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Questa tesina descrive la Bioarchitettura, intesa in particolare come il connubio tra uomo e natura. La tesina di maturità permette i seguenti collegamenti interdisciplinari: in Italiano Gabriele D'Annunzio, la vita e la poesia "La pioggia nel pineto", in Urbanistica la progettazione urbana, in Impianti le energie rinnovabili.
Italiano: Gabriele D'annunzio, la vita e la poesia "La pioggia nel pineto".
Urbanistica: La progettazione urbana .
Impianti: Le energie rinnovabili.
BIOARCHITETTURA, PROGETTARE IN ARMONIA CON L'AMBIENTE
Cos'è la bioarchitettura
La bioarchitettura, è l'insieme delle discipline che presuppongono un atteggiamento
ecologicamente corretto nei confronti dell'ecosistema. In una visione caratterizzata dalla
più ampia interdisciplinarità e da un utilizzo parsimonioso delle risorse, la bioarchitettura
tende a integrare le attività dell'uomo alle preesistenze ambientali ed ai fenomeni naturali,
al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura.
Le teorie della Bioarchitettura si diffondono nella metà degli anni 1970, grazie all’impegno
di alcuni studiosi contro l’impiego di materiali e sostanze nocive artificiali nelle costruzioni.
Dalla fine degli anni 80 la bioarchitettura ha tentato di riunificare diverse discipline: studi
su impostazioni filosofiche e approcci progettuali preesistenti come quelli dell’architettura
organica.
La bioarchitettura analizza le condizioni del benessere delle persone in rapporto alle
abitazioni e ai luoghi su cui queste sono edificate. Essa prevede l'uso di materiali dotati
del minimo impatto possibile sull'ambiente, sia in fase di produzione sia in fase di impiego
e di smaltimento finale; considera la creazione di spazi abitativi privi dei caratteri di
nocività, attribuita al cosiddetto ambiente confinato, e prevede la protezione contro le
cause di inquinamento esterno.
Alcune delle caratteristiche tipiche della bioarchitettura sono: il recupero dell'acqua
piovana, raccolta e conservata per essere poi utilizzata in vario modo; la scelta dei
materiali effettuata con criteri che tengono conto del loro contenuto energetico (quantità di
energia necessaria per la loro produzione); l'uso di materiali riciclati o riciclabili; l'elevato
livello di isolamento termico e acustico; il ricorso a fonti energetiche alternative e
integrative.
Differenze tra edilizia tradizionale e bioedilizia
In una costruzione tradizionale, economicamente parlando, la mano d’opera per la
costruzione incide, per oltre il 60%, mentre l’incidenza del costo dei materiali rimane sotto
al 40%. Nella costruzione con la bioedilizia, questo rapporto viene completamente
rovesciato e quindi saranno i materiali d' alta qualità impiegati ad incidere per oltre il 60%
sul costo della costruzione, mentre l’incidenza della mano d’opera si ferma al 30-40%. 2
Una casa costruita con criteri di bioedilizia viene realizzata preferendo materiali
ecocompatibili che svolgono una funzione attiva sull’ambiente, favorendo la traspirabilità
delle pareti, rispettandone il profilo igrometrico, debellando così la formazione di muffe ed
umidità. Particolare e grande attenzione viene data alla coibentazione acustica e termica
che aumentano in maniera esponenziale il comfort ambientale e favoriscono un notevole
risparmio energetico, sia sulle spese per il riscaldamento in inverno che su quelle per il
condizionamento in estate.
Le strutture realizzate con tecnologie legate alla bioedilizia presentano maggiore
resistenza all'azione del sisma, oltre che all'azione dei forti venti, perché possono oscillare
sebbene saldamente ancorate, grazie a dei sistemi di fissaggio speciali in acciaio, a
solette o ad interrati costruiti in cemento armato. Le strutture in legno massiccio hanno
superato le prove sismiche in Giappone con la simulazione di un terremoto del 10º grado
della scala Richter. Le strutture costruite in edilizia tradizionale, ad esempio in cemento
armato, sono molto pesanti, rigide e poco flessibili per cui resistono peggio a sollecitazioni
sismiche. Inoltre le tamponature fatte di mattoni forati, nel caso di minima torsione della
struttura, esplodono frantumandosi in migliaia di schegge creando effetti e danni
devastanti.
Le strutture realizzate in Bioedilizia sono inoltre resistenti al fuoco, poiché il legno brucia
solo se è sottile ed arieggiato, altrimenti non brucia ma carbonizza lentamente. Una
parete in legno massiccio, dopo 90 minuti sottoposta all’azione di una fiamma a 1000°
gradi, aumenta la temperatura sul lato opposto di soli 1,8° gradi. Una parete in cemento
armato, sottoposta alla stessa prova dopo soli 30 minuti, aumenta la propria temperatura
di 400° gradi perché l’acciaio conduce il calore molto più rapidamente attraverso il
cemento. In questo stato la struttura in cemento armato o in acciaio crolla, collassando su
se stessa.
Nelle strutture in bioedilizia non esistono ponti termici. Nelle strutture in edilizia
tradizionale l’utilizzo di materiali ferrosi (es. balconi) facilitano il passaggio del caldo e del
freddo dall’esterno all’interno dell’abitazione.
Alcuni dei principi progettuali alla base della bioarchitettura sono:
ottimizzare il rapporto tra l'edificio ed il contesto. Compito dell'architetto, è creare
luoghi significativi per aiutare l'uomo ad abitare, ciò attraverso la comprensione
ed il rispetto delle caratteristiche proprie del sito;
privilegiare la qualità della vita ed il benessere psicofisico dell'uomo; 3
salvaguardare l'ecosistema;
impiegare come elementi del progetto le risorse naturali (acqua, vegetazione,
clima);
non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti);
concepire edifici flessibili e riadattabili nel tempo prevedendo interventi di
ampliamento o cambiamento di destinazione d'uso;
prevedere un diffuso impiego di fonti energetiche rinnovabili;
utilizzare materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla
cultura materiale locale.
Fine primario della bioarchitettura è dare all'edilizia un nuovo indirizzo rivolto al rispetto
delle esigenze dell'abitante e dell'ambiente. 4
IMPIANTI – LE FONTI ENERGETICHE INTEGRATIVE
Le fonti energetiche vengono definite integrative quando sono in grado di contribuire, in
misura più o meno grande, al soddisfacimento del fabbisogno energetico.
Le principali fonti energetiche integrative sono:
il sole: fornisce energia che può essere trasformata in energia termica (attraverso
pannelli, collettori solari) o in energia elettrica (mediante il pannello fotovoltaico).
il vento: sfruttato attraverso generatori a pale per produrre energia elettrica
le biomasse e i rifiuti solidi: consentono di produrre energia attraverso appositi
sistemi di trasformazione basati su processi termochimici e biochimici.
il vapore e l'acqua calda (anche dette geotermiche): fuoriuscenti dal sottosuolo,
possono essere trasformati in energia elettrica o in energia termica per impianti di
riscaldamento.
I pannelli solari termici
Il più diffuso sistema per produrre energia rinnovabile, attraverso la trasformazione
dell'energia solare in energia termica a bassa temperatura, è costituito dai pannelli solari
che normalmente vengono istallati sui tetti.
Il funzionamento è semplice: i raggi solari vengono assorbiti grazie ad una piastra
captante di colore nero dove al suo interno circola un fluido termovettore (aria o acqua),
che viene riscaldato dal calore dei raggi solari. Il fluido, a sua volta, trasmette il calore
all'impianto di distribuzione dell'acqua attraverso uno scambiatore, un serbatoio
coibentato dove avviene lo scambio di calore fra il fluido e l'impianto, oppure è utilizzato
direttamente attraverso i pannelli radianti (riscaldamento a pavimento).
I componenti essenziali di un pannello solare sono:
la piastra captante di colore nero entro la quale scorre un fluido- termovettore- con
la funzione di captare l'energia irradiata dal sole attraverso la superficie scura e
trasferirla sotto forma di energia termica al fluido
l'involucro (metallico o di resina poliestere, rivestito internamente di isolante
termico). 5
Il dimensionamento di un impianto a pannelli solari consiste sostanzialmente nel calcolo
della superficie di pannelli occorrente per soddisfare un determinato fabbisogno di acqua
calda .
Energia termica giornaliera richiesta all'impianto termico:
L'energia “q” misurata in J/giorno, viene calcolata mediante la formula:
( )
q=Cs⋅V⋅ t−ta 3
dove Cs è il valore specifico dell'acqua ( 4187 J/dm · °C), V è il fabbisogno di acqua
calda in litri/giorno, “t” è la temperatura richiesta, “ta” è la temperatura dell'acqua erogata
dall'acquedotto.
Energia solare fornita da 1 metro quadro di pannello in un giorno:
la quantità di energia solare “e” che un metro quadrato di pannello è in grado di captare in
un giorno, viene fornita dalla formula
e=A⋅η⋅K η
dove A è il valore medio giornaliero dell'insolazione calcolato sulla media mensile, è il
rendimento del pannello (va da 0,5 a 0,75) e K è un coefficiente di efficienza di
captazione.
Per trovare la superficie di pannelli necessaria applichiamo la formula:
/
S=q⋅360 e⋅360
Il fotovoltaico
Un altro sistema che sfrutta l'energia solare è il pannello fotovoltaico, che converte
direttamente l'energia prodotta dal sole in energia elettrica attraverso dei semiconduttori
che generano energia elettrica quando vengono colpiti dalla radiazione solare. Questa
trasformazione avviene all'interno di celle fotovoltaiche dove l'energia solare si trasforma
in corrente continua. L'energia ottenuta viene accumulata in una batteria e trasferita in un
convertitore (inverter) che da corrente continua la trasforma in alternata.
Le celle fotovoltaiche sono costituite da strati di spessore estremamente ridotto, di forma
e dimensioni variabili, le cui superfici interne sono trattate in modo da consentire il
collegamento elettrico. Il materiale più utilizzato per la realizzazione delle celle
fotovoltaiche è il silicio.
I sistemi fotovoltaici possono essere impiegati in forma autonoma, per fornire energia
elettrica a luoghi non raggiunti dalla rete elettrica, o semplicemente per integrare la
6
fornitura di energia in normali edifici.
La produzione di energia fotovoltaica può essere totalmente utilizzata in modo autonomo,
oppure essere ceduta attraverso un vero e proprio scambio di energia con l'ente
erogatore che utilizza quella eventualmente prodotta in eccesso, in cambio di un
indennizzo, sulla base di uno specifico contratto.
La pompa di calore
Un altro dispositivo di energia rinnovabile è la pompa di calore, che consente di estrarre
calore da una sorgente a bassa temperatura e di pomparlo in un circuito chiuso percorso
da uno speciale fluido (frigogeno). Nella pompa di calore avviene un ciclo termico che si
svolge nel seguente modo: il fluido frigogeno entra nell'evaporatore, che lo trasforma in
gas, dopo di che entra nel compressore dove la sua pressione aumenta facendo così
aumentare anche la temperatura. Il gas entra nel condensatore che inizialmente cede
calore all'ambiente attraverso i radiatori. Dopo si condensa e ritorna liquido ed entra nella
valvola di espansione che riduce la temperatura per far cominciare nuovamente il ciclo.
Può essere utilizzato anche il ciclo reversibile, in funzione climatizzante, invertendo il
compressore con la valvola di espansione.
Altre fonti di energia integrative
L'energia eolica, cioè quella prodotta dal vento attraverso dispositivi detti aerogeneratori.
Produzioni significative di energia attraverso l'eolico sono possibili soltanto in zone battute
da vento sufficientemente intenso e costante. Lo sfruttamento del vento con piccoli
impianti, adatti per la produzione di modeste quantità di energia, è invece possibile in ogni
località mediamente ventosa ed è frequentemente utilizzato per integrare l'alimentazione
elettrica di altre fonti rinnovabili.
Le biomasse ossia la parte organica risultante da rifiuti, scarti delle industrie zootecniche
o residui di altre lavorazioni che può essere trasformata in combustibili solidi, liquidi o
gassosi o in sostanze chimiche adatte a sostituire altri prodotti derivanti dal petrolio.
L'energia geotermica è l'energia termica accumulata nel sottosuolo. Questa fonte
energetica può essere sfruttata, solo in minima parte nelle zone vulcaniche, utilizzando i
getti di vapore e le sorgenti calde. L'energia geotermica è impiegata per la produzione di
energia elettrica e per il riscaldamento. 7
D'ANNUNZIO E LA NATURA
Biografia di Gabriele D'Annunzio