaturali;

2) nello stadio metafisico tali potenze sono sostituite da entità concettuali. Si

passa, cioè, dalla fantasia alla ragione, ma pur sempre con l’obiettivo di

individuare le cause prime dei fenomeni;

3) solo nello stadio positivo non si ricercano più le cause ma le leggi, ovvero

avvalendosi del metodo scientifico si ricercano le relazioni tra fenomeni.

Comte, presenta la sua opera “Corso di filosofia positiva” del 1830/1842 come

un’enciclopedia, un quadro unitario del sapere in cui ogni scienza

fondamentale viene considerata nelle sue relazioni con l’intero sistema

positivo. Le cinque discipline che egli individua come scientificamente

essenziali sono

1)l’astronomia 2)la fisica 3)la chimica 4) la biologia

5)la sociologia

Tutte ordinate secondo una scala crescente per complessità, partendo dalle

scienza più generali e semplici, per arrivare a quelle più sviluppate e precise,

presupponendo ,quindi, per lo studio di ogni scienza, la conoscenza dei principi

fondamentali delle precedenti.

La matematica, come si può notare, resta esclusa dalla classificazione, in

6

quanto Comte propone di considerare questa disciplina come base di tutta la

filosofia, come strumento fondamentale per l’attività scientifica.

Comte è il padre riconosciuto della sociologia, con lui si fa avanti l'idea che il

complesso delle relazioni umane sia regolato da leggi scientificamente

determinabili. Dunque Comte crede nella possibilità dello sviluppo positivista

delle scienze umanistiche, anche se è consapevole che tale sviluppo nella

direzione positivista sarà per la sociologia più arduo rispetto, ad esempio, a

quello della fisica.

Per Comte la sociologia è un dovere ma anche una necessità urgente, infatti

solo studiando scientificamente i problemi legati alla convivenza degli uomini è

possibile risolvere una volta per tutte le crisi che ancora tormentano le società

e le nazioni. Per Comte, attraverso uno studio analitico e rigorosamente

scientifico della società è possibile risanare qualsiasi problema sociale e

risolvere positivamente ogni questione politica.

Comte divide la sociologia in statica sociale e dinamica sociale:

1. La statica sociale si occupa di studiare le istituzioni sociali per ciò che sono

in un determinato momento storico, al fine di trovare le connessioni che

rendono possibile l'equilibrio sociale;

2. La dinamica sociale si occupa di definire le leggi del progresso sociale,

ovvero i modi in cui le società si evolvono e i motivi di tale evoluzione.

Nella fase teologica dell'umanità il sistema sociale era il Feudalesimo, in cui le

signorie estendevano il loro potere localmente proteggendo e controllando le

grandi masse contadine, nella fase metafisica, che Comte associa al periodo

delle rivoluzioni, l'uomo comprende di poter definire da sé le leggi alle quali

aderire, nella terza fase, quella positiva, è il sistema industriale a garantire la

diffusione del benessere a quante più persone possibili.

Le naturalisme, un

mouvement animé par

Zola

7

In Francia dalla fusione delle idee del Positivismo e del realismo si sviluppa ed

afferma il Naturalismo, il cui esponente principale è Émile Zola. Egli puntava

sul romanzo non più come invenzione fantastica, ma come strumento di

indagine sull'uomo e sul suo ambiente, attraverso l'osservazione diretta dei

fatti narrati. Il romanzo che ne esce è definito "sperimentale"; l'aggettivo

tuttavia non indica, come nelle successive avanguardie, una ricerca di novità

("sperimentalismo"), ma l'uso di una scrittura che studia la realtà attraverso il

metodo scientifico.

L'artista deve essere impersonale, deve agire con la stessa freddezza del

chirurgo, ritagliando pezzi di vita senza pretendere di giudicare il bene e il

male. Più egli scomparirà dietro le cose che narra abbandonando i suoi

presupposti morali per far posto alla verità anche se brutta, più l'opera d'arte

acquisterà una vita autonoma, dando l'illusione di essere indipendente anche

da chi l'ha creata.

Les sciences naturelles, le positivisme et le darwinisme, qui connaissent un

développement notable pendant la seconde moitié du dix-huitième siècle,

jouent un r le essentiel dans l’élaboration des théories naturalistes, et l’on

ô

trouve dans les romans naturalistes certains thèmes qui évoquent les

recherches contemporaines. Comme le réalisme, le naturalisme se soucie de

représenter la modernité et d’en expliquer le fonctionnement, en ajoutant

d’abord, l’intérêt pour la matière qu’il voit comme un objet. Mais son originalité

tient à l’importance qu’il accorde au savoir scientifique, aussi bien dans la

conception d’ensemble des œuvres que dans le détail des récits, dont de

nombreux événements sont expliqués à la lumière de théories en vogue au

cours de la seconde moitié du XIX siècle. L’Origine

Les théories du savant anglais Charles Darwin (1809-1882, auteur de

des espèces par la sélection naturelle, publié en 1859) influencent l’œuvre de

Zola, qui, comme le scientifique anglais, montre l’animalité originelle de

l’homme à travers certains comportements bestiaux et instinctifs qu’il pr te

ê

L’Assommoir.

aux personnages de

Comme Mendel, Zola lui aussi manifeste son intérêt pour les recherches sur

Rougon-

l’hérédité lorsqu’il construit minutieusement l’arbre généalogique des

Macquart (son objectif est celui d’étudier une famille de cinq générations et de

vérifier ainsi les lois biologiques de l’hérédité qui favorise la propagation de

l’alcoolisme et de la folie) et lorsqu’il insiste sur la part considérable de

L’Assommoir,

l’hérédité dans le comportement des personnages. Dans

Gervaise lui permet de valider ses hypothèses sur le poids des détérminismes

héréditaires sur son destin : fille d’alcoolique et femme battue, l’ héroïne

accomplit, les différentes étapes d’un itinéraire déjà programmé, auquel elle ne

peut pas échapper. Pour rejoindre son but de découvrir les lois qui influencent

le destin de quelqu’un, il s’inspire aussi aux idées de Taine, lequel avait dégagé

les trois facteurs qui déterminent tout individu : la race (la famille et l’histoire

des proches), le milieu (le lieu où le personnage vit), le moment (période

pendant laquelle il vit).

En outre, Zola s’occupe de l’étude des phénomènes psychiques extr mes

ê

quand il peint la démence alcoolique de Coupeau dans la scène célèbre du

delirium tremens.

Enfin, l’intérêt de l’auteur pour principes de la thermodynamique, qui

connaissent leur application dans la machine à vapeur, se manifeste par

L’Assommoir

l’attention accordée aux machines dans : l’alambic, la forge de

8

Goujet, la machine à vapeur du lavoir sont autan de réalités technologiques

modernes qui reçoivent un traitement privilégié. Le Roman

Zola, en 1880, devient expérimentateur et consigne sa théorie dans

expérimental : le romancier fonde ses œuvres sur l’expérience et l’enqu te

ê

parce que il est un « savant spécial qui emploie l’outil des autres savants,

l’observation et l’analyse ». il devra aussi expérimenter les forces qui agissent

sur les membres d’une famille pour « savoir ce que telle passion, agissant dans

tel milieu et dans telles circonstances, produira au point de vue de l’individu et

de la société ». le travail de Zola est le témoignage unique des conditions de

vie des mineurs, des ouvriers, des déshérités, c'est-à-dire le peuple.

L’assommoir

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