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Ho iniziato a leggere Harry Potter a otto anni, e ogni anno che passava non vedevo l’ora di leggere il successivo o di andare a vedere il nuovo film. Questo libro rappresenta la mia infanzia e adolescenza, sono cresciuta con lui, sfogliandone le pagine ed entrando in un mondo bellissimo che mi ha fatto gioire e piangere allo stesso tempo. C’è chi può considerarlo un libro per bambini, ma per quanto mi riguarda lo rileggerei ogni giorno, per questo motivo ho scelto di parlarne anche nella mia tesina di maturità, perché Harry non poteva mancare anche in questo mio primo passo verso una nuova avventura. La mia tesina inoltre permette di effettuare dei collegamenti con le seguenti tematiche: il romanzo di formazione e il confronto con Pinocchio in ambito letterario; la figura del dittatore e il confronto tra Hitler e Voldemort in Storia; la visione dell'uomo in Freud e Il signore delle mosche in Inglese.
Italiano - Romanzo di formazione e confronto con Pinocchio.
Storia - La figura del dittatore e il confronto tra Hitler e Voldemort.
Filosofia - Freud e la visione dell'uomo.
Inglese - Il signore delle mosche.
Ho iniziato a leggere Harry
Potter a otto anni, e ogni anno
non vedevo l’ora
che passava
di leggere il successivo o di
andare a vedere il nuovo film.
Questo libro rappresenta la mia
infanzia e adolescenza, sono
cresciuta con lui, sfogliandone
le pagine ed entrando in un
mondo bellissimo che mi ha
fatto gioire e piangere allo
C’è chi può
stesso tempo.
considerarlo un libro per
bambini, ma per quanto mi
riguarda lo rileggerei ogni
giorno, per questo motivo ho
scelto di parlarne anche nella
mia tesina di maturità, perché
Harry non poteva mancare
anche in questo mio primo
passo verso una nuova
avventura. 4
Harry Potter è un romanzo di formazione, Bildungsroman in tedesco, ovvero un romanzo che
narra la storia del passaggio del protagonista da bambino ad adulto.
La trasformazione avviene lentamente attraverso molte avventure ed eventi sia positivi che
negativi, come la perdita dei genitori e l’uccisione del nemico, il finale rappresenta sempre, anche
nelle storie a lieto fine un retrogusto di disincanto, la percezione che il mondo si sia mostrato per
ciò che è davvero, e che l’epoca delle illusioni, dell’infanzia e dell’immaginazione sia terminata.
Il romanzo di formazione fa parte della narrativa tedesca, il cui testo più famoso è del 1796 Gli
anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Goethe, il protagonista, un giovane borghese viene
iniziato alla vita e all’arte attraverso una serie di viaggi materiali e spirituali in tutta Europa. In Italia
negli anni dell’Unità d’Italia dall’esigenza di educare la popolazione di uno
questo genere nasce
stato neonato. Il compito venne assunto dalla narrativa manzoniana, che si prendeva a cuore la
questione della lingua e vedeva nei Promessi Sposi lo strumento principale di unità della nazione .
I più famosi romanzi di formazione italiani sono Cuore di Edmondo De Amicis e Le avventure di
Pinocchio di Carlo Collodi. Entrambe ottennero un vastissimo successo grazie al fatto che le classi
dirigenti si riconoscevano nell’ideologia proposta nei libri, ovvero l’obbedienza, il lavoro e i buoni
sentimenti, per quasi un secolo i ragazzi italiani furono educati attraverso la lettura di entrambi.
un’ideologia
Nonostante lo scopo comune le due opere sono molto diverse tra loro, Cuore esprime
volta ad unificare l’Italia e a risolvere i contrasti, come quelli tra Nord e Sud o tra le classi più
ricche e povere, in Pinocchio questo progetto è presente ma si lascia più posto alla favola e alla
fantasia.
Carlo Lorenzini, detto Collodi, nasce a Firenze nel 1826, lo pseudonimo scelto è un omaggio alla
madre Angiolina Orzali, nata a Collodi, e all’amore verso i ricordi d’infanzia per cui decise di non
sposarsi mai e di non avere una famiglia propria.
Tra il 1848 e il 1849 partecipa alle rivolte risorgimentali aderendo agli ideali mazziniani. Pochi anni
dopo come giornalista descrisse la realtà toscana cogliendone i lati più bizzarri, il materiale che
raccoglierà in questo periodo confluirà nel suo capolavoro Pinocchio.
E’ solamente dopo molto tempo che si dedicherà alla letteratura per l’infanzia, prima di tutto con la
traduzione dei racconti delle fate di Perrault e in seguito per vari libri pedagogici per la scuola.
Dopo Giannettino e Minuzzolo scrive Le avventure di Pinocchio pubblicate per la prima volta sul
“Giornale dei bambini” nel 1881 con il titolo La storia di un burattino (non era completo terminava
al capitolo quindici).
Originariamente il libro terminava con l’impiccagione e quindi la morte di Pinocchio, ma dopo le
proteste dei lettori Collodi decise di proseguire il racconto che viene pubblicato con il nuovo titolo
nel 1883.
Harry come Pinocchio è un ribelle, un personaggio fuori dalla società in cui vive perché avendo
scoperto di essere un mago solo ad undici anni si ritrova catapultato in un mondo totalmente
nuovo e sconosciuto per lui. Pinocchio d’altra parte è un burattino, ha istinti elementari ma agisce
secondo i suoi sogni, ovvero secondo la ricerca della felicità e non secondo le regole.
La situazione in cui si trovano i due protagonisti li portano a non condurre una vita stabile per cui
Pinocchio si ritrova a dover affrontare figure come Mangiafoco o il Gatto e la Volpe mentre Harry
deve sia adattarsi ad una nuova realtà sia combattere contro Voldemort. 5
La figura cruciale del romanzo di formazione è la guida, presente in ogni epoca e in tutte le
tradizioni, sia sotto forma animale che umana , è il personaggio che aiuta, consiglia e influenza le
azioni del protagonista affinché porti a termine la sua missione o avventura.
In Pinocchio questo ruolo è affidato alla Fata turchina, che nel corso del romanzo prende aspetti
della crescita del burattino. All’inizio
diversi a seconda delle fasi è una bambina, poi finge la morte,
e capretta. L’incontro con
in seguito è ancora bambina, fata, sorellina, signora del circo, contadina
la fata rappresenta una specie di purificazione per il burattino che con lei si sfoga e piange, così
facendo cambia la sua indole trasformandosi lentamente in un bambino vero. L’ultimo incontro con
la Fata avviene in sogno, poco prima della trasformazione umana, perché ormai Pinocchio non ha
più bisogno di lei, è diventato un bambino vero.
Figure opposte alla guida sono il Gatto e la Volpe, questi due personaggi infatti si presentano
come buoni consiglieri e con quelle che appaiono buone intenzioni ma vogliono solo trarre in
l’astuzia e il modo di pensare e di
inganno Pinocchio. Mentre la Volpe da sempre rispecchia
desiderare degli uomini, il Gatto essendo un animale domestico appare sornione ma in verità
nasconde le sue unghie affilate. Alla prima spettano le parti discorsive, nelle quali attraverso molti
giochi di parole, allusioni ed ironia riesce sempre a convincere Pinocchio, mentre il secondo che
appare cieco e innocente è in verità il braccio della situazione per cui si avventa contro tutti quelli
che cercano di avvertire il burattino del pericolo imminente. Alla fine del racconto riappariranno
sulla scena ma deboli e distrutti perché ormai Pinocchio non li ascolterà più e così facendo
perdono tutto il loro potere. Per Harry la guida è Albus Silente, il
preside della scuola di magia di Hogwarts.
Silente rappresenta il padre premuroso che
Harry non ha mai avuto, che lo vuole
proteggere da ulteriori sofferenze.
E’ anche il suo educatore, in quanto deve
guidarlo fino alla lotta finale, deve
prepararlo affinché abbia tutti gli strumenti
necessari per uccidere Voldemort.
Silente rimane comunque una figura
particolare, non è una guida infallibile,
ammette di aver commesso molti errori e in
«Mi ero troppo affezionato a te.
Tenevo più alla tua felicità che a farti conoscere la verità, particolare nel sesto libro (Harry Potter e il
più alla tua serenità che al mio piano, principe mezzosangue) la sua fragilità umana
più alla tua vita che alle vite che sarebbero state in pericolo se
io avessi fallito» emerge, appare come un uomo anziano, al
termine della sua vita ma ancora risoluto ad aiutare il suo protetto. La morte del preside è un
evento cruciale per la vita di Harry, morta la sua figura guida, ormai il protagonista è solo e dovrà
concludere l’avventura con le sue forze.
Parte importante di questi romanzi sono anche i luoghi, in particolare entrambi i protagonisti hanno
un posto che possono chiamare casa in cui si vogliono rifugiare per estraniarsi dalle loro
avventure.
La casa di Geppetto è il luogo di origine e di formazione di Pinocchio, è con la fuga che iniziano le
sue avventure e terminano con il suo ritorno. Ancora più importante della casa è proprio la figura
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di Geppetto perché senza di lui Pinocchio sarebbe solo una figura errante, non si evolverebbe
mai. Se all’inizio il burattino rifiuta il falegname lentamente imparerà ad amarlo attraverso la
ricerca disperata. Geppetto rappresenta il mondo del lavoro, dei doveri e dei sacrifici, ma è anche
una figura paterna da amare e rispettare.
Harry ha perso la sua vera casa alla morte dei genitori, per cui è stato costretto a vivere con gli zii
che lo detestano, ma all’età dei undici anni ha scoperto di essere un mago per cui inizia a
frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Per Harry il castello è la sua nuova
casa, qui conosce quelli che saranno i suoi due migliori amici Ron ed Hermione ed imparerà a
controllare la magia. Hogwarts diventa il suo rifugio, tanto da chiedere al preside di potervi restare
anche in estate ma questo non è possibile. Lentamente però la funzione di nido protettivo va
perdendosi, con la maturazione di Harry, il castello non è più un luogo sicuro, inoltre il
protagonista è consapevole che la sua trasformazione non avverrà mai se rimarrà lì e per questo
motivo alla fine del sesto libro deciderà di lasciare la scuola per completare la sua avventura.
Affrontare i personaggi negativi significa affrontare la vita e le prove che ogni giorno ci si pongono
davanti ma significa anche superare un rito di iniziazione che ci fa maturare sino a diventare veri
uomini.
Pinocchio si troverà davanti diversi antagonisti, il primo è Mangiafoco a causa del quale il burattino
rischia di diventare un legno da bruciare. L’uomo rappresenta due aspetti del potere, la forza bruta
e un apparente generosità. Un esempio ne è il fatto che dopo aver deciso di lasciare libero
Mangiafoco è l’anti-
Pinocchio vuole comunque sostituirlo con un altro innocente, Arlecchino.
Geppetto, infatti al contrario del falegname che rende Pinocchio un burattino lui vuole distruggerlo,
inoltre mentre Geppetto lascia libero il figlio di fare ciò che vuole, il burattinaio controlla le sue
marionette.
La carica negativa più profonda viene impersonata da Lucignolo, il bambino è un vagabondo e per
tutta la storia non si sa nulla di lui ma quando appare viene definito il più caro amico di Pinocchio.
Il monello rappresenta tutto quello che il burattino sogna, ovvero la libertà di stare senza far nulla
e non seguire le regole. Grazie al riconoscimento di Lucignolo-asino prima della sua morte
Pinocchio potrà riconciliarsi con una parte di sé che gli ha causato molto dolore durante tutte le
sue avventure ma che con la morte dell’amico si estinguerà per sempre.
Il grande antagonista di Harry è Lord Voldemort, il più grande mago oscuro di tutti i tempi. La sua
personalità si può descrivere attraverso il suo nome, il cambiamento da Tom Riddle a Lord
Voldemort ha diversi significati. Per prima cosa mostra il suo odio verso i Babbani poiché il suo
che la madre aveva fatto innamorare con un filtro d’amore,
cognome è quello del padre non-mago
inoltre il fatto stesso che un nome così semplice non andasse bene per lui denota il suo sentirsi
superiore agli altri. Il significato del nome Voldemort deriva dal francese “vol de mort” che significa
volo di morte, per cui il Signore Oscuro attraverso il solo nome ha già combattuto la più grande di
tutte le paure: la morte.
Attraverso la saga pochi sono coloro i quali osano chiamarlo con il suo vero nome, spesso usano
Colui-che-non-deve-essere-nominato o Tu-sai-chi perché le persone sono spaventate solo a
sentirlo nominare. Solo Harry durante la battaglia finale lo chiama Riddle poco prima di ucciderlo
rendendolo una persona umana come tutte le altre.
Il loro primo incontro avviene quando Harry è appena un neonato e Colui-che-non-deve-essere-
nominato entra in casa sua per ucciderlo ma fallisce, questo perchè secondo una Profezia alla fine
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di luglio nascerà un bambino che il Signore Oscuro sceglierà come suo nemico e che possiederà
un potere sconosciuto; inoltre solo uno dei due potrà sopravvivere e quando uno dei due morirà
per mano dell’altro.
dovrà essere
Dopo lo scontro tra i due una parte dell’anima di Voldemort che stava per morire sopravvive
attaccandosi all’unico abitante rimasto dentro la casa, ovvero Harry. Così il neonato diventa il
maghetto più famoso di tutti i tempi con il nome di bambino che è soppravvisuto. Il Signore Oscuro