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Tesina
Esame di Stato
a.s. 2008/2009 0
Indice
- Italo Calvino (Italiano) ………………………... pag. 2
pag. 4
“Il cavaliere inesistente” ……………………………….
-La Rivoluzione cubana (Storia) …………….. …pag. 6
- Cuba (Geografia) ………………………………pag. 8
- La Cromoterapia (Psicologia) …………………pag. 10
- La crociera – Cruise ship (Inglese)…………….pag. 12
- Viaggi “Last Minute” (Tecniche di servizio) …pag. 14 1
Italo Calvino
« L'inferno dei viventi non è qualcosa
che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già
qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni,
che formiamo stando insieme. Due modi
ci sono per non soffrirne. Il primo riesce
facile a molti: accettare l'inferno e
diventarne parte fino al punto di non
vederlo più. Il secondo è rischioso ed
esige attenzione e apprendimento
continui: cercare e saper riconoscere chi
e cosa, in mezzo all'inferno, non è »
inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
( )
Italo Calvino, Le città invisibili, 1972 2
Italo Calvino nasce nel 1923 a Cuba (esattamente a Santiago de Las Vegas, in provincia di
L’Avana). Dopo un uragano che nel 1925 distrugge quasi la loro casa-bungalow, i coniugi
Calvino-Mameli, decidono nel 1926 di ritornare in Italia e precisamente a Sanremo, in
Liguria, dove avevano ereditato una villa con parco. Il periodo fascista non sembra sulle
prime segnare in modo particolare la sua personalità né sconvolgere la serenità familiare di
quegli anni. Nonostante i genitori siano intimamente e culturalmente contrari al “Regime”,
la loro posizione sfuma dentro una generale condanna della politica. Il primo vero contatto
con la cultura fascista è vissuto da Calvino quando non può sottrarsi all’esperienza di
diventare balilla, obbligo scolastico. Nel 1934 inizia la frequentazione del ginnasio-liceo
“G. D. Cassini”. Sono questi i semi culturali e storici di quella formazione che il giovane
Calvino più tardi tradurrà in una scrittura capace di spaziare dalla saggistica politica a quella
letteraria e teatrale; dal racconto impegnato, a quello ironico e umoristico; dalla pungente
critica sociale, alla sceneggiatura di testi teatrali, finanche alla composizione di testi per
poesie. Non esalta l’idea comunista sotto il profilo culturale e filosofico. Matura,
ciononostante, l’esigenza di organizzare forme politiche e strutture sociali a difesa dei diritti,
della dignità umana e della libertà. Con questo spirito aderisce al P.C.I. (Partito Comunista
Italiano), esprimendo la sua partecipazione con interventi di carattere politico e sociale, su
quotidiani e periodici culturali, oltre che nelle sedi istituzionali del partito. Tra il ’46 ed il
’47 compone Campo di mine, vincitore di un concorso letterario indetto da “l’Unità”, ed una
serie di racconti che saranno poi messi assieme ne Ultimo viene il corvo pubblicato nel
1949. Nel 1959 pubblica il romanzo Il cavaliere Inesistente e parte per un viaggio negli Stati
Uniti, esperienza che diverrà soggetto del racconto inedito Un ottimista in America. Escono
su “Il Menabò” il saggio La sfida al labirinto ed il racconto La strada di San Giovanni. La
sua fama è ormai affermata. Spesso è chiamato per conferenze e dibattiti in ogni parte
d’Europa. Nell’isola di Maiorca riceve il premio internazionale Formentor. Nel 1962, in
occasione di un ciclo di incontri letterari, conosce a Parigi la sua futura moglie che sposerà a
L’Avana nel 1964. A Cuba ha anche occasione di incontrare Ernesto Che Guevara. Torna in
Italia e si stabilisce a Roma con la moglie ed il figlio di lei. A fine ’64 vanno in stampa le
prime cosmicomiche, Sul far del giorno, Un segno nello spazio, Tutto in punto. Poco dopo
pubblica Il barone rampante. Sempre nel 1964, lo scrittore torna all’Avana per sposarsi. In
quella occasione egli fu chiamato a fare parte della giuria del Premio Casa Las Americas, e
qui conobbe il comandante Ernesto Guevara, al quale poi dedicò due pagine dopo la sua
morte in Bolivia , le quali furono pubblicate sul numero speciale dedicato al “Che” della
rivista culturale Casa de Las Americas . Quando a fine 1964 Calvino tornò in Italia, a Torino
e a Roma e si attivò per co-fondatore la Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba.
Mentre Calvino era a Parigi il suo amico Che Guevara venne ucciso il 9 ottobre 1968 sulla
cubana “Casa de las Americas”. Invece il testo originale integrale italiano fu pubblicato in
Italia solamente 30 anni dopo, nel 1998, sul primo numero della rivista “Che” della
Fondazione Italiana Ernesto Guevara. Nel 1979 inizia la sua collaborazione con il giornale
“La Repubblica”. Colto da un ictus nel settembre 1985, viene ricoverato all’ospedale Santa
Maria di Siena dove muore nella notte tra il 18 e il 19 settembre. 3
Il cavaliere inesistente
(Italo Calvino) 4
Il cavaliere inesistente è un romanzo di Italo Calvino scritto nel 1959, terzo capitolo della
trilogia “I Nostri antenati”, dopo Il visconte dimezzato (1952) e Il barone rampante (1957).
Ambientato in un fantasioso Medioevo.
Il protagonista è il cavaliere inesistente Agilulfo, il quale è una figura vuota, che si tiene in
vita solo con la forza di volontà. Egli è un amante della perfezione, e per questo non è
stimato dagli altri paladini; il racconto si apre sul campo di battaglia dei Franchi, impegnati
nella lotta contro gli infedeli, emerge appunto Agilulfo, costituito solamente da un’armatura
bianca e vuota contornata di strisce nere. Nei primi tempi si presenta al campo il giovane
Rambaldo, un ragazzo ingenuo e inesperto ma ansioso di entrare nella lotta per vendicare la
morte di suo padre. Così si scatena una furiosa battaglia, nella quale il giovane deve colpire
l’assassino di suo padre, Argalif Isoarre. In seguito il giovane cade in un’imboscata, ma è
soccorso da un soldato misterioso color pervinca. Spinto da curiosità e gratitudine,
Rambaldo vuole conoscere il suo salvatore e lo insegue: scopre che il cavaliere misterioso è
in realtà una donna, Bradamante, e se ne innamora. Bradamante però non è minimamente
interessata a lui, perché il suo ideale di uomo è Agilulfo. Durante un banchetto un giovane,
Torrismondo, rivela dei fatti inaspettati che gettano fango sull’onore di Agilulfo. Infatti,
avendo egli salvato da alcuni aggressori una ragazza da lui ritenuta vergine, aveva ottenuto
la carica di cavaliere. Torrismondo rivela invece che questa donna è sua madre e quindi non
vergine. La rivelazione getta nel panico il cavaliere, il quale non si sente più degno di essere
un soldato di primo livello, così il suo compito è di andare a cercare la ragazza per
dimostrare che all’epoca era ancora pura. Appena Agilulfo parte, è seguito da Bradamante,
infatuata di lui, la quale è inseguita a ruota da Rambaldo, infatuato di lei. Intanto, dopo varie
avventure, andando in Inghilterra e poi in Africa, il cavaliere dalla bianca armatura trova la
donna che cercava, Sofronia, e la riporta nei pressi del campo di battaglia con lo scopo di
sapere come stanno realmente le cose. Intanto però Torrismondo giunge nei pressi della
caverna, dove era stata nascosta la presunta madre, e così entrambi cedono alla passione
amorosa; alla fine si scopre però che Torrismondo non è figlio di lei, ma è il fratellastro.
Fratellastro per modo di dire, infatti, egli è il figlio della regina di Scozia e del Sacro
Ordine, mentre Sofronia è figlia del re di Scozia e di una contadina. Da questo consegue che
l’amore nato tra Torrismondo e Sofronia è libero di crescere, perché tra i due non ci sono
vincoli di sangue e che Agilulfo è un vero paladino. Purtroppo prima che egli scopra la
verità, si era già tolto la vita, avendo colto sul fatto i due amanti. La sua bianca armatura è
ceduta per testamento a Rambaldo. Il narratore che racconta la vicenda è una suora di un
convento, la quale solo alla fine rivela di non essere altro che Bradamante, che è ricercata da
Rambaldo, il quale finalmente ottiene il suo amore. 5
La Rivoluzione cubana
6
Con il termine Rivoluzione cubana si intende il rovesciamento del dittatore cubano Batista
da parte del Movimento del 26 di luglio e l'ascesa al potere di Fidel Castro. Iniziò con
l'attacco alla base militare Moncada il 26 luglio del 1953 e finì l'1 gennaio del 1959, quando
Batista scappò da Cuba; Santa Clara e Santiago di Cuba furono prese dalla milizia popolare
guidata da Ernesto Che Guevara e Fidel Castro. Il 26 luglio del 1953 un gruppo di ribelli
attaccò la base militare Moncada a Santiago di Cuba. Molti di loro furono uccisi
nell'attacco, mentre i sopravvissuti (tra loro Fidel Castro e il fratello Raul) furono arrestati
poco dopo. In un processo politico furono condannati a una lunga permanenza in carcere.
Dopo le elezioni del 1955 Batista liberò tutti i prigionieri politici, compresi gli assalitori del
Moncada. I fratelli Castro furono mandati in esilio in Messico, dove si adoperarono per
raccogliere altri esuli cubani per combattere per la rivoluzione. In quel periodo Castro
incontrò anche il medico argentino Ernesto Che Guevara, che si unì ai rivoluzionari. Nel
novembre del 1956, 82 ribelli si imbarcarono sulla nave "Granma" alla volta di Cuba.
Furono attaccati appena sbarcati (in quella che sarebbe stata in seguito conosciuta come
Provincia Granma) e solo in 12 (la cifra è certa) sopravvissero; tra di essi Fidel e Raul
Castro, Che Guevara e l'italiano Gino Donè Paro che scamparono alla cattura, mentre alcuni
dei catturati furono condannati a morte senza processo. A poco a poco i barbudos (così
chiamati perché, non avendo a disposizione rasoi e lamette, si fecero crescere tutti la barba)
riuscirono ad avere il sostegno della popolazione locale ed ingrossare, seppur limitatamente,
le proprie fila. Stazionarono per molto tempo nella Sierra Maestra e grazie a rapidissime
incursioni riuscirono a mettere in difficoltà i rivali. Il pericolo per Batista diventava sempre
maggiore e per questo egli decise nell'estate del 1958 di lanciare l'operazione Verano, una
massiccia controffensiva che aveva il compito di annientare la guerriglia rivoluzionaria.
Dopo il fallimento dell'operazione Verano le truppe ribelli iniziarono la loro offensiva
avanzando in due gruppi, le così dette "columnas" (colonne). Le due colonne, che erano in
realtà due fronti mobili sotto il comando di Che Guevara e Camilo Cienfuegos, procedettero
verso ovest e la capitale. La decisiva battaglia di Santa Clara fu combattuta e vinta da Che
Guevara e la sua unità. In breve tempo i due arrivarono all'Avana, costringendo Batista alla
fuga nella Repubblica Dominicana. Nello stesso giorno (2 gennaio 1959) fu occupata anche
Santiago. L'8 gennaio Fidel Castro raggiunse l'Avana, completando la vittoria della
rivoluzione. Castro scese dalla Sierra Maestra ed entrò all'Avana dove assieme ai
guerriglieri fu accolto come eroe. Che Guevara fu nominato giudice supremo a L'Avana
anche nell'ambito delle misure di prevenzione nei confronti di una possibile
controrivoluzione. Centinaia di poliziotti e soldati del regime di Batista furono messi sotto
processo per violazione dei diritti umani e crimini di guerra tra cui l'assassinio e la tortura. Il
6 agosto del 1960 Castro nazionalizzò tutte le proprietà straniere sull'isola. Gli Stati Uniti
risposero imponendo un embargo commerciale su Cuba che dura ancora oggi. Ci furono
vari tentativi americani di rovesciare il nuovo governo, assumendo come "dittatura" la
presidenza di Castro. Il più famoso fu il fallimento dell'invasione della Baia dei Porci.
Durante la guerra fredda gli USA vedevano Cuba come un pericolo costante e una
potenziale base strategica, ma dopo la crisi dei missili di Cuba furono costretti a impegnarsi
a non invadere l'isola. Il 26 marzo l'ORI (Organizzazioni Rivoluzionarie Integrate) divenne
il "Partito Unito della Rivoluzione Socialista cubana" (PURSC), che a sua volta si trasformò
nel Partito comunista cubano il 3 ottobre 1965, con Castro come primo segretario. 7
Cuba
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