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TESINA DI MATURITA’ Stolder Nunzia
Ci sono tre tipi fondamentali di forme di governo repubblicane, e sono:
La repubblica presidenziale deriva dalla monarchia costituzionale pura. Il presidente è diretta
espressione della volontà popolare; non è responsabile di fronte al parlamento, quindi questo ultimo
non può costringerlo alle dimissioni con un voto di sfiducia. Esso svolge sia le funzioni di capo dello
stato e di capo del governo. Il potere legislativo è esercitato dal congresso eletto direttamente dal
popolo. Il potere giudiziario è affidato alla corte suprema. Si può notare un bilanciamento dei poteri
(checks and balances), nel senso che ogni organo ha la possibilità di controllare gli altri
nell’esercizio delle rispettive funzioni. La camera dei rappresentanti su deliberazione del senato ha il
potere di mettere in stato d’accusa il presidente (impeachment) il quale, può interferire sul
congresso inviando messaggi e porre il veto sulle leggi.
La repubblica semipresidenziale, ha caratteristiche sia della repubblica presidenziale sia di quella
parlamentare. In tale sistema, il governo viene a dipendere sia dalla fiducia della maggioranza
parlamentare, ma contemporaneamente anche dalla volontà politica del Presidente della
Repubblica, che è eletto dal popolo. Si tratta dunque di una forma di governo dualistica, in quanto il
voto popolare investe sia il Parlamento che il Capo dello Stato. Il primo ministro è nominato dal
Parlamento; esso può essere anche di un partito diverso da quello del presidente della Repubblica,
si parla così di cohabitation.
La repubblica parlamentare, è una forma di governo nella quale i poteri pubblici, in particolare
legislativo ed esecutivo, collaborano, ed il governo risponde politicamente attraverso l’istituto di
fiducia, davanti al parlamento eletto a suffragio universale dai cittadini. Il capo dello stato è eletto dal
parlamento e quindi è un rappresentante indiretto del popolo. Non ha responsabilità politiche poiché
non è a capo di alcuno specifico potere, ma partecipa in modi diversi a tutti e tre i poteri; è garante
della costituzione. Il parlamento, è l’unico organo eletto direttamente dal popolo, non ha solo
funzione legislativa, ma ha il compito di dare o togliere la fiducia al governo. Il governo, sottoposto
alla fiducia del parlamento, è formato dal capo del governo nominato dal capo dello stato, e dai
ministri designati dal capo del governo e nominati dal capo dello stato.
Quello italiano è un tipo di governo alquanto instabile dato che è un modello con prevalenza del parlamento;
mentre in Gran Bretagna si ha una prevalenza del governo sul parlamento. Ma occorre anche tener conto
che in Italia si ha questo tipo d’instabilità poiché si è formata successivamente ad anni di dittatura e si
temeva che si potesse ripresentare una situazione del genere se si fosse accentrato maggior potere nelle
mani del presidente del consiglio.
“Evoluzioni di forme di Stato e di forme di Governo” - analisi e confronti -
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Bibliografia: wikipedia.it/ federalismi.it/ temporis.info
La banca
L’organizzazione e le funzioni bancarie
Durante la crisi del 1929 ci fu un forte intervento da parte dello stato nell’economia del paese. Ci
sono stati molti riflessi economici che si sono portati fino ad oggi. Per questa ragione, negli anni ’90,
si è pensato di tornare ad una politica di tipo neoliberista per questo si è deciso di passare alla
privatizzazione delle industrie; tra cui le banche. Naturalmente la funzione della banca si è evoluta ne
tempo. Prima di vedere le suo funzioni occorre darne una definizione:
la banca è un’impresa che opera nel settore creditizio e dei regolamenti monetari, esercitando diverse
attività di intermediazione e delle attività finanziarie, offrendo così numerosi servizi.
Le funzioni della banca
Oggi nascono per riuscire a soddisfare le esigenze della clientela, e per questo motivo essa è in continuo
mutamento. Oggi le banche sono in grado di offrire una vasta gamma di operazioni, soprattutto per quanto
concerne l’erogazione di servizi.
Ma questa continua evoluzione delle banche è anche dovuta dall’importanza del ruolo che essa ricopre nel
sistema finanziario, sia per quanto riguarda le aziende, sia per le famiglie.
Le funzioni fondamentali esercitate dalle banche sono:
1) La funzione monetaria, ovvero l’intervento attivo da parte delle banche nel sistema economico;
2) La funzione creditizia, si può considerare la funzione bancaria più tradizionale; e si effettua
realizzando la corretta correlazione tra i flussi di risparmio e i flussi di investimento;
3) La funzione di politica economica, fungendo essenzialmente da meccanismo di trasmissione al
sistema economico della politica monetaria imposta dal governo e dagli altri organi a ciò preposti,
prima fra tutti la Banca d’Italia.
4) La funzione di investimento, destinando una parte delle disponibilità finanziarie, che provengono
dalla raccolta del risparmio e quelle rappresentate dal capitale proprio, ad un altro tipo di impiego;
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come l’investimento per lo sviluppo della propria struttura operativa; o attraverso l’investimento in
titoli e in divise estere, con scadenza nel medio- lungo termine.
5) La funzione stimolatrice nel risparmio e nella produzione, favorisce la formazione di risparmio con
azioni pubblicitarie e promozionali; e offrendo ai vari settori produttivi i prestiti tramite il denaro che è
affluito grazie all’operazione precedente
6) La funzione di servizi, accanto ai servizi tradizionali che sono offerti dalla banca, ce ne sono altri in
parte complementari all’attività di intermediazione, e all’attività creditizia, che vadano sempre
incontro alle diversificate esigenze della clientela.
Struttura organizzativa della banca
Per quanto riguarda la struttura organizzativa della baca, essa deve sempre rispondere alle esigenze
operative, per questo motivo essa si differisce da una banca all’altra, quindi essenzialmente in base alle
scelte strategiche che sono state operate dai dirigenti necessarie per gli obiettivi preposti.
Negli ultimi tempi si sta andando verso un integrazione europea.
Per una buona struttura organizzativa occorre però rispettare dei principi tecnici, che sono:
La formazione di riserve di liquidità
La correlazione temporale tra raccolta e impieghi, ciò significa che diventa rischioso per la banca
impiegare il denaro in prestiti a medio-lungo termine i fondi raccolti da depositi rimborsabili a vista o
con brevi preavvisi
Frazionamento dei rischi, ogni operazione svolta è soggetta a rischio di insolvenza del soggetto che
ha ricevuto il credito, per questo deve frazionare il rischio creandosi dei profili, precisamente: un
profilo quantitativo, un profilo qualitativo, un profilo settoriale, un profilo territoriale
Limitazione dei fidi, è un principio nato dall’esigenza di ridurre al minimo il rischio di effetti negativi
che si avrebbero nel caso in cui il soggetto fosse insolvente.
Sistema informativo bancario
Il sistema informativo bancario è costituito dall’insieme dei canali, dei soggetti e degli strumenti con cui si
attuano il trasferimenti di risorse finanziarie dalle unità in avanzo (centri di risparmio) a quelle in disavanzo
(centri di investimento), nonché il complesso di norme che ne regola il funzionamento. Si va verso un
sistema sempre più efficiente ed efficace il proprio; attraverso l’attivazione di un sistema automatizzato, che
permetto di ottenere informazioni in tempo reale, efficiente di circolazione dei dati e delle informazioni per
l’intera rete. Infine è necessaria questa automatizzazione per fornire alla clientela prodotti-servizi sempre più
efficaci.
Le operazioni bancarie
La gestione bancaria si manifesta attraverso una serie di operazioni, che in base alle loro caratteristiche,
possono essere suddivise nelle seguenti categorie:
1) Operazioni di intermediazione creditizia, attraverso le quali, la banca raccoglie ed impiega fondi,
agendo da intermediaria tra i soggetti che offrono capitali e i soggetti che necessitano finanziamenti.
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2) Operazioni di investimento diretto, attraverso le quali la banca destina una parte delle proprie
disponibilità finanziarie a forme durevoli di impiego, costituite principalmente da investimenti di
carattere finanziario, che sono rappresentati essenzialmente da acquisto di titoli di debito e di valute
estere, e da investimenti strutturali-organizzativi che sono destinati ad accogliere gli uffici della sede
e delle varie dipendenze.
3) Operazioni prestazione di servizi, e si differiscono essenzialmente in: servizi di investimento,
negoziazione per conto di terzi di strumenti finanziari; servizi accessori, operazioni diaconesse ai
servizi di investiemto per conto di terzi; operazioni complementari, serie eterogenea di sevizi
tradizionalmente offerti dalla banca;
4) Operazioni collaterali, sono una particolare categoria di servizi, offerti dalla la banca direttamente,
oppure servendosi di società controllate o collegate, di vario genere che costituiscono un’evoluzione
e un completamento dei tradizionali rapporti tra banca e cliente.
Vilfredo Federico Damaso
Pareto
Vilfredo Pareto, nacque a Parigi il 25 luglio nel 1848, da padre italiano, Raffaele Pareto, un ingegnere esiliato
per motivi politici, e da madre francese, Marie Métenier. Ma nel 1858 la famiglia si trasferì a Torino, dove
studiò e si laureò nel 1870 in Ingegneria al Politecnico di Torino.
Dopo un periodo trascorso come ingegnere a Firenze, presso la Società anonima delle strade ferrate, nel
1880 divenne direttore generale della Società delle ferriere italiane, a San Giovanni Valdarno. Fu proprio qui
che cominciò a frequentare i circoli culturali fiorentini, e iniziò a scrivere su riviste italiane ed europee, dove
partecipò intensamente al dibattito politico su posizioni liberistiche e antiprotezionistiche.
Nel 1880 e nel 1882 si presentò come deputato, ma non fu eletto. Ma intanto coltivò i suoi interessi culturali,
decidendo di approfondire l'economia, la sociologia e gli studi letterari classici.
Nel 1890 conobbe l’economista Maffeo Pantaleoni, cui restò molto legato. E fu anche grazie a Pantaloni che
nel 1894 fu nominato professore di economia politica all'Università di Losanna. Lavorò allo sviluppo e alla
sistemazione della teoria dell'equilibrio economico, tenendo anche alcune conferenze a Parigi. Sempre in
questo periodo gli arrivò una grossa fortuna, ereditata da uno zio; ma fu anche abbandonato dalla moglie. Si
legò ad una giovane parigina conosciuta tramite un'inserzione su un giornale. Intanto, diventava sempre più
vivo l'interesse per la teoria sociologica dove formulò teorie sulle credenze associate alle azioni. Abbandonò
progressivamente l'insegnamento, anche per ragioni di salute, e si dedicò alla redazione del grande Trattato
di sociologia generale. Proseguì l'attività pubblicistica, che s’intensificò dopo la pubblicazione del Trattato,
avvenuta nel 1916. Nel ’20 giudica la situazione italiana caotica e pericolosa ma si dimostra contrario al
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partito socialista. L’anno seguente il fascismo attrae la sua attenzione, come al solito, scettica: ma poi
cambia idea. Alla fine del 1922 accettò di rappresentare l'Italia nella commissione per la riduzione degli
armamenti della Società delle Nazioni, e il 1° marzo del 1923, su proposta dell'allora governo fascista, fu
nominato Senatore del Regno, ma la sua adesione resta in ogni caso cauta. Il nello stesso anno sposò
Jeanne Régis. Morì il 19 agosto del 1923.
Il pensiero economico e sociale
(matematica)