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Introduzione Sviluppo e progresso nell’ambito alimentare tesina
Questa tesina di maturità descrive il tema dello sviluppo e del progresso in ambito alimentare. Gli argomenti proposti nella tesina sono i seguenti: Giovanni Verga e il Positivismo, Belle Époque e società di massa, tracciabilità dei prodotti, Catering e Banqueting, Healthy Eating and Mediterranean Diet Pyramid, Charmat o Champenoise? Differenze tra Metodo Martinotti e Metodo Classico.
Collegamenti
Sviluppo e progresso nell’ambito alimentare tesina
Italiano -
Giovanni Verga e il Positivismo
.Storia -
Belle Époque e società di massa
.Economia -
La tracciabilità dei prodotti
.Cucina -
Catering e Banqueting
.English -
Healthy Eating and Mediterranean Diet Pyramid
.Alimentazione -
Le Healthy Eating and Mediterranean Diet Pyramid
.Sala -
Charmat o Champenoise? Differenze tra Metodo Martinotti e Metodo Classico
.B ELLE ÉPOQUE E SOCIETÀ DI MASSA
Nascita di Belle ÉPOQUE
Prima di parlare degli argomenti presenti nel titolo, sarebbe opportuno
introdurre la situazione socio-politica del fine '800.
Dal 1973 al 1894 l'Europa era afflitta da una grave crisi economica, che
aveva spaventato i grandi ricchi facendogli credere che il sistema
capitalistico stesse per fallire. A questo si aggiungeva il fatto che i politici
erano terrorizzati dai possibili attentati anarchici, e nelle città e campagne
le persone venivano represse solo per il fatto che chiedevano di avere più
pane e acqua. Intanto i borghesi risparmiavano il proprio denaro e
l'aristocrazia non era più gioiosa per il momento.
Negli ultimi anni dell'Ottocento si sentiva un aria di ripresa socio-economica;
non c'erano più guerre in quel periodo. Le persone erano più fiduciose nel
futuro grazie alle scoperte tecnologiche, scientifiche e nel campo di
medicina. Nel 1901 morì la regina inglese Vittoria: finiva l'età vittoriana!
Il successore, Edoardo VII, era altrettanto 'bravo' quanto lei, però questa
successione divenne il simbolo di un grande cambiamento: si passava
dalla tristezza alla gioia, dai sacrifici alla Belle époque (“bei tempi”), anni
chiamati così dal 1900 al 1914.
Novità alimentari e tecnologici
Il 15 aprile 1900 è una data assai importante, in quanto rappresenta
l'inaugurazione dell'Expo di Parigi con decine di migliaia di visitatori da
tutto il mondo. Vi venivano presentate novità soprattutto nel campo
alimentare e tecnologico. Per quanto riguarda l'alimentazione, c'erano
tantissimi prodotti da tutto il mondo, come i tanti tipi di tè indiano e le
prime confezioni di carne in scatola provenienti dagli USA.
Parigi e Vienna rappresentavano i centri di questo periodo: A Parigi i
simboli della Belle époque erano due: il primo era Chez Maxim's, che era
un locale di lusso dove stavano i principi, politici, ecc., dove si beveva
champagne e ci si divertiva; il secondo era un café-chantant, che era una
locale di alto classe dove si organizzava spettacoli che hanno fatto nascere i
musical. A Vienna c'era la corte imperiale con i suoi grandi balli: si ballava il
valzer. Nuovi invenzioni tecnologici
Come è stato prima, la Belle époque è stato un periodo di grandi invenzioni
tecnologiche e scoperte scientifiche. Nel 1903 si alzò in volo per la prima
volta un aeroplano dei fratelli Wright. Una delle più importanti invenzioni
era l'automobile. Infatti ce n'erano pochissime in quegli anni, ma anche la
radio, la radioattività contenuta nell'uranio, scoperta da Marie e Pierre
Curie; la teoria della relatività di Alber Einstein; bla definizione di
inconscio di Sigmund Freud, che diede vita alla psicoanalisi. Queste
invenzioni hanno avuto però anche il loro prezzo da pagare, come i primi
incidenti automobilistici, o incidenti dei treni causando 80 morti e
l'avvelenamento dalle radiazioni di Marie Curie che la portò alla morte.
È sbagliato dire che la Belle époque era un periodo bello per tutti, perché è
falso. Si può dire che oltre ai molto ricchi e i medio-ricchi e la classe media, i
contadini e gli operai erano come sempre le vittime della società.
Bisogna dire che grazie ai migliori macchinari, gli operai poterono chiedere
una diminuzione di ore di lavoro. Il senso della famiglia era esteso a più
cerchie e c'era un'aria di buoni sentimenti.
La Seconda rivoluzione industriale aveva cominciato ad offrire beni di
consumo durevoli. Le persone dimostrarono subito interesse per questi
oggetti e li volevano molto. Gli USA furono i primi a soddisfare questi bisogni
migliorando le tecniche di distribuzione. Essi impiantarono grandi
magazzini nei centri urbani, dove si poteva comprare di tutto, anche
rateizzando i pagamenti.
Nel 1909 Henry Ford costruì un automobile chiamata “Model T”, che era
una alternativa alle lussuose macchine che solo i ricchi si potevano
permettere. Quindi questa auto era accessibile alla “classe media”. Anche
se il costo di questa automobile non era proprio altissimo, ancora non era
veramente competitivo, quindi bisognava abbassare i costi di produzione.
Proprio in quegli anni l'ingegnere Frederick Taylor aveva ideato una nuova
organizzazione del lavoro, che proprio grazie a lui venne chiamata
taylorismo. Essa consisteva nel dividere ogni operazione in una serie di
mini-operazioni ancora più semplificate, riducendo così i costi di produzione
e di conseguenza il prezzo del prodotto.
Grazie a questo sistema, Ford poté realizzare la produzione in serie.
I lavoratori lavoravano con ritmi imposti diventando simili a robot; non
potevano neanche allontanarsi per soddisfare i loro bisogni corporali. Per
alleviare questa dolorosa situazione, Ford decise di ridurre le ore lavorative e
aumentando i salari. La società di massa
Nell'Ottocento i partiti erano “partiti notabili”, ovvero composti da persone
ricche e importanti. Gli elettori erano solo borghesi, quindi una piccola parte
della popolazione. Nel Novecento invece i partiti furono “partiti di massa”,
che permettevano di votare a molte più persone. Quindi, l'obbiettivo più
importante dei partiti di massa era quello di concedere il suffragio
universale maschile.
Concludendo, si può dire che il Novecento è il secolo in cui si sviluppò la
società di massa, ovvero dove gli abitanti non abitano più sparsi nelle
campagne, ma in città. La vita delle persone non diventa però migliore, dato
che diventa più grigia e ripetitiva; le persone non abitano in un'area dove
sanno tutto e di tutti e dove si aiutano a vicenda, ma fanno parte di realtà
più grandi, come le fabbriche. In questa realtà le mentalità degli individui
tendono a uniformarsi, e le persone diventano più condizionate, più facili da
controllare.
La tracciabilità dei prodotti:
procedure e normative
Secondo lo standard Uni del ISO 9000:2000 la qualità indica “il grado (il
livello: eccellente, alto, medio, basso, scarso) in cui un insieme di
caratteristiche intrinseche (sostanze che sono presenti in un prodotto)
soddisfa i requisiti(le esigenze e aspettative espresse o implicite, di tutti i
soggetti interessati) ”, impliciti o chiaramente espressi. Gli enti di
normazione si occupano di elaborare gli standard, che sono i documenti che
forniscono specifiche tecniche relative alla sicurezza e alla qualità dei
processi e dei prodotti alimentari. I più noti sono ISO, CEN e UNI.
ISO sigla di
International
Organization for
Standardization,
organizzazione che
definisce Repubblica
normative standard per la qualità accettate a livello internazionale. Fondata
in Svizzera nel 1947. Si occupa della sicurezza, rispetto per l'ambiente
prestazioni. Le norme ISO hanno una numerazione del tipo "ISO xxxx:yyyy",
dov'è "xxxx" è il numero della norma,
mentre "yyyy" indica l'anno di
pubblicazione.
CEN, Comité Européen de
Normalisation, che agisce su base
europea con lo scopo di contribuire a
rimuovere le barriere commerciali per
le industrie ed i consumatori europei e promuovere l'economia europea nel
commercio mondiale.
UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che studia, elabora,
approva e pubblica le norme
tecniche volontarie in tutti i settori
tranne in quelli elettrico ed
elettrotecnico.
Garantire la qualità nell’alimentazione è uno dei compiti fondamentali
nel settore agroalimentare. Il concetto di qualità comprende: sicurezza
alimentare (igienico-sanitario e ambientale) , qualità nutrizionale (principi
nutritivi) , gastronomica (organolettico-sensoriale) e tecnologica
(conservazione). I consumatori oggi scelgono i cibi non solo per la qualità
gastronomica (il gusto), ma anche in base agli altri tipi di qualità. Nel
regolamento è stato introdotto il concetto di rintracciabilità e
tracciabilità dei prodotti alimentari. La tracciabilità è la possibilità di
seguire il processo di un alimento mangime animale destinato alla
produzione alimentare o sostanze che entra a far parte di un alimento o
mangime attraverso tutte le fasi di produzione, trasformazione e
distribuzione. Invece la rintracciabilità indica il processo inverso. Essi
sistema HACCP che serve per identificare le materie
collaborano con il
prime soggette a possibili criticità e valutare la possibilità di
organizzare un sistema di rintracciabilità più dettagliato.
La rintracciabilità può essere obbligatoria è facoltativa. La prima deve
essere garantita dagli operatori del settore alimentare in tutte le fasi della
filiera produttiva. Essi hanno l'obbligo di registrare e conservare le
informazioni sui fornitori e sui clienti, la natura dei beni ricevuti e dei
prodotti venduti. La rintracciabilità volontaria si basa sull’adozione da parte
degli operatori di uno standard riconosciuto.
Progettare un sistema di rintracciabilità significa definire una
procedura che permette di costruire e ricostruire la storia di un prodotto
lungo largo della filiera. È necessario: definire gli obiettivi da raggiungere è il
flow-sheet (è un grafico di tutte le aziende coinvolte nella filiera), individuare
il nodo di coordinamento (scelta dell’azienda LEADER), monitorare i flussi di
materiali(proprio lotto), registrare i dati. Nella pratica il processo si attua
adottando un “sistema per lotti”, necessario per identificare tutte le aziende
fornitrici delle materie prime confluite in un dato prodotto.
La normativa sulla rintracciabilità si basa principalmente su Regolamento
CE n. 178/200, che: fornisce disposizioni agli operatori del sistema
alimentare; istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare; prevede
un sistema di allarme rapido per notificare un rischio diretto o indiretto per
la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi. In seguito sono state
emesse altre norme europee sull'argomento.
La normativa nazionale sull'alimentazione riguarda essenzialmente il
provvedimento 15 dicembre 2005 (che permette la gestione omogenea del
sistema di allerta per alimenti destinati al consumo umano); l'Accordo 28
luglio 2005 sulle linee guida ai fini della rintracciabilità degli alimenti e dei
mangimi per fini di sanità pubblica.
Le norme volontarie sulla rintracciabilità riguardano lo standard UNI EN
ISO 22005:2008, ve