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Sintesi
Storia: Apartheid e segregazione razziale in America;

Arte: Pablo Picasso (l'influenza dell'arte africana);

Inglese: I have a dream;

Geografia; Virginia.
Estratto del documento

potere economico da parte dei neri, cercano di favorire qualsiasi attività in proprio. Nel ‘64 Malcolm

X è il leader più significativo del movimento ed il primo a parlare apertamente di Rivoluzione Nera.

Lo stesso anno egli si stacca dal movimento per fondarne uno collaterale denominato Organization

of Afro-American Unity (Organizzazione dell’unità afroamericana), neppure un anno dopo verrà

assassinato. Sebbene Malcolm X abbia avuto una personalità e abbia professato un credo politico

e religioso totalmente diverso da M.L.King, egli resta una figura di spicco del movimento nero,

anche grazie alla sua autobiografia che ha notevolmente contribuito a renderlo famoso dopo la sua

morte.

IL BLACK POWER E IL BLACK PANTHER PARTY

La delusione nelle istituzioni dei bianchi e nella lotta eterna alla discriminazione, spinge i musulmani

neri a credere che la strada verso l’eguaglianza sia definitivamente sbarrata per loro; da qui

nascono gli atteggiamenti di sfida agli Stati Uniti e alle loro istituzioni. Nasce così, nel 1966, con

Stokely Carmichael, il Black Power (Potere Nero). Nella sua accezione più positiva il Potere Nero

vuole promuovere l’autodeterminazione, il rispetto di sè e la piena partecipazione alle decisioni

riguardanti i neri, Carmichael sostiene che solo il raggiungimento di questi ideali può obbligare i

bianchi a trattare con i neri. In realtà questi gruppi associativi, così come la Rivoluzione Nera, sono

dei movimenti nazionalisti che originariamente non inneggiano al rovesciamento del sistema

politico, economico e sociale, ma che in seguito ne saranno coinvolti. Il più noto e diffuso di questi è

il Black Panther Party, fondato nel ‘66 a Oakland, California, da Bobby Seale e Huey P.Newton. La

denominazione per esteso del partito, Black Panther Party for Self-Defense, sta ad indicarne la

funzione primaria: porre fine alle crudeltà della polizia bianca tramite la organizzazione di gruppi

armati di autodifesa all’interno delle comunità nere. Il tutto risulterà in una guerriglia serrata con le

forze dell’ordine.

VERSO GLI ANNI ‘70

Gli anni ‘66,’67’e ‘68 vedono molte ribellioni violente causate dalle condizioni di vita nei ghetti: i neri

vogliono un lavoro, case decenti e scuole migliori . Martin Luther King viene assassinato a Memphis

7

il 4 aprile 1968, la sua scomparsa non è solo un evento storico drammatico e deprecabile che

sembra indicare la fine di una ribellione non-violenta, ma mostrò, come nel caso dell’assassinio di

J.F.Kennedy e del senatore Robert Kennedy, allora candidato alla presidenza, a quanto gli uomini

potevano giungere per impedire che si realizzassero quegli ideali di giustizia ed uguaglianza

fondamentali per una società democratica. In quegli stessi anni il paese si sta dirigendo sempre di

più verso due società distinte, separate e diseguali: quella dei bianchi e quella dei neri. I Black

Muslims e il Black Power non vogliono l’integrazione pacifica, ma la distinzione netta. Nell’arco di

20 anni (dal ‘50 al ‘70) molte cose sono cambiate per la gente di colore, il Civil Rights Act ha

stabilito dei punti di riferimento inamovibili per la lotta all’uguaglianza e alle pari opportunità. 8

MARTIN LUTHER KING : IL PROFETA NERO DEL POPOLO AMERICANO

“ Noi non possiamo in buona coscienza, obbedire alle vostre leggi ingiuste, perché la non

cooperazione col male è un obbligo morale non meno della cooperazione col bene. Metteteci in

prigione e noi vi ameremo ancora. Lanciate bombe sulle nostre case e minacciate i nostri figli e noi

vi ameremo ancora. Mandate i vostri incappucciati sicari nelle nostre case nella notte, batteteci e

lasciateci mezzi morti e noi vi ameremo ancora. Ma siate sicuri che noi vi vinceremo con la nostra

capacità di soffrire. Un giorno noi conquisteremo la libertà, ma non solo per noi stessi: faremo

talmente appello al vostro cuore ed alla vostra coscienza che alla lunga conquisteremo voi e la

nostra vittoria sarà una duplice vittoria. L’amore è il potere più duraturo che vi sia al mondo”.

La forza di amare

Martin Luther King Jr. (Atlanta, 15 gennaio 1929

Memphis, 4 aprile 1968) è stato un politica attivista

e pastore protestante statunitense, leader dei diritti

civili. È stato il più giovane Premio Nobel per la

pace della storia, riconoscimento conferitogli nel

1964 all'età di soli trentacinque anni. Il suo nome

viene accostato per la sua attività di pacifista a

quello di Gandhi, il leader del pacifismo della cui

opera King è stato un appassionato studioso, ed

a Richard Gregg, primo americano a teorizzare

organicamente la lotta non violenta. L'impegno civile di Martin Luther King è condensato nella Letter

from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham), scritta nel 1963, e in Strength to love

(La forza di amare) che costituiscono un'appassionata enunciazione della sua indomabile crociata

per la giustizia . 9

Che cosa voleva Martin Luther King?

Voleva il riscatto di tutti i diseredati, non solo dei neri come lui; i neri non erano i soli a essere

maltrattati nel suo paese, troppi uomini erano ancora vittime dell'ingiustizia sociale, troppe leggi

erano solo scritte sulla carta e non rispettate. Occorreva restituire la coscienza di una perduta

dignità negli animi di gente avvilita da secoli di schiavitù sociale, politica e morale.

Come si formò la sua coscienza di classe?

King nacque ad Atlanta in Georgia, uno stato del sud,

nel 1929 da una famiglia di pastori battisti. L'ambiente in

cui crebbe era quindi diverso da quello degli infimi

«slums», i bassifondi dei ghetti in cui viveva la maggior

parte dei bambini neri. Poté studiare, frequentando le

scuole per i «coloreds», cioè per soli ragazzi di colore.

Fu negli anni del liceo, mentre si inseriva nel mondo

degli adulti, che cominciò ad acquisire sempre maggiore coscienza della discriminazione razziale.

La frase" For white only", soltanto per bianchi, scritta all'ingresso dei locali pubblici, assunse per lui

un significato sempre più inquietante.

Q UANDO INIZIÒ LA SUA LOTTA?

Martin, consacrato pastore battista nel 1947, fu molto colpito dall'esempio di Gandhi e soprattutto

dal suo metodo della «non violenza» usato per combattere: si convinse che questo sistema di lotta

poteva servire anche per i neri del suo paese, per la conquista dei diritti civili che ancora non

possedevano. Dalla meditazione sulle opere di Gandhi, trasse la conclusione che l'amore del

prossimo predicato da Cristo, e posto a fondamento dell'azione di Gandhi, doveva essere il punto di

partenza per giungere al riconoscimento delle giuste rivendicazioni.

RAGGIUNSE IL SUO SCOPO? 10

Negli anni che seguirono egli divenne il leader di un vastissimo movimento a cui aderirono migliaia

di persone: era l'inizio della Rivoluzione Nera, che vedeva le forze dei neri impegnate in una lotta

pacifica combattuta con le armi dell'amore. Martin Luther King fu arrestato più volte e processato,

ma continuò la sua opera con sempre nuova fede nel principio della «non violenza». Il 2 luglio 1964

il presidente Johnson firmò la legge in cui si sanciva il divieto di ogni discriminazione razziale e nel

1965 la legge sui diritti elettorali per la popolazione nera. King ricevette il premio Nobel per la pace

nel 1964.

IL MARTIN LUTHER KING DAY

Il giorno 19 gennaio negli USA viene celebrato in memoria di Martin Luther King, il difensore dei

diritti civili dei negri americani. Il Congresso ha dichiarato festività federale il giorno del suo

compleanno. 11

I HAVE A DREAM

I have a dream that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: "We

hold these truths to be self-evident: that all men are created equal." I have a dream that one day on

the red hills of Georgia the sons of former slaves and the sons of former slave owners will be able

to sit down together at a table of brotherhood. I have a dream that one day even the state of

Mississippi, a desert state, sweltering with the heat of injustice and oppression, will be transformed

into an oasis of freedom and justice. I have a dream that my four children will one day live in a

nation where they will not be judged by the colour of their skin but by the content of their character. I

have a dream that one day the state of Alabama, whose governor's lips are presently dripping with

the words of interposition and nullification, will be transformed into a situation where little black boys

and black girls will be able to join hands with little white boys and white girls and walk together as

sisters and brothers. I have a dream today. I have a dream that one day every valley shall be

exalted, every hill and mountain shall be made low, the rough places will be made plain, and the

crooked places will be made straight, and the glory of the Lord shall be revealed, and all flesh shall

see it together. This is our hope. And if America is to be a great nation this must become true. So let

freedom ring from the prodigious hilltops of New Hampshire. Let freedom ring from the mighty

mountains of New York. Let freedom ring from the heightening Alleghenies of Pennsylvania!. When

we let freedom ring, when we let it ring from every village and every hamlet, from every state and

every city, we will be able to speed up that day when all of God's children, black men and white

men, Jews and Gentiles, Protestants and Catholics, will be able to join hands and sing in the words

of the old Negro spiritual, "Free at last! free at last! thank God Almighty, we are free at last!"

Comment

These words of Martin Luther King fill my mind with love and enthusiasm. Martin was sure that

everyone could find out the right way for a better life without hate, without war, without inequalities

or better still without injustice, and without fear of living .His recipe is to love one another

constantly :the capacity to love is the only thing that makes us happy and full elevating us to true

12

Men .He was a great man, a great advocate of peace. Martin had a dream, you can say that on one

side his dream has come true, but, in my opinion, not completely. Unfortunately, even after so many

years, in many countries of the United States there is still a form of segregation. Blacks are not

appreciated and are often discriminated against. I hope that one day people will realize that all men

are equal before God and, regardless of skin colour, they are on a par with the same rights and

duties 13

VIRGINIA

Fondata nel 1607 a Jamestown, non lontano dalla Chesapeake Bay, la Virginia è la più antica

colonia americana e la sua storia è indissolubilmente legata a quella degli Stati Uniti. Dal punto di

vista geografico la Virginia, è situato sulla East Coast americana. Dopo aver cercato inutilmente

l’oro, i primi coloni si arricchirono grazie alla coltivazione del tabacco. Le piantagioni richiedevano

un’immensa quantità di terra e manodopera, così i coloni cacciarono gli indigeni dai loro territori ed

iniziarono una massiccia importazione di schiavi dall’Africa. La Virginia, oggi è conosciuta anche

come la “Madre dei Presidenti”, essendo la terra natia di ben otto presidenti americani: George

Washington, Thomas Jefferson, James Madison, James Monroe, Woodrow Wilson, William Henry

.

Harrison, John Tyler e Zachary Taylor Situate nel cuore della Virginia, Richmond e la Chesapeake

Bay costituiscono un’area piuttosto compatta che racchiude alcuni dei siti storici più importanti del

paese. I più interessanti si trovano nell’affascinante Historic Triangle. Il punto di partenza per la

visita allo stato non può però che essere Richmond. Fondata nel 1737 sul fiume James, che

diventa da qui navigabile, Richmond è una città dal grande passato e con un futuro roseo davanti.

Moderni grattacieli di uffici si affacciano su un parco in riva al fiume, mentre nel quartiere di Court

End si notano decine di edifici ben conservati del periodo antecedente la guerra, musei ed

importanti siti storici. Il Virginia State Capitol è invece la più antica costruzione governativa degli

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