Anteprima
Vedrai una selezione di 16 pagine su 71
Argentina tesina Pag. 1 Argentina tesina Pag. 2
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 6
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 11
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 16
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 21
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 26
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 31
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 36
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 41
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 46
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 51
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 56
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 61
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 66
Anteprima di 16 pagg. su 71.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Argentina tesina Pag. 71
1 su 71
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Introduzione Argentina - Tesina



La seguente tesina di terza media descrive l'Argentina, permettendo vari collegamenti interdisciplinari, come: in Geografia l'Argentina, in Storia la storia dell'Argentina , in Italiano il film sulla vita di Evita Peron, in Arte Lucio Fontana, in Musica il tango , in Scienze i vulcani della cordigliera delle Ande e in Tecnologia le centrali idroelettriche.

Collegamenti


Argentina - Tesina



Geografia: Argentina.
Storia: La storia dell'Argentina.
Italiano: Film sulla vita di Evita Peron.
Arte: Lucio Fontana.
Musica: Il tango.
Scienze: I vulcani della cordigliera delle Ande.
Tecnologia: Le centrali idroelettriche.
Estratto del documento

ECONOMIA

24/01/2014 - IL CASO

Argentina, la moneta ai

minimi storici

“Stop ai controlli sugli

scambi di dollari”

Svalutazione record del peso: mai così male dal 2001,

l’anno del grande default. Il governo Kirchner: da lunedì ok

all’acquisto di soldi Usa per «persone fisiche»

Ma l’inflazione schizza: più 20 per cento sui prodotti, non

solo quelli importati

PAOLO MANZO

BUENOS AIRES

Se ieri è stata la peggior giornata per l’economia argentina dal default di fine

2001, con una svalutazione del peso nei confronti del dollaro che sembrava

irrefrenabile – da 7,15 fino ad 8,60 quando la Banca Centrale di Buenos Aires

è intervenuta vendendo in pochi minuti 180 milioni di US$ e facendo

rientrare il cambio a quota otto – oggi è stata la giornata degli annunci

“misteriosi” e dell’inflazione galoppante.

AUTORIZZATI I DOLLARI «PER LE PERSONE FISICHE»

Erano infatti da poco passate le 8 del mattino a Buenos Aires quando Jorge

Capitanich, il capo di Gabinetto di Cristina Kirchner – che per la cronaca

stanotte vola a Cuba nel suo primo viaggio aereo dopo l’operazione di ottobre

- faceva una comunicazione di appena un minuto, pochissimo per lui,

solitamente, molto ciarliero.«Abbiamo deciso di autorizzare l’acquisto di

dollari per le persone fisiche d’accordo con i redditi da loro dichiarati.

Contemporaneamente abbiamo deciso di abbassare la tassazione sulle spese

all’estero con carte di credito dal 35% al 20%. La decisione è stata presa

perché il Governo ritiene che il prezzo del dollaro abbia raggiunto un livello

accettabile a 8 pesos per 1 dollaro per i nostri obiettivi della politica

economica. Queste misure entreranno in vigore da lunedì». Capitanich non

ha risposto a nessuna domanda dei tanti giornalisti presenti mentre il

ministro dell’Economia Axel Kicillof che lo accompagnava ha detto,

visibilmente nervoso, una sola frase: «Gli stessi che ci hanno detto per dieci

anni che un dollaro valeva un peso, oggi vogliono convincerci che un dollaro

vale 13 pesos. Traete voi le vostre conclusioni».

PREZZI IN SALITA VERTIGINOSA

Poco dopo, nella capitale argentina iniziava un fenomeno preoccupante,

ovvero alcune grandi catene di elettrodomestici, mobili ed utensili vari,

hanno iniziato ad aumentare, in tutta fretta, i prezzi. E, si badi, non solo dei

beni importati e, dunque, legati al dollaro. Un piccolo impianto di aria

condizionata di un celebre marchio che produce nel paese del tango, ad

esempio, «ha avuto il prezzo aumentato del 20% rispetto a ieri», mi spiega il

commesso. E, sempre da stamane, è sempre più comune vedere al posto dei

prezzi esposti nelle vetrine dei cartoncini bianchi, sinonimo della grande

incertezza del momento. Aumenti anche per lavatrici e cucine componibili,

per lavastoviglie e frullatori, in alcuni casi anche del +25% rispetto a lunedì.

ASPETTANDO LUNEDì

Pochi mesi fa il governo Kirchner - all’epoca all’Economia c’era Lorenzino -

aveva affermato che il suo cambio ideale del peso con il dollaro era a quota 6

mentre Moreno, responsabile del Commercio interno all’epoca, aveva

annunciato “prezzi fissi” per una serie prodotti, negando che in Argentina

fosse alle porte un problema inflazionario. E mentre i commercianti, anche

quelli degli alimentari, oggi non sanno come rinnovare i listini e le agenzie di

viaggio si basano su un dollaro turismo quotato a 9,5 con il peso, le case di

cambio ufficiali aspettano lunedì per vedere che succederà. Sarà la fine del

“cepo”, come gli argentini hanno ribattezzato il controllo del governo sul

dollaro e come sostengono alcuni o la burocrazia (dell’Afip, l’ente preposto

ad autorizzare l’acquisto di dollari, ndr) limiterà al massimo l’acquisto di

dollari da parte delle “persone fisiche”? Non lo sa nessuno. L’unica cosa certa

è che se venisse liberalizzato davvero il dollaro, la Banca Centrale che sta

perdendo in media 80 milioni di dollari al giorno di riserve per limitare la

svalutazione ulteriore del peso, rischia di trovarsi a secco in poco,

pochissimo tempo. Per la cronaca, in questo momento chi cambia

(illegalmente) nel microcentro di Buenos Aires vende dollari a 13 e li compra

a 12 pesos. I cosiddetti “dolar blue” insomma sono già a 13 e non ad 8, la

quota definita “accettabile” poche ore fa da Capitanich.

NON SIAMO NEL 2001

Per descrivere queste ore in Argentina molti impropriamente stanno

rispolverando il default del 2001. Scordatevi questa analisi perché l’attuale

crisi è di tutt’altro genere. Piuttosto, se proprio volete fare dei parallelismi

con il passato, segnatevi questa parola: Rodrigazo. Era infatti il 4 giugno del

1975 quando l’allora ministro dell’Economia argentino Celestino Rodrigo

passò tristemente alla storia annunciando una svalutazione del 150% del

peso rispetto al dollaro, controbilanciato da un aumento dell’80% degli

stipendi dei lavoratori. Il risultato, oltre a causare una crisi irreversibile nel

già pessimo governo di Isabelita Perón, portò Buenos Aires ad un’inflazione

che a fine 1975 sfiorò il 200%. La speranza di tutti è che la storia non si

ripeta. Molto dipenderà da cosa deciderà e riuscirà a fare nei prossimi giorni

l’équipe economica di Cristina Kirchner, a cominciare dal ministro Axel

Kicillof e dal presidente della Banca Centrale, Juan Carlos Fábrega. Il rischio

di una spirale svalutazione-inflazione, comunque, c’è e già la sua esistenza è

una iattura per l’Argentina perché, ça va sans dire, ha già un costo.

Oggi è un delle economie più competitive.

L’Argentina ha potuto sviluppare un’agricoltura su

larga scala ed è uno dei principali esportatori al

mondo di: olio di girasole,

soia, carne, latte,burro, formaggio, lana e pellame.

L’allevamento bovino nella Pampa e di ovini e caprini

nella Patagonia è molto praticato.

Fra le attività terziarie hanno un posto di rilievo le

attività commerciali e il turismo, sviluppato

soprattutto nella regione andina e lungo la costa

Atlantica.

L’Argentina All’inizio del XX secolo ha avuto un

grande impulso il settore secondario grazie alle

risorse minerarie e energetiche per le quali è quasi

autosufficiente. L’Argentina inoltre ha due centrali

nucleari

La maggior parte dell’ energia viene prodotta

dall’efficace sfruttamento dei fiumi infatti le centrali

idroelettriche sono frequenti

I componenti di una centrale elettrica sono:

: invaso d’acqua che si ottiene per effetto dello

BACINO

sbarramento del corso d’acqua di un fiume.

: opera di sbarramento del corso d’acqua in cemento

DIGA

armato, munita di organi di regolazione della portata

dell’acqua per il corretto funzionamento delle turbine.

: componente meccanico che ruota azionato

TURBINA

dall’energia cinetica sottratta dall’acqua.

: generatore di corrente alternata prodotta

ALTERNATORE

grazie al fenomeno dell’induzione magnetica.

: serve per innalzare la tensione della

TRASFORMATORE

corrente alternata.

FUNZIONAMENTO:

la centrale idroelettrica trasforma l’energia idraulica di un

corso d’acqua, naturale o artificiale, in energia elettrica. Lo

schema funzionale comprende l’opera di sbarramento, una

diga, che intercetta il corso d’acqua creando un invaso o

un bacino, dove viene mantenuto un livello costante

dell’acqua del lago attraverso canali e gallerie di

derivazione, l’acqua viene convogliata in vasche di carico

e , mediante condotti forzati, nelle turbine attraverso

valvole di immissione di sicurezza e organi di regolazione

della portata secondo la domanda d’energia. L’acqua

mette in azione le turbine e ne esce finendo poi nel canale

di scarico attraverso il quale viene restituita al fiume

direttamente collegato alla turbina, secondo una

disposizione ad asse verticale o ad asse orizzontale è

montato l’alternatore che è una macchina elettrica rotante

in grado di trasformare in energia elettrica l’energia

meccanica ricevuta dalla turbina. L’energia elettrica così

ottenuta deve

essere trasformata, per poter essere trasportata a grande

distanza.

Ciò avviene mediante i trasformatori che abbassano

l’intensità della corrente prodotta dall’alternatore

elevandone allo stesso tempo la tensione a migliaia di

volt.

VANTAGGI: utilizza una fonte rinnovabile e gratuita, non è

inquinante; buona produzione energetica.

SVANTAGGI: si può costruire solo dove ci sono condizioni

ambientali adeguate, il costo della realizzazione

dell’impianto è elevato come pure l’impatto ambientale.

L’attuale monete Argentina è il peso argentino.

LA POPOLAZIONE

La lingua più parlata in Argentina è lo spagnolo

In Argentina vivono oltre 39 milioni di persone.

Circa il 35% è di origine italiana, il 25% è di origine

spagnola.

Delle genti originarie ne restano solo piccoli gruppi.

Nell’ ottocento iniziò una massiccia immigrazione

proveniente dall'Europa che durò fino al 1914 E riprese

negli anni venti del Novecento.

L'Argentina è senz'altro il paese al mondo che ha accolto

più immigrati dopo gli Stati Uniti.

I cittadini di origine europea sono il 90% della

popolazione.

In alcune province argentine (fra cui quelle di Buenos

Aires e di Santa Fe), le etnie indigene e creola sono

praticamente scomparse. La densità media è bassa poiché

vaste aree del paese

sono quasi disabitate.

Gli abitanti si concentrano nelle città: il tasso di

urbanizzazione raggiunge il 90% ed e trai più alti del

pianeta.

LE ISOLE FALKLAND

Le isole Falkland comprendono due isole principali e

un centinaio di isolette minori. Colonie del Regno

Unito abitate quasi solo da Inglesi queste isole sono

rivendicate dall’argentina che per entrarne in

possesso nel 1982 ha combattuto contro gli Inglesi,

una guerra da cui è uscita sconfitta

Le Falkland sono anche chiamate Malvine, il luogo

d’origine dei marinai che la occuparono nel’700.

Oggi sono tornate ad essere regno di moltissime

specie di uccelli e mammiferi marini

Il 2 aprile 1982 le isole furono occupate da una

spedizione militare argentina, allora governata da

una dittatura militare, nota per la cosiddetta "guerra

sporca" in cui persero la vita migliaia di

desaparecidos, persone che venivano rapite e

torturate fino alla morte oppure mandate in guerra.

Nel 3 aprile 1982, , l'ONU chiese l'immediato ritiro

dell'Argentina dalle isole.

La reazione del governo britannico all'invasione fu assai

decisa: il primo ministro Margaret Thatcher

inviò navi da guerra, sottomarini nucleari, Aerei e

truppe,che in alcune settimane riconquistarono il territorio.

Questa sconfitta contribuì alla crisi e alla fine della

dittatura militare in Argentina (1976-83)

Oggi le isole sono uno dei 16 territori non autonomi

sottoposti alla supervisione del Comité de descolonización

delle Nazioni Unite, che ha lo scopo di controllare

annualmente il rispetto delle azioni tese a evitare il

colonialismo.

CITTA

CORDOBA

Cordoba sorge sulle rive del fiume Primero fu fondata nel

1573. L’università nazionale di Cordoba è la più vecchia di

tutto il Sudamerica infatti la città conserva ancora molti

monumenti storici del tempo del colonialismo spagnolo.

A Cordoba si trova anche un museo dedicato a Evita Peron

Cordoba è anche considerata il centro tecnologico

dell’argentina ed è anche sede del centro spaziale

argentino.

SANTA FE

Santa Fe è situata nella parte nordorientale del paese fu

fondata nel 1573 è il principale centro com merciale

argentino.

SALTA

Salta, ai piedi della cordigliera delle Ande, è famosa per lo

straordinario panorama che si può ammirare grazie alla

sua tipica architettura in stile coloniale spagnolo, tanto

che la città è conosciuta come “Salta la bella”. Fu fondata

dal conquistadores Hernado de Lerma per essere un

avamposto tra Buenos Aires e Lima.

BUENOS AIRES

Buenos Aires è la capitale dell'Argentina sorge sulle

sponde del fiume rio della Plata.

Come altre città coloniali la sua pianta è a scacchiera,

formata da vie ortogonali che si sviluppano intorno a

un’ampia piazza centrale: piazza de Mayo.

Gli spagnoli la scelsero come capitale per il suo porto

sull’Atlantico e per gli allevamenti di bestiame nelle vaste

pianure dell’entroterra.

La città fu fondata per la prima volta dallo spagnolo Pedro

Dettagli
Publisher
71 pagine
20 download