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Economia turistica: Marketing mix, forme di pubblicità, mass media;
Inglese : promotion;
Storia dell'arte: la Pop Art, Andy Warhol.
La comunicazione non è soltanto un processo di trasmissione di informazioni.
In italiano, il termine "comunicazione" ha il significato semantico di "far conoscere",
"rendere noto". La comunicazione è un processo attraverso il quale si ha trasmissione di
un’informazione da una fonte mittente a un soggetto ricevente. RICEVENTE
MEZZO
FONTE MESSAGGIO
CODIFICA DECODIFICA
FEEDBACK
CONTESTO
Nelle attività economica, le imprese devono impostare una corretta strategia di
comunicazione, organicamente inserita nella strategia di marketing, che sia in grado di
raggiungere i seguenti effetti: conoscenza, gradimento, preferenza, acquisto e fedeltà.
Una volta individuato il segmento di mercato cui intende rivolgersi l’impresa deve
comunicare al mercato la propria offerta. A tal scopo l’impresa deve coordinare tra loro gli
elementi del marketing mix che sono sintetizzati dalla "teoria delle quattro P":
Product (caratteristiche
relative al prodotto: qualità,
prestazioni, confezione,
garanzia, assistenza);
Price (prezzo del prodotto:
prezzo base, sconti, offerte,
modalità di pagamento);
Place (canali di
distribuzione: grande
distribuzione, distribuzione
tradizionale, copertura
geografica);
Promotion (comunicazione
pubblicitaria, promozione);
Promotion is an important phase in marketing process.
Promotion of the travel product is directed at two different groups.
The travel company has to inform other organizations and people working in the
tourism through:
Advertising in trade magazines
• Exhibiting at trade fairs and markets
• Mailing information.
•
To inform the customers the travel company makes use of media advertising
(television, radio, the internet, and newspapers) and holiday brochures.
Questi fattori compongono un marketing mix che può essere utilizzato dall’impresa sia per
comunicare il proprio posizionamento, sia per agire e reagire agli attacchi della concorrenza,
al mutamento dei gusti del consumatore e al cambiamento degli obiettivi assegnati al
prodotto.
Tra questi elementi oggetto della mia tesina è la pubblicità che ha un peso sempre più
rilevante sul successo di un prodotto e gli investimenti in pubblicità effettuati dalle imprese
ne sono la prova.
Questo mezzo informativo è in grado di condizionare
in modo rilevante e in modo incisivo scelte e modi di
agire dei consumatori ed è anche in grado di
manovrare la volontà di un individuo (cosciente o no
di questo fatto).
Con il termine pubblicità si intende quella forma di
comunicazione a pagamento, diffusa su iniziativa di
operatori economici (attraverso mezzi come la
televisione, la radio, i giornali, le affissioni, la posta,
internet), che intende influenzare in maniera
sistematica i comportamenti e le scelte degli
individui riguardo al consumo di beni e all’utilizzo di
servizi.
Nel settore turistico la pubblicità è una forma di
comunicazione impersonale condotta da mezzi a
pagamento finalizzata a far conoscere e valorizzare
un prodotto (una località, un albergo, un package)
attirando su di esse l’attenzione e l’interesse della
clientela potenziale, per creare la domanda o
incrementare il consumo di un determinato servizio.
Fare pubblicità nel settore turistico è però molto
diverso rispetto ai settori che producono prodotti
tangibili: infatti la pubblicità di un prodotto turistico
fa leva su promesse che il cliente può verificare solo
nel momento in cui usufruisce del servizio e si è
quindi impegnato a pagarlo, se non l’ha già fatto.
Scopo della pubblicità è piuttosto, secondo una visione più realistica, quello di stimolare una
propensione al consumo o prima ancora un’intenzione all’acquisto. Per efficacia si intende
quindi la capacità che ha una determinata pubblicità di creare goodwill verso il prodotto
(letteralmente: benevolenza, amicizia, simpatia), cioè evocare il desiderio, la convinzione
che quel prodotto rappresenti una soluzione valida e desiderabile, anzi la migliore delle
soluzioni possibili.
Ciò è possibile in una società come quella
occidentale, dove è stata da tempo superata la
fase di soddisfazione dei bisogni primari e il
consumo appare progressivamente trasformarsi
in comunicazione: Gli individui, infatti, oggi
ricercano nei beni che acquistano, oltre all’utilità
funzionale: un modo per esprimere uno status
sociale al quale si appartiene o al quale si
vorrebbe appartenere, perché al giorno d’oggi gli
oggetti rivestono un significato sociale perché
comunicano i valori degli individui che li
possiedono, il loro life style. Il messaggio
espresso dal singolo prodotto acquista un
significato solo nei rapporti e nelle relazioni che
instaura con altri messaggi, con il sistema
complessivo della comunicazione degli oggetti.
A seconda degli obiettivi che ci si propone di raggiungere e in base al ciclo di vita del
prodotto, esistono varie forme di pubblicità:
La pubblicità informativa è diretta a far conoscere il servizio e i vantaggi che offre, per
creare o accrescere la domanda.
La pubblicità persuasiva serve per creare la preferenza per un determinato servizio o a
modificare la percezione da parte dei
consumatori (può essere utilizzata
dalle aree turistiche che hanno
conosciuto periodi di crisi per esempio
per conflitti sociali, catastrofi naturali,
ecc).
La pubblicità di rinforzo mira a
rassicurare i consumatori sulla validità
dei servizi acquistati.
La pubblicità di ricordo è utilizzata
nel caso di prodotti turistici maturi,
per mantenere viva nei consumatori
l’immagine del prodotto e per
ricordare i vantaggi che offre.
Ai fini di elaborare un’adeguata strategia
pubblicitaria ogni impresa deve tenere conto
dei seguenti elementi:
Individuazione del target a cui rivolgersi;
l’immagine del prodotto, che deve essere
rispondente al vero
La rispondenza del messaggio a ciò che si
vuole promuovere
La chiara conoscenza dei destinatari e
l’individuazione dei mezzi adatti per
raggiungerli
I mezzi di comunicazione di massa sono i
seguenti:
manifesti murali;
• giornali;
• depliant
• cinema;
• radio;
• televisione;
• internet.
•
Molte di queste parole sono ormai entrati in uso comune nella lingua italiana.
Fra i vari linguaggi settoriali quello della pubblicità è uno dei più vivaci e registra una
continua espansione.
La terminologia utlizzata dai pubblicitari italiani è costituita da molti vocaboli di origine
anglosassone, infatti oggi il 75% circa della pubblicità mondiale è in lingua inglese.
Ecco di seguito qualche esempio:
Advertising
Nel linguaggio dei pubblicitari italiani s’intende per advertising la pubblicità elaborata per un prodotto,
cioè qualsiasi comunicazione a pagamento, utilizzata per rendere noti e vendere prodotti, idee o servizi
di una determinata organizzazione.
Consumer
Questa vocabolo è usato per indicare genericamente il fruitore di un bene; lo si trova spesso in forme
composte (consumer benefit, consumer satisfaction) che designano concetti relativi all’atteggiamento e
alle attitudini del consumatore.
Design
Si tratta di un termine di uso assai frequente e diffuso in italiano, applicato sopratutto alla descrizione di
prodotti di arredamento, automobili e, in genere, a tutti i beni nei quali l’elemento esterico e formale
riveste un ruolo essenziale. In pubblicità esso può costituire l’abbreviativo di graphic design (attività di
progettazione e realizzazione grafica). Design è utilizzato anche per indicare le caratteristiche del
packaging del prodotto.
Slogan
Questo sostantivo è di uso comune in italiano per indicare una frase che esprime in maniera sintetica ed
efficace un concetto riuscendo a penetrare nella mente del pubblico, a diventare un’espressione
ricorrente anceh al di fuori del contesto in cui è nata.
Sponsor
È il finanziatore di iniziative culturali, sportive, di moda allo scopo di trarre notorietà e prestigio per una
ditta e la sua attività e di pubblicizzare i suoi prodotti. Infatti sponsorizzare indica l’attività dello sponsor.
Oggi tutti i programmi televisivi sono sponsorizzati: durante la tramissione alcuni spazi sono dedicati alla
pubblicità del prodotto dell’azienda che finanzia il programma.