Sintesi
Tesina esame maturità - Il Sogno



Italiano: Leopardi, Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare
Latino: Cicerone, Somnium Scipionis
Scienze: Keplero, Somnium Lunae
Filosofia: dai Greci a Freud
Inglese: Joyce, Finnegans Wake
Curiosità: I sogni lucidi
Arte: diapositiva Il sogno fuori da ogni contesto


Italiano



Leopardi, Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare

In questo dialogo Torquato Tasso e il suo genio familiare, affrontano quattro argomenti fondamentali: l’amore, il vero, il piacere e la noia.
Per quanto riguarda l’amore, prevale l’idea che l’immaginazione migliora la realtà, perciò più una donna è lontana più essa risulta abbellita agli occhi del poeta.
Nell’ideale di Tasso questa dimensione del sogno e dell’irrealtà, può poi essere equiparata alla realtà, anzi risulta migliore della realtà, perché è in grado di arrecare sollievo e piacere.
Ma, allo stesso tempo l’immaginazione non può essere posta come fine dell’esistenza umana, ma solo come consolazione perché altrimenti l’uomo risulterebbe costretto a vivere per sognare.
Lo scopo della vita umana è il piacere, che però è negato all’uomo e riamane solo come tensione inappagabile.
La vita umana rimane circondata da una sola cosa : la noia che è definita il desiderio puro della felicità; non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere. Gli unici rimedi alla noia secondo il genio sono il sonno, l’oppio e il dolore.

Latino


Cicerone, Somnium Scipionis

Come già rilevato da Freud nella prefazione dell’Interpretazione dei sogni alcune caratteristiche del lavoro onirico erano già note nell’antichità. Per esempio Aristotele era a conoscenza dell’influenza degli stimoli somatici sul lavoro onirico; egli infatti affermò che gli uomini credono di stare camminando attraverso il fuoco e sentono un terribile caldo, quando sono appena accaldati in qualche parte del corpo.
Era comunque prassi usuale nell’antichità, ma non solo, attribuire ai sogni valore premonitorio, e proprio questo aspetto affascinava anche la pratica letteraria.
Illustre esempio di ciò si ha nel Somnium Scipionis ciceroniano.
Il Somnium Scipionis è la parte finale del De Republica (54-51 a.C.) di Cicerone(106-43 a.C,), un dialogo in sei libri che riguarda le visioni dell’antichità classica circa il governo.
Il genere letterario del Somnium è dunque sicuramente quello politico, o di filosofia politica.
Il De Repubblica, scritto come risposta ai problemi politici e alla crisi istituzionale causata dal I Triumvirato con l’intento di rafforzare il potere della repubblica romana considerata come unico modello in cui si fondono aristocrazia (rappresentata dal senato), monarchia (rappresentata dal consolato) e democrazia (rappresentata dai comizi), le tre forme di governo sostenute dai grandi filosofi, Platone e Aristotele, teorizzando la necessità di un Rector rerum publicarum o Moderator rei publicae o Princeps civitatis, il quale deve assicurare la misura e rendere serena la vita dei cittadini.
La repubblica è la forma di governo necessaria per non cadere dove degenerano la democrazia, l’aristocrazia, e la monarchia, ossia rispettivamente nella demagogia, nell’oligarchia e nella tirannide. Cicerone sostiene fermamente che l’impegno politico deve essere considerato come un servizio finalizzato al bene della comunità; a tale idea si collega quella del premio celeste che spetta a coloro che hanno servito e sono vissuti per la patria .
Fino al al 1822 era conosciuto solo il Somnium Scipionis finchè il cardinale Angelo Mai scoprì un palinsesto sotto un sermone di S. Agostino.
I principali protagonisti del dialogo sono Scipione Emiliano e l’amico Gaio Lelio. Il primo è figlio di Lucio Emilio Paolo e nipote adottivo dell’Africano, il secondo invece era stato un eccellente oratore del tempo. Gli altri personaggi sono membri del cosiddetto circolo degli Scipioni; sono inoltre presenti personaggi più giovani, parenti o amici dei protagonisti.
Il Somnium ha inizio con il nono capitolo del sesto libro del De Republica. E’ il racconto da parte di Scipione Emiliano di un sogno avuto vent’anni prima, durante la terza guerra punica: è significativa la constatazione Hic mihi (credo equidem ex hoc quod eramus locuti[…]) Africanus se ostendit … [A questo punto mi si mostrò l’Africano (credo per l’argomento di cui avevamo parlato…)…]
con la quale si mostra come fosse già palese nel I sec. a.C. la stretta connessione tra il sogno e le esperienze del giorno addietro.
La struttura del dialogo presenta una cornice narrativa (il discorso con Massinissa) entro cui si colloca il sogno vero e proprio, descritto fino al risveglio Ille discessit; ego somno solutus sum..
[Egli se ne andò; e io mi sciolsi dal sonno.]
Il corpus del Somnium consta dell’apparizione dell’Africano il quale, dopo aver predetto all’Emiliano le future imprese gloriose e la morte prematura, gli mostra lo spettacolo grandioso delle sfere celesti, rivelandogli che l’immortalità e una dimora in cielo, nella via Lattea, sono il premio riservato dagli dei alle anime dei grandi uomini di stato, benefattori della patria.
Per ciò che concerne lo stile ed il linguaggio, essi si compongono di diversi registri linguistici e di una varietà di soluzioni formali tendenti sempre ad uno stile maestoso ed elevato, talvolta permeato di arcaismi e termini rari.
Da rilevare è anche l’impegno ad adeguare la lingua della composizione a quella in cui si immagina sia svolto il dialogo (129 a.C.).

Scienze


Keplero, Somnium Lunae

Il grande scienziato tedesco Giovanni Keplero (1571-1630), scopritore delle leggi sulla meccanica celeste, ebbe ugualmente modo di scrivere su un viaggio spaziale effettuato sulla Luna in quello da molti considerato come il primo romanzo di fantascienza mai pubblicato.
Nel Somnium lunae si narra di un suo sogno che ha come protagonista il bambino Duracoto, nato nella misteriosa terra d’Islanda che gli antichi chiamavano Thule. Costui, orfano di padre, vive con la madre Fiolxhilde, una donna capace di parlare con i dèmoni. Questi dèmoni hanno la facoltà, durante le eclissi, di portare un mortale sulla Luna.
Keplero, innanzi tutto, spiega il vero significato della parola dèmone, per evitare che qualche ignorante scambi il libro con un’opera di magia. Egli sostiene che la parola greca Daemon (divinità minore) deriva direttamente dal termine greco, che vuol dire: colui che conosce. Nel caso specifico sta per scienza dell’astronomia. Il dèmone gli appare ed inizia a raccontare come si può trasportare un uomo sulla Luna, superando gli inconvenienti della forte velocità iniziale, del freddo intenso e della mancanza d’aria. Inoltre, gli descrive quale spettacolo attende l’avventuroso esploratore.
Che lo stesso Keplero non giudicasse il Somnium Lunae un semplice racconto fantasioso risulta chiaro dalle veementi note apposte al testo e dal fatto che ritenesse quest’opera come responsabile delle persecuzioni che egli subì, insieme alla propria famiglia, negli ultimi anni di vita.

Filosofia


Il sogno dai Greci a Freud

Il mondo greco romano

• L’ ambivalenza verso il sogno
• Il sogno oggettivo

L’ ambivalenza verso il sogno
Il mondo greco si presenta come passaggio dalla cultura arcaica in cui il sogno era un’apertura al trascendente insieme a fenomeni quali l’estasi e la visione, al moderno pensiero occidentale, in cui il sogno dischiude le porte dell’ interiorità. Nella Grecia classica è possibile rinvenire entrambe queste visioni del fenomeno onirico.
Il sogno oggettivo
Il sogno in Grecia è caratterizzato dall’ essere considerato come esterno al sognatore, realmente esistente al di là di questi. Il sogno fa visita al dormiente, gli sta sopra, e lascia tracce tangibili del proprio passaggio.
- In Platone possiamo trovare le tracce dell’ antica visione del sogno e i fondamenti di quella nuova. Questo autore considera il sogno come possibilità di apertura al trascendente solo per pochi, mentre per la maggioranza degli uomini rappresenta l’ espressione degli impulsi irrazionali profondi:
quando un uomo si lascia andare nel sonno dopo avere svegliato la sua ragione e averla nutrita di bei pensieri e di belle meditazioni, dedicandosi alla riflessione interiore, quando ha calmato il desiderio senza sottometterlo al bisogno né all' eccesso per addormentarsi e non turbare con le sue gioie e i suoi dolori il principio migliore, ma gli permette di guardare da solo e libero da desideri e percepire qualcosa che gli sfugge del passato, del presente, o dell' avvenire [...] quando ha stimolato la terza parte dell' anima dove ha sede la saggezza, e infine s' abbandona al riposo: è in queste condizioni [...] che l' anima raggiunge nel modo migliore la verità e che visioni mostruose dei sogni appaiono meno.
(Repubblica, 571e-572a)
- Già nel mondo greco appaiono teorizzazioni del sogno come prodotto della psiche umana, per quanto nei diversi autori non è mai completamente negata la possibilità del sogno trascendente.
Per Aristotele il sogno è una attività di pensiero che si svolge durante il sonno. Tramite questo autore, il sogno diventa oggetto della psicologia (Freud 1899, p. 24), infatti il lavoro onirico è un prodotto della phantasmata, che è la capacità psichica del formare immagini, e deriva da un residuo delle sensazioni provate nella veglia. (Del Corno 1975, p. XV).


Cambiamento di Paradigma

• Nascita dell’individuo
Complicazione dell’ individuo
Allontanamento dell’altro mondo

Nascita dell'individuo
Il sogno non è più indirizzato alla comunità ma al singolo individuo.
Complicazione dell'individuo
Il sogno personale, che nel mondo Greco non abbisognava di interpretazione, diventa il focus della ricerca.
Allontanamento dall'altro mondo
Impossibilità di comunicazione con il trascendente.
Effetti sul sogno
• L’ interiorizzazione del sogno
Il sogno esprime l’ interiorità del soggetto
• La razionalizzazione del sogno
Il sogno ha una logica che deve essere scoperta

Il fine del sogno è la scoperta di sè stessi

- Cartesio è la prima espressione piena di quello che diverrà il pensiero occidentale scientifico riguardante il sogno, in quanto opporrà in modo netto il mondo onirico irreale e illusorio al mondo della veglia nel quale solo si può dare la pienezza del pensiero, vedendo nel sogno il riflesso della propria situazione esistenziale contingente che si rivelava mediante un linguaggio simbolico (Chianese 2003, p. 215).
- Nei Romantici torna in auge la vecchia problematica del sogno [...] (che) alimenta [...] una psicologia alla quale piace descrivere lo spirito umano come ansioso di premonizioni, sensibile alle coincidenze e all’ equivoca insistenza del caso, facile segno degli assalti dell’ invisibile, destinatario attento dei messaggi e degli avvertimenti di un mondo di là: i sogni passano per i suoi veicoli privilegiati (Caillois 1988, p. 55).
- Hervey de Saint-Denis (1867) è il precursore degli studi novecenteschi sul sonno:
Fasi del sonno (si producono sogni anche nel sonno profondo)
Stato psicofisico del sognatore riflesso nel sogno
Memoria e immaginazione sono coinvolte nel processo onirico
• Le facoltà mentali sono attive durante il sonno
• Continuità del pensiero sonno/veglia

Il mondo contemporaneo

Sogno come creazione psichica
Sacralità dell’ individuo

Freud

Freud raccoglie queste linee di pensiero (internalizzazione/razionalizzazione: sogno come conoscenza di sé) e le radicalizza. Il sogno diventa così definitivamente un prodotto psichico individuale, dotato di un significato nascosto da decifrare.
Tutte le concettualizzazioni contemporanee sul sogno, al di là delle se pur significative differenze, celano un’ idea comune sul sogno: il sogno è un prodotto psichico individuale, che tende all’ elaborazione ed alla integrazione del proprio vissuto, al fine di proseguire la costruzione e la narrazione di sé che avviene anche durante la veglia.
Psicoanalisi
• Dalle dicotomie sonno/veglia, inconscio/conscio alla continuità del pensiero
• Dalle pulsioni alla narrazione di sé
• Dalla dicotomia contenuto manifesto/latente alla rappresentazione dell’ inconscio

Conclusioni

• La concezione e l’ esperienza del sogno sono costruzioni culturali, così come è dimostrato dal ribaltamento delle concezioni del sogno
• L’ esperienza individuale del sogno può fungere da indicatore di adattamento all’ambiente. Le stesse deviazioni dalla norma culturale sono norma-specifiche.

Inglese


James Joyce, Finnegan's Wake

L’opera freudiana ebbe un’enorme influenza sul pensiero di inizio novecento, e non mancò di interessare un gran numero di intellettuali e letterati, tra cui l’irlandese James Joyce.
I meccanismi di cui si serve il lavoro onirico per generare un linguaggio all’interno del sogno gli sono stati fonte di ispirazione nella stesura del suo ultimo romanzo, il più oscuro ed incomprensibile: Finnegan(‘)s Wake dove vengono abolite le normali norme della grammatica e dell'ortografia. Sparisce la punteggiatura, le parole si fondono tra loro cercando di riprodurre la simbologia del linguaggio onirico, ma riuscendo così assai oscure.
Esso è la rappresentazione del portare alle estreme conseguenze la tecnica narrativa dell’ interior monologue, tentando di riprodurre il lavoro onirico di condensazione e deformazione mediante la creazione di neologismi (per esempio formati da parole di diverse lingue) ed onomatopee, la destrutturazione delle frasi, la mancanza di una qualsiasi continuità logica.
Finnegan(‘)s Wake è infatti il racconto di una notte nella mente del sognatore, Earnwicker, l’oste protagonista della vicenda.

Freud's work had a strong influence on the early '900 thinking, thus it attracted numerous intellectuals such as the Irish writer James Joyce.
The same elements which are used by the oneiric movement to create a language out of a dream he used them to write his last work, the most dark and incomprehensible:Finnegan's wake where every grammatic or ortografical rule is abolished. Pointing disappears, words create a fusion in order to reproduce the symbols of the oneiric language, which results dark.
This is the exasperate transposition of the narrative technique known as "interior monologue", trying to reproduce the oneiric work intended as condensation and deformation through the creation of neologies(i.e. created from different languages) and echoisms, changing the structure of the sentences, the complete absence of any logic order.
In fact Finnegan's wake is the story of a night in the dreamer's mind, Earnwicker, the host who's the main character.

Curiosità


Sogni lucidi

Un sogno lucido (lucid dream) è un'esperienza onirica durante la quale il sognatore (detto onironauta) prende coscienza del fatto di stare sognando. Questo gli permette di avere una percezione cosciente del suo mondo onirico e, con la pratica, di esplorarlo e modificarlo a piacere. Stephen LaBerge, scienziato all'università di Stanford e fondatore del Lucidity Institute, un centro di ricerca sul fenomeno dei sogni lucidi, descrive l'esperienza come il sognare sapendo di stare sognando. I sogni lucidi sono argomento di interesse per una larga cerchia di gruppi tra cui psicologi, aderenti alla cultura new age, occultisti e artisti. Inoltre, secondo LaBerge, l'esperienza dei sogni lucidi può essere d'aiuto negli ambiti più disparati, come il Problem solving, lo sviluppo della creatività, il rafforzamento dell'autostima, la capacità di affrontare paure e inibizioni e, più in generale, il raggiungimento di un senso di liberazione e armonia nella propria vita. Coloro che hanno avuto esperienze di sogno lucido le descrivono come eccitanti e realistiche.

Avere e riconoscere un sogno lucido
Il punto focale dell'esperienza del sogno lucido è rendersi conto del fatto di stare sognando. A tal proposito, è necessario ricercare nel proprio sogno dei segni che indichino chiaramente una situazione bizzarra o irrealizzabile nel mondo reale (ad esempio assistere ad una sfilata di elefanti rosa, oppure avere la capacità di attraversare i muri). Prerequisito necessario per poter sperimentare il sogno lucido è quello di riuscire a ricordare i propri sogni. Il metodo più usuale utilizzato per potenziare tale abilità è quello di tenere un registro (o diario) dei sogni da compilare al risveglio. Perché ciò risulti efficace è importante svolgere tale operazione il più presto possibile poiché il ricordo dei sogni tende a svanire molto rapidamente.

Test di realtà
Uno dei modi per ottenere la consapevolezza di star sognando è quello di andare a verificare se l'ambiente che ci circonda è reale od onirico, ovvero svolgere un test di realtà. Va detto che nel momento in cui un soggetto avverte il bisogno di effettuare un test di realtà, il dubbio stesso, se ciò che vede o sente sia o no reale è di per sé un test di realtà, (in stato di veglia non ci chiediamo ragionevolmente se stiamo sognando oppure no) comunque, a conferma, tale operazione consiste nella volontaria ricerca di alcuni dettagli che contraddistinguano univocamente il mondo onirico, ecco alcuni esempi:
Saltare - Nel mondo dei sogni spesso la forza di gravità non agisce come nella realtà: saltare corrisponde il più delle volte a prendere il volo o rimanere sospesi a mezz'aria
Leggere - Un test efficace consiste nel leggere una scritta qualsiasi, distogliere lo sguardo e poi provare a rileggerla. Nei sogni spesso le parole cambiano, non restano le stesse.
Guardare l'orologio - Nei sogni l'ora su un orologio digitale non rimane la stessa se la si legge più volte di seguito. Stranamente questo fenomeno non si ha con gli orologi analogici (a lancette)
Respirare - Se si riesce a respirare chiaramente con il naso pur essendoselo tappato o se si respira sott'acqua si sta sognando
Guardarsi allo specchio - Spesso nei sogni la propria immagine riflessa allo specchio è deformata o sostituita con qualcosa d'altro o, anche, può non apparire.
Se il test di realtà dà esito favorevole si è nel mondo dei sogni. A tal punto il sognatore, pur essendo ancora addormentato, acquisisce l'acutezza dei sensi e la lucidità proprie della vita nel mondo reale e può quindi interagire con il proprio mondo onirico come se fosse sveglio, forte dei propri ricordi e della propria volontà. In questa condizione è facile risvegliarsi oppure riperdere il controllo di sé e continuare l'esperienza di sogno normalmente: la capacità di controllo di questo labile stato viene dall'esperienza e dalla pratica.
Arrivare ad eseguire volontariamente un test di realtà all'interno di un sogno richiede una certa pratica di tale tecnica durante la veglia: nei sogni, infatti, tendiamo a riprodurre i comportamenti e le operazioni che siamo più abituati ad assumere e ad eseguire nel mondo reale.

Falsi risvegli
A seguito di un test di realtà positivo l'improvvisa acquisizione di lucidità può causare nel sognatore una sorpresa tale da svegliarlo. A volte però il risveglio è solo virtuale: il sognatore si ritrova nella sua camera da letto credendo di essersi svegliato mentre invece sta ancora sognando. Questi falsi risvegli causano la maggior parte delle volte la perdita di lucidità e il soggetto prosegue nel suo sogno normalmente (talvolta ci si sveglia realmente quando nel sogno già ci si è recati al lavoro). Per evitare la perdita di lucidità è possibile abituarsi ad eseguire un test di realtà appena si crede di essersi svegliati.

Tecniche per ottenere un sogno lucido

Vi sono diverse tecniche che permettono di aumentare significativamente le probabilità di avere un sogno lucido se applicate correttamente.
Una tecnica a priori per massimizzare la possibilità di avere un sogno lucido consiste nell'utilizzo del Metodo del Controllo sulla Realtà (RCT, Reality Control Test). Si tratta durante il giorno di prestare attenzione più volte a cose che durante il sogno cambiano, in modo tale da rendersi conto che si sta sognando. Ad esempio si potrebbe controllare l'ora più volte (in genere quando si controlla l'orologio nel sogno e lo si ricontrolla anche a distanza di qualche secondo, l'orario è mutato), oppure fissare un panorama o una stanza più volte (quando lo si fa nel sogno in genere lo scenario cambia completamente). Riferirsi con questa tecnica a cose che non sono patrimonio dell'inconscio (contrariamente al sogno che è invece patrimonio dell'inconscio), come controllare qualsiasi cosa che abbia a che fare con i numeri (orario, matrici di numeri, partenze e arrivi di treni o di aerei), con frasi logiche in genere(mamma non è nanna), con percorsi preferenziali (quando si guida un veicolo porre attenzione alla strada e magari notare qualche albero particolare).

MILD, induzione mnemonica del sogno lucido
Acronimo di Mnemonic Induction of Lucid Dreaming, è una delle tecniche più utilizzate e consiste semplicemente nel coricarsi con l'intenzione di riconoscere nel sogno delle situazioni inusuali o impossibili da verificarsi nella realtà. È una tecnica molto semplice ed immediata da applicare ma non molto efficace se applicata da sola: solitamente si utilizza in combinazione con una delle altre per ottenere un effetto sinergico.

WBTB, induzione per risveglio e riaddormentamento
Acronimo di Wake Back To Bed. La tecnica consiste nell'andare a dormire e svegliarsi circa 5 ore dopo, restare svegli per un'ora focalizzando i propri pensieri sul sogno lucido (semplicemente pensandoci o leggendo qualche libro sull'argomento) ed infine tornare a letto. Questa procedura aumenta di molto la probabilità di ottenere un sogno lucido. Ciò è dovuto al fatto che le fasi del sonno REM (quelle in cui si sogna) si allungano col prolungarsi della notte. Più la fase REM è lunga, più si alzano le probabilità di acquisire lucidità all'interno di essa.

WILD, sogni lucidi iniziati da sveglio
Acronimo di Wake Initiated Lucid Dreams, questa tecnica consiste nell'iniziare il sogno senza addormentarsi ed è resa possibile rilassando completamente il corpo ma mantenendo la mente vigile e concentrata su di esso. Il sogno lucido può essere raggiunto passando attraverso vari stadi: è possibile avvertire delle scosse attraversare il proprio corpo, essere preda di una particolare paralisi del sonno (innocua ma talvolta terrificante), assistere alla materializzazione di particolari immagini ipnagogiche davanti ai propri occhi (chiusi), e successivamente ritrovarsi in un ambiente onirico passando quindi da spettatore ad attore della scena. Non è raro che l'ambiente in cui ci si viene a ritrovare sia una riproduzione del luogo in cui ci si era appisolati: probabilmente è questo il tipo di esperienza sperimentata da quei soggetti che dichiarano di aver vissuto esperienze extracorporee come viaggi astrali o fenomeni paranormali del genere.

Stimoli esterni

Alcuni ricercatori hanno sperimentato stimoli acustici su soggetti quando essi entravano nella fase REM, come l'ascolto di un nastro con frasi tipo Questo è un sogno. Sono inoltre in commercio dei dispositivi, come ad esempio il Novadreamer, che si presentano come mascherine da indossare a mo' di occhiali quando si va a dormire. I sensori dell'apparecchio si accorgono quando il soggetto entra in fase REM e provvedono ad inviargli degli stimoli tramite led luminosi. A questo punto, se il dormiente sarà in grado di avvertirli ed interpretarli correttamente, potrà ottenere la lucidità nel sogno.
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