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1900. La Cina è una MONARCHIA ASSOLUTA, governata dalla Dinastia
Qing, al potere fin dal lontano 1644. E’ un paese ancora arretrato, ma
stanno iniziando a manifestarsi i primi segni di una progressiva
modernizzazione. E’ nella città di WUCHANG, sul Fiume Azzurro, che sono
situate le più moderne industrie militari della Cina ed è proprio a Wuchang
che inizia la storia della REPUBBLICA POPOLARE CINESE.
I soldati lì residenti fanno parte del “Nuovo Esercito”, un insieme di truppe
modernizzate, equipaggiate ed addestrate secondo i canoni occidentali. Le idee
moderne e progressiste del rivoluzionario Sun Yat-Sen non tardano a raggiungerli,
ed essi iniziano a subire la loro influenza. Si fa strada la proposta di rovesciamento
dell’Impero Cinese ed inizia a farsi strada la possibilità di una
DEMOCRAZIA. -Sun Yat Sen.
10 Ottobre 1911 . La rivolta scoppia per caso, a causa dell’esplosione di
una bomba per un errore di costruzione, nella concessione russa della città.
Durante le indagini, la polizia ritrova gli elenchi delle Opere Letterarie dei
membri della società dell'informazione nel Nuovo Esercito.
Il rischio di essere arrestati e condannati a morte grava sui soldati; rapidamente essi
decidono di sfruttare l’occasione e di promuovere un colpo di stato. Ha inizio la
RIVOLUZIONE XINHAI, che porterà alla proclamazione della prima REPUBBLICA DI
CINA.
In meno di ventiquattr’ore l’esercito riesce a mettere in fuga i funzionari locali e ad
impradronirsi dell’intera città. Viene sfruttato il telegrafo per mettersi in contatto con
le province vicine -Hankou, Hanyang, il Wuhan- e ad incitarle a insorgere e a
dichiarare la loro indipendenza. Un mese e mezzo dopo, ben quindici provincie
meridionali hanno proclamato la secessione dall’Impero Cinese.
-I rivoluzionari del Nuovo Esercito in una rappresentazione scultorea.
1° Gennaio 1912 Il governo Qing non è riuscito a reagire. Il ritardo
.
dell’invio di un contingente militare favorisce enormemente i rivoluzionari,
che hanno il tempo di radunarsi in varie assemblee provinciali. Viene
proclamato un governo provvisorio, la REPUBBLICA DI CINA.
Sun Yat-Sen, che al momento della rivolta era in viaggio negli Stati Uniti per
convincere i cinesi d’oltremare a unirsi alla rivolta, torna in patria. Senza esitazioni,
viene eletto Presidente della Repubblica di Cina dai rappresentanti delle sedici
assemblee provvisorie. Ma incontra l’opposizione del politico e militare YUAN SHIKAI,
primo ministro dell’Impero Cinese sotto la Dinastia Qing e a capo del temibile
Esercito Beiyang. Yuan propone a Sun un accordo che non gli lascia scelta: promette
l’abdicazione dell’Imperatore Puyi, allora in carica, ma solo in cambio del ruolo di
Presidente. Sun Yat-sen, essendo a conoscenza della potenza militare di Yuan e del
rischio che sta correndo, accetta e si ritira.
-Proclamazione della Repubblica di Cina
1927 Finora la neonata repubblica è riuscita a sopravvivere. Yuan Shikai è
.
morto nel 1916, e il governo attuale non è molto forte a causa di forti divisioni
interne; inoltre, gran parte delle provincie settentrionali cinesi sono controllate da
generali con forze militari personali, chiamati dal popolo “Signori della Guerra”.
Sta per scoppiare una guerra civile che cambierà per sempre il destino della Cina. Il
Kuomintang (KMT) è il Partito Nazionalista Cinese fondato da Sun Yat-Sen nel
1919, nel tentativo di dare un governo più forte alla Cina, ed è guidato dal Generale
Chang Kai Shek. Il Partito Comunista Cinese (PCC), inizialmente, non ha una
guida ben definita. Fino a questo momento la convivenza tra i due partiti è stata
difficile, ma non è mai sfociata in un conflitto vero e proprio.
La guerra inizia durante la Spedizione del Nord, una missione militare contro i signori
della guerra, nella quale KMT e PCC avevano deciso di collaborare. Improvvisamente,
il Generale Chang Kai Shek espelle i comunisti dall’alleanza che ha reso
possibile la spedizione, dando inizio a una numerosa serie di divisioni interne in
entrambi i partiti e avviando una sanguinosa guerra civile.
A rendere ancora più complicata la situazione, l’Impero Giapponese approfitta
della guerra per invadere parte della Cina dalla Corea e dalla Manciuria, sperando
di ottenere nuovi territori.
1933. La guerra infuria più che mai. Nel Partito Comunista Cinese si afferma
progressivamente la figura di MAO TSE TUNG. Egli diventa definitivamente il capo
durante un’occasione particolare: le truppe di Chang Kai Shek hanno ormai
accerchiato l’esercito avversario, più alcune piccole repubbliche sovietiche in
posizione strategica per la sopravvivenza del PCC. La situazione sembra disperata,
ma Mao prende in mano la situazione.
La sua idea è quella di percorrere uno spostamento di 12000 km verso nord.
Ma la manovra non viene considerata come una ritirata; bensì come un attacco nei
confronti dei Giapponesi che si sono impadroniti di una grande regione nella parte
settentrionale della Cina. Così i membri del PCC si avventurano tra altopiani innevati
e pianure inospitali, combattendo i Giapponesi e allontanandosi dal KMT allo stesso
tempo. Di 80.000 soldati ne sopravvivono 7.000; ma infine, il PCC riesce a
impadronirsi della regione dello Shaanxi.
Questa manovra è nota come LA LUNGA MARCIA.
-Le poche immagini giunte a noi della Lunga Marcia.
1936. Dopo lunghe discussioni e trattati, il PCC a giungere a un accordo con
il KMT contro il Giappone. Ma la collaborazione tra i due partiti, ormai
segnati da conflitti irreversibili, rimarrà molto fragile.
1945. In seguito al lancio delle due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki,
il Giappone crolla, ritirando il suo dominio sulle regioni orientali della Cina. La
Seconda Guerra Mondiale termina, e il conflitto tra PCC e KMT rischia di
riprendere, anche in seguito ai disaccordi sulle divisioni territoriali dopo i trattati di
pace. Con l’obbiettivo di giungere a una soluzione finale, viene inviato come
mediatore in Cina George Marshall, che tenta di negoziare un cessate- il-fuoco. Ma
da ambo le parti c’è uno scarso interesse nei confronti di una possibile pace, e
un’irrefrenabile ansia di continuare a combattere.
-George Marshall
1946. La tregua tra i due partiti termina bruscamente. La guerra riprende
vigore. Ma il KMT, che prima sembrava destinato a trionfare, inizia lentamente a
soccombere. Nonostante la superiorità di uomini e armamenti, la maggiore
compattezza e il forte spirito combattivo del PCC li mette in difficoltà. Malgrado gli
sforzi per fermarli, i comunisti conquistano regione per regione, città per città, fino ad
arrivare a Pechino, la capitale, che viene conquistata senza combattimenti il 31
Gennaio 1949.
1° Ottobre 1949. I membri del KMT ormai sconfitto, compreso il generale
Chang Kai Shek, sono costretti a ritirarsi su un’isola, poco più grande di 35mila
chilometri quadrati. Così, dai miseri resti della Repubblica di Cina, nasce lo stato del
Taiwan.
Intanto, a Pechino, Mao Tse Tung proclama la gloriosa nascita della REPUBBLICA
POPOLARE CINESE, comprendente la maggior parte della Cina imperiale, basata su
un’ideologia marxista-leninista.
Ma gli Americani, spaventati dalla nascita di un nuovo Stato comunista e dalle
conseguenze che questo potrebbe comportare, dichiarano di riconoscere il governo
nazionalista come legittimo governo cinese. Di conseguenza, Mao, durante i suoi anni
di governo, guiderà la Cina a un progressivo avvicinamento con l’Unione Sovietica e
con Stalin, acerrimo nemico degli Stati Uniti.
-Proclamazione della Repubblica Popolare Cinese
1950. La Repubblica Popolare Cinese, sotto la guida del presidente
Mao, è diventato un Paese isolato, basato su un’economia autarchica. Non vi
sono relazioni internazionali se non quella con l’Unione Sovietica, il cui
spaventoso esempio è seguito passo per passo. Non vi è democrazia, non vi
sono partiti: governa solo il PCC, e l’autoritaria figura di Mao si impone
su tutta la Cina.
E’ forse per la spaventosa violazione dei diritti umani che il PCC mette in atto, o
forse per la sua polica filo-Sovietica, che gli Stati Uniti impediscono la sua
ammissione all’Organizzazione delle Nazioni Unite.
La Guerra Fredda è ormai alle porte, e questo segna la definitiva presa di
posizione di Mao e del suo partito. A stipulare questa collaborazione, viene
firmato a Mosca un trattato di amicizia, di aiuti finanziari, di alleanza e mutua
assistenza tra Cina e Russia, della durata trentennale.
-Mao Tse Tung
1958-1961 . La politica cinese cambia bruscamente. In un discorso, Mao
sostiene la necessità di aumetare la produzione agricola e industriale, contando
solamente sulle proprie forze, per trasformare la Cina in un Paese avanzato
e industrializzato. E’ il GRANDE BALZO IN AVANTI, il secondo piano
quinquennale, che sconvolgerà totalmente l’economia della Cina.
Viene fatto un tentativo di rapida industrializzazione forzata, sul modello
dell’Unione Sovietica. Industrie, campi, tutte le attività economiche, vengono
“collettivizzate”, cioè messe in comune tra i lavoratori, e diventano proprietà
dello Stato. Vengono isistuite le Comuni Popolari, le nuove forme di
organizzazione economica che la Cina rurale deve seguire: gli appezzamenti
privati vengono aboliti e sono introdotte mense collettive, i soldi vengono sostituiti
da punti lavoro. Si tratta di produrre tutto, immediatamente, in grandi quantità.
Ma il Grande Balzo in avanti consiste in uno sforzo economico incredibile per la
Cina, che non è ancora pronta ad affrontare una simile situazione. La
popolazione non riesce a reggerlo. Nonostante in tre anni lo Stato riesca a
diventare industrializzato e più avanzato, le forniture alimentari arrivano a livelli di
carestia, causando la morte di milioni di persone.
-Comune Popolare
1966 . In tutta la Cina vi sono proteste controriformiste, anche in seno
allo stesso PCC. Esse sono guidate principalmente da DENG XIAOPING,
Segretario Generale della Cina, che utilizza il suo potere e la sua influenza per
promuovere una linea politica più concreta, in opposizione alle idee radicali di
Mao. Il rischio di un aumento dell’opposizione convince Mao della
necessità di introdurre dei cambiamenti.
Inizia così la RIVOLUZIONE CULTURALE, ideata dal Presidente per sradicare
usi e mentalità borghesi, per educare giovani e adulti a seguire la
politica radicale del partito. Deng Xiaoping, promotore del movimento
controriformista, viene sospeso dal suo incarico. Le Università e le scuole
vengono chiuse. Vengono istituite le "Scuole del 7 maggio" per una rieducazione
dei funzionari attraverso lo studio e il lavoro. Dovunque viene promosso e diffuso
“Il Libretto Rosso”, contenente i punti fondamentali dell’ideologia maoista.
Le Guardie Rosse, studenti delle scuole superiori e delle università che hanno
deciso di sostenere il PCC, si contrappongono alle classi borghesi e intellettuali
con estrema violenza, incontrando l’approvazione di Mao.
Ma la Rivoluzione Culturale, come il Grande Balzo in Avanti, si rivelerà essere
un distastro politico, perché causerà una grande instabilità politica in tutta la
Cina. -Il Libretto Rosso -Mao che parla alla folla -Manifesto di propaganda
1975. Ci sono stati molti cambiamenti. Già nel 1967, in seguito alla grande
insabilità politica successiva alla Rivoluzione Culturale, l’esercito cinese si è
impegnato per attenuarne gli eccessi. Dagli anni Settanta in poi si è osservato un
progressivo sviluppo tecnologico e una lenta distensione dei rapporti
internazionali: il primo satellite spaziale, la riapertura delle università,
l’ammissione della Cina nell’Onu, l’apertura di relazioni diplomatiche
con l’Occidente.
Nel 1976 la morte di Mao e la reintegrazione di Deng Xiaoping come Vice
Presidente causeranno l’inizio di un lungo periodo di sviluppo e di avvicinamento
all’Occidente, con l’introduzione di una nuova Costituzione in favore della
popolazione e la normalizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti.
Oggi, finalmente la politica di collettivizzazione della Cina si sta trasformando