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Strada chiusa,tesina



Diritto - Legislatura in Europa e in Italia
Geografia - Il turismo sessuale
Storia - La Parigi del Secondo Impero
Italiano - "Boule de suif" di Guy De Maupassant
Arte - "Olympia" di Edouard Manet
Estratto del documento

Musée Toulouse-Lautrec , Albi (France)

7

In Italia

Legge Merlin

Il T.U. n. 773 del 1931 di pubblica sicurezza, che consentiva l’esercizio della prostituzione in

che rispettassero le norme dettate a tutela del buon costume e dell’ordine

locali chiusi

pubblico, venne modificato nel 1958 in seguito alla legge n. 75 del 20 febbraio 1958, anche

denominata Legge Merlin, che prende il nome dalla promotrice Lina Merlin.

Questa legge ha mutato radicalmente la posizione del legislatore italiano riguardo al

problema, vietando l’esercizio delle case chiuse e disponendone la chiusura dei locali.

La legge stabiliva, infatti, che entro sei mesi

dall'entrata in vigore sarebbe stata da prevedere la

definitiva chiusura delle case di tolleranza,

l'abolizione della regolamentazione della

prostituzione in Italia e l'introduzione di una serie

di reati tesi a contrastare lo sfruttamento della

prostituzione altrui.

La legge, proibendo l'attività delle "case da

prostituzione" puniva sia lo sfruttamento sia il

favoreggiamento della prostituzione.

La parlamentare volle seguire l’esempio

dell’attivista francese e ed ex prostituta Marthe

Richard, sotto la cui spinta già nel 1946 erano

state chiuse le case di tolleranza in Francia, e

riprende i principi della Convenzione per la

repressione della tratta degli esseri umani e dello

sfruttamento della prostituzione, adottata

dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Dopo un lunghissimo processo, il 20 febbraio

Woman before a Mirror (1897) 1958: veniva abolita la regolamentazione statale

Henri de Toulouse-Lautrec

The Metropolitan Museum, New York della prostituzione e si disponevano sanzioni nei

confronti dello sfruttamento della prostituzione.

Un incentivo alla sua azione legislativa venne dall'adesione dell'Italia all'ONU. In virtù di

questo evento, il Governo dovette sottoscrivere diverse convenzioni internazionali tra cui la

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (del 1948) che, tra l'altro, faceva obbligo agli

Stati firmatari di porre in atto "la repressione della tratta degli esseri umani e lo sfruttamento

della prostituzione".

A detta della senatrice, le leggi che fino ad allora avevano regolamentato la prostituzione

potevano e dovevano essere abolite, senza che a esse venisse sostituito alcun controllo o

permesso di esercitarla in luogo pubblico. Occorsero nove anni perché la sua proposta di legge

percorresse l'intero iter legislativo.

In seguito a questa legge è, inoltre, punito il proprietario di un albergo, casa ammobiliata,

pensione o altro locale aperto al pubblico o utilizzato dal pubblico, il quale vi tollera

la presenta di una o più persone che, all’interno del locale stesso,

abitualmente si danno alla

prostituzione. 8

I risvolti sociali

Alla mezzanotte del 20 settembre di quell'anno, come primo effetto della norma, vennero

chiuse oltre 570 case di tolleranza su tutto il territorio nazionale. Molti di questi luoghi furono

riconvertiti in enti di patronato per l'accoglienza e il ricovero delle ex-prostitute.

L'avvenimento, che segnò una svolta nel costume e nella cultura dell'Italia moderna, venne

visto da alcuni come una svolta positiva, da altri col timore di alcune conseguenze, quali gravi

epidemie di malattie veneree e il dilagare delle prostitute nelle strade delle città, cosa che in

effetti avvenne.

L'ostilità verso la Merlin da parte dei possessori di case di tolleranza, che si erano riuniti in

un'associazione di categoria denominata APCA (Associazione Proprietari Case Autorizzate),

e di tutti coloro che si opponevano alla sua proposta di legge, giunse al punto di costringerla

alla semi-clandestinità, dopo che ebbe ricevuto intimidazioni e minacce di morte.

After bathing (1896)

Henri de Toulouse-Lautrec

d’Orsay, Paris

Musée 9

Il dibattito attuale

Solo in tempi più recenti si è pensato a una revisione della Legge n.75 in quanto non idonea

a gestire il fenomeno della prostituzione. È da segnalare, però, che sono presenti varie

proposte di legge presentate, in diversi momenti, e con diverse finalità, da quasi tutte le forze

è l’attenzione al problema della prostituzione

politiche. Uno dei dati che unisce tali proposte

esercitata da persone immigrate vittime del traffico clandestino.

Nel 2003 è nata l’ipotesi di revisione della Legge n. 75 con l’obiettivo di giungere

all’abolizione di un testo unico indirizzato alla regolamentazione dalla prostituzione esercitata

in casa e alla repressione della prostituzione di strada. Depenalizzando appunto il reato di

favoreggiamento, si consentirebbe

di affittare appartamenti, locali e

stanze per l'attività di commercio

del sesso. Lo scopo è sia quello di

evitare la prostituzione lungo le

strade, sia di riconoscere il

commercio sessuale al pari di ogni

altra attività professionale,

mediante l'iscrizione della prostituta

alla Camera di Commercio. In tal

modo, come ogni libera

professionista, potrebbe emettere

fattura, pagare le tasse e accedere a

un regime pensionistico.

Più di recente è stato proposto un

manifesto bipartisan che mira alla

creazione di quartieri a luci rosse

nei comuni, vietandone però

l’esercizio in luoghi pubblici, al fine

di fermare lo sfruttamento e

regolamentarla, registrando le

singole prostitute alla Camera di

Commercio e attuando controlli

sanitari periodici. 10

Prostituzione e tratta di esseri umani

In seguito al rapporto del 2007 dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e

la prevenzione del crimine, le destinazioni più comuni per le vittime della tratta di esseri

umani a scopo sessuale sono Giappone, Israele, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Italia, Turchia

e Stati Uniti; mentre i principali Paesi di origine delle persone vittime della traffico sono

Thailandia, Cina, Nigeria, Albania, Bulgaria, Bielorussia, Moldavia ed Ucraina.

In Italia le prostitute che lavorano sulla strada

sono in prevalenza nigeriane, albanesi e dei

Paesi dell’Est. Tutte provengono da situazioni

economiche, politiche, sociali molto diverse fra

loro. I loro sono Paesi con un alto tasso di

povertà, dove spesso le donne non hanno un

futuro decente che le attenda. Per queste donne

l’unica via d’uscita è scappare, andarsene dalla

propria terra.

Prostituzione nigeriana

Secondo le stime della Global Initiative Against

Transational Organised Crime sono alme-

no 10mila le giovani nigeriane costrette alla

prostituzione sulle strade italiane.

Le giovani nigeriane vengono portate in Italia

attraverso l’inganno, il processo utilizzato tende

a ripetersi per le diverse vittime, molte

minorenni.

La maman, con un dolce appellativo francese

viene chiamata la loro sfruttatrice, va a caccia

delle proprie vittime tra le ragazze più giovani

e inesperte: convince i genitori che si occuperà

della loro piccola come se fosse una figlia e di-

pinge loro un futuro roseo.

Le vittime sono convinte che una volta in Italia

svolgeranno un lavoro come babysitter o

parrucchiere e, spinte dalla povertà dalla

miseria, accettano anche per aiutare la propria

famiglia.

I costi del viaggio saranno sostenuti dalla

maman ma una volta arrivate in Italia le giovani Madame Redoing Her Bun(1897)

dovranno saldare il debito del viaggi. Henri de Toulouse-Lautrec

Questo è per molte nigeriane il primo passo Musée Toulouse-Lautrec , Albi (France)

verso il mondo della prostituzione.

Giunte in Italia, le giovani sono vendute a un'altra protettrice che, senza mezzi termini, chia-

risce loro che l'unico modo per saldare il debito è la prostituzione. In questo modo inizia la

loro schiavitù sulle strade. 11

Il patto spirituale della schiavitù

Benché la Nigeria sia la nazione più ricca e popolosa del continente africano, gran parte della

popolazione vive in estrema miseria.

dell’insicurezza

A causa della miseria materiale e le giovani si fidano della maman. Oltre al

debito materiale, viene svolto un processo di pressione psicologica che lega la vittima alla

sfruttatrice. Prima di intraprendere il viaggio, infatti, le ragazze devono giurare che restitui-

ranno la somma pattuita di fronte a un'autorità religiosa, il Baba-loa. Il contratto, simbolica-

mente siglato dinanzi agli spiriti, incatena le vittime innescando in loro un sentimento di ra-

dicale colpevolezza nel caso in cui il debito non sia sanato. Le giovani portano al Baba-loa

degli effetti personali, ciocche di capelli, brandelli di vestiti e persino gocce di sangue, in

modo che egli possa praticare i tradizionali riti Voodoo: rompere il patto significa infrangere

l'equilibrio disegnato dagli spiriti protettori. Il rapporto tra la maman e la vittima non è mai

simmetrico: la maman decide quanto denaro la ragazza debba portarle ogni notte, come si

debba vestire e cosa debba dire nel caso venga avvicinata dalla polizia o da altri sfruttatori

.

Un percorso di depersonalizzazione

L’annullamento della loro persona oltre che

essere dato dal lavoro imposto e dalla

responsabilità del debito da saldare è

dal cambio d’identità

confermato (si emigra

con documenti falsi) e dalla variazione della

infatti, l’età delle giovani

loro età. Spesso,

viene innalzata per affrontare il viaggio, in

quanto far muovere una minorenne risulta

meno problematico, ma una volta in Italia, la

ragazza può tornare una minorenne.

Quando incontra i servizi sociali, dichiarerà

un'età in base alle sue esigenze: una minorenne

ottiene più facilmente tutela, ma ha maggiori

difficoltà a trovare lavoro.

Quando una giovane nigeriana lascia la fami-

glia, sigla la sua condanna alla schiavitù. Una

schiavitù che inizialmente indossa le vesti

della speranza, per poi palesarsi in modo irre-

vocabile, proprio quando il futuro sembra die-

tro l'angolo. The Medical Inspection at the Rue de Moulins

Brothel (1894)

Henri de Toulouse-Lautrec

Musée Toulouse-Lautrec , Albi (France)

12

Il turismo sessuale

L'Organizzazione Mondiale del Turismo definisce il turismo sessuale come «viaggi

organizzati dagli operatori del settore turistico, o da esterni che usano le proprie strutture e

reti, con l'intento primario di far intraprendere ai turisti una relazione sessuale a sfondo

commerciale con i residenti del luogo di destinazione».

Questo tipo di turismo viene praticato in particolare da turisti e turiste dei Paesi benestanti

in Paesi in via di sviluppo e sfrutta le di

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