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Il catering è essenzialmente un metodo manageriale che nasce nel 1902 negli Stati Uniti,
quando la compagnia telefonica “Illinois Bell” intuisce
i vantaggi della ristorazione in fabbrica e decide di
organizzare una mensa per i propri dipendenti; il
catering quindi non nasce come un’attività
commerciale, bensì per bisogno.
Oggi inoltre, dopo gli straordinari progressi dei mezzi
di trasporto, mangiare in viaggio non è più un
problema: sui voli internazionali e sui treni i
passeggeri possono consumare pasti nutrienti, anche
se ovviamente standardizzati, mentre gli
automobilisti hanno solo l’imbarazzo della scelta tra
innumerevoli ristoranti e auto-grill; sulle navi da
crociera, invece, vengono proposti piatti di cucina internazionale.
3. LE VARIE TIPOLOGIE DI CATERING
Sappiamo che la ristorazione extra-domestica viene realizzata da strutture che si
ristorazione commerciale
raccolgono attorno a tre grandi comparti: la , la
ristorazione collettiva ristorazione viaggiante
e la .
C’è da evidenziare, inoltre, il fenomeno che ha portato a una relazione e
connessione/integrazione tra ristorazione collettiva e ristorazione commerciale: è il caso
ticket restaurant buono pasto,
del o che collega contemporaneamente l’azienda di
catering, il cliente e la struttura commerciale presso la quale verrà utilizzato il buono
stesso.
Il servizio che sta alla base del contratto di catering può avere una caratterizzazione e
una strutturazione tecnologica ben diversa, a seconda delle condizioni strutturali e sociali
in cui è nato e delle richieste che maturano nell’evolversi del servizio stesso e delle
esigenze degli utenti che l’hanno richiesto.
Il servizio di catering, inoltre, è autonomo e indipendente anche se esso può essere
collegato ad un altro settore ristorativo, come ad esempio un’azienda che gestisce un
proprio ristorante aperto al pubblico e nel contempo svolge attività di catering o
banqueting per altre aziende. 3
3.1 RISTORAZIONE COMMERCIALE
Gli esercizi che materializzano la ristorazione commerciale si dividono in:
ristorazione tradizionale , che comprende ristoranti, pizzerie, trattorie, osterie,
ecc.;
neoristorazione , che comprende snack-bar, fast-food, self-service, autogrill, ecc.
La loro caratterizzazione fondamentale è che gli utenti consumatori non sono
normalmente riuniti in comunità ed essi stessi sono i titolari dei rapporti che si
stabiliscono con il ristoratore, al quale pagano direttamente il corrispettivo del servizio
ottenuto.
In questo tipo di ristorazione il rapporto cliente-gestore è quindi fondamentale; il cliente,
inoltre, ha la comodità di ricevere un servizio completo e personalizzato.
3.2 RISTORAZIONE COLLETTIVA
La ristorazione collettiva comprende tutte le strutture che provvedono ai pasti di
consumatori riuniti in comunità (aziende, scuole, ospedali, ecc.) individuate
preventivamente; quindi, nella ristorazione collettiva, i titolari del rapporto giuridico di
committente, caterer-gestore-
catering sono il rappresentante l’azienda-utente e il
appaltatore del servizio richiesto. Il fruitore finale del servizio, quindi, non interviene nel
rapporto giuridico fondamentale di somministrazione.
Le diverse strutture e i corrispondenti segmenti in cui si articola la ristorazione collettiva
sono:
1. ristorazione aziendale
aziende artigiane/industriali/commerciali ;
→
2. ristorazione scolastica
scuole/università/centri studi ;
→
3. ristorazione socio-sanitaria
ospedali/cliniche/case di cura ;
→ 4
4. ristorazione per altre comunità.
carceri/penitenziari/caserme/istituti religiosi →
Affermare che il catering trova nella ristorazione collettiva uno degli ambiti privilegiati
della sua concretizzazione non significa che tutti i settori siano coinvolti in ugual misura.
Nella ristorazione aziendale il catering è molto presente e in piena espansione, circa l’
80% del mercato nazionale; la mensa, inoltre, svolge una funzione strategica per
l’impresa che ne fruisce: trasmette l’immagine aziendale, consente l’incontro e lo
sviluppo di relazioni sociali tra i dipendenti e rappresenta una pausa con funzione
rigeneratrice. Anche in quella scolastica il catering si è affermato, circa il 40%, tuttavia è
da tener presente che in questo settore vengono richieste particolari competenze
professionali (nutrizione, igiene, ecc.), specie nelle scuole materne. Diversa è la
situazione nella ristorazione sanitaria, dove si stanno ampliando e sperimentando
eventuali servizi innovativi, come la gestione computerizzata delle diete, ancora gestite
da moderne cucine interne; mentre per quanto riguarda le altre comunità, le modalità di
catering sono sostanzialmente assenti per via della gestione interna autonoma, salvo casi
eccezionali o sperimentali.
3.3. TIPOLOGIE DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO:
utilizzazione da parte del caterer della sala e della cucina fornita dal committente
per la preparazione dei pasti da consumare all’interno della struttura stessa, con
obbligo per il caterer di svolgere tutte le funzioni con personale proprio;
preparazione dei piatti all’esterno della comunità, presso un centro di produzione
pasti di proprietà o a disposizione del caterer, il quale provvederà poi al trasporto
per la consumazione presso la comunità convenzionata; la fornitura può limitarsi
alla semplice consegna del pasto preconfezionato o al servizio completo di
distribuzione agli utenti e pulizia dei locali;
uso di una tecnologia mista, in quanto
prevede la preparazione in loco
(mensa) di molti piatti e la
veicolazione dei soli cibi che 5
richiedono una preparazione più complessa o che non necessitano di una
successiva manipolazione.
3.4. TIPOLOGIE DI DISTRIBUZIONE:
Distribuzione con legame caldo
1. , nei centri di produzione pasti le vivande
vengono confezionate a caldo in vaschette monoporzione o contenitori
gastronorm, e successivamente chiuse termicamente in contenitori isolanti. Il
trasporto nei luoghi di consumo avviene con idonei veicoli che garantiscono un
buon isolamento termico (mai scendere al di sotto dei 60 °C).
I vantaggi sono:
sprechi e giacenze ridotte;
no attrezzature per lo stoccaggio e il ricondizionamento;
ampia scelta delle proposte gastronomiche;
buona appetibilità del cibo.
Gli svantaggi sono:
difficoltà nel mantenere costante la temperatura ideale;
maggior numero di personale;
elevato investimento in mezzi e attrezzature di trasporto;
orari d rispettare e difficoltà nel far fronte a imprevisti.
Distribuzione con legame refrigerato
2. , le vivande cotte vengono
confezionate a caldo in vaschette monoporzione e sottoposte ad un processo
rapido di raffreddamento nell’abbattitore di temperatura, passando da 70 °C a
10 °C in massimo un’ora. Segue lo stoccaggio in cella frigorifera dove possono
essere conservate per 5 giorni; il trasporto delle vaschette avviene in appositi
mezzi refrigerati e vengono ricondizionate nel luogo di consumo con forni a
convezione o a microonde.
I vantaggi sono:
possibilità di rifornire utenze lontane;
meno automezzi per il trasporto; 6
possibilità di effettuare il servizio anche quando il centro di produzione non
funziona;
organizzazione più razionale del personale e delle attrezzature.
Gli svantaggi sono:
elevato investimento per attrezzature di raffreddamento;
maggiori rischi igienici;
limitazione delle proposte gastronomiche.
Distribuzione con legame surgelato
3. , i prodotti, racchiusi in vaschette
monoporzione sigillate, devono essere portati rapidamente da 70 °C a -18 °C al
cuore e conservati a temperature comprese tra i -18 °C e i -20 °C fino al
momento dell’utilizzo; il tempo di conservazione è di circa 4-6 mesi. Il trasporto
avviene con mezzi frigoriferi per surgelati.
I vantaggi sono:
possibilità di fornire utenze molto lontane;
lungo tempo di conservazione e maggiore igiene;
meno automezzi per il trasporto;
possibilità di effettuare il servizio anche quando il centro di produzione non
funziona;
Gli svantaggi sono:
difficoltà dell’utenza ad accettare l’idea del pranzo surgelato;
elevato investimento per attrezzature di raffreddamento;
limitazione delle proposte gastronomiche.
3.5. RISTORAZIONE VIAGGIANTE
La ristorazione viaggiante si riferisce ad una modalità di soluzione del pasto che non può
essere risolta dalla ristorazione commerciale, in quanto si realizza proprio su strutture in
movimento come treni, aerei, navi o piattaforme off-shore.
Le aziende che operano in questo settore presentano delle forti specificità legate al
servizio di ristorazione erogato a bordo dei mezzi di trasporto che condiziona, non poco,
gli investimenti e le dotazioni tecnologiche necessarie per il trattamento dei prodotti
(forni, frigoriferi, ecc.), per l’erogazione del servizio (carrelli, vassoi) e per la formazione
professionale degli addetti. 7
SEGMENTI DELLA RISTORAZIONE VIAGGIANTE:
catering ferroviario , riguarda la ristorazione che si svolge sui treni che
dispongono di carrozza-ristorante, vagone self-service o servizio di ristoro con
carrelli minibar; la gestione è stata affidata dalle FS in appalto a un fornitore
unico: lo “Chef Express”, divisione dell’ Agape (gruppo Cremonini). È un settore
che richiede un’alta specializzazione e che esige una particolare attenzione alla
professionalità e alla preparazione del personale, alla qualità del servizio e dei
prodotti; La società di catering cura l’intero servizio, dalla produzione alla
somministrazione.
catering aereo , presenta un costante aumento e la qualità del servizio e dei
pasti è fondamentale per
accattivarsi la clientela, alla
quale vengono offerti
continuamente servizi
innovativi come voli a
business
condizioni speciali,
class, arredi confortevoli e
menù ricercati. Nella
ristorazione sugli aerei la
società di catering fornisce pasti preconfezionati, mentre la distribuzione ai
passeggeri è curata dal personale della compagnia aerea.
La tendenza generale è di servire un pasto freddo, anche se alcune compagnie
prediligono una pietanza calda che richiede, ovviamente, specifiche
a la carte,
attrezzature come forni elettrici; altre, invece, offrono menù con l’uso
di speciali forni e frigoriferi da volo.
catering navale , è considerato in
Italia uno dei più vecchi poiché la
sua nascita viene collocata
intorno agli anni trenta. Nel
società di
catering navale la
catering si impegna a: 8
somministrare il trattamento del vitto all’equipaggio, al personale di terra e ai
passeggeri;
fornire a ciascuna nave la quantità di viveri sufficiente per la durata di ogni
viaggio.
3.6. I TICKET RESTAURANT O BUONI PASTO
Il buono pasto, è un servizio sostitutivo della mensa utilizzato dalle aziende medio-piccole
che non hanno organizzato un sistema di ristorazione interno. Il buono pasto viene
emesso da una società di catering; l’imprenditore aziendale, compra un certo numero di
ticket pagando alla società di catering una somma, il dipendente che riceve il buono
pasto può utilizzarlo presso gli esercizi pubblici convenzionati, i quali vengono rimborsati
dalla società che ha emesso i ticket. La società di catering eroga quindi una fornitura
indiretta del servizio attraverso una rete di locali da essa proposta e organizzata,
appartenenti prevalentemente alla ristorazione veloce, realizzando un integrazione tra i
comparti della ristorazione commerciale e quelli della ristorazione collettiva. La tipologia
contrattuale di riferimento è il contratto d’appalto di servizi (art 1655 c.c.)
4. IL CONTRATTO ATIPICO DI CATERING.
Il catering si può definire come “un contratto con cui una parte (un’impresa specializzata
caterer,
nella ristorazione) denominata si impegna, dietro il corrispettivo di un prezzo, a
eseguire a favore dell’altra parte (un’azienda o di un ente pubblico) una prestazione
periodica di preparazione e somministrazione di alimenti o bevande”. Il contratto di
catering è un contratto atipico consentito dall’art.1322 2° comma c.c. il quale dispone
le parti possono anche concludere contratti che non appartengono ai tipi aventi una
che