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La mia tesina descrive il sentimento patriottico fra XIX e XX secolo. Siamo figli della Terza Rivoluzione Industriale, conosciuta anche come Rivoluzione Tecnologica e, proprio come ci suggerisce il dizionario, il termine “rivoluzione” si porta dietro il concetto di una radicale trasformazione particolarmente collegata alla mentalità del popolo in cui ha inizio la stessa. La più rappresentativa è sicuramente la Rivoluzione Francese dove si diffuse, oltre al motto francese “Liberté, Égalité, Fraternité”, un forte sentimento patriottico. Questo ideale è sempre stato presente persino nell’antica cultura romana, Chamberlain, infatti, lo riprenderà dall’opera di Tacito “Germania” e lo utilizzerà come mezzo propagandistico per l’esaltazione della razza tedesca durante il regime nazista. Il sentimento nazionalistico, dunque, si fa più vivace nel XX secolo ed è molto interessante da un punto di vista letterario in quanto, molti autori, seppur contemporanei, affrontano questo tema attraverso diverse sfaccettature. Ho deciso, per questo, di incentrare la mia tesina di maturità sull’ideale patriottico analizzato nell’ambiente italiano da diverse figure letterarie come Gabriele D’Annunzio e Giovanni Pascoli durante il periodo del Decadentismo. Analizzando questi grandi letterari non posso non soffermarmi sul loro rapporto col regime fascista e analizzare, al tempo stesso, la controparte, ossia gli antifascisti di cui è a capo l’illustrissimo Benedetto Croce che stilò il “Manifesto degli intellettuali antifascisti” o chiamato anche “Contromanifesto” proprio per sottolineare il carattere antitetico al “Manifesto degli intellettuali fascisti” composto da Giovanni Gentile, forte esponente del gruppo fascista. Croce rappresenta una figura unica e rara in quanto è l’unico intellettuale che ha la facoltà di esprimersi senza temere il regime fascista proprio grazie alla sua fama di filosofo che si era diffusa anche oltre oceano e che il fascismo non poteva permettersi di zittire. Non tutti ebbero la stessa fortuna e possiamo ricordarne due esempi: Joyce ed Enrico Fermi. Il primo è un irlandese che fugge da Dublino perché si sente intrappolato dalla società mentre il grande fisico italiano Enrico Fermi, vissuto proprio durante il periodo del regime mussoliniano, fu costretto a proseguire i suoi studi sulle interazioni nucleari negli Stati Uniti. Studi che poi servirono a giustificare la provenienza dell’energia delle stelle in una fusione nucleare definita catena protone-protone. Nella tesina mi soffermerò dunque sulla fusione dell’idrogeno in elio e parlerò del campo magnetico stellare, analizzandolo da un punto di vista fisico. È risaputo che il contesto storico va a caratterizzare e influenzare gli animi degli artisti ed è esemplare l’opera “Guernica” di Pablo Picasso che, alla domanda «È lei che ha fatto questo?» posta dall’ambasciatore tedesco Otto Abetz, l’autore risponde «No...voi».
Italiano- Giovanni Pascoli.
Latino- Tacito.
Filosofia- Benedetto Croce.
Storia- Fascismo.
Storia dell'arte- Picasso, "Guernica".
Fisica- Il campo magnetico.
Scienze della Terra- La catena protone-protone e le stelle.
Inglese-Joyce.
Così come ogni regime, anche quello fascista aveva limitato la libertà di pensiero e di parola per arrivare ad un pensiero unilaterale e, a
partire dal 1926, furono condannati coloro i quali si opponevano. In Italia furono pochi, se non rari, i casi che riuscirono a sviarsi da
questa oppressione e, perlopiù, furono costretti ad emigrare. Tra i maggiori esponenti dell’antifascismo ricordiamo Rosselli (che fondò il
movimento “Giustizia e libertà”), Togliatti (che guidò il partito comunista), Turati, Nenni e De Gasperi. Il caso di maggiore importanza è
quello di Benedetto Croce che addirittura compose il “Manifesto degli intellettuali antifascisti” che decretò il definitivo distacco dal
regime mussoliniano che aveva inizialmente appoggiato in Senato. Questo manifesto è in
chiara opposizione a quello composto da Gentile e fu pubblicato il 1° maggio del 1925.
Croce riprese, insieme a Gentile, alcuni aspetti della filosofia hegeliana soprattutto la Residuo Unione
visione della storia interpretata come progressiva realizzazione dell’idea di libertà (motivo di 2 di 2
protoni protoni
per cui si distacca dal regime). Il filosofo ritiene che il fascismo sia una “brusca
interruzione”, una “malattia morale” , frutto di una necrosi portata dalla guerra. Croce resta
un personaggio isolato a cui i fascisti consentono di studiare perché non porta impaccio e
soprattutto controllano il diffondere del suo pensiero. Deuto
Elio ne
Elio
legger
o
Scienze della Terra
Ricordiamo Enrico Fermi in questo campo in quanto i suoi studi sulle interazioni nucleari ci hanno permesso di arrivare alla sorgente
dell’energia delle stelle, causate da una fusione nucleare definita catena protone-protone. Questa particolare fusione avviene in
temperature elevate in quanto è necessario abbattere le forze repulsive che caratterizzano particelle di uguale carica elettrica, in
questo caso i protoni. Avviene che: la massa di un protone è di 1,0078 quindi, unenedo 4 protoni si otterebbe un nucleo di massa
4,0312. L’elio, però, pesa 4.003 e la differenza di massa, chiamata difetto di massa, cioè 0,0282 rappresenta la massa che sarà
convertita in energia.
Il processo più comune è quello della trasformazione del deuterio in elio ed è ciclica.
Oltre alla fusione dell’idrogeno in elio vi è la catena berilio-litio (9% dei casi) e la via berilio-boro-berilio (rarissima).
Negli anni Quaranta, inoltre, il fisico Hans Bethe teorizzò che i protoni fossero sommati a nuclei più pesanti come il carbonio e l’azoto e
così si scoprì il ciclo carbonio-azoto o ciclo di Bethe. Quest’ultimo avviene nelle stelle più calde e quindi con altissima temperatura
mentre la catena protone-protone è prevalentemente nelle stelle più fredde.
La luminosità delle stelle ci aiuta a comprendere quanto sia l’energia prodotta dalle stelle. Distinguiamo due tipi di luminosità:
Assoluta o intrinseca ( L ) => quantità di energia emessa nell’unità di tempo (impossibile misurarla direttamente in quanto le
stelle non sono tutte equidistanti dalla Terra);
Relativa o apparente ( l ) => la luce che arriva sulla Terra, dipendente dalla prima e dalla distanza
Secondo la luminosità dividiamo le stelle in magnitudini (lavoro iniziato da Ipparco di Nicea nel II sec. a.C.) ma bisogna sempre
ricordare che possiamo parlare di una magnitudine assoluta (M) solo tenendo conto, per convenzione, che la distanza sia di 10 parsec
(1 parsec=3,26 anni luce).
Temperatura e magnitudine assoluta sono in relazione nel diagramma HR (Hertzsprung-Russell): la
prima è posta nell’asse delle ascisse ed è crescente da destra verso sinistra mentre la seconda è
riportata sull’asse delle ordinate.
Il grafico fu elaborato nel 1905 e si distinsero due gruppi di stelle:
le nane (poco luminose e con temperatura tra i 40.000°C e i 4.800°C)
le giganti (molto luminose e con temperatura inferiore ai 4800°C)
Due stelle della medesima classe spettrale hanno temperature molto simili quindi se una è più luminosa
ha una superficie maggiore, vale ha dire che è più grande e si può definire gigante. Gran parte delle
stelle, come possiamo vedere, si trova in una fascia che va dall’alto a sinistra verso il basso a destra ed
è chiamata sequenza principale. Qui troviamo stelle stabili che basano la loro energia sulla fusione
nucleare dell’idrogeno in elio. Inglese
Another man who left his homeland because dissatisfied with the narrowness of life was James Joyce.
He is an Irish poet and he lived between 1882 and 1941. He was born in Dublin and he moved to Paris
after 1902 because Ireland was ad extremely conservative society. Nationalism attract initially
Joyce but later he considers it as a system that risks to suffocate and imprison the individual. His
masterpiece is “Dubliners”, it is a collection of 15 short stories that represents the Irish middle
class life in Dublin. Joyce focuses on two aspects that are common to all stories: the moral
paralysis and the escape. The first is caused by political and religious situation in Dublin while the
second is the consequence of paralysis when men know their condition. Also “A portrait of the
artist as a young man” is a famous Joyce’s work and Ezra Pound urged him to publish it. It is an
autobiographical novel and the hero is named Stephen Dedalus. Joyce combines classical (myth of
Dedalus who escaped from imprisonment on island of Crete) and Christian symbolism (Stephen
was the first Christian martyr). Writer uses the unexpected scheme of Stephen Dedalus’s memory
to returns to key moments in his life and he develops his theory of the epiphany: it is a technique,
a moment where a detail helps character to understanding himself. Another important technique
is “the stream of consciousness”, it consists in to convey the flow of thoughts and feeling.
“Ulysses” is the second novel of Joyce: he restricts the events of a single day in Dublin, 16 June 1904. It remembers Odyssey and
author used this parallel because he wanted to stress the great gap between the past and the modern age. The hero is Leopold Bloom
who moves around Dublin and visits pubs, offices and other places as Odysseus during his travel to Ithaca.
Are visible the parallelism and the contrast whit Odyssey:
Character: Odysseus(hero) / Leopold Bloom(ordinary man)
Time: 24 books / 24 hours
Wife: Penelope(faithful) / Molly (unfaithful) Storia
Il culmine del sentimento patriottico si ha nel periodo che intercorre tra le due guerre con l’avvento del fascismo. L’Italia, uscita dalla
guerra, si trova a combattere un periodo di forte crisi, causato dal debito pubblico, la svalutazione della lira e la conseguente
inflazione. Tutto ciò provocò un malcontento nel popolo italiano e si facevano sempre più frequenti gli scioperi. In questo clima di caos
la politica italiana fu caratterizzata dalla nascita, nel 1919, di due importanti schieramenti: il Partito Popolare Italiano (fondato da don
Luigi Sturzo) e il movimento dei Fasci di combattimento (fondato da Benito Mussolini). Alla fine del 1920 il programma di Mussolini si
fece più duro tanto da formare le squadre d’azione per intimidire proprio lo schieramento socialista. Nel 1921 Giolitti indisse nuove
elezioni e accettò le liste comuni (blocchi nazionali) formate da liberali, gruppi di centro e fascisti. Nel novembre del 1921 nasce il
Partito Nazionale Fascista (PNF) e Mussolini si dichiara favorevole alla monarchia. Nel marzo 1922 Mussolini riunisce le camicie nere in
vista della marcia su Roma, il re Vittorio Emanuele III si rifiutò di proclamare lo stato d’assedio. Il 28 le armate fasciste entrano a Roma
e due giorni dopo il Duce ricevette l’incarico di formare il governo. Tra il 1922 e il 1924 si ha la fase legalitaria del fascismo durante la
quale Mussolini abbandona la politica economica di Giolitti e sciolse le amministrazioni comunali in mano ai socialisti. Le opposizioni
non mancarono così fu istituito la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Altri avvenimenti memorabili furono l’approvazione della
riforma scolastica di Gentile e la legge Acerbo. Il primo vero antifascista fu il deputato Giacomo Matteotti, segretario del Partito
socialista, che il 30 maggio 1924 pronunciò alla Camera un discorso denunciando i brogli e le violenze delle squadre fasciste. Il 10
giugno il deputato socialista venne rapito e ucciso, fu ritrovato solo due mesi dopo. L’assassinio di Matteotti decretava la fine della
democrazia e l’affermazione della dittatura fascista.
Nel 1925 il fascismo fece approvare una serie di leggi definite “fascistissime”.Il Duce avviò anche una sorta si “normalizzazione” del
partito cioè lo divise in gerarchie, rappresentate dal Gran Consiglio del fascismo, affidato alla presidenza dello stesso Mussolini. Nel
1928 il Gran Consiglio preparò una lista unica di candidati: Mussolini aveva creato uno Stato totalitario. La stampa fu sottoposta a
censura e furono istituiti degli enti al servizio del regime (EIAR, Istituto Luce), cambiarono i rapporti Stato-Chiesa con i Patti Lateranensi
(1929), si attuò una politica autarchica sostenendo la cosiddetta battaglia del grano, furono condannati gli scioperi e organizzate le
corporazioni. In campo estero Mussolini invase l’Etiopia il 3 ottobre 1935 senza nessuna dichiarazione di guerra anche se, da un punto
di vista economico, non rispose alle attese. Questa conquista comportò l’avvicinamento di Mussolini a Hitler i quali, nell’ottobre del
1936, firmarono l’Asse Roma-Berlino. Il Duce subì l’influenza del Führer e promulgò le leggi razziali contro gli ebrei. Ciò indebolì il
consenso degli italiani e prepararono la crisi del regime fascista.
Storia locale
“Fu la prima strage nazista compiuta in Italia durante la seconda guerra
mondiale”
Il periodo tra le due guerre fu di grande importanza per il nostro territorio che si trovava in grave
crisi e molto arretrato rispetto al resto d’Italia. Il 17 giugno 1923 l’Etna si fece sentire e si
formarono nuove bocche eruttive. Tre giorni dopo abbiamo avuto l’onore di ricevere il Re Vittorio
Emanuele III il quale era solito villeggiare nella frazione di Montelaguardia, ospitato dal Marchese Romeo delle Torrazze, e l’indomani
arrivò persino Mussolini, già capo del governo. La lava si arrestò il 29 giugno a Catena dove distrusse le ultime case e graziando
Linguaglossa. I nuovi crateri furono chiamati “Vittorio Emanuele III” e “Mussolini”
proprio per ricordare la memorabile visita nei nostri paraggi. Gli anni del ’43 furono i
più movimentati e più paurosi per la popolazione castiglionese e randazzese. Il 16
a
luglio iniziarono i bombardamenti a Randazzo dalla 9 Air Force americana e
continuarono dal 18 al 20. L’attacco più catastrofico avvenne il 1° agosto con 230 aerei
bombardieri ma ne seguirono altri il 7 e l’8 agosto. Lo stesso mese fu attaccata anche
Solicchiata che, fortunatamente, era stata avvertita prima dagli stessi alleati i quali
avevano lanciato milioni di volantini con su scritto “Evacuate e fate evacuare,
chiunque è vicino ad obiettivi militari è in pericolo di vita”. Gran parte della
popolazione si nascose nelle campagne e nelle grotte formate dalle eruzioni passate;
tra queste ricordiamo la Grotta del Bue.
Il 13 agosto 1943 Randazzo fu finalmente liberata dagli statunitensi e i tedeschi
passarono per Solicchiata dove demolirono alcune strutture per ostacolare l’avanzata
dei nemici. Alcuni cittadini ebbero il coraggio di cancellare le X (che stavano ad
indicare i bersagli da abbattere) salvando molti caseggiati.
Nel territorio castiglionese erano insediati due accampamenti: uno italiano a Passopisciaro guidato dal generale Alfredo Guzzoni, l’altro
tedesco a Rovittello comandato dal generale Hans-Valentin Hube. Quest’ultimo aveva invitato a cena (il 1° agosto 1943) il collega
italiano e il capo di stato maggiore Emilio Faldella i quali presumevano già che fosse una trappola e aveva piazzato un battaglione