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Sintesi

Sintesi Jobs e Apple tesina



La mia tesina parte dalla figura di Steve Jobs come filosofo, innovatore e imprenditore del Novecento che, attraverso la sua tenacia e il suo genio creativo, ha contribuito allo sviluppo informatico e tecnologico. Il motivo di questa scelta per la mia tesina di maturità è il mio particolare interesse nei riguardi di una delle più grande aziende della storia. Un’azienda che non risente della crisi anche in questi tempi difficili. Un’azienda capace di non seguire la massa ma capace di farsi seguire. Apple è oggi una delle società più quotate in borsa, ma deve tutto ciò a Steve Jobs. Personaggio che non si è arreso neanche quando fu licenziato dalla società da lui stesso creata.
Questa incredibile coppia «Apple-Jobs» ha molto da insegnarci e ora scopriremo il perché.

Collegamenti


Jobs e Apple tesina



Filosofia: Il concetto del tempo di Steve Jobs, M. Heidegger "Essere e Tempo".
Latino: Seneca "De Brevitate vitae".
Letteratura Italiana: Il futurismo, Filippo Tommaso Marinetti.
Inglese: Apple tv spot of 1984; G. Orwell "1984".
Storia: La terza rivoluzione industriale.
Matematica: Il rapporto aureo.
Fisica: La tastiera e il condensatore piano.
Arte: Renè Magritte "il figlio dell'uomo".
Estratto del documento

La concezione del tempo di Steve Jobs

Tutti gli esseri umani, almeno una volta nella vita, si sono fermati un attimo a riflettere su

una nozione di complessità non indifferente: il tempo. Definito solitamente come il

trascorrere degli eventi in una successione illimitata di istanti, il tempo è un concetto che

va oltre la semplice definizione riportata in un dizionario: non a caso, questo termine è

stato preso in considerazione da non pochi uomini illustri nel corso dei secoli.

Sostenitore della

«Ricordarmi che morirò presto è il più concezione lineare del

importante strumento che io abbia mai tempo è Martin Heidegger

trovato per fare le grandi scelte della il quale, nell'opera

mia vita. Perché quasi tutte le cose – «Essere e Tempo»,

tutte le aspettative di eternità, tutto definisce il presente come

l’orgoglio, tutte le paure di imbarazzi o "l'ora in relazione al non-

più-ora del passato e al

fallimenti – svaniscono di fronte all’idea non-ancora-ora del

della morte, lasciando solo quello che futuro", riflettendo su un

c’è di realmente importante. Ricordarsi tempo "inautentico", a

che dobbiamo morire è il modo migliore una dimensione, concepito

per non cadere nella trappola di come una serie di istanti

pensare che abbiamo qualcosa da non collegati fra loro, in

cui l'uomo si "disperde",

perdere. Siete già nudi. Non c’è ragione indaffarato nelle

per non seguire il vostro cuore». occupazioni del mondo.

Steve Jobs «Il tempo è la sostanza di cui sono fatto. Il tempo è

un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume; è

una tigre che mi sbrana, ma io sono la tigre; è un

fuoco che mi divora, ma io sono il fuoco».

Martin Heidegger: «Essere e

tempo»

Essere e tempo

In viene dunque formulato il problema che terrà

essere.

occupato Heidegger per tutti i suoi giorni, quello dell'

Secondo Heidegger, la tradizione della metafisica ha mancato di

riflettere sul problema dell'essere perché, anche quando

compare, non viene pensato in rapporto col tempo, come

articolazione di passato, presente e futuro. Nella tradizione

della metafisica l'essere è ridotto ad un ente e quindi viene

tematizzato solo in quanto presente. Ma il presente, per

Heidegger, può essere solo nella dimensione del tempo. Si tratta

perciò di ritornare a pensare l'essere anche rispetto a passato e

futuro, affinché l'essere non venga più pensato in una sola

dimensione, e solo per questo non può sfuggire al controllo ed al

dominio del soggetto.

L'esistenza, nota Heidegger, è proiettata nel tempo e,

soprattutto, nel tempo futuro, poiché essa è, per sua natura,

La temporalità è nel pensiero di Heidegger strettamente connessa alla

progettualità; e nell'analisi che egli fa della temporalità, critica

problematica concreta dell’esistenza nella sua effettività. Importante,

aspramente la tradizionale concezione che intende il tempo

da questo punto di vista, è cogliere come tali problematiche sorgano, si

come distinto in tre parti (passato, presente, futuro): non si

tratta di tre parti divise, ma di tre aspetti della medesima cosa.

intreccino ed infine si innestino sullo sfondo generale che è la questione

dell’essere.

Seneca: «De brevitate

vitae»

Un altro personaggio illustre che affronta

l’immenso concetto del tempo è Lucio Anneo

Seneca nell’opera sopra citata.

Il De brevitate vitae affronta il problema del

tempo secondo l’ottica del saggio, il quale è

consapevole che gli uomini sprecano il tempo a

loro disposizione, per poi lamentarsi della brevità

dell’esistenza; invece la vita, se la si sa

impiegare, è lunga. Esigua è quella parte di vita

che noi viviamo (davvero). Tutto il resto

Purtroppo la maggior parte degli uomini sono dei

dell’esistenza in realtà non è vita vera, ma solo

fannulloni, oziosi,

tempo. affaccendati in una miriade di occupazioni futili,

eternamente occupati a ricercare ricchezze o

successo o divertimenti. La natura non è avara con

gli uomini: siamo noi a sprecare il tempo che ci è

dato da vivere, come amministratori incapaci; se ne

E’ stolto differire la vita e confidare sempre nel futuro: così facendo, l'uomo

facessimo buon uso, potremmo compiere tutte le

spreca il presente, che è l'unico tempo che egli possa controllare davvero, e

grandi azioni alle quali siamo chiamati.

si affi da al futuro rendendo la sorte padrona delle sue vicende. Bisogna

lottare contro la fuga del tempo, attingendo da esso come da un torrente

impetuoso. L’uomo affaccendato invece guarda sempre al domani, perde i

La vita degli affaccendati è brevissima: essi infatti

non sono capaci di

guardare al passato (l'unico tempo sottratto

all’arbitrio della fortuna) per coglierne

insegnamenti e, quando lo fanno, non possono

che pentirsi di avere sprecato il tempo. Solo il

saggio può contemplare serenamente il proprio

passato, mentre il tempo degli affaccendati

Vivi ogni giorno come se fosse precipita come in un abisso e scompare nel nulla.

l’ultimo Così anche il loro presente si risolve in una catena

di istanti che presto svaniscono.

La soluzione all'angoscia esistenziale

dell'uomo, che vede la vita fuggire tra le

sue mani, è proposta da Seneca

all'attenzione del lettore subito, fino dal

primo capitolo: l'uomo sbaglia a

lamentarsi del breve tempo che gli è

concesso dalla natura, proprio perché

esso non è affatto breve; è l'uomo stolto

che lo rende tale, sprecandolo in una «De brevitate vitae»

miriade di occupazioni futili o

addirittura dannose, che sono di

I SOSTENITORI DELL’INNOVAZIONE

NELLA LETTERATURA ITALIANA

IL FUTURISMO: FILIPPO TOMMASO

MARINETTI

Nell’ambito culturale, invece, un movimento che rappresenta

l’innovazione è l’avanguardia futurista

Il futurismo è quella corrente letterale che persegue la ricerca di temi nuovi,

stimolati dalla moderna città industriale, colta nel suo dinamismo e nel suo

disordine. La “macchina” è il simbolo esaltante dei tempi nuovi e, come ideale di

bellezza, la “bellezza meccanica” sostituisce quella classica. Il fondatore del

futurismo è Filippo Tommaso Marinetti il quale riassunse i principi fondamentali

dei futuristi, che comprendevano un appassionato disgusto per le idee del passato,

specialmente per le tradizioni politiche ed artistiche. Marinetti e gli altri sposarono

l'amore per la velocità e la tecnologia. L'automobile, l'aereo, le città industriali

Nel 1909 Marinetti pubblica sul quotidiano Parigino

avevano tutte un carattere mitico per i futuristi, perché rappresentavano il trionfo

“Le Figaro” il manifesto futurista; per lui e i suoi soci

tecnologico dell'uomo sulla natura.

era fondamentale l'idea dell'azione e del movimento

e ciò si traduce nell'appoggio da parte dei futuristi a

favore di un intervento nella prima guerra mondiale.

Per i futuristi la guerra era l'unica igiene del mondo e

la vera bellezza stava nella lotta, sostenevano anche

la necessità di eliminare le scuole e i musei. Il

futurismo era un movimento che riguardava molte

forme d'arte: dalla letteratura alla pittura; in tutte

queste espressioni ciò che contava era la rottura con

il passato. ad esempio per quanto riguarda la poesia

You’ll see why 1984 won’t be

like 1984

In 1984 Apple made a revolution in informatic

world by introducing the Macintosh during the

break of the halftime of the Superbowl. This very

famous spot talked about the George Orwell’s

masterpiece “1984” and claimed a relationship

between the Big Brother and IBM: in this likeness

Macintosh was obviously the hero that saved the

world. Spot ended with this ad “On January

24, Apple will introduce Macintosh. And

you’ll see why 1984 won’t be like

“1984” “.

George Orwell: «1984»

dystopian novel

This is set in Britain 40 years in

the future. Orwell imagines that in 1984 the

world is divided into three great powers:

Oceania, Eastasia and Eurasia; they are always at

war. Society is divided into three classes:

members of the inner party, members of the

outer party and the ‘prolets’. Britain is ruled as a

totalitarian state which combines elements

belonging to both fascism and communism. The

Big Brother

ruler is known as and huge

photographs of him dominate every public space

The citizens are always spied on and there is no privacy

“Big Brother is watching you”.

with the warning at home, too. There are no shutters at the windows and

Big Brother’s eyes seemed to follow the passers-

the Patrol Police can spy inside through helicopters .

by as they moved. There is a telescreen in every house which can’t be

Thought Police

switched off and through which the can

plug-in at all times of the day. The children are an

extension of the Thought Police; they are educated by

the Party to control their parents and to denounce

them if they do some actions or even speak against the

Party. The thought Police is the most feared branch of

the police and had the task to punish the adversaries of

«Apple I è parte della terza rivoluzione

industriale»

La storia dell’informatica

A cavallo tra 700’ e 800’ abbiamo la PRIMA

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE la quale aveva avuto

come protagonisti: il carbone, il vapore e il treno.

In seguito, alla fine dell’800’ abbiamo la SECONDA

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, questa volta i

protagonisti sono: l’elettricità, l’acciaio e

l’automobile.

Alla fine del XX secondo assistiamo alla TERZA

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, vengono introdotte

nuove tecnologie come: software, robot, computer,

La Terza Rivoluzione Industriale ha

che una volta applicate intensivamente alle industrie

avuto origine negli anni ’50, subito

mutano radicalmente gli scenari della produzione e

dopo la Seconda Guerra, Mondiale

del lavoro. negli Stati Uniti d’America e in

Europa. In questo periodo storico

tutto il mondo, pur uscendo da una

serie di sanguinosi conflitti, conobbe

una crescita sconvolgente in tutti i

campi. La Terza Rivoluzione

Industriale (o era elettronica) è detta

Copertina dell'Economist del 20 aprile 2012, così perché in questo periodo si ha

dedicata alla III rivoluzione industriale

DAI PRIMI CALCOLATORI A

INTERNET

Il primo calcolatore elettronico nasce negli Stati

Uniti nel 1946 ed era molto ingombrante:

funzionava per mezzo di 19 mila valvole ed era

grande quanto una sala da ballo. Successivamente

i microprocessori e i circuiti integrati hanno

permesso di ridurre le dimensioni ed aumentare la

potenza, la velocità e le funzioni del calcolatore.

Negli anni '60 nascono i primi dispositivi in grado

di concentrare grandi quantità di energia in poco

spazio, grazie al laser, per registrare e riprodurre

compact disc.

suoni, come ad esempio il

I primi personal computer entrarono in commercio

nel 1977, e si diffusero rapidamente. Lo sviluppo

Negli anni '70 e '80 comincia la diffusione di Internet, nato da un progetto

dei computer permise lo sviluppo di due nuove

militare denominato Arpanet. Internet permette di far pervenire ad ogni

tecnologie dell'informazione: quella informatica e

persona che abbia un computer qualsiasi informazione in tempo reale. Negli

quella telematica.

anni '90 Tim Berners-Lee, uno scienziato inglese che lavorava a Ginevra,

inventò il Word Wide Web (WWW), un sistema che rivoluzionò il mondo di

internet permettendo di collegare diverse informazioni cliccando una parola o

un'immagine: si trattava del collegamento ipertestuale, meglio noto con il

Il logo: una mela morsicata o uno studio

matematico?

Forse non tutti sanno che c’è un mistero dietro al

logo della Apple. Noi ormai lo conosciamo come

una mela morsicata, metaforicamente rappresenta

l’uomo che morde la conoscenza; ma alcuni

studiosi sostengono che questo logo sia stato fatto

attraverso uno studio matematico chiamato

rapporto aureo.

La sezione aurea o rapporto aureo, nell'ambito

delle arti figurative e della matematica, indica il

rapporto fra due lunghezze disuguali, delle quali la

maggiore è medio proporzionale tra la minore e la

somma delle due. In formule, se “a” è la lunghezza

Il rapporto aureo è un rapporto matematico che consente di creare un design

maggiore e “b” quella minore:

considerato perfetto ed armonioso. Le proprietà geometriche e matematiche del

“b : a = a : (a+b)”

rapporto aureo hanno impressionato nei secoli la mente dell’uomo, che è

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