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Sintesi
Storia - Storia del Comunismo Cinese dal 1900 ad oggi
Italiano - "Alle fronde dei salici" di S. Quasimodo, "Se questo è un uomo" di P. Levi
Geografia - Arabia Saudita
Inglese - "Animal Farm" by George Orwell / FILM: "Pride and Prejudice" by Jane Austen
Scienze - L'eugenetica nazista
Tecnologia - Industrializzazione dell'Unione Sovietica
Arte - Il manifesto ieri e oggi
Motoria - L'educazione fisica nel fascismo / staffetta 4x100
Musica - Richard Wagner
Estratto del documento

1900. La Cina è una MONARCHIA ASSOLUTA, governata dalla Dinastia

Qing, al potere fin dal lontano 1644. E’ un paese ancora arretrato, ma

stanno iniziando a manifestarsi i primi segni di una progressiva

modernizzazione. E’ nella città di WUCHANG, sul Fiume Azzurro, che sono

situate le più moderne industrie militari della Cina ed è proprio a Wuchang

che inizia la storia della REPUBBLICA POPOLARE CINESE.

I soldati lì residenti fanno parte del “Nuovo Esercito”, un insieme di truppe

modernizzate, equipaggiate ed addestrate secondo i canoni occidentali. Le idee

moderne e progressiste del rivoluzionario Sun Yat-Sen non tardano a raggiungerli,

ed essi iniziano a subire la loro influenza. Si fa strada la proposta di rovesciamento

dell’Impero Cinese ed inizia a farsi strada la possibilità di una

DEMOCRAZIA. -Sun Yat Sen.

10 Ottobre 1911 . La rivolta scoppia per caso, a causa dell’esplosione di

una bomba per un errore di costruzione, nella concessione russa della città.

Durante le indagini, la polizia ritrova gli elenchi delle Opere Letterarie dei

membri della società dell'informazione nel Nuovo Esercito.

Il rischio di essere arrestati e condannati a morte grava sui soldati; rapidamente essi

decidono di sfruttare l’occasione e di promuovere un colpo di stato. Ha inizio la

RIVOLUZIONE XINHAI, che porterà alla proclamazione della prima REPUBBLICA DI

CINA.

In meno di ventiquattr’ore l’esercito riesce a mettere in fuga i funzionari locali e ad

impradronirsi dell’intera città. Viene sfruttato il telegrafo per mettersi in contatto con

le province vicine -Hankou, Hanyang, il Wuhan- e ad incitarle a insorgere e a

dichiarare la loro indipendenza. Un mese e mezzo dopo, ben quindici provincie

meridionali hanno proclamato la secessione dall’Impero Cinese.

-I rivoluzionari del Nuovo Esercito in una rappresentazione scultorea.

1° Gennaio 1912 Il governo Qing non è riuscito a reagire. Il ritardo

.

dell’invio di un contingente militare favorisce enormemente i rivoluzionari,

che hanno il tempo di radunarsi in varie assemblee provinciali. Viene

proclamato un governo provvisorio, la REPUBBLICA DI CINA.

Sun Yat-Sen, che al momento della rivolta era in viaggio negli Stati Uniti per

convincere i cinesi d’oltremare a unirsi alla rivolta, torna in patria. Senza esitazioni,

viene eletto Presidente della Repubblica di Cina dai rappresentanti delle sedici

assemblee provvisorie. Ma incontra l’opposizione del politico e militare YUAN SHIKAI,

primo ministro dell’Impero Cinese sotto la Dinastia Qing e a capo del temibile

Esercito Beiyang. Yuan propone a Sun un accordo che non gli lascia scelta: promette

l’abdicazione dell’Imperatore Puyi, allora in carica, ma solo in cambio del ruolo di

Presidente. Sun Yat-sen, essendo a conoscenza della potenza militare di Yuan e del

rischio che sta correndo, accetta e si ritira.

-Proclamazione della Repubblica di Cina

1927 Finora la neonata repubblica è riuscita a sopravvivere. Yuan Shikai è

.

morto nel 1916, e il governo attuale non è molto forte a causa di forti divisioni

interne; inoltre, gran parte delle provincie settentrionali cinesi sono controllate da

generali con forze militari personali, chiamati dal popolo “Signori della Guerra”.

Sta per scoppiare una guerra civile che cambierà per sempre il destino della Cina. Il

Kuomintang (KMT) è il Partito Nazionalista Cinese fondato da Sun Yat-Sen nel

1919, nel tentativo di dare un governo più forte alla Cina, ed è guidato dal Generale

Chang Kai Shek. Il Partito Comunista Cinese (PCC), inizialmente, non ha una

guida ben definita. Fino a questo momento la convivenza tra i due partiti è stata

difficile, ma non è mai sfociata in un conflitto vero e proprio.

La guerra inizia durante la Spedizione del Nord, una missione militare contro i signori

della guerra, nella quale KMT e PCC avevano deciso di collaborare. Improvvisamente,

il Generale Chang Kai Shek espelle i comunisti dall’alleanza che ha reso

possibile la spedizione, dando inizio a una numerosa serie di divisioni interne in

entrambi i partiti e avviando una sanguinosa guerra civile.

A rendere ancora più complicata la situazione, l’Impero Giapponese approfitta

della guerra per invadere parte della Cina dalla Corea e dalla Manciuria, sperando

di ottenere nuovi territori.

1933. La guerra infuria più che mai. Nel Partito Comunista Cinese si afferma

progressivamente la figura di MAO TSE TUNG. Egli diventa definitivamente il capo

durante un’occasione particolare: le truppe di Chang Kai Shek hanno ormai

accerchiato l’esercito avversario, più alcune piccole repubbliche sovietiche in

posizione strategica per la sopravvivenza del PCC. La situazione sembra disperata,

ma Mao prende in mano la situazione.

La sua idea è quella di percorrere uno spostamento di 12000 km verso nord.

Ma la manovra non viene considerata come una ritirata; bensì come un attacco nei

confronti dei Giapponesi che si sono impadroniti di una grande regione nella parte

settentrionale della Cina. Così i membri del PCC si avventurano tra altopiani innevati

e pianure inospitali, combattendo i Giapponesi e allontanandosi dal KMT allo stesso

tempo. Di 80.000 soldati ne sopravvivono 7.000; ma infine, il PCC riesce a

impadronirsi della regione dello Shaanxi.

Questa manovra è nota come LA LUNGA MARCIA.

-Le poche immagini giunte a noi della Lunga Marcia.

1936. Dopo lunghe discussioni e trattati, il PCC a giungere a un accordo con

il KMT contro il Giappone. Ma la collaborazione tra i due partiti, ormai

segnati da conflitti irreversibili, rimarrà molto fragile.

1945. In seguito al lancio delle due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki,

il Giappone crolla, ritirando il suo dominio sulle regioni orientali della Cina. La

Seconda Guerra Mondiale termina, e il conflitto tra PCC e KMT rischia di

riprendere, anche in seguito ai disaccordi sulle divisioni territoriali dopo i trattati di

pace. Con l’obbiettivo di giungere a una soluzione finale, viene inviato come

mediatore in Cina George Marshall, che tenta di negoziare un cessate- il-fuoco. Ma

da ambo le parti c’è uno scarso interesse nei confronti di una possibile pace, e

un’irrefrenabile ansia di continuare a combattere.

-George Marshall

1946. La tregua tra i due partiti termina bruscamente. La guerra riprende

vigore. Ma il KMT, che prima sembrava destinato a trionfare, inizia lentamente a

soccombere. Nonostante la superiorità di uomini e armamenti, la maggiore

compattezza e il forte spirito combattivo del PCC li mette in difficoltà. Malgrado gli

sforzi per fermarli, i comunisti conquistano regione per regione, città per città, fino ad

arrivare a Pechino, la capitale, che viene conquistata senza combattimenti il 31

Gennaio 1949.

1° Ottobre 1949. I membri del KMT ormai sconfitto, compreso il generale

Chang Kai Shek, sono costretti a ritirarsi su un’isola, poco più grande di 35mila

chilometri quadrati. Così, dai miseri resti della Repubblica di Cina, nasce lo stato del

Taiwan.

Intanto, a Pechino, Mao Tse Tung proclama la gloriosa nascita della REPUBBLICA

POPOLARE CINESE, comprendente la maggior parte della Cina imperiale, basata su

un’ideologia marxista-leninista.

Ma gli Americani, spaventati dalla nascita di un nuovo Stato comunista e dalle

conseguenze che questo potrebbe comportare, dichiarano di riconoscere il governo

nazionalista come legittimo governo cinese. Di conseguenza, Mao, durante i suoi anni

di governo, guiderà la Cina a un progressivo avvicinamento con l’Unione Sovietica e

con Stalin, acerrimo nemico degli Stati Uniti.

-Proclamazione della Repubblica Popolare Cinese

1950. La Repubblica Popolare Cinese, sotto la guida del presidente

Mao, è diventato un Paese isolato, basato su un’economia autarchica. Non vi

sono relazioni internazionali se non quella con l’Unione Sovietica, il cui

spaventoso esempio è seguito passo per passo. Non vi è democrazia, non vi

sono partiti: governa solo il PCC, e l’autoritaria figura di Mao si impone

su tutta la Cina.

E’ forse per la spaventosa violazione dei diritti umani che il PCC mette in atto, o

forse per la sua polica filo-Sovietica, che gli Stati Uniti impediscono la sua

ammissione all’Organizzazione delle Nazioni Unite.

La Guerra Fredda è ormai alle porte, e questo segna la definitiva presa di

posizione di Mao e del suo partito. A stipulare questa collaborazione, viene

firmato a Mosca un trattato di amicizia, di aiuti finanziari, di alleanza e mutua

assistenza tra Cina e Russia, della durata trentennale.

-Mao Tse Tung

1958-1961 . La politica cinese cambia bruscamente. In un discorso, Mao

sostiene la necessità di aumetare la produzione agricola e industriale, contando

solamente sulle proprie forze, per trasformare la Cina in un Paese avanzato

e industrializzato. E’ il GRANDE BALZO IN AVANTI, il secondo piano

quinquennale, che sconvolgerà totalmente l’economia della Cina.

Viene fatto un tentativo di rapida industrializzazione forzata, sul modello

dell’Unione Sovietica. Industrie, campi, tutte le attività economiche, vengono

“collettivizzate”, cioè messe in comune tra i lavoratori, e diventano proprietà

dello Stato. Vengono isistuite le Comuni Popolari, le nuove forme di

organizzazione economica che la Cina rurale deve seguire: gli appezzamenti

privati vengono aboliti e sono introdotte mense collettive, i soldi vengono sostituiti

da punti lavoro. Si tratta di produrre tutto, immediatamente, in grandi quantità.

Ma il Grande Balzo in avanti consiste in uno sforzo economico incredibile per la

Cina, che non è ancora pronta ad affrontare una simile situazione. La

popolazione non riesce a reggerlo. Nonostante in tre anni lo Stato riesca a

diventare industrializzato e più avanzato, le forniture alimentari arrivano a livelli di

carestia, causando la morte di milioni di persone.

-Comune Popolare

1966 . In tutta la Cina vi sono proteste controriformiste, anche in seno

allo stesso PCC. Esse sono guidate principalmente da DENG XIAOPING,

Segretario Generale della Cina, che utilizza il suo potere e la sua influenza per

promuovere una linea politica più concreta, in opposizione alle idee radicali di

Mao. Il rischio di un aumento dell’opposizione convince Mao della

necessità di introdurre dei cambiamenti.

Inizia così la RIVOLUZIONE CULTURALE, ideata dal Presidente per sradicare

usi e mentalità borghesi, per educare giovani e adulti a seguire la

politica radicale del partito. Deng Xiaoping, promotore del movimento

controriformista, viene sospeso dal suo incarico. Le Università e le scuole

vengono chiuse. Vengono istituite le "Scuole del 7 maggio" per una rieducazione

dei funzionari attraverso lo studio e il lavoro. Dovunque viene promosso e diffuso

“Il Libretto Rosso”, contenente i punti fondamentali dell’ideologia maoista.

Le Guardie Rosse, studenti delle scuole superiori e delle università che hanno

deciso di sostenere il PCC, si contrappongono alle classi borghesi e intellettuali

con estrema violenza, incontrando l’approvazione di Mao.

Ma la Rivoluzione Culturale, come il Grande Balzo in Avanti, si rivelerà essere

un distastro politico, perché causerà una grande instabilità politica in tutta la

Cina. -Il Libretto Rosso -Mao che parla alla folla -Manifesto di propaganda

1975. Ci sono stati molti cambiamenti. Già nel 1967, in seguito alla grande

insabilità politica successiva alla Rivoluzione Culturale, l’esercito cinese si è

impegnato per attenuarne gli eccessi. Dagli anni Settanta in poi si è osservato un

progressivo sviluppo tecnologico e una lenta distensione dei rapporti

internazionali: il primo satellite spaziale, la riapertura delle università,

l’ammissione della Cina nell’Onu, l’apertura di relazioni diplomatiche

con l’Occidente.

Nel 1976 la morte di Mao e la reintegrazione di Deng Xiaoping come Vice

Presidente causeranno l’inizio di un lungo periodo di sviluppo e di avvicinamento

all’Occidente, con l’introduzione di una nuova Costituzione in favore della

popolazione e la normalizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti.

Oggi, finalmente la politica di collettivizzazione della Cina si sta trasformando

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