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quella del percorso. Il protagonista si trasforma in asino perché troppo

curioso di conoscere un mondo di cui non sa nulla; e ciò fa si che venga

finalizzato ad una presa di coscienza delle proprie azioni, quindi

“condannato” a compiere un percorso di maturazione.Ne deriva quindi che

solo riuscendo a maturare il nostro carattere nelle prove che ci impone la

vita, possiamo veramente dire di essere uomini. Un’altra importante

caratteristica legata alla vicenda di Lucio ( e che quindi rende le

metamorfosi un “romanzo nel romanzo”) è la favola di Amore e

Psiche.Come Lucio,anche Psiche è una giovinetta testarda che pur di

scoprire l’identità del suo amante viene punita da Venere ed è costretta a

superare prove difficili per ricevere l’immortalità dell’anima. Non è un

”anima”

caso quindi che il nome di Psiche derivi da e che ci sia

l’allusione al significato mistico della storia, cioè le prove che la ragazza

deve superare sono simbolo delle iniziazioni religiose a Iside.

Infine si può affermare con certezza che il romanzo abbia uno spiccato

senso educativo. Infatti oltre a divertire il lettore con storie assurde e

paradossali, è anche una rappresentazione del viaggio di maturazione dalla

pubertà all’età adulta. Tiziano Banchetto degli dei

LETTERATURA

Breve storia del genere fantastico

Dopo la caduta dell’impero romano d’occidente (476 d.c.) , per risentir

parlare di letteratura fantastica, bisognerà attendere il Cinquecento,

durante il quale si afferma il poema cavalleresco il cui migliore esempio è

rappresentato dall’Orlando furioso di Ludovico Ariosto: magie,

incantesimi e addirittura viaggi sulla luna o in luoghi orientali e misteriosi

sono le tematiche utilizzate dall’autore per simboleggiare i fallimenti

delle intenzioni dell’uomo,costretto a subire l’ ”arbitrio della fortuna”,

crudele sceneggiatrice che si diverte a confondere i luoghi reali da quelli

immaginari. Gustave Dorè illustrazione per l’Orlando furioso

Con il Seicento si arriva ad un’età in cui la chiesa comincia la sua

“tirannia” sul mondo culturale con l’instaurazione dell’ Indice dei libri

proibiti. In un contesto del genere l’intellettuale è costretto a sottostare al

potere papale e di conseguenza le scoperte scientifiche che si vanno ad

affermare in questi anni vengono fatte circolare solo in un ristretto gruppo

d’ intellettuali. Per rispondere a tale situazione, gli scrittori rifiutano di

scrivere rispettando le regole rigide della realtà e usano la fantasia come

ricerca di una realtà imprecisa e come necessità di rifugiarsi in questo

mondo per sfuggire alle delusioni del mondo concreto. In questo caso non

si può non accennare al Don Chisciotte della Mancia di Miguel de

Cervantes in cui, attraverso la difficoltà di Alonso Quijano nel distinguere

Izhar Patkin Don Chisciotte parte seconda

il reale dall’irreale, l’autore ridicolizza i cosiddetti “lettori

impazziti”,coloro che esaltano i cavalieri inesistenti dei romanzi, a

discapito di quelli che lottano per il valore della cristianità.

La matrice illuministica, e quindi l’ideologia di una società basata sulla

libertà e sulla sconfitta dell’ignoranza attraverso la scienza e il laicismo,

fanno si che il Settecento prevenga una letteratura basata molto sulla

situazione tipica dell’epoca. L’unico esempio di letteratura fantastica

settecentesca è il romanzo I viaggi di gulliver di Jonathan Swift, anche

se si tratta pur sempre di una satira della società del tempo, dove ogni

popolo che Lemuel Gulliver visita altro non è che un pretesto per mettere

alla berlina il potere giudiziario,il sistema bellico e il sistema politico.

Prima edizione de i viaggi di Gulliver

Nell’Ottocento assistiamo ad un radicale cambiamento nella letteratura

fantastica. Innanzitutto l’affermarsi in Europa del romanticismo, che mette

sotto i riflettori le emozioni e le passioni dell’uomo scartate dalla cultura

illuministica, riprende vigorosamente la produzione fantastica.

Stavolta,però,assistiamo ad un mutamento del genere. Il fantastico non

rappresenta più quella necessità di viaggiare in mondi perfetti ed armoniosi

dove l’uomo può scegliere le sue regole e di non avere alcun timore.

Avviene il contrario. Ora ci troviamo di fronte ad una letteratura dove

predominano atmosfere oscure, posti abbandonati,presenze inquietanti ed

ossessive e scene di puro terrore. Tutti questi elementi fanno parte del

Romanzo Gotico, un tipo di narrazione dove a predominare sono sempre

le emozioni, ma quelle di paura,pazzia e morte. I romanzi di questo filone

possono descrivere la sfida tra l’uomo e Dio come nel caso di Frankenstein

di Mary Shelley, l’impossibilità dell’uomo di sfuggire al proprio destino

come ne Il pozzo e il pendolo o il cuore rivelatore di Edgar Allan Poe o

ancora la paura di presenze sovrannaturali che possono nascondersi sotto

mentite spoglie come in Dracula di Bram Stoker o Carmilla di Joseph

Sheridan le Fanu. Nella stessa epoca però la letteratura fantastica

comincia ad avvicinarsi ad un’altra fascia di lettori che sono i bambini. Nei

libri a loro dedicati non c’è solo quella magica presenza di creature fatate o

ambientazioni irreali che attirano il pubblico infantile che inevitabilmente

rimane affascinato da questi elementi, ma si ritrova quella necessità di

fuggire dal mondo reale, di fare quello che hanno fatto gli uomini delle ere

precedenti, con la sola differenza che il “nemico” non è ovviamente lo stato

o la chiesa, ma il nucleo familiare, visto come una prigione che stronca

qualunque impulso al sogno e alla ribellione. Ottime rappresentazioni di

tale filosofia infantile sono Pinocchio di Carlo Collodi e Alice nel paese

delle meraviglie di Lewis Caroll.

Enrico Mazzanti Pinocchio

Ad inizio Novecento, il genere fantastico continua il suo processo di

trasformazione e diffusione grazie anche all’invenzione del cinematografo,

e con film come Nosferatu,Viaggio sulla luna,King Kong,solo per citarne

alcuni, si riesce a suscitare nello spettatore emozioni più forti di quanto

non fotogramma da Nosferatu il principe della notte

si possa fare con la carta stampata. E nel corso del XX secolo si assiste alla

nascita di un nuovo “figlio” del genere fantastico, il Fantascientifico:

l’unione tra fantasia e scienza. Nelle storie di questo tipo i protagonisti

sono umani,alieni,robots,scienziati…tutti personaggi inerenti al mondo

scientifico inseriti però in un contesto immaginario,volto a spiegare talvolta

i vantaggi delle innovazioni scientifiche come nel caso di Isaac Asimov

nei vari libri dedicati ai robots , talvolta il terrore provocato dal fatto che

tali scoperte possono essere usate dai potenti per creare un impero di

spietato potere e di uomini ciechi, che non possono e non devono conoscere

la verità dei fatti, come in Farheneit 451 di Ray Bradbury o ne Il mondo

nuovo di Aldous Huxley

Isaac Asimov

Dagli anni cinquanta fino ad oggi il genere fantastico e tutti gli altri generi

ricavati da esso continuano ad affascinare miliardi di persone specialmente

grazie ai film che sono stati girati in tutti questi anni come,oltre

all’innumerevole produzione Disneyana, Guerre Stellari,Alien,La storia

infinita,Ritorno al futuro,2001 odissea nello spazio,Nightmare before

christmas. E per la letteratura, il fantastico sembra sempre più, nell’era

della globalizzazione, avvicinarsi ad un target giovanile, ma si scinde in

due parti. Da un lato si forma una schiera di scrittori che usano il libro di

stampo fantastico come pura fonte commerciale,come nel caso della saga di

Harry Potter, dall’altra c’è chi ne fa invece un uso di parodia e scherno

verso la società e i politici come nel caso di Stefano Benni. In conclusione

di quest’analisi sulla letteratura fantastica, si può capire che essa ha avuto

nei vari secoli vari fini, comici o tragici, politici o sociali, ma ciò che

sembra accomunare l’intento del genere nei secoli è il fatto di creare un

universo particolare, che sia perfetto o meno, ma dove l’uomo riesce ad

interpretare le proprie paure o i propri sogni in un modo diverso da quello

tradizionale. Fotogramma da 2001 : odissea nello

spazio

SCIENZE

La luna e la legge di gravitazione universale

La luna è l’unico satellite naturale della terra. Compie un moto di

rivoluzione attorno alla terra che dura 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11

secondi e un moto di rotazione attorno al proprio asse da ovest verso est

che ha la durata del moto di rivoluzione. Ciò spiega perché la luna rivolga

alla terra la stessa faccia. Luna piena

Quanto riguarda l’origine, l’ipotesi più accettata dai scienziati è che la luna

si sarebbe formata dall’impatto di un planetoide con la terra quand’essa era

ancora calda. Il materiale che si sarebbe liberato per effetto della forza

gravitazionale avrebbe formato il satellite.

Chimicamente la luna è formata da elementi primari quali uranio, torio,

potassio, ossigeno, magnesio. Altra evidente caratteristica della luna è la

presenza di crateri che si sono formati per attività vulcanica e per impatto

di meteoriti. Ha un’attività sismica molto quieta, dal momento che non ci

sono eruzioni vulcaniche e i terremoti sono più deboli di quelli terrestri. È

formata da una crosta che, insieme al mantello superiore forma la

litosfera lunare che si estende per 1000 km. Il mantello inferiore forma

l’astenosfera , una fascia di minerali che si estende fino al nucleo che è

ricco di ferro.

La luna può trovarsi in novilunio quand’è congiunta con la terra e si può

osservare la sua faccia non illuminata, in plenilunio quando mostra la faccia

illuminata dal sole, poiché il piano dell’orbita lunare non coincide con quello

dell’eclittica, nella fase di primo quarto quando appare come un disco

illuminato a metà dopo aver attraversato la sua orbita trovandosi tra sole e

terra, nella fase di ultimo quarto quando appare illuminata dell’altra metà. In

questo caso la luna, dopo il plenilunio ha attraversato ¾ della sua orbita e si

ripete la situazione di quadratura (tra sole e terra).

La terra esercita sui corpi posti nelle sue vicinanze (e quindi anche sulla luna)

una forza detta forza di gravità. Questa forza venne calcolata da Isaac Newton

il quale intuì che il fenomeno della caduta di un grave non è dissimile dalla

rotazione di un corpo celeste intorno a un altro. Tali fenomeni sono il risultato

delle medesime forze: le forze che si esercitano tra due masse poste ad una certa

distanza l’una dall’altra. Newton allora afferma che:

Due corpi di massa m e m posti ad una distanza d sono attratti da una forza

1 2

direttamente proporzionale al prodotto delle due masse e inversamente

proporzionale al quadrato delle loro distanze. Scritta in formula tale legge è:

F è la forza di gravità. M1 e M2 le masse dei corpi in esame , r2 la distanza

elevata al quadrato e G è la costante di gravitazione universale che è uguale

a: 6,67 × 10-11 Nm2kg-2

STORIA

USA e URSS: Missioni spaziali

Le prime missioni spaziali nel periodo che va dal 1957 al 1969 (guerra

fredda) furono viste come una gara tra Stati uniti e Unione Sovietica per

lo sviluppo tecnologico-militare. L’ URSS fu la prima potenza a dare il

via, mandando nello spazio il primo satellite artificiale denominato

Sputnik (in russo “compagno”) su un’orbita ellittica. Ma a causa della

materia presente nello spazio, il satellite precipitò negli strati densi

dell’atmosfera il 4 gennaio del 1958. Sempre nel 1957 viene lanciato lo

Sputnik 2 dove vi era un astronauta particolare: la cagnetta Laika che fu il

primo essere vivente vero e proprio a viaggiare nello spazio e, purtroppo,

a non farvi più ritorno. A seguito di queste spedizioni l’allora presidente

Dwight D. Eisenhower istituì la carica di assistente per la scienza e la

tecnologia come risposta ai Sovietici. Così gli USA un anno dopo la

missione dello Sputnik, nel 1958, mandarono in orbita il loro satellite,

l’Explorer 1 che era molto più avanzato dei congegni avversari e nel

luglio dello stesso anno il congresso istituì la NASA (National Aeronautics

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