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Sintesi

Introduzione Libri e editoria: mondo fantastico da esplorare tesina



Fin da bambino ho sempre avuto un debole, quasi una tentazione verso i libri. Provavo per questi ultimi un sacro timore reverenziale, quasi potessero decidere le sorti della mia esistenza. Li contemplavo nella loro bellezza, nella perfezione dell’impaginazione e annusavo loro le pagine intrise dal profumo forte di carta stampata. Le mie dita analizzavano sempre lo spessore di ciascuna di essa. Tra me e i testi c’è sempre stato un rapporto di sincera complicità. Loro si rivelavano totalmente a me, e proprio quegli oggetti mi conoscono meglio di chiunque altro. Sanno le mie emozioni, i miei pensieri, le mie speranze e le mie curiosità. Dopo che termino la lettura di un romanzo, esso viene stritolato da una forte presa della mano, quasi volessi abbracciarli. Le pagine di carta hanno assorbito anche le mie paure e hanno osservato, passivi, la progressiva crescita del lettore: cioè io. Delle volte mi chiedo se tutto ciò sia normale, ma poi penso che la normalità, come il tempo, è un concetto che non esiste. Si tratta di standard convenzionali. Per me un libro ha una sua anima, porta con sé tantissime emozioni dell’autore. Sentimenti profondi e liberi che solo la carta sa cogliere senza esprimere giudizio alcuno. Io, nella mia persona profonda, sono convinto che nel futuro non possano mancare i libri, anzi credo che saranno proprio il mio destino. Durante gli anni trascorsi in questa scuola secondaria di primo grado, ho coltivato in me un sogno particolare e un po’ insolito (a detta dei miei coetanei): vorrei diventare un autore. Non intendo colui che scrive fantasy, noir o rosa, bensì mi riferisco a coloro che realizzano testi scolastici su cui studiare. Proprio per convincermi di tale mestiere ho contattato diversi scrittori di manuali che mi hanno raccontato le loro esperienze, si sono confidati e hanno messo in mostra la loro umiltà parlando con un semplice studente per raccontargli la loro professione. Ho allora tratto da ciascuno di essi l’esperienza che mi mancava su quell’argomento e, assemblando con cura tutti i dati, ho soddisfatto ogni mio dubbio. Proprio a causa di questa indole ho deciso di proseguire gli studi a indirizzo umanistico. Lo so che il destino ha in serbo per ciascuno di noi tante sconfitte, delusioni e scoraggiamenti ma sono convinto che l’impegno e la tenacia mi porteranno al risultato finale tanto atteso. Dunque, dopo tutto ciò, ho deciso di realizzare una tesina sui libri e sull’editoria. L’idea è nata in testa spontaneamente e ha cominciato a plasmarsi nel corso delle ore, dei giorni e delle settimane. In questa tesina ho collegato tutte le materie intorno a un unico argomento centrale sopracitato. Durante la stesura di ciascuna parte di tale documento ho messo un poco della mia persona. Mi sono lasciato coinvolgere, pur essendo sempre rigoroso e attendibile nella narrazione dei fatti, in ciò che mi stava realmente a cuore. Mi auguro di suscitare in voi quell’interesse che corre nelle mie vene, circola nel mio sangue e regna nel mio cuore.

Collegamenti


Libri e editoria: mondo fantastico da esplorare tesina



Arte e immagine- Pablo Picasso ‘Donna che legge’ + Analisi completa dell’opera.
Scienze- Il pioppo.
Italiano- Il genere young-adult.
Tesina in più, per il gusto di sapere- Fabio Paracchini si rivela a Skuola.net (intervista realizzata da me)
Matematica- I libri di matematica + la didattica della matematica+ intervista a Ubaldo Pernigo (autore di testi scolastici).
Tecnologia- Il materiale: la carta.
Geografia- Le carte geografiche.
Educazione motoria- Pietro Mennea: la vita di un campione.
Educazione musicale- L’editoria musicale.
Storia- Gutenberg e l’invenzione dei caratteri mobili.
Francese- Que lisent vraiment les ados?.
English- Who says teenagers don’t read?.
Estratto del documento

Arte e immagine- Pablo Picasso ‘Donna che legge’ + Analisi completa dell’opera –

pagine 4-5-6

Scienze- Il pioppo- pagine 7-8

Italiano- il genere young-adult - pagine 9-10

Tesina in più, per il gusto di sapere- Fabio Paracchini si rivela a Skuola.net (intervista

realizzata da me) 2

Matematica- i libri di matematica + la didattica della matematica+ intervista a Ubaldo

Pernigo (autore di testi scolastici)- pagine 11-12

Tecnologia- il materiale: la carta- pagine 13-14

Geografia- le carte geografiche- pagine 15-16

Educazione motoria- Pietro Mennea: la vita di un campione- pagine 18-19

Educazione musicale- L’editoria musicale- pagine 20-21

Storia- Gutenberg e l’invenzione dei caratteri mobili- pagine 22-23

Lingue straniere:

Français- Que lisent vraiment les ados?- pag. 25-26

English- Who says teenagers don’t read?- pag. 27-28

Tesina in più, per il gusto di sapere

Tesina in più, per il gusto di sapere è l’innovativo e originale sistema di esposizione

di un percorso. Per alcune materie, sono stati realizzati validi ‘approfondimenti’.

Ognuno di essi è consultabile online o nella tesina stessa. In ogni caso, in sede di

esame, verranno opportunamente inseriti ed esposti dall’alunno.

F in da bambino ho sempre avuto un debole, quasi una tentazione verso i libri.

Provavo per questi ultimi un sacro timore reverenziale, quasi potessero decidere le

sorti della mia esistenza. Li contemplavo nella loro bellezza, nella perfezione

dell’impaginazione e annusavo loro le pagine intrise dal profumo forte di carta

stampata. Le mie dita analizzavano sempre lo spessore di ciascuna di essa. Tra me e i

testi c’è sempre stato un rapporto di sincera complicità. Loro si rivelavano totalmente

a me, e proprio quegli oggetti mi conoscono meglio di chiunque altro. Sanno le mie

emozioni, i miei pensieri, le mie speranze e le mie curiosità. Dopo che termino la 3

lettura di un romanzo, esso viene stritolato da una forte presa della mano, quasi

volessi abbracciarli. Le pagine di carta hanno assorbito anche le mie paure e hanno

osservato, passivi, la progressiva crescita del lettore: cioè io. Delle volte mi chiedo se

tutto ciò sia normale, ma poi penso che la normalità, come il tempo, è un concetto che

non esiste. Si tratta di standard convenzionali. Per me un libro ha una sua anima,

porta con sé tantissime emozioni dell’autore. Sentimenti profondi e liberi che solo la

carta sa cogliere senza esprimere giudizio alcuno. Io, nella mia persona profonda,

sono convinto che nel futuro non possano mancare i libri, anzi credo che saranno

proprio il mio destino. Durante gli anni trascorsi in questa scuola secondaria di primo

grado, ho coltivato in me un sogno particolare e un po’ insolito (a detta dei miei

coetanei): vorrei diventare un autore. Non intendo colui che scrive fantasy, noir o

rosa, bensì mi riferisco a coloro che realizzano testi scolastici su cui studiare. Proprio

per convincermi di tale mestiere ho contattato diversi scrittori di manuali che mi

hanno raccontato le loro esperienze, si sono confidati e hanno messo in mostra la loro

umiltà parlando con un semplice studente per raccontargli la loro professione. Ho

allora tratto da ciascuno di essi l’esperienza che mi mancava su quell’argomento e,

assemblando con cura tutti i dati, ho soddisfatto ogni mio dubbio. Proprio a causa di

questa indole ho deciso di proseguire gli studi a indirizzo umanistico. Lo so che il

destino ha in serbo per ciascuno di noi tante sconfitte, delusioni e scoraggiamenti ma

sono convinto che l’impegno e la tenacia mi porteranno al risultato finale tanto atteso.

Dunque, dopo tutto ciò, ho deciso di realizzare una tesina sui libri e sull’editoria.

L’idea è nata in testa spontaneamente e ha cominciato a plasmarsi nel corso delle ore,

dei giorni e delle settimane. In questa tesina ho collegato tutte le materie intorno a un

unico argomento centrale sopracitato. Durante la stesura di ciascuna parte di tale

documento ho messo un poco della mia persona. Mi sono lasciato coinvolgere, pur

essendo sempre rigoroso e attendibile nella narrazione dei fatti, in ciò che mi stava

realmente a cuore. Mi auguro di suscitare in voi quell’interesse che corre nelle mie

vene, circola nel mio sangue e regna nel mio cuore.

A cura di Alessio Cozzolino

Arte e immagine: “Donna che legge” di Pablo Picasso

Informazioni circa il 4

quadro:

Titolo: Donna che

legge (Marie-Thérèse)

Autore: Pablo Picasso

Anno: 1932

Tecnica di realizzazione:

Olio su tela

Provenienza: Pasadena,

Norton Simon Foundation

Cenni introduttivi

Consideriamo l’immagine sovrastante. Si tratta di un notissimo quadro realizzato

dall’eccentrico artista spagnolo Pablo Picasso, massimo esponente del Cubismo. Tale

dipinto, raffigurante una donna intente alla lettura seduta su una comoda poltrona

color arancione, è considerato da anni l’icona dei bibliofili, gli amanti dei libri.

Cubismo- le origini

Il cubismo nacque nel 1907 quando il talentuoso e giovane pittore spagnolo, Pablo

Picasso, si trasferì a Parigi ove apprese maggiori nozioni circa l’arte. Il vero e proprio

primo quadro di questo movimento fu dipinto dall’artista sopracitato. Il suo nome è

Les Damoilles d’Avignon nel quale appaiono diverse donne dalle forme corporee

spigolose, semplificate e inverosimili. Questo movimento è caratterizzato dalla

profonda ricerca maniacale delle affascinanti forme geometriche capaci di instaurare

un intenso richiamo all’arte primitiva. Gli artisti cubisti vengono spesso definiti col 5

nome di “inventori di puzzle” in quanto ciascuna parte dei loro soggetti ha la capacità

di semplificarsi fino a mutare in un elemento geometrico come i cubi. Il primo a

interessarsi alla semplificazione delle forme fu l’artista francese Cézanne, il quale

nutriva anche l’interesse dell’arte primitiva nera africana. Di conseguenza, potremmo

definire quest’ultimo il “padre effettivo” del movimento cubista.

Analisi del quadro:

Maria Teresa è il vero nome del soggetto raffigurato nel quadro che sto analizzando.

Il cielo nero e plumbeo costringe ella a leggere un libro. La sera è ormai giunta: il

cielo fino a poco tempo prima illuminato dalla luce fioca del sole, ora è

completamente avvolto dal mantello dell’oscurità. La donna è seduta in una comoda

poltrona. I suoi lineamenti dipingono la grazia femminile. I delicati occhi a mandorla,

con le labbra rosse carnose (probabilmente truccate) sono rilassati, privi di ogni

smorfia, artificio che possa rendere il quadro non naturale. Indossa una magliettina di

pizzo aderente, la quale mette in risalto e in vista il seno prosperoso. Una collana, dai

colori caldi e accesi, avvolge il collo della donna sprigionando un cumulo di pura

sensualità, a causa dei colori caldi che la compongono (rosso e giallo)

opportunamente alternati per dare vita al soggetto. Una giacca color viola avvolge le

sue spalle, passando per la vita, terminando nei pressi del ginocchio. In essa spiccano

due simpatici fiorellini bianchi. Il suo modo di vestire ci lascia pensare che fosse

semi-nuda, magari qualche esperienza amorosa momentanea del pittore Spagnolo.

Grande importanza è stata data alle ombre che rendono il quadro una specie di

fotografia istantanea del momento. I colori accoglienti e caldi rendono il focolare

domestico della borghese un ambiente “familiare” a colui che ammira il quadro. E,

nella mano sinistra, Maria Teresa mantiene un libro che sta leggendo. Ma il libro è

oramai poco importante per lei: la cultura fornitale dal testo è stata messa a frutto con

l’esperienza. Diciamo dunque che la carta del testo alla donna non è molto utile.

Dettagli Dettaglio primo

Si può dedurre la Dettaglio secondo

Dettaglio terzo stagione in cui è Molta importanza è

Maria Teresa non è ambientata l’opera in stata assegnata alle

molto interessata alla quanto la donna indossa ombre. Una forte fonte

lettura: le pagine una spessa camicia da luminosa scaccia il

scorrono notte di lana. Di 6

buio, diffondendo luce

velocemente; la conseguenza Maria e calore. Il soggetto è

signora borghese non Teresa si fa ritrarre in pienamente a suo agio.

legge. Mette in una sera invernale.

mostra la sua

condizione sociale. Analisi completa dell’opera

Dettaglio quinto

Maria Teresa indossa

un completo sexy. La

donna è priva di

lingerie (le mancano

il reggiseno e le

mutande). La

maglietta di pizzo

nero evidenzia

l’eleganza di ella. Il Dettaglio quarto

seno in mostra è il In secondo piano si

simbolo della intravede un quadro,

prosperità. dipinto col carboncino

secondo i canoni del

chiaroscuro,

raffigurante il profilo di

un volto inespressivo.

Dettaglio sesto Rappresenta la vita

La sera è arrivata. Il simbolo anonima, priva di

della tristezza e della significato che conduce

solitudine avvolge Maria la donna.

Teresa. 7

Scienze: il pioppo

Se dal punto di vista tecnologico osserveremo i vari processi per ottenere la carta, in

scienze studieremo i vegetali da cui quest’ultima si ricava. In particolare, il pioppo, è

il vegetale dal legno tenero più usato nel mercato editoriale. Gli alberi di pioppo sono

molto diffusi e, già nei tempi remoti, hanno provocato la fantasia di molti popoli. Un

mito dell’Antica Grecia, quindi Classico, narra che Ercole, custode delle colonne

omonime, dopo essere sceso vivo negli Inferi, custoditi dallo zio Ade, e aver vinto il

guardiano Cerbero, tornato sano e salvo nel mondo mortale, si intrecciò nel capo una

corona formata da un ramo di pioppo, simbolo della continuità tra la vita e la morte.

Il pioppo bianco, infatti, con le sue foglie verde cupo sopra e bianco argentato sotto,

ha da sempre rappresentato la vita nella morte. Il pioppo, nome comune per Populus,

appartiene alla famiglia delle Salicacee. Esso è un vegetale che ha una crescita molto

rapida e può arrivare, frequentemente, fino a trenta metri di altezza. Tale pianta ha

origine nell'emisfero boreale e comprende una trentina di specie differenti. In Italia è

molto diffuso in Pianura Padana, da dove, transitando con mezzi volanti, si può

facilmente osservare come questo tipo di albero sia particolarmente coltivato su

soprattutto nei pressi del tragitto del fiume Po che solca il Nord Italia. La leggerezza

delle foglie del pioppo, così come della sua elegante chioma, non eccessivamente

fitta, e del suo colore molto chiaro unito alla forma essenziale e colonnare che si

riscontra in molte delle sue specie, rendono questo vegetale particolarmente

apprezzato nell’architettura urbana di viali, sia in parchi che in giardini destinati al

pubblico. Sempre in virtù delle caratteristiche sopraelencate e della sua facile

adattabilità al sole, anche quello estivo, il pioppo viene spesso utilizzato nella

costruzione di schermature o barriere frangivento. Il tronco del pioppo è solido e

nodoso con molte ramificazioni. La sua corteccia è bianca, oppure di colore grigio

chiaro che con il trascorrere degli anni va a intensificarsi verso una tonalità bruna o

grigio-scura. Il pioppo presenta foglie ovali, oppure di forma romboidale, o anche

lobate, a seconda delle diverse specie. Quest’ultime hanno una lunghezza pari a otto

centimetri e un colore bruno-verde, più lucide nella lamina superiore meno nella loro

superficie inferiore. I fiori maschili e quelli femminili sono collocati su individui

diversi disposti in amenti separati. Gli amenti maschili possono arrivare a una

lunghezza anche di nove centimetri e presentano graziosi fiorellini fitti e diversi

stami. Quelli femminili arrivano anche a dodici centimetri di lunghezza e hanno un

colore tendente al giallo-verde, con fiorellini molto meno fitti rispetto ai maschi. I

frutti del pioppo, invece, sono delle piccole capsule di forma ovoidale che 8

contengono al loro interno dei semi lanuginosi. Giunte alla giusta maturità le capsule

lasciano uscire i semi aprendosi in due parti, e questi si spargono spinti dal vento.

Non di rado i frutti sono causa di allergie a per il loro polline. Coltivazione

Uno dei modi più efficaci per coltivare le specie di pioppo più comuni è prendere

talee da un ramo, di una lunghezza che arrivi intorno ai trenta centimetri, e piantarle

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