Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Introduzione Seconde possibilità tesina
Questa tesina maturità ragioneria descrive il tema delle seconde possibilità, permettendo di effettuare i seguenti collegamenti interdisciplinari: in diritto "vale la pena" , il lavoro dei detenuti dentro e fuori al carcere; in Storia "quando erano gli italiani a partire": emigrazione ; in italiano il "confronto d'opinione": tre autori a confronto sulla visione della seconda possibilità. ossia Sciascia, Pirandello, Ungaretti, in economia: "una seconda possibilità per Stabilimenti Termali Spa": risanamento e rilancio di un'ipotetica azienda in crisi; in inglese la pubblicità e in Matematica il grafico della curva di perdita e ripresa dell'azienda sopra citata.
Collegamenti
Seconde possibilità tesina
Diritto : "vale la pena" , il lavoro dei detenuti dentro e fuori al carcere.
Storia:"quando erano gli italiani a partire": emigrazione.
Italiano:"confronto d'opinione" tra tre autori a confronto sulla visione della seconda possibilità (Sciascia,Pirandello,Ungaretti).
Economia: "Una seconda possibilità per Stabilimenti Termali Spa" risanamento e rilancio di una ipotetica azienda in crisi.
Inglese : La pubblicità .
Matematica: Il grafico della curva di perdita e ripresa dell'azienda sopra citata.
È una bella soddisfazione pensare che qualcuno da fuori utilizza una
cosa che ho fatto io da reclusa, una cosa utile che viene apprezzata.
Forse chi non ha provato la vita di detenzione non può capire che
gioia sia per noi. È come essere anche un po’ fuori. Lavorare ci da la
possibilità di riscattarci, è una vera rieducazione. Chiuse in cella,
invece, le persone si induriscono ancora di più e quando escono non
riescono a reintegrarsi. Anzi sono molto peggio di quando sono
entrate.
Lucia, italiana, 35 anni, reclusa da quattro anni con una pena
(non definitiva) di trent’anni. Sta lavorando per Made in Carcere
da 2 anni
è un’associazione di Roma, che produce per conto del
Comune, borse in PVC realizzate dalle detenute di Rebibbia Femminile. I principi sono più o
meno gli stessi . Ho estrapolato dalla rete,alcuni articoli a riguardo :
: “Dare una mano a chi sta in prigione e aiutare
l’ambiente si può fare. Lo dimostra l’iniziativa
lanciata dalla Fao e dalla Onlus Ora d’Aria con le detenute del
carcere di Rebibbia a Roma per limitare lo spreco di materiale
plastico proveniente da striscioni e poster. Mega poster, vecchi
striscioni, cartelloni usati(…)L’idea è venuta ad un dipendente
della Fao, Sergio Ferraro. «Era da un po’ – spiega - che pensavo a
quanta plastica viene usata e poi buttata via. E mi sembrava
importante pensare a come riciclarla nell’impegno che la Fao ha
preso per essere più “verde” anche al suo interno» “
: (…)In meno di due mesi sono state già
realizzate oltre 400 borse che al momento
sono vendute presso il carcere, ma che in
futuro, se il progetto si espanderà, potrebbero trovare uno sbocco
anche fuori. “L’iniziativa rappresenta per le detenute
l’opportunità di imparare un mestiere per il futuro, qualcosa di
nuovo, una risorsa che potrebbe aiutarle a reinserirsi quando 7
usciranno dal carcere”, dice la direttrice di Rebibbia,Lucia Zainaghi. Le detenute che
partecipano al progetto ricevono un’indennità per il lavoro svolto.
Sitografia :www.oradarialab.com www.mentelocale.it www.ristretti.org
L’emigrazione
Quando erano gli italiani a Quand
partire
o grandi masse di popolazione si spostano da uno stato all’altro o tra regioni di uno
stesso paese , avviene un fenomeno demografico chiamato EMIGRAZIONE . La causa
principale è lo squilibrio tra popolazione e risorse , che spinge chi non trova
opportunità lavorative dignitose nel proprio paese d’origine , a spostarsi altrove
sperando di trovare condizioni di vita favorevoli e possibilità lavorative migliori .
Potremmo esaminare tre casi tipo Clandestini , Profughi e individui regolari .
Viene definito “Clandestino” , colui che arriva illegalmente ,senza documenti, esso se
fosse colto in flagrante dalle forze dell'ordine verrebbe rispedito da dove è partito ;
spesso molti di loro raggiungono l'Italia o altre coste , con vecchie imbarcazioni
fatiscenti tanto da essere denominate “Carrette del mare” pericolose, perché
esageratamente sovraccariche . Il più delle volte, quello che nasce come “Viaggio
della speranza” termina in tragedia, con la morte di quasi tutti i passeggeri .
E’ definito “Profugo” colui che lascia la propria patria a causa di condizioni politiche a
lui non tollerabili , in seguito a calamità naturali o guerre , e che spera di trovare una
situazione migliore . 8
I “Regolari” sono gli individui che si trasferiscono in paesi diversi dai loro in modo
legale .
Le città mediamente sviluppate si stanno trasformando , giorno dopo giorno , in
società multietniche . Questo fenomeno coinvolge non solo coloro che si
trasferiscono ,ma anche la società che li ospita , la quale si arricchisce di nuove
culture, religioni e lingue. Purtroppo tutto ciò ,viene visto negativamente dalla maggior
parte della popolazione che “ospita” la quale , etichetta gli immigrati come "possibili
criminali" o "parassiti sociali". Nonostante questo sia solo uno stereotipo , questa
forma di razzismo , ostacola la convivenza e l’integrazione .
Per quanto possa sembrare un fenomeno moderno ,data la sua
esplosione negli ultimi anni ,l’emigrazione ha caratterizzato la storia
della nostra penisola fin dall’antichità. Abbiamo dati che ci
permettono di comprendere l’evoluzione di questo fenomeno, ma
fino al 1876 non è stato rinvenuto niente di certo .
Da questa data possiamo suddividere le varie fasi migratorie che ci
hanno interessato, in 4 flussi principali :
Prima fase migratoria: 1876-1900
In questa prima fase , gli italiani tentarono la fortuna in quello che era definito il
“nuovo mondo”…l’America ! Il viaggio li catapultava in un paese urbanizzato nel quale
trovavano numerose attività lavorative
all’interno di industrie di ogni tipo o
come operai per la costruzione di strade
e ferrovie. Coloro che approdavano nel
Sudamerica si inserivano nel settore
agricolo o in aziende , e molto spesso
riuscivano a mettere su imprese
indipendenti nel giro di pochi anni .
Paranti e amici rimasti in patria , quando
ricevevano notizie dai loro cari ,
coglievano l’occasione e partivano con
meno timore , certi di un punto di
riferimento oltre oceano . Un esempio
lampante è quello degli emigranti di
Bassano che , via via si trasferirono in Brasile e diedero vita alla zona nota come “
Nuova Bassano “. 9
“Il canto degli emigranti” di Ferdinando Fontana, 1881
“Noi siamo pecore, figli di pecore.
Di generazione in generazione i lupi si scaldano con la nostra lana e si cibano con la
nostra carne.
Un giorno vennero a dirci che in un paese molto vasto, ma molto lontano, noi avremmo
potuto campare meno peggio.
Oh pecore, pecore – ci gridarono - badate che c’è il mare da attraversare
E noi lo attraverseremo
E se fate naufragio e vi annegate?
Meglio morire d’un colpo che agonizzare tutta la vita
Oh povere pecore, ma voi non sapete che in quel paese molto vasto e molto lontano ci
sono delle malattie tremende
Nessuna malattia potrebbe essere più tremenda di quella che noi soffriamo di padre in
figlio: la fame”
2.Seconda fase migratoria:1900-1914
La seconda fase viene denominata “GRANDE EMIGRAZIONE” , avviene in un periodo
importante per l’Italia , cioè nel momento della
sua industrializzazione , in quanto la
manodopera in esubero cercava collocazione
altrove . Gli spostamenti sono per lo più
extraeuropei , la destinazione principale resta
ancora l’America , ma questa volta possiamo dire
che a lasciare il paese è per lo più il meridione .
Le cifre lasciano senza fiato , più di 600.000
partenze in un anno ,per lo più uomini adulti .
Il fenomeno dell’emigrazione , coinvolse così
tanta popolazione , che nel giro di poco insorsero
numerosi gruppi speculativi, che si dicevano
agenti di compagnie di navigazione . Questi finti
intermediari , si arricchirono notevolmente finche
nel 1901 ,venne messo un freno a tutto ciò con la creazione del Commissariato
Generale dell’emigrazione , messo a tutela dell’espatrio (esso non riuscì ad apportare
modifiche alle problematiche d’igiene, che si vivano nella transazione).Tra i diversi
porti , i principali erano Genova , Napoli , Palermo 10
Anche in questa nuova fase ,a partire erano per lo più uomini adulti , i quali
destinavano la maggior parte del loro guadagno alla famiglia che non aveva potuto
seguirli. Questa quantità di denaro che arrivava dall’estero rendeva l’emigrazione
,un’ottima risorsa per l’ economia dello Stivale, che riuscì a sanare debiti internazionali
e acquistare materie prime. Questi uomini , in maggioranza analfabeti ,pur trovandosi
spaesati in un posto dove la cultura era totalmente opposta alla loro , tentavano in
tutti i modi di guadagnare quanto bastasse per acquisire nuovi terreni una volta
tornati a casa . La loro idea ,infatti, non era quella di partire per sempre , ma di restare
fuori ,per un periodo sufficiente a guadagnare quel tanto da permettere una vita
.
dignitosa alla loro famiglia
Teodorico Rosati, Ispettore sanitario sulla nave degli emigranti
“Accovacciati sulla coperta, presso le scale, con i piatti tra le gambe, e il pezzo di pane tra i piedi, i nostri emigranti
mangiavano il loro pasto come i poveretti alle porte dei conventi. E’ un avvilimento dal lato morale e un pericolo da quello
igienico, perché ognuno può immaginarsi che cosa sia una coperta di piroscafo sballottato dal mare sul quale si
rovesciano tutte le immondizie volontarie ed involontarie di quella popolazione viaggiante. L’insudiciamento dei dormitori è
tale che bisogna ogni mattina fare uscire sul ponte scoperto gli emigrati per nettare i pavimenti. Secondo il regolamento i
dormitori sono spazzati con segatura, occorrendo si mescolano disinfettanti, sono lavati diligentemente ed asciugati. Ma
tutte le deiezioni e le immondizie che si accumulano sui pavimenti corrompono l’aria con forti emanazioni e la pulizia sarà
difficile.”
La terza fase migratoria (tra le due guerre)
La terza fase migratoria , trattandosi del periodo che va dal
primo dopo guerra alla seconda guerra mondiale , fu
caratterizzata da un importante calo delle partenze . Le
cause furono diverse , oltre alla chiusura delle frontiere
da parte di molti paesi , la politica restrittiva fascista
impediva di lasciare il paese per non dare un’immagine
negativa della penisola e perché c’era bisogno di
accrescere l’esercito per il potenziamento bellico .
L’emigrazione si limitò ai vicini territori d’oltralpe , dove
espatriarono , non solo comunisti e oppositori del regime
fascista, ma anche molte famiglie . Il ridotto flusso migratorio,
proseguiva in modo controllato e per lo più su richiesta del coniuge , che
aveva trovato fortuna all’estero , il quale data la crisi nel paese d’origine ,
decideva di farsi raggiungere dalla moglie per il ricongiungimento famigliare
. 11
La quarta fase migratoria: dal dopoguerra
agli anni 50.
In questa quarta fase, l’Italia devastata , registra sette milioni di espatri . Il
paese inizia a cambiare , oltre alle destinazioni europee come Francia ,
Svizzera e Germania e le destinazioni extraeuropee come America Latina ,
Australia e Venezuela cominciano i spostamenti tra le regioni italiane ,
soprattutto verso il settentrione più industrializzato e tra campagne e città .
Dagli anni 50 i viaggi migratori oltre oceano calarono in modo non
indifferente. Bibliografia :
Il racconto della storia , E.baffi E.beni
La memoria e la storia E.Beniamino Stumpo M.Teresa Tonelli
Sitografia:
www.emigrati.it
www.wikipedia.it
www.orda.it
CONFRONTO D’OPINIONE
Nel corso della storia, molti autori si sono interrogati sulle seconde
possibilità in modi diversi . Ho estrapolato e messo a confronto tre
diversi punti di vista : Pirandello , Ungaretti, Sciascia . Personaggi
tra loro diversi , per via del periodo storico in cui nascono e della
vita più o meno travagliata che si ritrovano ad affrontare . 12
PIRANDELLO UNGARETTI SCIASCIA
"Il fu Mattia Pascal" (1904) “Allegria di naufragi” “IL LUNGO VIAGGIO”
(1917)
Una seconda opportunità , Dalla questa poesia
vista in negativo perché Questa seconda possibilità
emerge la visione positiva
troppo rischiosa sebbene viene vista come un
di chi riesce a superare le
il protagonista allettato miraggio , qualcosa di non
difficoltà, a reagire
tenti la fuga dalla sua sempre positivo , in quanto
riprendendo il proprio
stessa vita , si rende poi la speranza di raggiungere
percorso di vita dandosi
conto che scappare non è il un obbiettivo fa correre il
una seconda chance ,
vero senso della seconda rischio di prendere un
piuttosto che restare fermo
opportunità e che forse abbaglio.
a rimuginare sulle
avrebbe fatto meglio a disgrazie passate.
cambiare restando Non sempre
piuttosto che scappando “volere è potere”
Il viaggio è una metafora
dal problema della vita e
il lupo di mare non si
Indica come , le arrende
conseguenze delle scelte
coraggiose non sempre
portino ad un epilogo
positivo ; in quanto la
società dimentica
sostituisce e va avanti
Pirandello 1867 -1936 Vita: Nato ad Agrigento nel 1867, compì i suoi studi a Palermo,
Roma e si laureò in lettere presso l'università di Bonn (in Germania)