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Sintesi
Estratto del documento

SANT’ AGOSTINO

Il tempo non esiste, è solo una

dimensione dell'anima.

• Il passato non esiste in quanto

non è più

• il futuro non esiste in quanto

deve ancora essere

• il presente è solo un istante

inesistente di separazione tra

passato e futuro!

I tre tempi:

• Presente del passato:

LA MEMORIA

• Presente del presente:

LA VISIONE

• Presente del futuro: L’ATTESA

GALILEO GALILEI

Il tempo non è più

intuizione interiore della

coscienza, ma

dimensione oggettiva

della realtà che

costituisce insieme allo

spazio un parametro

misurabile del

movimento.

ISAAC NEWTON

• Il tempo è assoluto

(durata) scorre

uniformemente senza

riferimento alle cose e

al soggetto

• Tempo è relativo

(apparente) usato al

posto del tempo vero:

l’ora, il giorno, il mese,

l’anno

LOCKE Si oppone al

tempo assoluto e

ritorna al

carattere

psicologico del

tempo

HUME Il tempo è idea

complessa alla cui

base c’è il principio

di associazione della

mente,e non una

reale impressione

quindi come tale non

è né consistenza né

oggettività,ma solo

una connotazione

psicologica dovuta

all’abitudine .

IMMANUEL KANT

Tempo e spazio sono forme

a priori della sensibilità

umana.

• TEMPO: forme a priori del

senso interno

• SPAZIO: forme a priori del

senso esterno

=La condizione universale e

necessaria delle percezioni

sensibili per il costituirsi

dell’ordine causale dei

Causalità e temporalità fenomeni.

coincidono.

A volte chiedo come sia accaduto che sia stato io a formulare

la teoria della relatività. La ragione, credo, è che un adulto non

si ferma mai a riflettere sui problemi dello spazio e del tempo,

perché queste sono cose su cui ho pensato da bambino. Ma il

mio sviluppo intellettuale fu tardivo, e di conseguenza io

cominciai ad interrogarmi sullo spazio ed il tempo quando ero

già adulto. (A.Einstein)

ALBERT EINSTEIN

Non esiste un tempo

universale ed unico per

tutti gli eventi fisici

----»RELATIVITA’

Spazio e tempo non

sono indipendenti dallo

stato di moto del corpo

o dal sistema di

riferimento: ogni

sistema di coordinate

ha il suo tempo e

spazio particolari. il

orologio

un

di

quadrante

sul

occhi

gli

con

seguo

“Quando pare

come

durata,

una

misuro

non

lancette

delle

movimento molto

è

che

il

simultaneità,

delle

contare

a

limito

mi

creda,

si

diverso" (Bergson)

BERGSON

IL TEMPO della IL TEMPO della vita

scienza:

-Quantitativo e

omogeneo -Qualitativo ed

-Reversibile eterogeneo

-Discontinuo -Irreversibile

Astratto,esteriore -Continuo

T

Spazializzato Concreto interiore e

e si identifica con la

e

SIMBOLO:collana durata reale

e

di perle

T SIMBOLO:il gomitolo

Per Bergson

fondamentale è: DURATA

REALE

INTUIZIONE

SLANCIO MEMORIA

VITALE

…durata reale…

è il tempo della vita.

Intesa come unica e fluida corrente, in cui tutto è

nuovo e nello stesso tempo conservato.

dura. Più approfondiremo la

“L’universo

natura del tempo, più comprenderemo che

durata significa invenzione,creazione di

forme, elaborazione continua

dell’assolutamente nuovo (…) appena usciamo

dagli schemi in cui il meccanismo ed il

finalismo radicale tengono chiuso il nostro

pensiero, la realtà ci appare come uno

zampillo incessante di novità”

(L’evoluzione creatrice)

…memoria…

è la coscienza stessa, come

conservazione del passato

memoria

La non è la facoltà di classificare

“ ricordi in un cassetto o di iscriverli su un

registro. Non c’è registro, non c’è cassetto

e,propriamente parlando non si tratta qui di

una facoltà, poiché una facoltà funziona in

modo intermittente, quando si conserva da sé,

automaticamente. Tutto intero ci segue ad

ogni istante: ciò che abbiamo sentito,

pensato, voluto sin dalla prima infanzia è là,

chino sul presente cui va ad aggiungersi”

… slancio vitale…

è la coscienza stessa, intesa come durata reale

“ Lo slancio vitale consiste in sostanza, in

un’esigenza di creazione. Esso non può

creare in modo assoluto, perché incontra

davanti a sé la materia, cioè il movimento

opposto al proprio; ma esso si impadronisce

di questa materia, che è pura necessità, e

tende a introdurre in essa la maggior

somma possibile di indeterminazione e di

libertà” … l’intuizione…

è il rapporto immediato o diretto con la realtà assoluta

ossia con la durata della coscienza o con lo slancio

creativo della vita.

“ visione dello spirito da parte dello spirito”

Si configura come:

“l’organo della metafisica”

“l’istinto divenuto disinteressato, cosciente di

sé, capace di riflettere sul proprio oggetto e di

ampliarlo indefinitamente”

Quanto più pensiamo a tutto quello

che fu e che sarà, tanto più pallido

ci diventa quel che è ora.

(F.Nietzsche)

NIETZSCHE

Concezione ebraico-

cristiana del tempo: eterno

ritorno dell’uguale

Successione lineare di

momenti ognuno dei quali

rinvia a quello che lo

precede e a quello che lo

segue, ciascuno privo di un

proprio intrinseco

significato, mentre tutti

insieme rimandano ad un

fine estrinseco, ad una

dimensione trascendentale.

… l’eterno ritorno…

in cui si attua la metamorfosi dall’uomo all’oltreuomo

Il volere dell’eterno ritorno sta proprio nello

scegliere di vivere ogni attimo in modo assoluto e

totale, degno di essere vissuto per l’eternità.

In questa ottica ogni istante non rimanda più a

qualcosa fuori di sé per avere un senso, ma il

senso sta nell’attimo stesso, è immanente ad

esso.

Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai

“ vissuta, dovrai viverla ancora una volta e

innumerevoli altre volte, e non ci sarà in

essa mai niente di nuovo”

“L’esserci,l’essere umano,

compreso nella sua estrema

possibilità d’essere è il tempo

stesso,e non è nel tempo”

MARTIN HEIDEGGER

Successione infinita di

momenti è il tentativo che

l’uomo fa di nascondere se

stesso la reale finitezza del

suo tempo.

L’uomo è un essere gettato

nel mondo e abbandonato al

proprio destino di morte

Di fronte a questa realtà

l’uomo è angosciato e cerca

di fuggire dal suo futuro che

lo porta a dstogliersi dal

pensiero della morte.

…ogni uomo ha solo il proprio tempo…

STORIA

“Il Secolo Breve”

“Il ventesimo secolo è stato "il secolo più violento

della storia dell'umanità",ma anche quello che ha

visto finalmente emergere sulla scena della Storia il

“quarto stato" e le donne. Un secolo di progresso

scientifico straordinario e di guerre totali, di crisi

economiche e di prosperità diseguale, di rivoluzioni

nella società e nella cultura. Un "secolo

breve"anche per l'accelerazione sempre più

esasperata impressa agli eventi della Storia e alle

trasformazioni nella vita degli uomini. Hobsbawm,

nato nel 1917, affronta qui un compito arduo e

affascinante anche per uno storico di fama

mondiale e di sperimentate capacità scientifiche:

delineare un panorama esauriente di un periodo

che non ha solo studiato come ricercatore, ma

anche vissuto come uomo."

Hobsbawm nel suo volume Il secolo

breve, ha distinto tre fasi nel corso del

Novecento:

• la prima fase, che ha chiamato l' Età

della Catastrofe, ha visto lo svolgersi

delle due grandi guerre mondiali

• la seconda fase definita L'Età dell'oro

ha significato un trentennio di crescita

economica e di profonde

trasformazioni sociali di grande

intensità per molti paesi dell'Occidente

industrializzato

• la terza fase, definita Fase della Frana,

racconta invece di un'epoca di

incertezze e di crisi, un'epoca che

colpisce una serie di paesi tra i quali,

oltre a quasi tutti i paesi dell'Africa

subsahariana, gli ex paesi comunisti

• DAL 1914 AL 1945

• Le guerre mondiali e la decadenza dell’Europa

La crisi del liberalismo e i sistemi alternativi

• Il socialismo sovietico: dalla rivoluzione d’Ottobre allo stalinismo

• I fascismi: il caso italiano e quello tedesco

• La crisi del liberismo: la crisi del ’29 e il crollo del mercato

mondiale

• DAL DOPOGUERRA AI PRIMI ANNI ‘70

• Il bipolarismo Est-Ovest: prima guerra fredda. Distensione,

seconda guerra fredda

Decolonizzazione e Terzo Mondo

Il Primo Mondo: welfare state e società di massa

• Il caso italiano: il miracolo economico

• Il caso italiano: la repubblica dei partiti, dalla Costituente alla fine della “prima

repubblica”

• DAI PRIMI ANNI ’70 AI PRIMI ANNI ’90

• Il crollo del socialismo reale

La polarizzazione Nord/Sud del mondo e i diversi Sud

• Il mancato sviluppo (Africa);

• Il mondo islamico;

• I Paesi di nuova industrializzazione (Asia centrale)

• L’Occidente nella Terza rivoluzione Industriale

• dalla stagflazione alla crisi dello stato sociale

Il caso italiano: la “seconda repubblica”?

HOBSBAWM

“Senza la guerra non si capisce il

secolo breve,un secolo segnato

dalle vicende belliche, nel quale

la vita e il pensiero sono stati

scanditi dalla guerra mondiale,

anche quando i cannoni tacevano

e le bombe non esplodevano”

…il secolo breve…

CHARLES MAIER

• Individua un epoca lunga, che dagli anni

Cinquanta dell’Ottocento si snoda fino al

1970/80: è l’età delle ciminiere e della crescente

produzione di massa si tratta di un

periodo,caratterizzato dall’affermazione e poi dal

declino della territorialità, intesa come la

dimensione in cui lo stato-nazione esercita la sua

sovranità. In ombra rimane l’Imperialismo che se

fosse stato preso in considerazione avrebbe

SECOLO LUNGO

fornito alla tesi del

un’importante conferma.

LEONARDO PAGGI

• SECOLO SPEZZATO

• La fine della seconda guerra mondiale divide il secolo in

due metà con caratteri e problemi nettamente distinti.

• Catastrofe, ma anche momento di trasformazione, il

conflitto pone una pietra tombale sullo stato borghese

europeo,nonché sull’ordine internazionale incentrato sul

primato del vecchio continente.

• Un sistema di interdipendenze si viene formando nel

commercio internazionale, la cui eccezionale crescita

avvantaggia i Paesi industrializzati e marginalizza quelli

arretrati.

• Pertanto il Novecento, nonostante il crollo incruento dell’

Unione Sovietica, va considerato un SECOLO oltre che

spezzato, APERTO e su cui voler apporre, in sede di

bilancio storiografico,almeno per ora ,il sigillo finale.

STORIA DELL’ARTE

Salvador Dalì

“Durante l’intera giornata,

seduto davanti al cavaletto,

fissavo la tela come un

medium per vederne

sorgere gli elementi della

mia immaginazione.

Quando le immagini si

collocavano esattamente

nel quadro le dipingevo

immediatamente, a caldo.

Ma, a volte, dovevo

aspettare delle ore e

restare in ozio con il

pennello immobile in mano

prima di vedere nascere

qualcosa” Gli impressionisti:

Ricercano l’impressione fugace di un istante

I soggetti sono in movimento

La luce è scomposta

Vedono la realtà nella sua totalità e continuità

Le immagini scomposte in molteplici pennellate di

colore,stesi a rapide pennellate

Le figure sembrano abbozzate pive di contorni

Hanno capito che è l’insieme delle immagini a creare

l’impressione

“Così un oggetto come la stessa vita

è un continuo fluire ”

Monet) “camminava

(

seguito da bambini

che gli portavano le

tele,cinque o sei,

raffiguranti lo stesso

soggetto a diverse

ore del giorno e con

effetti diversi; tele

che via via

riprendeva e

accantonava a

seconda dei

mutamenti del cielo.

Davanti al soggetto,

il pittore faceva la

posta al sole e alle

ombre, catturando

con poche

pennellate il raggio

di luce o la nuvola di

Claude Monet, pittore francese (1840-

1926). Importante è :

La Cattedrale di Rouen che è stata

dipinta in cinquanta quadri, molti dei

quali hanno per oggetto una stessa

facciata ritratta dalla medesima

prospettiva. Tuttavia sono tutti differenti.

A cambiare è l'ora, il giorno, la luce,

l'istante, ogni tela è unica perchè

rappresenta un momento unico in cui la

cattedrale veniva osservata.

Monet ritrae la facciata vista

obliquamente e solo parzialmente, le torri

e i lati sfuggono al di fuori della cornice,

la creazione non è statica ma dinamica,

in divenire.

"Le tele avrebbero potuto

essere cinquanta, cento,

mille, quante i minuti della

nostra vita."

credo che da molti come da me vi siano

“Io

dei periodi di tempo in cui certe idee

occupino e ingombrino tutto il cervello

chiudendolo a tutte le altre” (Italo Svevo)

La figura di Italo Svevo appare

ITALO SVEVO profondamente diversa da

quella del tradizionale letterato

italiano.

Di un'importanza

fondamentale l'ambiente della

sua formazione: Trieste è una

città di

confine, in cui convergono tre

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