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Tesina esame maturità

Davide Ambrosi Classe V-B odontotecnici 2008-2009

Inlay e onlay.

Grazie alla modellazione biogenerica della superficie di masticazione

secondo le indicazioni del prof. Mehl e del prof. Blanz, ottenete una

proposta di inlay e onlay che corrisponde in modo ottimale alla

morfologia del dente naturale. Inoltre, le ceramiche ad alte prestazioni

di produzione industriale offrono un’eccellente qualità dei materiali e

rappresentano l’alternativa ideale alla ceramica pressata.

Fig.23: Inlay e onlay 13

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inLab CAD/CAM System (in English)

Fig.24 : Various apparatuses The Sirona inLab is a CAD/CAM

(computer-assisted design/computer-

assisted machining) unit designed to

fabricate all-ceramic inlays, onlays,

copings, crowns and 3-unit fixed

partial denture substructures from

millable ceramic blocks. Sirona states

it uses the same design/machining

technology as Sirona’s CEREC 3D and

is the first CAD/CAM unit designed for

use in a dental laboratory. The inLab

creates a digital image by scanning a die and then generates and displays a 3-dimensional

restoration on the screen. The technician can alter the design to suit individual preferences. Once

designed, the inLab mills the restoration from a block of VITA/ Ivoclar ceramic or 3M ESPE heat-

cured composite. Sirona states the total processing time is 27 minutes for a coping and 76 minutes

for a bridge framework. This time can be further reduced with the addition of Sirona’s inEos

Dental Digitizer external scanner. The inLab can be used to fabricate fully-contoured crowns and

bridges or it can be used to fabricate copings only, with full-contour achieved by the traditional

layered porcelain technique. Sirona provides free upgrades to its software, but charges a nominal

fee for “activation keys” (one key required per unit fabricated). The inLab requires a conventional

Pentium 4 PC, weighs 66 lbs, measures 19”Wx10”Hx18”D, and requires 100V – 230V AC, 50/60 Hz.

The inLab CAD/CAM System can be used to fabricate inlays, onlays, veneers, crowns, and fixed

partial denture frameworks from millable blocks. The system is compatible with ceramic and

composite blocks available from VITA, Ivoclar, and 3M/ESPE. The system provides the option of

fabricating a fully-contoured crown or a coping only. Evaluators attended the same 3-day training

course that is provided to purchasers of the inLab, and they thought the training was effective and

the operating manual very helpful in overcoming a steep learning curve. They felt the 24-hour

technical support hotline provided readily-available, competent assistance. All evaluators agreed

the inLab saved time over the traditional method of fabricating metal-ceramic and all-ceramic

restorations. An optional external scanner reduces the scanning time even further. The remake

rate was very low once the initial learning curve was overcome, and there was no negative

feedback from the clinicians who inserted the restorations.

Digital Dentistry is rapidly becoming a standard procedure for state of the art dental offices and

laboratories. At the current rate, digital impressions are gaining acceptance over physical

impressions as the preferred choice, which will open up new possibilities for collaboration

between dentists and dental technicians. CEREC Connect is a Web-based communication platform

designed exclusively for CEREC dentists and Sirona inLab laboratories. The service allows CEREC

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dentists to eliminate physical impressions by electronically transmitting a digitally-scanned

impresson to the inLab laboratory of choice. The dental technician designs the restoration on the

basis of a virtual model - without the need for a conventional model. Following this, the

restoration is fabricated on a computer-controlled milling unit. While digital impressions are

quickly being accepted, Sirona plans to offer labs the ability to create a physical model from the

CEREC digital impression in the near future. Some laboratories prefer a model; Sirona’s plan is not

to insist on model-less dentistry. The next step will be to offer laboratories both options, and let

them decide on their own when they're ready to transition to the digital method. CEREC Connect

is the world’s largest Digital Dental Network. It connects CEREC offices and inLab laboratories from

all around the globe. CEREC Connect paves the way for the "impression-free” dental practice as

well as to the "model-free” dental laboratory. 16

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La Zirconia (ossido di zirconio) ZrO2

La zirconia è uno dei materiali più recenti

introdotti nella tecnologia protesica. La

zirconia gode di un sostanziale vantaggio

rispetto ad altri materiali dentali grazie alle

seguenti caratteristiche: resistenza meccanica,

biocompatibilità e resistenza alla frattura due

volte superiori all’allumina.

Fig.25:Polvere di zirconia

La ricerca moderna sullo zirconio come biomateriale pone l’attenzione sulla ceramica Zirconia Y-

TZP (Yttria caratterizzata da microstrutture estremamente fini, note come Tetragonal Zirconia

Polycrystals, policristalli di zirconio tetragonale).

Infatti la zirconia utilizzata in campo dentale necessita dell’aggiunta dell’ittrio,in misura del 3-6%

per stabilizzare la zirconia in fase tetragonale. Fig.26: La zirconia in fase tetragonale

Zirconio – Origine ed evoluzione

Lo zirconio era noto sin dall’antichità come pietra

preziosa.

Il nome del metallo, zirconio, viene dalla parola araba

“Zargon” (di colore oro) che, a sua volta, proviene dalle

due parole persiane “Zar” (oro) e “Gun” (colore).

Zirconia, il biossido di metallo (ZrO2), fu identificato nel

1789 dal chimico tedesco Martin Heinrich Klaproth.

Fig.27: Zirconio allo stato grezzo 17

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Caratteristiche della Zirconia

-Resistente alle fratture;

-Alta resistenza all’usura;

-Alta resistenza all’aggressione chimica;

-Bassa conducibilità termica ed elettrica;

-Elevata durezza;

-Basso coefficiente di attrito;

-Ottime qualità estetiche;

-Ha un’elevata biocompatibilità.

Resistenza a flessione di 1200 Mpa ma può diminuire a 700

Mpa

Questo accade quando la zirconia non viene

completamente ricoperta dal materiale estetico e quindi va

a contatto con la saliva.

Realmente la zirconia è biocompatibile con il nostro organismo?

Secondo degli studi realizzati da Rosario Muto fondatore dell’Associazione Italiana Periti

Odontotecnici (A.I.P.O.) la zirconia non è pura ed è radioattiva.

L’ossido di zirconi per essere biocompatibile deve essere privo di impurità e preparato con una

precisa tecnica, cosa che fin’ora non sembra accadere.

In presenza di altre protesi in metallo o otturazioni in amalgama possono alterarsi e creare delle

dislocazioni con la formazione di radicali liberi che andranno a reagire col nostro organismo.

In Giappone producono questo materiale e lo rivendono agli altri paesi ,ma la Sanità giapponese

ne vieta l’utilizzo a scopo sanitario nel proprio Paese. 18

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Gli ossidi sono responsabili di diversi effetti sull’organismo. Gli ioni metallici liberati dalla

corrosione elettrochimica possono diffondersi nei tessuti duri,nei tessuti molli e nei liquidi: dalla

saliva al tubo digerente, alla diffusione nell’organismo, con accumulo e/o secrezione . Si possono

avere effetti locali o generali.

Effetti locali:

Sensazione di bruciore Discromia dentale

Dolore galvanico Pulpite dentale “shock elettrico pulpare”;

Modificazione del pH Neoplasie maligne o benigne

Acufeni e emicranie Cariogenesi

Sapore metallico Alitosi

Xerostomia Maggiore o minore salivazione

Maggior formazione della placca Glossite

Eritema allergico,stomatite,erosione Ulcerazione della lingua e della mucosa orale

Dolori nevralgici lungo le branche del trigemino Correlazioni e interferenza elettronervosa

Interferenze muscolari, osteo posturali Lichen planus

Leucoplachia Cheilite, boccarola

Fratture radicolari Tattuaggi,retrazioni gengivali

Patologie paradontali Corrosione degli elementi dentali

Perimplantite Iperplasie poliformi

Aumento della temperatura corporea e

irritazione cronica dei tessuti

Effetti generali:

Intestino, sangue , pelle

Allergie, Riniti faringiti

Eczema alle mani o generalizzato

Dermatite eczematosa

Problemi Otorinolaringologici

Problemi Gastroenterologici

Problemi Neurologici

Alterazioni valori biologici ematici Tipi di Zirconia

Esistono principalmente 2 tipi di ossido di zirconio:

- Zirconia pre-sinterizzata;

- Zirconia HIP (Pressione isostatica a caldo).

In campo dentale viene utilizzata la zirconia pre-sinterizzata. 19

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Zirconia pre-sinterizzata

La Zirconia pre-sinterizzata viene preparata in tre fasi principali.

La polvere di Zirconia viene pressata e presinterizzata e questo avviene normalmente presso il

produttore.

Il centro di fresatura fresa il pezzo grezzo pre-sinterizzato e poi sinterizza la cappetta o la struttura

per ottenere la massima densità.

La preparazione dei pezzi grezzi pre-sinterizzati da parte del produttore differisce in funzione

dell’origine della polvere di Zirconia e delle condizioni di pressatura e pre-sinterizzazione

selezionate.

1) Polvere

Le polveri di Zirconia disponibili possono avere dimensioni diverse dei grani, diverse distribuzioni

delle dimensioni dei grani e diversi additivi (cioè, il legante per il passo di pressatura).

Gli additivi di ossido di Yttrio e Allumina possono essere distribuiti nel materiale in modi diversi, e

cioè in modo omogeneo in tutto il materiale, o con una maggiore concentrazione di grani ai bordi

ecc. La dimensione dei grani ha effetto sulla resistenza e sull’indurimento di trasformazione, una

caratteristica

meccanica fondamentale della Zirconia. Le variazioni nella distribuzione della dimensione dei grani

influiscono sulla porosità e quindi sulla traslucenza del materiale. La distribuzione degli additivi

può influenzare la stabilità idrotermica del materiale sinterizzato.

Le differenze nella polvere di Zirconia influiscono sulla resistenza/stabilità a lungo termine e

sulla traslucenza del restauro. 20

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2) Condizioni di pressatura:

La polvere viene prima pressata, e il processo può essere eseguito con procedure diverse (cioè,

isostaticamente o assialmente).

Le condizioni di pressatura vengono regolate al fine di ottenere un pezzo grezzo ottimizzato per la

fase di pre-sinterizsinterizzazione. La metodologia di pressatura influenza l’omogeneità e la

densità di distribuzione del materiale e quindi l’adattamento marginale. Le condizioni di

pressatura possono causare differenze nella resistenza, nella traslucenza e influire sulla

temperatura finale di sinterizzazione della Zirconia.

Le condizioni di pressatura e il metodo di pressatura influiscono sull’adattamento marginale,

sulla resistenza e sulla traslucenza del restauro.

3) Pre-sinterizzazione

La polvere pressata di Zirconia viene quindi pre-sinterizzata in un forno, con un profilo di

temperatura ottimizzato, per generare un pezzo grezzo con adeguata resistenza e fresabilità.

Le condizioni di pre-sinterizzazione influiscono sulla resistenza del materiale e sulla sua

lavorabilità.

4) Colorazione

Alcuni materiali a base di Zirconia possono essere colorati nello stato pre-sinterizzato immergendo

cappette e strutture in un liquido colorante. Questo consente l’assorbimento degli agenti coloranti

all’interno del materiale. La colorazione può essere ottenuta tramite pigmenti (grani), o agenti non

pigmentati (ioni). E’ importante controllare l’effetto del liquido colorante sulle caratteristiche

meccaniche dell’ossido di zirconio.

La colorazione della Zirconia può influire sull’adattamento marginale, sulla resistenza e sulla

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