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educazione;
exchange-to-exchange (E2E): esempio di e-commerce in cui un
electronic exchange:
(o mercato elettronico pubblico con numerosi
venditori e acquirenti) rivolge, formalmente connesso con un altro, la
proposta di scambio d informazioni;
e-government: un’entità governativa compra o offre beni, servizi o
informazioni a privati o aziende.
Con la maturazione degli studi legati a Internet è stato possibile creare
(browsers)
programmi interfaccia capaci di facilitare la navigazione in
modo che anche utenti non esperti possano praticarla.
I vantaggi per chi deve acquistare sono molteplici dalla disponibilità 24
ore su 24 dei negozi multimediali, passando per la varietà nettamente
superiore di proposte di vendita, per arrivare alla consegna a domicilio
della merce.
Il commercio elettronico d’altra parte presenta anche aspetti negativi:
spesso i siti che si prestano allo smercio non hanno un’impostazione
chiara e facilmente intuibile, inoltre, l’informazione e la sicurezza relativi
alle procedure di pagamento sono carenti o troppo generici.
Con la “legge Bassanini” (Legge n.59 del 15 marzo 1997) è stato
registrato un passo in avanti per quanto concerne la multimedializzazione
delle pratiche burocratiche; essa conferisce pari validità ai documenti
cartacei ed elettronici sottoscritti dalle parti.
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Schema riassuntivo della struttura per il commercio elettronico.
MARKETPLACES
marketplace
Con il termine si intende genericamente il luogo in cui
avvengono gli scambi commerciali, esso può essere sia concreto sia
virtuale. Nel linguaggio dell’economia si riferisce ai siti Internet di
intermediazione per la compravendita di prodotti e servizi, i quali possono
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appartenere alle più disparate categorie ed essere poste in questi mercati
da venditori o siti web diversi.
Sulla base delle merci offerte si suddividono in:
verticali: offrono un unico tipo di prodotto, sono specializzati ed in
alcuni casi pongono in vendita prodotti di nicchia; la loro caratteristica
principale è l’omogeneità del business, ciò garantisce un elevata
competenza nel settore;
orizzontali: offrono vari tipi di beni e servizi; la mancanza di
specializzazione va a vantaggio del costo concorrenziale da una parte,
di un’ampia gamma di fruitori dall’altra.
Le principali funzioni degli e-marketplaces sono di mettere in
buyers sellers,
comunicazione e facilitare lo scambio di informazioni, beni,
servizi e pagamenti associati con le transazioni di mercato, stabilire
un’infrastruttura istituzionale, come un impianto normativo e legale, che
permetta un efficiente funzionamento del mercato.
marketspace marketplace
Un è un in cui i rapporti tra le due parti presenti
in una cessione avvengono esclusivamente attraverso via telematica. Alla
base di questi spazi vi stanno degli elementi essenziali, che come è
facilmente intuibile, sono compratori e venditori, prodotti e ambienti di
contrattazione. La dinamica dell’atto di compravendita può essere
front end
suddivisa in fasi tra le quali si possono riconoscere quella di
ovvero la porzione iniziale in cui il cliente interagisce con il pacchetto
proposto dal venditore che comprende un portale, cataloghi elettronici, un
carrello, un motore di ricerca e un portale per il pagamento; quella
intermediaria in cui un terzo interessato opera tra venditore e acquirente;
back end
infine quella di che si fonda sulle attività che supportano la
7 fulfillment
ricezione degli ordini on line. Comprende il (soddisfare le
richieste del cliente), l’amministrazione di un inventario, l’acquisto da
fornitori, il processo di pagamento, l’imballaggio e la spedizione.
marketplace
Esistono vari tipi di che si differenziano tra loro per il numero
di venditori che vi fanno parte. La forma più semplice è quella
dell’electronic storefront in altre parole quella in cui, all’interno di un sito
web, un unico commerciante oppure un’unica compagnia effettuano la
vendita di merci o servizi. Per effettuare le contrattazioni sono necessari,
e-auction
oltre ai già menzionati fattori, strutture , servizi di spedizione e
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di assistenza per il consumatore.
e-mall
Sono ormai diffusi gli (centri commerciali virtuali): presentano aree
commerciali disponibili per la “costruzione” di plurimi negozi. In alcuni
directories
casi contengono soltanto (collegamenti) ai veri e propri siti di
vendita; hanno il vantaggio di poter condividere l’offerta di servizi che
determina una maggiore efficienza ad un prezzo inferiore. Si possono
click-and-mortar
configurare come venditori oppure soltanto virtuali.
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e-marketplace
Gli sono mercati telematici, solitamente B2B, in cui i
compratori e gli offerenti scambiano beni; possono essere di tre tipi:
privati, pubblici e consorzi.
Private e-marketplaces: on line markets appartenenti ad una singola
sell-side buy-side marketplaces.
compagnia; possono essere sia sia Con
e-market
il primo termine si intende un privato in cui una compagnia
Mercato ad asta o licitazione on line. Sistema di negoziazione in cui i
1 compratori sono in concorrenza l’uno con l’altro, mentre i venditori sono
in concorrenza con altri venditori, tutti alla ricerca del prezzo più
vantaggioso.
Attività commerciale che si sviluppa sia on line nel mondo virtuale (da
2 cui click, sinonimo di interazione elettronica), sia attraverso punti vendita
tradizionali nel mondo reale (da cui mortar, cemento).
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vende sia prodotti standard sia prodotti specifici e personalizzati a
e-market
compagnie qualificate. Con il secondo un privato in cui una
compagnia acquista da fornitori invitati.
Public e-marketplaces: sono generalmente interazioni del tipo B2B,
posseduti e/o gestiti da un terzo interessato indipendente, che include
molti venditori e molti compratori; sono altrimenti conosciuti come
exchanges. e-marketplaces
Consortia (consorzi): posseduti da un piccolo gruppo
di grandi fornitori, solitamente associati per uno stesso tipo di
produzione.
ACQUISTO
Scelta del sito
La scelta del sito sul quale il compratore intende effettuare i propri
acquisti è molto importante; a questo proposito è necessario comprendere
la natura degli spazi commerciali presenti in rete.
Internet, tra le sue varie applicazioni, è utilizzato come canale mediatico
per pubblicizzare i prodotti delle aziende, quindi facilitare l’espansione del
sellers
numero di possibili clienti. A tale fine i espongono nelle loro vetrine
virtuali le merci e/o i servizi da loro offerti, rimandando però l’effettiva
compera alle modalità tradizionali.
Diversamente c’è che inserisce in Rete interi cataloghi, foto e specifiche,
moduli per richieste di maggiori informazioni e si rende disponibile a
ricevere ordini via e-mail.
Infine si possono trovare dei veri e propri punti di vendita i quali sono
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shopping cart
caratterizzati dalla presenza di (carrello) e da quegli
elementi che consentono il pagamento on line.
Ciò che determina la validità di un sito al di là dei requisiti tecnici è la
credibilità riconosciuta dagli utenti stessi. I più gettonati sono quelli che
presentano sistemi di crittografia a garanzia delle transazioni e la
dichiarazione di rispettare le prescrizioni della legge sul trattamento dei
dati personali.
Altri elementi di affidabilità sono la garanzia di diritto di recesso
dall’acquisto oppure la disponibilità di un servizio clienti che preveda
come minimo dati informativi; meno frequente ma di notevole importanza
è la presenza di indicazioni a proposito di tutti i recapiti dell’impresa.
Selezione dei prodotti
Data la facilità con cui è possibile accedere a negozi di ogni tipologia e
caratteristica, lo shopping on line si incentra sulla comparazione dei
prezzi, dei servizi di recapito e sulla possibilità di personalizzazione delle
modalità di acquisto. Essendoci un rapporto diretto tra venditore
compratore, senza intermediari, il costo delle merci risulta notevolmente
scontato; quando invece sono presenti dei terzi nel processo di
compravendita le merci vengono rincarate in cambio di un servizio di
assistenza e consiglio; gli intercessori si occupano di fornire uno schema
riassuntivo di tutte le proposte presenti in rete affini alle richieste del
consumatore. In questo modo il paragone tra le varie opzioni è immediato;
l’elenco è ordinabile sulla base per esempio del costo più basso, del
tempo di consegna più rapido, della qualità del prodotto. Alcune imprese
consentono la personalizzazione dell’acquisto; mediante la comunicazione
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via e-mail il compratore può esprimere le proprie esigenze specifiche al
produttore il quale provvederà, se possibile, a soddisfarle. Questo tipo di
one-to-one
compravendita viene definita e prevede la creazione di un
user profile (profilo dell’utente) in cui sono registrate le preferenze, le
buyer.
richieste, i comportamenti e i dati anagrafici del Spesso questo
quadro complessivo viene costruito chiedendo direttamente al
consumatore i propri dati, valutando il precedente percorso tra i modelli di
cookie
acquisto oppure attraverso un ovvero un file dati posto nell’hard
drive dell’utente da un web server , spesso non rilevabile o privo del
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consenso del possessore del computer, che raccoglie informazioni sulle
attività del fruitore nel sito. In riferimento a questi studi e alla loro legalità
e valore etico è necessario porre molta attenzione in quanto possono
andare a danno della privacy.
L'hard disk drive (termine di origine inglese), in sigla HDD, normalmente
3 abbreviato in hard disk, raramente anche chiamato fixed disk drive
(sinonimo sempre di origine inglese), in sigla FDD, anche chiamato disco
rigido (traduzione letterale di "hard disk") o disco fisso (traduzione
letterale di "fixed disk"), è una tipologia di dispositivo di memoria di
massa che utilizza uno o più dischi magnetici per l'archiviazione dei dati.
Un server web è un processo, e per estensione il computer su cui è in
4 esecuzione, che si occupa di fornire, su richiesta del browser (programma
che consente agli utenti di visualizzare e interagire con testi, immagini e
altre informazioni), una pagina web (spesso scritta in HTML). L'insieme di
server web dà vita al World Wide Web, uno dei servizi più utilizzati di
Internet. 11
Schema riassuntivo del processo di decisione del compratore.
Acquisto e modalità di pagamento
Una volta operata la scelta del bene o del servizio è necessario compilare
un modulo d’ordine on line al fine di concludere l’acquisto; in esso
dovranno essere inseriti i dati personali che verranno utilizzati per la
fatturazione e per la consegna della merce.
e-stores
La maggior parte degli offrono il servizio di “carrelli virtuali” che
consentono di selezionare un prodotto che si intende comperare e, senza
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passare subito alla fase di pagamento, proseguire con lo shopping per poi
effettuare un unico versamento finale al termine del tour tra le vetrine.
Alcuni siti prevedono l’assegnazione di una password a coloro che sono
già registrati, in modo da evitare di dover reinserire ad ogni acquisto i
propri dati personali al momento del saldo.
Un fattore che spesso e volentieri inganna i consumatori è la spesa legata
al recapito delle merci; generalmente il prezzo di tale servizio, che varia a
seconda della tipologia di spedizione selezionata e del gestore che se ne
occupa, non è compreso nell’ammontare totale e costituisce uno sborso
supplementare che spesso risulta considerevole. Si consiglia per cui di
porre attenzione a questo aspetto prima di concludere l’acquisto.
L’ordinazione può considerarsi conclusa solamente nel momento in cui
l’acquirente riceve l’e-mail di conferma. Questa va conservata assieme al
modulo di spesa riempito con i dati personali, la pagina con i dati fiscali e i
riferimenti che possono permettere una localizzazione del sito, l’estratto
conto della carta di credito attestante l’avvenuto addebito (nel caso in cui
si scelga tale modalità di pagamento); sarebbe opportuno produrne una
copia cartacea. Tali documenti risulteranno utili nell’eventualità in cui ci
fosse bisogno di far valere i propri diritti di recesso e di restituzione della