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La tesina di maturità che ho elaborato si riferirà di un lavoro che riferendosi alla vita di Steve Jobs, ed al suo operato, si prefiggerà di offrire un’argomentazione disciplinare attinente alle trasformazioni tecnologiche, avvenute nel corso degli anni.
Nella tesina si farà una breve rassegna delle varie discipline che possono trovare collegamenti attinenti all’operato di Jobs, dalla storia, all’economia aziendale nonché alle discipline linguistiche. L’obiettivo che il lavoro ha cercato di raggiungere è quello di offrire una panoramica disciplinare di relativa attinenza argomentativa. Con il riferimento al positivismo si vuole sottolineare l’ideologia all’esaltazione del progresso tipico del positivismo, comune all’ideologia di Jobs. Con la storia si desidera mettere in risalto le rivoluzioni cui è stata soggetta l’informatica nel 1900. In riferimento all’economia aziendale viene presentato un bilancio della società Apple, disponibile su internet. Per quanto riguarda la Scienze delle Finanze si metterà a confronto il bilancio di una società con il bilancio di uno Stato. Presenterò successivamente, nella tesina, la società Apple in lingua francese. Presenterò inoltre come l’Apple ricerchi l’ottimizzazione della produzione tramite la ricerca operativa. Ed infine presenterò i passi salienti del discorso di Steve Jobs fatto ai giovani della Stanford University
Italiano: Il positivismo.
Storia: La Rivoluzione informatica del 1900.
Scienze delle Finanze: Il bilancio dello Stato.
Economia aziendale: Il bilancio d'esercizio della Apple.
Matematica: La Ricerca operativa.
Francese: La Società Apple.
Inglese: Il discorso di Jobs alla Stanford.
nasce il termine Positivismo ad opera di Henri de Saint- Simon, che lo usò per la prima volta
nell'opera Catechismo degli industriali e che venne diffuso da Auguste Comte quando nel
1830 pubblicò il primo volume del Corso di filosofia positiva.
-nella seconda metà dell'Ottocento il Positivismo rappresenta l'elaborazione ideologica di
una borghesia industriale e progressista.
é in questa fase che il Positivismo, si caratterizza per la fiducia nel progresso scientifico e per
il tentativo di applicare il metodo scientifico a tutte le sfere della conoscenza e della vita
umana.
I VARI ASPETTI DEL POSITIVISMO
Assumendo come spartiacque le teorie di Charles Darwin, secondo la tradizione, il
Positivismo è stato diviso in due correnti fondamentali:
-Positivismo sociale, nella prima metà del XIX secolo, che ha come rappresentanti Saint-
Simon, Auguste Comte e John Stuart Mill
-Positivismo evoluzionista
Oggi si preferisce identificare i vari aspetti del Positivismo attraverso i contesti nazionali per
cui si ha un Positivismo francese, inglese, tedesco e italiano.
POSITIVISMO E ROMANTICISMO
Nicola Abbagnano ha definito il Positivismo "Romanticismo della scienza" poiché come i
romantici nella loro brama del conseguimento dell'infinito davano alla poesia e alla filosofia
valori assoluti così i positivisti vedono la stessa assolutezza nella scienza.
L'EREDITà DEL POSITIVISMO
Il Positivismo influì fortemente nella cultura ottocentesca sino a divenire una "moda
culturale" tanto che si può parlare di una "civiltà positivistica " che ha improntato di sé
correnti culturali come il realismo, il verismo, la nuova pedagogia incentrata su una scuola
"laica" e su una didattica "scientifica". Il Positivismo ha lasciato in eredità alla cultura
moderna la considerazione dell'importanza per la conoscenza e per la trasformazione della
società della ricerca scientifica. Dobbiamo inoltre al Positivismo la codificazione delle
"scienze umane" della sociologia e della psicologia.
L'era del Positivismo di conseguenza è un'era pervasa da un ottimismo generale, che
scaturisce dalla certezza di un progresso inarrestabile verso condizioni di benessere
generalizzato in una società pacifica e pervasa da umana solidarietà.
La positività della scienza conduce la mentalità positivistica a combattere le concezioni
idealistiche e spiritualistiche della realtà: concezioni che i Positivisti bollavano come
metafisica.
La filosofia ha la funzione di riunire e coordinare i risultati delle singole scienze, in modo da
realizzare una conoscenza unificata e generalissima; in ogni caso, essa si costituisce come
studio delle "generalità scientifiche".
Queste idee di esaltazione della scienza sono quelle che possiamo riscontrare nell'operato
di Steve Jobs, e nel suo messaggio ai giovani affinché siano sempre positivi e costruttivi.
La rivoluzione Informatica
L’avvento dei computer
In Italia la rivoluzione informatica è iniziata nella seconda metà del 900.
Gli ultimi decenni del ‘900 sono ricordati come un’epoca di grandi trasformazioni
nell’economia e nella società del mondo industrializzato. Come alla fine dell’800 l’emergere
di nuovo tecnologie e di nuovi settori produttivi aveva mutato profondamente le strutture
economiche e la stessa vita quotidiana nei paesi più sviluppati, così ora si assisteva al
declino di industrie che avevano svolto un ruolo centrale per oltre un secolo, all’affermarsi
di nuove tecnologie produttive, all’aprirsi di nuovi campi di attività che lasciavano
intravedere una realtà economica e sociale molto diversa da quella che aveva avuto la sua
massima espansione negli anni ’50 e ’60 del ‘900.
Il centro e il nucleo propulsore di questo processo di trasformazione sta certamente
nell’elettronica, cioè in quella branca della fisica che studia il movimento degli elettroni e
che, già nella prima metà del’900, era stata alla base di alcune fondamentali scoperte nel
campo delle comunicazioni radiofoniche e televisive. Ma la più importante e la più
rivoluzionaria fra le applicazioni della tecnologia elettronica fu attuata nel secondo
dopoguerra nel settore delle macchine da calcolo (computer): ovvero degli apparecchi
capaci di riprodurre in qualche misura i meccanismi di funzionamento del cervello umano,
mediante l’apertura e la chiusura di una serie di circuiti elettronici; di eseguire operazioni
matematiche senza possibilità di errore in tempi infinitamente più brevi di quelli consentiti
all’uomo; di immagazzinare nelle loro «memorie» una serie di dati da richiamare poi
all’occorrenza.
L’introduzione del circuito integrato
I primi calcolatori era stati realizzati già durante la seconda guerra mondiale ma, basati
sull’uso di componenti elettromeccaniche (i relais), erano soggetti a usura, oltre che
estremamente ingombranti. La sostituzione del relais prima con la valvola, poi col transistor
consentì, di ridurre enormemente le dimensioni dei computer e di aumentare la potenza di
calcolo, l’affidabilità e la complessità. Un ulteriore salto qualitativo fu compiuto nel
decennio successivo con l’introduzione del circuito integrato, i computer di «terza
generazione» avevano dimensioni più ridotte.
La diffusione dell’elettronica computerizzata
I successivi sviluppi della tecnologia consentirono di produrre processori sempre più piccoli
e sempre più veloci e di elaborare programmi sempre più complessi. Del resto, nell’industria
del computer la parte «materiale» del prodotto ( hardware) è meno importante, sotto il
profilo dei costi, rispetto al complesso delle informazioni e dei programmi (software ) che
servono a farlo funzionare.
Oggi i computer non solo sono oggetti abbastanza familiari per chi vive nelle aree
sviluppate, ma sono incorporati in una gran quantità di apparecchi di uso corrente:
automobili ed elettrodomestici, impianti per il condizionamento termico e per la produzione
del suono, orologi e apparecchi fotografici.
Informatica, cibernetica e telematica
Lo sviluppo dell’informatica ( la disciplina che ha per oggetto l’elaborazione e la
trasmissione dell’informazione) si è intrecciato con quello della cibernetica, scienza nata
negli anni ’40 che studia i processi di controllo e di comunicazione negli organismi viventi e
cerca di riprodurli nelle macchine. Figlia della cibernetica è la robotica, che si occupa
specificamente della costruzione di macchine capaci di sostituire l’uomo. Ancora più
recente databile negli anni ’70 è la nascita della telematica: ossia l’applicazione delle
tecniche dell’informatica al settore delle telecomunicazioni.
La digitalizzazione
La diffusione dei personal computer nelle abitazioni ha quindi profondamente trasformato il
sistema delle comunicazioni di massa: da una parte sono aumentati i mezzi di trasmissione
delle informazioni , dall’altra è cresciuta l’integrazione tra i diversi canali attraverso i
computer, per esempio, è possibile vedere film, ascoltare musica, fare telefonate, ecc.
Lo sviluppo di Internet
Una delle più importanti novità dell’ultimo decennio del ‘900 è stato lo sviluppo della rete
Internet. Nata negli Stati Uniti, negli anni ’60, per iniziativa delle forze armate, come rete
alternativa in caso di guerra nucleare essa si è poi staccata dagli impieghi militari. Nel 1991 il
Cern di Ginevra creò il primo server world wide web (www) per permettere agli scienziati di
scambiarsi informazioni. Da allora nacquero i primi siti, cominciò a muovere i primi passi il
commercio a distanza, si affermarono i grandi provider (ossia coloro i quali garantiscono
l’accesso al sistema), si sviluppò l’uso della posta elettronica ( e-mail ). Il numero dei
«navigatori» aumentò rapidamente, soprattutto nei paesi del Nord America e dell’Europa
settentrionale.
La «mondializzazione» della cultura di massa
Gli sviluppi della «rivoluzione elettronica» hanno avuto effetti anche sull’industria culturale.
Si sono moltiplicate le imprese multimediali ( giornale, libri, musica, cinema, televisione,
Internet, e si è accentuata, la tendenza alla standardizzazione dei prodotti culturali di
massa. L’ultimo decennio del ‘900 ha segnato una massiccia espansione dei mezzi di
comunicazione di massa anche fuori dall’Occidente.
La società post-industriale
Il predominio del terziario
Nei paesi economicamente più avanzati, la rivoluzione elettronica ha contribuito a dare una
forte accelerazione al processo di transizione verso un tipo di società che è stato definito
«post-industriale». In questi paesi il ruolo dominante delle attività industriali è venuto
declinando a vantaggio del settore dei servizi.
Consumi e informazione
Il termine «post-industriale» non indica tuttavia un mondo senza industria, ma suggerisce
che l’industria non è più l’asse portante delle attività produttive e delle relazioni umane
sociali. Ciò che connota la società post-industriale è invece l’informazione. Produrre e
vendere informazione definisce le nuove gerarchie di potere e di ricchezza, di dominio e di
libertà. Nelle società post- industriali c’è meno spazio per le contrapposizioni di classe di
tipo tradizionale. Il che non significa che siano venuti meno i conflitti e le tensioni. I conflitti
si collocano in ambiti diversi, meno condizionati dai sistemi di produzione.
La globalizzazione
Lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e l’uso di una lingua veicolare comune come
l’inglese hanno reso straordinariamente veloci le comunicazioni abbattendone al tempo
stesso i costi. Questo è uno dei fattori principali di quell’integrazione economica e
finanziaria a livello mondiale che oggi viene definita globalizzazione. La globalizzazione è
stata tuttavia potentemente accentuata dal crollo del comunismo europeo e del sistema
sovietico fra il 1998 e il 1991 e dal definitivo ingresso della Cina sui mercati internazionali sia
come paese produttore sia come paese consumatore.
…Tra queste grandi industrie informatiche vi è anche l’Apple.
Cercando su internet ho trovato alcuni dati inerenti agli ultimi bilanci della Apple.
Analisi bilancio d’esercizio
Come possiamo notare nel periodo 2010-2012 il fatturato è aumentato del 139,95 %,
mentre il Margine Operativo Lordo, che non è altro che un indicatore di
redditività che evidenzia il reddito di un'azienda basato solo sulla sua gestione
caratteristica è passato da 19.412,00 a 58.518,00 milioni di dollari.
Il risultato operativo che mostra il reddito dell'impresa prima della gestione
straordinaria e di quella tributaria è cresciuto del 200,47% fino ad arrivare a
55.241,00 milioni di dollari e l'utile netto ha raggiunto quota 41.733,00 milioni di
dollari.
Gli indicatori di redditività vedono un decremento del ROI, che indica la redditività
della gestione caratteristica, di 20,91 punti ed invece il ROE che indica la percentuale
del capitale proprio investito sull’azienda, vede una crescita di 5,98 punti.
Il Patrimonio Netto è in incremento, e chiude con un aumento di 118.210,00.
Invece per quanto riguarda la cassa vi è da evidenziare un incremento
dell’indebitamento finanziario netto di -29.129,00 milioni di dollari.
Definizione di bilancio d’esercizio
Per definizione il bilancio d’esercizio è un documento redatto dagli organi
amministrativi quali Consiglio di Amministrazione e Consiglio di Gestione, al termine
di un periodo amministrativo, che mostra la situazione Patrimoniale, Finanziaria ed
economica di un’impresa, e viene approvato dall’assemblea dei soci.
Nella redazione del bilancio sono obbligatori tre documenti, lo Stato Patrimoniale, il
Conto Economico e la Nota Integrativa.
La normativa civilistica prevede che il bilancio sia disciplinato dal codice civile
secondo tre clausole:
1. La Clausola Generale, che prevede che il bilancio sia redatto secondo principi di
chiarezza, veridicità e correttezza.
2. I Principi o Postulati di redazione del conto Economico e Patrimoniale.
3. Ed i Criteri di Valutazione degli elementi che compongono i due conti.
Stato Patrimoniale