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Approccio olistico

Nella medicina tradizionale, spesso, viene data la

priorità al male fisico del paziente, tralasciando

l’unione di corpo, mente, emozioni e spirito. Il metodo

olistico e il metodo Monari si propongono di

considerare l’ammalato nella sua interezza e

prendersi cura, soprattutto, di ciò che sta dietro il suo

malessere. Il disturbo, infatti, è considerato come il

sintomo della malattia, che si manifesta e si fa sentire

attraverso il corpo, ma ciò che produce questo

sintomo, ovvero la causa della malattia, va ritrovata

nel mondo interno della persona, nelle sue emozioni

e nella sua affettività. 3

Metodo Monari

Il Metodo Monari, nasce dai principi del Metodo Mézières, il quale era

rivoluzionario rispetto alla fisioterapia classica. Il Metodo Monari è un metodo

incentrato sull’allungamento muscolare e si propone di ricreare

quell’armonia che si è spezzata nel momento in cui il corpo si è bloccato

difendendosi. Questo metodo di cura viene svolto in un gruppo-contenitore,

nel quale viene stabilito un equilibrio che permette ad ogni singola persona

di sentirsi al sicuro e potersi liberare dai propri dolori.

“La struttura modifica la funzione”: il corpo è responsabile dei movimenti, è

inutile aggredirlo con interventi per allungare i muscoli, busti o plantari,

perché se non avviene un allungamento diretto e attivo da parte di se stessi,

queste correzioni non avranno effetto, anzi, peggioreranno la situazione.

In caso di un possibile dolore, il corpo, tramite il blocco dell’articolazione

interessata e la compensazione tramite la modifica di un’altra, evita di

rendere conscio tale dolore: questo processo viene definito “riflesso antalgico

a priori”. 4

Importanza del corpo/forma

nella figura di Vitangelo

Moscarda

Nell’opera “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello, il protagonista è

Vitangelo Moscarda, il quale ha sempre vissuto nella sua “forma”, senza

alcuna consapevolezza. L’epifania che ha permesso il suo “risveglio” è

legata al corpo, in particolare al suo naso. Casualmente gli viene fatto

notare che il suo naso pende a destra e questa notizia scatena in lui una

serie di reazioni che lo portano alla pazzia finale. Nel corso del romanzo, il

corpo ha un ruolo importante, il protagonista, infatti, esprime spesso il

desiderio di volersi veder vivere e sapere come gli altri lo vedono. In alcuni

passi, addirittura, il corpo e la sua parvenza sono gli argomenti principali

dei suoi dialoghi con gli altri.

In questo caso la “forma” è rappresentata dal corpo e dall’aspetto esteriore,

mentre in altre novelle ed opere è rappresentata da altri fattori. Pirandello

per “forma” intende una condizione di vita prestabilita in cui si vive, spesso

pessima, e della quale non ci si rende conto. L’epifania, ovvero un

accadimento casuale e legato ad aspetti non troppo significativi, è l’unica

possibilità che rende coscienti le persone della loro vita e di dare loro

l’opportunità di liberarsene in qualche modo. 5

forma?

Analisi dal punto di vista

scientifico

Il muscolo scheletrico è formato all’esterno da una membrana di

tessuto connettivo, al cui interno vi sono un certo numero di fasci

muscolari. Questi ultimi, a loro volta, contengono delle fibre muscolari

che possono essere di due tipi: fibre chiare e fibre scure. Le fibre chiare

danno l’elasticità al muscolo, mentre le fibre scure ne permettono la

contrazione. Ogni fibra muscolare contiene centinaia di miofibrille che

si estendono per tutta la lunghezza della fibra. Le miofibrille sono

formate da due tipi di filamenti proteici: alcuni più sottili costituiti da

actina e alcuni più spessi costituiti da miosina, ognuno dei quali è

dotato di una specie di “testa”. Ciò che conferisce la classica striatura

al muscolo sono dei raggruppamenti ripetitivi detti sarcomeri. Durante

la contrazione del muscolo, i filamenti di actina si agganciano alle

“teste” di quelli di miosina, muovendosi verso il centro del sarcomero

che così si accorcia. Quando uno stesso muscolo, accorciatosi

precedentemente, tende ad accorciarsi ancora, ne conseguirà che

esso ruoterà insieme alla relativa articolazione (molto spesso accade

per l’articolazione della spalla destra e per le gambe con il valgismo). 6

Cosa e come blocca i muscoli?

Analisi dal punto di vista

psicologico

C’è una relazione diretta tra le emozioni provate e la muscolatura.

Ogni ricordo rimosso corrisponde ad un movimento dimenticato del

proprio corpo. Un trauma vissuto direttamente o un trauma visto

accadere, provoca una reazione spontanea e inconscia nella

muscolatura e, in base alla gravità del trauma, una parte del corpo

si blocca creando una corazza di difesa. Curando i propri muscoli, si

“spezza” quella corazza creata da se stessi per proteggersi e grazie

al gruppo-contenitore (cfr. Metodo Monari) si possono liberare i

propri ricordi e le proprie emozioni.

Alcune parti del corpo, spesso a causa della cultura, vengono

bloccate, come ad esempio il bacino nei paesi occidentali.

Bloccando il bacino si bloccano le emozioni legate alla passione e

alla sessualità e dal punto di vista anatomico, vengono bloccati i

muscoli del bacino, provocando una tensione degli aduttori che

ruotano verso l’interno causando il valgismo delle ginocchia. 7

Analisi del personaggio di Zeno

Cosini tramite le teorie di Alice

Miller

Alice Miller Zeno Cosini

Le azioni e il comportamento di una Il personaggio è alla continua ricerca di una

persona sono il riflesso di ciò che ha persona che lo domini, che gli faccia da

vissuto durante l’infanzia. guida: ricerca negli altri la figura paterna

che è mancata durante la sua crescita.

La crescita del bambino è fortemente Il padre di Zeno ha sempre avuto poca

condizionata dall’ambiente che lo circonda. fiducia nel figlio, infatti Zeno cerca sempre

di ottenere l’approvazione da parte di chi lo

circonda e di dimostrare di essere una

persona di cui fidarsi.

La psicoanalisi non è la soluzione adatta Zeno rinuncia a continuare le cure con il

per affrontare l’infanzia vissuta e alleviare dottor S., ritenendo la psicoanalisi inutile

il senso di colpa nei confronti dei genitori. per la sua malattia. Il suo malessere,

infatti, è dovuto a traumi psicologici mai

affrontati.

Un bambino maltrattato divenuto adulto Il protagonista ritiene di essere una

sarà una persona che negherà a se stessa delusione per il padre, crede che le

le ferite subite nell’infanzia, incolperà se punizioni e i rimproveri subiti siano stati 8

stessa anziché i genitori e non saprà meritati e prova un forte senso di colpa

aiutare gli altri. verso il padre.

Cosa determina la personalità e dove

sono “contenuti” i traumi? Le due

topiche di Freud

Freud elabora due topiche che distinguono la psiche in “luoghi”. La prima topica è formata

conscio, preconscio inconscio; es, super-io io.

da e mentre la seconda è suddivisa in ed

conscio

Il è la parte della psiche che raccoglie tutto ciò che accade e di cui si è coscienti.

preconscio all’inconscio,

Il è simile in quanto contiene ricordi di cui non si è consapevoli,

ma che possono essere rievocati con un minimo sforzo.

L’inconscio contiene tutti i ricordi che vi vengono trattenuti a forza. Ciò che ostacola al

rimozione.

contenuto dell’inconscio di riaffiorare è uno dei meccanismi di difesa: la

es

Per quanto riguarda la II topica, invece, l’ è totalmente inconscio e da Freud viene

definito “un calderone di impulsi ribollenti”. L’es, infatti, è un insieme di desideri inconsci

che premono per essere soddisfatti e obbedisce alla legge del principio del piacere

ignorando il bene, il male e le leggi della logica.

super-io,

In contrapposizione all’es, c’è il il quale prima di Freud veniva identificato con la

coscienza morale, ma come definizione non è adatta, in quanto il super-io è inconscio.

Questa istanza nasce dall’introiezione delle proibizioni instillate durante l’infanzia dai

genitori che guideranno il bambino nelle scelte e nella vita.

l’io

Infine, vi è che rappresenta la parte organizzata della psiche, in parte cosciente, ed è

servo di tre padroni: l’es, il super-io e il mondo esterno e i suoi limiti. L’io svolge un’attività

di mediazione fra questi tre “padroni” che normalmente riesce a padroneggiare bene, ma

se ciò non avviene, si ha la nevrosi. 9

L’esempio più significativo

nell’importanza di soddisfare gli

impulsi della psiche: “Il dottor

Jekyll e Mr. Hyde”

Il tema principale dell’opera è lo sdoppiamento che effettua dr. Jekyll

per cercare di separare da sé la parte malvagia della sua anima. L’esperimento

riesce, ma non come il dottore aveva sperato: bevendo una pozione la parte

malvagia prende il sopravvento e fa compiere una trasformazione al corpo di

Jekyll e più il tempo passa e più il dottore assume la pozione, più mr. Hyde

prende il sopravvento e a volte per giorni interi, compiendo crimini efferati.

Oramai il dottor Jekyll non esiste quasi più e in un momento di lucidità compie

il suicidio, ritenendo che sia la cosa più giusta per fermare quel mostro tanto

violento, quale il suo alter-ego mr. Hyde.

Il desiderio di separare la parte malvagia da quella “buona” può essere

interpretato come un soddisfacimento del desiderio dell’es del dr. Jekyll di

manifestarsi e di soddisfare le proprie pulsioni assumendo le sembianze di mr.

Hyde. Quest’ultimo, infatti, rappresenta e compie tutti quei desideri che la

figura di dr. Jekyll, fortemente condizionata dalla società, non accettava e non

poteva esprimere. All’inizio l’es ha il sopravvento e la libertà di esprimersi, ma

più il tempo passa, più la parte razionale (dr. Jekyll) non accetta la sua vera

natura (mr. Hyde), decidendo alla fine di sopprimerla con il suidicio. 10

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