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Sintesi

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Stati Uniti:viaggio alla scoperta, tesina



Educazione Fisica- Michael Phelps
Storia- La guerra del Golfo
Antologia- Conflitto arabo-israeliano
Geografia- Gli Stati Uniti D'America
Tecnologia- L'energia nucleare
Scienze- Il DNA
Inglese- John Kennedy
Musica- IL Jazz
Francese- Le Québec
Arte- Il Graffitismo
Estratto del documento

INDICE

Educazione fisica: Michael Phelps e il nuoto

 Storia: La guerra del Golfo

 Antologia: Conflitto arabo-israeliano

 Geografia: Gli Stati Uniti

 Tecnologia: L’energia nucleare

 Scienze: Il DNA

 Inglese: John Kennedy

 Musica: Jazz

 Francese: Le Québec

 Arte: Il Graffitismo

 INGLESE:

ED. FISICA: MUSICA:

JOHN F.

MICHAEL PHELPS KENNEDY IL JAZZ

E IL NUOTO ANTOLOGIA:

FRANCESE: CONFLITTO

LES QUÈBEC ARABO-

ISRAELIANO

U.S.

A

ARTE: STORIA:

.

IL LA GUERRA

GRAFFITISM DEL GOLFO

O

SCIENZE: TECNOLOGIA: GEOGRAFIA:

L’ENERGIA STATI UNITI

IL DNA NUCLEARE D’AMERICA

“ IL FASCINO DEGLI STATI UNITI D’AMERICA “

Vorrei parlarvi degli Stati Uniti d’America e delle

motivazioni che mi hanno portato a scegliere questo

argomento come filo conduttore della mia tesina.

Gli USA sono un paese geograficamente molto lontano da

noi, ma io ne sono sempre stata affascinata, per l’estrema

diversità degli stili di vita, ma anche perché rappresentano

una delle più grandi potenze economiche e politiche al

mondo.

Quando abbiamo iniziato a studiare il continente America,

la curiosità mi ha spinto ad approfondire alcune tematiche

inerenti agli Stati Uniti, perché sono stata attratta dalla

storia di alcuni accadimenti ultimi (tipo l’attacco alle torri

gemelle o le guerre del golfo)… fatti di storia molto vicini

alla mia età. Strada facendo, ho compreso che mi sarebbe

piaciuto farne argomento per la mia tesina d’esame;

soprattutto dopo che ho scoperto che lo sport (sia di

squadra che individuale) è molto importante nella cultura

Il nuoto è la mia più grande passione; lo pratico

agonisticamente, con grande sacrificio e spirito di

abnegazione, dall’età di 8 anni, dando sempre la priorità

allo studio e cercando di conciliare bene entrambe le cose,

perché per me lo sport è anche rigore e disciplina, ti

insegna a rispettare le regole e ti abitua alla pianificazione

delle tappe e degli obiettivi da raggiungere, ma soprattutto

ti invita all’organizzazione. Per alcuni può sembrare che lo

sport penalizzi lo studio, sottraendo del tempo prezioso,

ma se lo si pratica a livello agonistico, può insegnarti tanto,

anche a gestire meglio il piano di studio. Con un po’ di

lavoro e di sacrificio in più (rispetto agli altri studenti) si

possono ottenere risultati soddisfacenti in entrambi i campi

(scolastico e sportivo), ed è proprio sul connubio scuola-

sport che punta l’università statunitense; infatti affianca

spesso alla funzione educativa primaria, l’organizzazione di

squadre formate da studenti, dando parecchio risalto (alla

fine del percorso di laurea) ai meriti sportivi.

i sport praticati sono proprio tanti (cito alcuni: basket, soccer,

Gl

golf, arti marziali, etc.) e tra gli altri c’è il mio amato nuoto!

È nato proprio negli Stati Uniti uno dei più grandi nuotatori al

mondo, peraltro il mio idolo, Michael Phelps e, se mi

permettete, vorrei iniziare il mio percorso tesina insieme a Voi,

proprio parlandovi di lui.

MICHAEL PHELPS E IL

NUOTO

Il nuoto è l'attività motoria che permette il galleggiamento e moto

del proprio corpo nell'acqua. Oltre ad essere uno sport olimpico è

un'attività ricreativa. La storia del nuoto trova le sue origini sin dal

medioevo, come testimonia il rinvenimento di pitture

rupestri rappresentanti uomini nell'atto del nuoto risalenti all'Età

della pietra. Sport acquatico dalla storia ultra millenaria, viene

inserito nel programma olimpico fin dai Giochi della I Olimpiade. Il

nuoto può essere praticato, appunto, a livello agonistico, esso

infatti comporta molti sacrifici per chi lo pratica a questo livello.

Come potrebbe testimoniare Michael Phelps …

MICHAEL PHELPS

Michael Phelps è il più grande nuotatore statunitense di

fama mondiale; viene denominato da tutti “lo squalo di

Baltimora”. Nasce a Baltimora il 30 giugno 1985. il suo

esordio internazionale arriva nel 2000 alle Olimpiadi di

Sydney, all’età di soli 15 anni; in questa edizione non

vince nessuna medaglia. L’anno dopo nei Campionati

mondiali di Fukuoka batte diversi record: nei 200 farfalla,

400 misti e 200 misti. Nei giochi Olimpici di Atene tenta di

eguagliare e superare il record per la vittoria di più

medaglie d’oro in una sola edizione, sfiora per poco

questa possibilità. Negli anni successivi batte i record

mondiali nei: 200 stile, 4x100 stile libero, 4x100 misti.

Michael Phelps entra definitivamente nell’albo delle

leggende olimpiche come l’atleta che ha vinto più

medaglie d’oro alle Olimpiadi di Londra, quando riesce

finalmente a batter il record mondiale nei 100 farfalla e

portando il suo palmares a 22 medaglie olimpiche.

IL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO

CON L’ISLAM UN NUOVO INIZIO

DISCORSO DI BARACK OBAMA: INTRODUZIONE

Nel giugno 2009 il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama si è

recato in Egitto, dove, all’università del Cairo, ha tenuto una

conferenza sulle tensioni tra Occidente e mondo islamico. Si è

trattato di un lungo e articolato discorso che è partito

dall’attentato nell’11 Settembre 2001, quando terroristi legati

all’estremismo arabo hanno attaccato vari obbiettivi civili e

militari negli Stati Uniti, tra cui le torri gemelle. Nel prosieguo del

discorso il presidente americano si è soffermato sulle molte

tensioni che affliggono l’area medio orientale, in particolare sui

difficili rapporti tra palestinesi e israeliani. Barack Obama ha

invitato tutti, uomini dell’Occidente e dell’Oriente, appartenenti a

etnie e culti religiosi diversi, a impegnarsi personalmente per

costruire una pace forte e duratura. ”naturalmente - ha detto

Obama - riconoscere la nostra appartenenza ad un unico genere

umano è soltanto l’inizio del nostro compito”. Obama, infatti,ha

sottolineato che tutti gli uomini appartengono ad uno stesso

genere, e secondo questo principio non possono avere senso le

guerre di sopraffazione e il ricorso al terrorismo.

DISCORSO DI BARACK OBAMA: SINTESI

Tra le altre tematiche affrontate, nel suo discorso, Barack

Obama si sofferma a discutere della difficile e delicata

situazione tra israeliani, palestinesi e mondo Arabo . Ricorda

quanto il popolo ebraico sia stato perseguitato per secoli,

persecuzione culminata con l’Olocausto, uno sterminio in cui sei

milioni di ebrei furono resi schiavi, torturati e massacrati.

Ribadisce, però, che anche il popolo palestinese (formato da

cristiani e musulmani) ha sofferto anch’esso nel tentativo di

avere una propria patria; infatti molti vivono nei campi profughi

della Cisgiordania, di Gaza, dei paesi vicini, aspettando una

pace che non hanno mai potuto assaporare. I due popoli,

insomma, hanno entrambi alle spalle una storia dolorosa, ed

entrambi lottano per ottenere legittimi diritti, motivo per cui

resta difficile raggiungere un compromesso. Barack Obama

ammette che l’unica soluzione possibile sia quella di non

schierarsi da nessuna delle due parti e di mantenere due Stati

distinti, dove israeliani e palestinesi possano vivere in pace e

sicurezza. Questa soluzione è nell’interesse di Israele, della

Il presidente degli Stati Uniti assicura che si impegnerà in

prima persona affinché questo obiettivo venga raggiunto, ma

ritiene strettamente necessario che i palestinesi abbandonino

la violenza e si concentrino sul quello che possono costituire;

intanto l’Autorità Palestinese dovrebbe sviluppare la capacità

di governare, con leggi che siano effettivamente a servizio

della sua gente. Indispensabile è anche che la Palestina

riconosca a Israele il diritto di esistere e che lo stesso diritto

venga riconosciuto ai palestinesi dagli israeliani. Israele deve

assicurare ai palestinesi di poter vivere, lavorare, sviluppare

la loro società, in maniera serena e sicura.

Il presidente conclude il suo discorso auspicando di poter

trovare al più presto una soluzione definitiva, che ponga fine

al sanguinoso e inutile conflitto di quelle terre, nella speranza

che ci possa essere (in un giorno non troppo l0ntano) una

Terra Santa che racchiuda le tre grandi religioni: cristiana,

ebraica e musulmana.

LE GUERRE DEL GOLFO

La guerra del Golfo (2 agosto 1990 – 28 febbraio 1991),

detta anche prima guerra del Golfo in relazione alla cosiddetta

seconda guerra del Golfo, è il conflitto che oppose l'Iraq ad

una coalizione composta da 35 stati formatasi sotto l'egida

dell'ONU e guidata dagli Stati Uniti, che si proponeva di

restaurare la sovranità del piccolo emirato del Kuwait, dopo

che questo era stato invaso dall'Iraq.

Il 2 agosto del 1990 il rais (presidente) iracheno Saddam

Hussein invase il vicino Stato del Kuwait in nome di un'antica

ma infondata pretesa di Baghdad di recuperare un territorio

che sarebbe stato iracheno, malgrado prima della nascita

dell'Iraq sia l'Iraq sia il Kuwait fossero stati parte non

perfettamente distinguibili amministrativamente dei più vasti

domini del Sultanato ottomano e che, comunque, l'Iraq avesse

riconosciuto l'indipendenza del piccolo Emirato del golfo

Persico quando questo era stato ammesso alla Lega araba.

L'invasione provocò delle immediate sanzioni da

parte dell'ONU che lanciò un ultimatum, imponendo il

ritiro delle truppe irachene, la richiesta non conseguì

risultati e il 17 gennaio 1991 iniziò la guerra del Golfo,

le operazioni di aria e di terra furono chiamate, dalle

forze armate statunitensi, Operation Desert Storm

motivo per cui spesso ci si riferisce alla guerra usando

la locuzione "Tempesta nel deserto".

La prima guerra del Golfo fu anche un evento

mediatico che segna uno spartiacque nella storia dei

media. Fu infatti definita La prima guerra del villaggio

globale. La prima guerra del golfo durò poco. Sotto

l'egida dell'ONU, il contingente internazionale, con a capo

gli Stati Uniti, costrinse Saddam Hussein a ritirare le truppe

irachene dal Kuwait. Purtroppo questo conflitto ebbe un

seguito …

LA SECONDA GUERRA DEL GOLFO

Il 20 marzo 2003, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna

cominciarono a bombardare l'Iraq di Saddam Hussein, accusato

di possedere le famigerate Armi di Distruzione di

Massa (spesso definite anche armi non convenzionali, come le

testare atomiche e le arm

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