Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 76
Stati Uniti tesina Pag. 1 Stati Uniti tesina Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Stati Uniti tesina Pag. 76
1 su 76
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Geografia - Gli stati Uniti
E. Motoria - Il doping
Storia - il 68 negli stati uniti
Scienze - i bioni
Tecnologia - L' Energia nucleare
Musica - Il Blues
Estratto del documento

Cattolica; il secondo periodo, del mito sottoproletario, comprende

con fasi diverse, tutto il decennio degli anni cinquanta; il terzo

periodo estende il mito precedente al cinema integrandolo con il

mito del Terzo mondo e il quarto periodo, quello della crisi, dove

non scrive più versi ma accentua la produzione critica e teorica

sulla lingua, la letteratura e il cinema.

Ragazzi di vita

Ragazzi di vita, pubblicato nel 1955 ha un carattere

sperimentale. Il romanzo è formato di otto capitoli

che raccontano le giornate di un gruppo di

giovanissimi sottoproletari che, malgrado la loro

voglia di vivere, sono destinati alla prigione, alla

prostituzione o alla morte precoce tranne Riccetto,

più che protagonista elemento che aggrega i

numerosi personaggi, che trova un lavoro e riesce

ad integrarsi nella società consumistica.

Caratteristica molto importante del testo è il lessico

con cui è stato scritto. Infatti l'opera è in dialetto

romanesco, con tanto di glossario per permettere la

comprensione dei termini usati. Questa scelta della

terminologia molto gergale e locale, delimitata non

solo al Lazio, ma alle borgate di Roma stessa

identificano meglio il contesto dove vivono i

"Ragazzi di Vita".

Il riccetto e il Caciotta

Tempi e luoghi:

L’arco di tempo va dal 1944 al 1954 e corrisponde alla giovinezza del

Riccetto. Sono presenti pause, scene ed ellissi. Lo spazio entro cui si

muovono i “ragazzi di vita” è quello della Roma delle strade polverose e

infangate. Dalla periferia, i ragazzi nella loro ricerca di vita percorrono

tutti i quartieri di Roma che si succedono in molti racconti del romanzo. Il

paesaggio è reale e viene descritto minuziosamente e realisticamente

con precisione nell’indicazione dei nomi dei vari luoghi. Ovviamente in

questo romanzo prevalgono gli spazi aperti, anche perché le baracche a

Riccetto e ai suoi amici servono a malapena per dormire, e neanche per

mangiare. Lo scenario delle periferie romane è piuttosto squallido. Il

fiume (l’Aniene, per esempio) è, invece, luogo benevolo, dove si

costruiscono le avventure dei ragazzi e si sfoga il loro desiderio di libertà.

Anche se, bisogna dire, può essere anche luogo di morte.

Stile:

Lo stile è incisivo, vuole accentuare gli aspetti più

crudi, amari e talvolta anche repellenti della vita. A

tratti è comico, solo raramente patetico, per lo più

drammatico. Il narratore è esterno alla vicenda

narrata e per lo più si astiene dall’esprimere un

giudizio, attenendosi ad una rappresentazione visiva e

realistica dei fatti .La sintassi è piuttosto semplice,

generalmente paratattica, a imitazione del linguaggio

parlato. Spesso vengono riportati dei dialoghi costituiti

per lo più da brevi frasi o da battute. Il lessico è

costituito dal dialetto romano. Solo nelle parti

narrative il lessico è più complesso e costituito

dall’italiano corrente

Personaggi:

Il Riccetto, vero protagonista della storia, è quasi il “collante” e il filo conduttore della storia. Sebbene sia

protagonista nella maggior parte degli episodi, nell’ultima parte del libro in particolare passa in secondo piano pur

rimanendo sempre personaggio fondamentale e cardine nello svolgimento delle storie. Egli è uno dei personaggi

più importanti all’interno del gruppetto dei ragazzi di borgata, gruppetto che peraltro non ha mai una sua fissa e

prestabilita composizione, ma mutevole secondo le circostanze. Probabilmente è uno dei ragazzi più sensibili, e

questo può essere evinto già dall’inizio quando salva un piccione dalla morte (mentre gli altri ragazzini se ne

stavano poco interessando), ma questa sua presunta sensibilità deve essere necessariamente soppressa dato il

contesto precario in cui lui vive, il quale certo non glielo permette.

Il Caciotta è amico del Riccetto, il meno furbo ma il più esperto dei ragazzi del quartiere tiburtino. Questo

personaggio accomna il Riccetto in un lungo vagabondaggio che ha termine sulle panchine di Villa Borghese dove

trascorrono la notte. Successivamente i due comni vengono fermati da Amerigo il quale propone loro di

accomnarlo in una bisca, luogo in cui verrà effettuato l'arresto dello stesso Caciotta.

Il Lenzetta è simile fisicamente al Riccetto (riccio, piccolo, con una faccetta gonfia da delinquente), Questo

personaggio partecipa al furto di materiali da un'officina con il Riccetto, insieme a lui fa la conoscenza delle tre lie

del sor Antonio. Successivamente, sempre con l'amico, ruba in un magazzino ma viene immediatamente catturato.

Alduccio è il cugino del Riccetto. Con lui partecipa alla vendita delle poltrone e al furto dei materiali di un'officina.

In entrambe le situazioni sembra essere il più ingenuo o imbranato in quanto deve subire gli ordini del cugino. Nel

VII modulo, però questo personaggio assume maggiore importanza, infatti con il padre alcolizzato e la sorella

incinta ed aspirante suicida, cerca di scaricare all'esterno le frustrazioni insieme all'amico Begalone. Colpito nella

sua virilità, a seguito della spiacevole avventura nella casa del piacere, successivamente si scontra con la sua

triste situazione familiare: la madre pazza di rabbia lo accusa di non lavorare. Il giovane stanco dei continui

rimproveri la colpisce con un coltello. Infine lo ritroviamo sulla sponda dell'Aniene che si addormenta.

Musica

Il blues

Forma poetico-musicale (dalla locuzione inglese to feel blue «essere

malinconico») nata nel Sud degli Stati Uniti, negli anni che precedono la

guerra di secessione (1861-65), dal combinarsi di elementi appartenenti

alla cultura del proletariato rurale afroamericano con aspetti propri della

tradizione musicale colta europea.

Il blues arcaico o blues country b., tipico del periodo in cui la schiavitù si

era radicata negli Stati del Sud e corrispettivo profano dello spiritual,

nacque in stretto rapporto con i ‘canti dei campi’ (field hollers) e con i

canti di lavoro e di prigionia, forme di cui riassume ed estende tratti

musicali, verbali ed espressivi. Spartiacque della successiva evoluzione

del blues è considerata la fine della guerra di secessione, che diede agli

afroamericani una relativa libertà di movimento, una certa disponibilità di

tempo libero e la possibilità di impadronirsi della lingua inglese.

Tra il 1870 e il 1930 si codificò la forma classica del blues, che consta di

una sequenza di 12 misure, divisa in 3 segmenti di 4 misure ciascuno.

La sua struttura verbale-musicale è data, in sostanza, da uno schema strofico AAB

(affermazione o domanda, riaffermazione o nuova domanda, conclusione o risposta), il

cui supporto armonico di base è costituito da accordi di tonica, sottodominante e

dominante. Il testo è normalmente articolato in gruppi di 3 versi. Le linee melodiche

risultano fortemente caratterizzate dall’uso delle blue notes (abbassamento di un

semitono del 3°, 5° e 7° grado della scala musicale, con sovrapporsi del modo minore a

quello maggiore). Le tematiche – gioie e dolori dell’amore, povertà, discriminazione

razziale, gesta di eroi archetipici – sono sempre legate all’esperienza individuale del

cantante. Il tono è malinconico ma non sentimentale, emotivamente intenso, a volte

sarcastico. Tecniche vocali particolari (vibrato, portamenti, canto ‘parlato’ o ‘gridato’) ne

caratterizzano la grande efficacia espressiva.

Dopo la fine della schiavitù, al canto si aggiunse l’accompagnamento di strumenti

‘poveri’ (banjo, armonica ecc.) e la chitarra conquistò un ruolo di primo piano. L’ulteriore

evoluzione strumentale del b. fu legata alla progressiva appropriazione da parte dei

musicisti afroamericani di strumenti (ottoni, ance, pianoforte ecc.), stilemi (quadriglia

ecc.) e generi musicali della tradizione europea. La pubblicazione e l’incisione su disco

dei primi blues (rispettivamente nel 1912 e nel 1920) diede impulso a tali processi di

standardizzazione. Attraverso le esecuzioni registrate da Ma Raney, Bessie Smith, Sarah

Martin, Mamie Smith, Victoria Spivey, Blind Lemon Jefferson, Leadbelly, Big Bill Broonzy,

Montana Taylor, Robert Johnson ecc., si affermò inoltre la figura del b. singer ,

accompagnato dal suo gruppo. Parallelamente, attraverso il boogie-woogie il blues

cominciò ad assumere anche una forma solo strumentale, fornendo un apporto decisivo

alla nascita del jazz.

Si avviò così quel processo di commercializzazione i cui

esiti si sarebbero avuti dopo la Seconda guerra mondiale: il

blues andò ad alimentare il mercato discografico destinato

alla gente di colore (cosiddetti race records), fino alla crisi

generata dalla grande depressione. Intanto, la migrazione

interna della popolazione afroamericana verso le città

industriali del Nord portò alla fioritura nei grandi centri

metropolitani, in particolare Memphis e Chicago, del

cosiddetto city blues, stilisticamente più libero e ritmato,

suonato da gruppi dall’organico sempre più definito

(chitarra, batteria, contrabbasso, poi sostituito dal basso

elettrico, e armonica) e fortemente legato al nuovo modo

di sentire e di vivere della gente di colore.

Nel secondo dopoguerra, mentre il city blues veniva

portato al successo da Muddy Waters, Jimmi Reed, B. B.

King e altri importanti musicisti, si moltiplicarono gli stili:

accanto al West Side b. di Chicago, caratterizzato da

sonorità più violente e dal virtuosismo chitarristico, presero

forma nuove modalità interpretative, spesso legate

all’abilità di singoli artisti, come Albert King, John Lee

Hooker, Eddie Taylor, Luther Allison. Nel contempo, il

grande rilancio dell’industria discografica portava al

successo la nuova tendenza del rhythm and blues,

preparando così il terreno alla nascita del rock and roll, in

cui il blues sarebbe in parte confluito.

Scienze

La Tundra

La tundra è un bioma proprio

delle regioni subpolari e occupa

zone dell'emisfero dove

la temperatura media annuale è

inferiore allo zero.

Geograficamente, si estende

nelle zone ai margini delle

regioni perennemente ricoperte

dai ghiacci, dove il terreno è

ghiacciato in profondità

(permafrost) e in estate si

scongelano soltanto gli strati più

superficiali (il suolo in generale è

molto umido perché l'acqua non

può penetrare in profondità).

Il clima

Il clima della tundra è freddo,

con inverni rigidi e lunghi dove le

temperature scendono anche a −40

−50 grad

Dettagli
Publisher
76 pagine
10 download