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Filosofia: il Positivismo (Auguste Comte e le scienze sociali);
Storia: i totalitarismi;
Storia dell'arte: i manifesti pubblicitari;
Letteratura latina: l'età Giulio - Claudia;
Fisica: i circuiti elettrici;
Inglese: George Orwell (1984);
Matematica: l'Auditel (il sistema di campionatura degli ascolti);
Geografia astronomica: rischio sismico e vulcanico.
Heil dux!
Ne “Il principe”, Machiavelli teorizza come pratica di governo la ricerca del
consenso, anche attraverso l'inganno. Gli era estranea, inoltre, la preoccupazione di
garantire il rispetto della volontà popolare. Il problema non è scomparso neppure ai
giorni nostri. La ricerca del consenso ha assunto negli ultimi anni contorni quasi
ossessivi. Se analizziamo i vari regimi totalitari sviluppatisi nel corso degli anni,
riscontriamo che il loro comune denominatore è senza dubbio il forte culto della
personalità introdotto dai vari dittatori, volto ad assicurarsi il consenso della massa.
Il culto del capo, ad esempio, fu un elemento fondamentale per il consolidamento
del regime Sovietico. Stalin era il degno successore di Lenin, il prosecutore di una
rivoluzione che aveva trasformato un Paese sostanzialmente agricolo in una grande
potenza industriale. Enormi manifesti che lo ritraggono in mezzo al popolo festante,
manifestazioni sportive sportive in suo onore, tutto mirava ad esaltare la figura di
Stalin come “padre” di una patria felice ed in crescita. Per esaltare la sua figura,
Stalin si servì anche di svariati artisti, sfruttando il connubio tra arte e rivoluzione.
Anche Hitler operò una massiccia propaganda volta a guadagnarsi il consenso della Il primo esempio di “blocco intellettuale”.
massa. Il “Fuhrer” si auto-proclamava “dono di Dio” e come tale era al di sopra di
ogni giudizio. Ecco perché introdusse l'esclamazione “Heil Hitler!” come formula La manipolazione mediatica e la censura non sono però fenomeni
di obbligo in ogni circostanza accompagnata dal saluto a braccio teso. A consolidare strettamente contemporanei. Già nell’antica Roma, infatti, il potere
il regime contribuì notevolmente l'efficace azione di propaganda affidata a Joseph condizionava, ovviamente con metodi diversi e meno potenti, idee e
Goebbels e condotta massicciamente attraverso la stampa,l'editoria e i nuovi mezzi concezioni della società a proprio piacimento. Ne è esempio palese il
di comunicazione di massa, come la radio ed il cinema. La cinematografia tedesca, “blocco intellettuale” attuato dagli imperatori dell’età Giulio- Claudia.
infatti, con il consolidamento del Nazismo divenne sempre più programmatica e Dopo la morte di Augusto, si successero al trono 4 principi, secondo un
sistematica, dando vita ad un vero e proprio “cinema di regime”: i film che criterio ereditario stabilito durante l’età Augustea. Tiberio, Caligola,
venivano prodotti dovevano avere come scopo quello di dare supporto alla dittatura Claudio e Nerone non seppero gestire al meglio la difficile eredità
di Hitler mediante una propaganda martellante. Svariati registi ed intellettuali del lasciata loro da Augusto; per questo l’età Giulio-Claudia viene spesso
tempo rifiutarono di piegarsi ai rigidi dettami della dittatura ed emigrarono. E' con ricordata come un periodo di forti tensioni e dissensi. Particolare fu il
un' opera di massiccia propaganda, inoltre, che Hitler denigrò la comunità ebrea rapporto tra i principi succedutisi in questo periodo e la cultura:
esaltando la razza ariana. quest’ultima, infatti, subì una vera e propria “svalutazione”, venendo
considerata come uno svago, un vero e proprio divertimento. L’assenza
di un Mecenate capace di organizzare i circoli intellettuali, le difficoltà
La propaganda e il culto della personalità sono espedienti che ritroviamo anche nel economiche e la spinta autocratica conferita dai principi fecero il resto.
regime fascista. Per accrescere il consenso e consolidare il Fascismo, Mussolini L’intellettuale di questi anni modifica la propria fisionomia: abbandona
fece infatti ampio ricorso ad una martellante propaganda, attuata mediante stampa, la posizione di sostegno a un’ideologia politica e, in mancanza di
cinema, radio ed organizzazioni di partito: la campagna di informazione distorta autentica libertà, si vede come ridotto in schiavitù, incapace di esprimere
dalla realtà era volta ad ottenere un' obbedienza cieca e assoluta al nuovo regime e a grandi concezioni e non riesce ad esser altro che un sublime adulatore.
sopprimere le coscienze critiche dei giovanissimi. Di pari passo con la propaganda, Il rapporto tra i principi e gli intellettuali di questo periodo fu quindi
in un regime non democratico, cammina la censura, che viene applicata alle fonti di spesso incoerente: emblematico è il caso di Seneca, forse l’intellettuale
informazione alternative che possono diffondere ideologie e credenze diverse da più rappresentativo di quest’era, che, dopo aver collaborato con Nerone
quelle del regime. Inoltre Mussolini si preoccupò particolarmente di alimentare il nei primi 5 anni del suo principato, venne fatto uccidere da quest’ultimo
culto della propria immagine: per questo iniziò a farsi chiamare “Dux”, ovvero insieme ad altri intellettuali del tempo accusati di aver partecipato alla
duce, condottiero. Sulle facciate degli edifici pubblici e delle abitazioni private congiura di Pisone. Tuttavia è opinione comune che Nerone nutrisse
comparvero ben presto gigantesche iscrizioni inneggianti il duce, indicato come unicamente una profonda invidia nei confronti degli intellettuali del suo
“salvatore della patria”, “restauratore dell'ordine”, “uomo della Provvidenza”. La tempo,in quanto usava egli stesso scrivere opere che però non
propaganda del regime si rivolgeva in particolare ai giovani; il Fascismo, infatti, incontravano successo popolare.
individuò proprio nella scuola uno dei terreni più fertili per imporre la propria I pochi segni di apertura culturale avuti con Claudio e con il “primo”
ideologia. Basti pensare alla riforma della scuola attuata dal ministro Gentile, che Nerone in questo periodo, puntavano a una revisione del classicismo e
operò una vera e propria“fascistizzazione” scolastica. Il giornale fu lo strumento di quindi ad una vera e propria ellenizzazione della società e della cultura
manipolazione più importante e il canale propagandistico cui il fascismo dedicò romana e ad un esaltazione della retorica a sfavore della filosofia:
maggiore attenzione. Di fatto la stampa democratica non aveva potuto più svolgere caratteristiche che rivedremo successivamente nell’età dei Flavi.
le sue funzioni liberamente fin dal 1922, a causa dei continui attacchi degli
squadristi alle sedi dei giornali di opposizione. Il processo di fascistizzazione della
stampa fu messo in moto con una serie di operazioni economico-finanziarie, tese ad
instaurare il controllo politico su tutti i giornali. Successivamente, si intuì quale
importanza avrebbe potuto avere un'utilizzazione della radio come mezzo di
persuasione e di diffusione dell'ideologia fascista. Mussolini iniziò quindi a tenere
discorsi radiofonici, e con lui i vari ministri del regime. Un altro canale di
diffusione fu il cinema. Nel 1923 nacque l'”Unione cinematografica educativa”
(LUCE), per la produzione di documentari e cinegiornali. Con l'avvento del sonoro
i cinegiornali acquistarono grande importanza, esaltando le imprese del Duce e i
successi dell'Italia fascista. 1
Le avanguardie storiche: effimeri tentativi di
Una scienza in crisi.? rinnovamento letterario.
L'invasione mediatica ha influenzato massicciamente la società, ed è Con la diffusione delle riviste, primi esempi di mezzi di comunicazione di
diventato sempre più difficile prevedere sviluppi e fenomeni di un massa, nacquero svariati movimenti definiti “ di avanguardia”. Con il termine
sistema fortemente condizionato e manipolato. Da ciò ha origine la “avanguardia” si indica ogni gruppo intellettuale organizzato intorno a un
profonda crisi della Sociologia, la scienza volta all' individuazione delle programma in cui siano esposte idee estetiche e culturali presentate come
leggi costanti dell'ordine e del progresso, definita anche “lo studio nuove. In particolare, con l'espressione “avanguardia storica” si indica
scientifico della società”. Il termine fu coniato da Auguste Comte nella quell'insieme di correnti di rottura che a inizio 900 animarono il panorama
seconda metà del XIX secolo. Comte è stato il massimo esponente del letterario e artistico. I tratti comuni delle avanguardie sono la forte
Positivismo, movimento filosofico-culturale nato in Francia e interdisciplinarità e l'intenzione rivoluzionaria. Alla base dei loro programmi
rapidamente diffusosi in tutta Europa in un periodo di sviluppo si pone infatti la necessità di una radicale innovazione dal punto di vista
scientifico, tecnologico e industriale e caratterizzato da una forte fiducia artistico e culturale, la quale però implica un ben più profondo cambiamento a
nella scienza e dal desiderio ossessivo di razionalizzazione della realtà. livello di gusto, di costumi, di comportamenti sociali e perfino di istituzioni
E' da questi caratteri fondamentali che Comte parte per elaborare la sua politiche. Gli intellettuali di inizio Novecento sviluppano un rifiuto verso i
teoria di rinnovamento sociale basato sulla scienza in grado di assicurare valori della società borghese colpevole di mercificare l'opera d'arte rendendola
stabilità ad una società confusa dalle teorie metafisiche e astratte. La un vero e proprio oggetto ove rispecchiare i propri tratti. Dal punto di vista
“legge dei 3 stadi” è forse la teoria più famosa scaturita dalle riflessioni della società industriale l'artista è la perfetta incarnazione del lavoratore
del filosofo . Secondo Comte, ogni campo conoscitivo passa attraverso 3 improduttivo. La contrapposizione tra artista e società affonda le sue radici nel
momenti fondamentali. Si passa da un momento definito “teologico”, in cambiamento profondo causato dalla rivoluzione industriale. Con il trionfo
cui il soggetto tende ad attribuire tutto ciò che non riesce a spiegarsi ad della borghesia l'artista, e il poeta in particolare, ha iniziato a avvertire
agenti sovrannaturali, ad uno stato detto “metafisico”, in cui gli “agenti” l'indebolimento del proprio tradizionale primato spirituale. La
diventano idee e principi della realtà, per poi arrivare al momento declassificazione della sensibilità sfocia in una contrapposizione tra il genio e
“positivo” nel quale si interrompe la ricerca delle cause e l'uomo si la massa incapace di intenderne la grandezza. La vera premessa alle
limita ad individuare le leggi che regolano la realtà. La cosiddetta “fisica avanguardie letterarie è costituita dal Decadentismo e dal Simbolismo.
sociale” è il fine organico di tutte le scienze ed è in grado di mettere L'inquietudine dei “poeti maledetti” trae infatti la sua origine dalla ripugnanza
ordine al caos generato dall'approccio teologico-metafisico assunto da per la civiltà moderna e dal conseguente rifiuto dei suoi valori. E’proprio il
sempre nell'analisi dell'uomo e della società. Per Comte, anche la storia gesto consapevole di rifiuto, di rottura, di auto-emarginazione che costituisce
ha attraversato 3 stadi: il feudalesimo corrisponde allo stato teologico, il l’atto di nascita dell’avanguardia. Al suddetto rifiuto della tradizione e del
periodo della rivoluzione francese e delle riforme religiose è associato al passato, ma anche del presente, negativo in ogni sua espressione, segue una
momento metafisico e la rivoluzione industriale è lo stato positivo. La proposta di rinnovamento. “Il nuovo per il nuovo”, cioè la ricerca del nuovo a
religione positiva sostituisce a Dio un “Grande essere” che rappresenta il tutti i costi è spesso il motto dei movimenti avanguardisti. In questo intreccio
divenire dell'umanità e incarna una funzione di controllo politico- di rottura e proposta artistico-sociale il gesto estetico si confonde
sociale. Il regime sociologico, in conclusione, per Comte è l'esito inevitabilmente con il gesto politico. L’odio dichiarato verso accademie e