vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Introduzione Scuderia Ferrari: dalla nascita al suo sviluppo, tesina
La seguente tesina terza media è incentrata sulla storia della scuderia Ferrari. I collegamenti che possiamo trovare in questa tesina sono i segienti:
Storia: Boom Economico in Italia anni '50/60.
Tecnologia: Il Motore.
Geografia: Gli Emirati Arabi Uniti - petrolio - Abu Dhabi circuito F1.
Motoria: Preparazione atletica piloti di F1.
Italiano: Il futurismo - Marinetti " All'automobile da corsa" -.
Arte: Il futurismo - Boccioni " Auto in Corsa" -.
Scienze: L'energia Cinetica.
LA SCUDERIA FERRARI
Ovunque è conosciuto il marchio Ferrari, che rappresenta l’eccellenza italiana.
Enzo Ferrari fonda nel dicembre 1929 la Scuderia Ferrari, società sportiva che aveva come scopo
quello di far correre i propri soci.
L'Alfa Romeo ingaggia Ferrari e la sua scuderia, per aumentare il numero dei piloti amatori che
corrono con le Alfa.
In breve tempo Ferrari mette in piedi una propria squadra corse, a dir poco formidabile: vi fanno
parte Campari, Nuvolari, Varzi, Arcangeli.
Nel 1932 per la prima volta, le vetture della sua Scuderia si fregiano dello stemma del Cavallino
rampante perché pare che Enzo Ferrari ammirasse molto la figura di Francesco Baracca, asso
dell'aviazione italiana e medaglia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale.
Col passare del tempo, Ferrari decide di realizzare anche alcune vetture da corsa, la prima sarà
una Alfa bimotore con la quale Nuvolari conquisterà due primati internazionali di velocità.
Verso la fine degli anni trenta Ferrari si separa dall’Alfa Romeo e incomincia così la sua avventura
di costruttore di automobili a Maranello (Modena).
Dagli anni cinquanta in poi la sua casa automobilistica non produce più solo auto da corsa ma
anche auto da strada, diventando così un marchio di lusso conosciuto e apprezzato in tutto il
mondo.
In quel particolare periodo storico, l’Italia fu protagonista di quello che fu presto ribattezzato da tutti
come “miracolo economico”, non solo nel campo dell’automobilismo ma anche nell’industria
manifatturiera e dell’elettronica.
L’Italia dopo la tragica esperienza del fascismo e della guerra, versava in condizioni gravissime: le
industrie non erano state fortemente danneggiate, ma era stata duramente colpita l’agricoltura,
l’edilizia e il settore dei trasporti. La popolazione era allo stremo per mancanza di cibo, casa,
lavoro.
La nazione stava anche affrontando grandi cambiamenti politici, infatti il 2 giugno del 1946 venne
proposto un referendum che sancì la vittoria della repubblica e la caduta della monarchia, l’uno
gennaio del 1948 entrò in vigore la nuova costituzione repubblicana che sanciva importanti principi
di tipo sociale quali ad esempio il diritto al lavoro, la libertà sindacale, etc… La Democrazia
cristiana, che alle elezioni risultò a lungo il primo partito, guidò la ricostruzione e la rinascita
economica del paese.
Dagli anni 1958 al 1963, l’economia dei paesi industrializzati tra cui l’Italia, attraversò una fase di
intenso sviluppo senza precedenti causata: dalla crescita della popolazione, dall’innovazione
tecnologica, dall’espansione del commercio mondiale e dalle politiche statali in sostegno della
crescita.
L’applicazione delle scoperte scientifiche alla produzione permise un rapido sviluppo tecnologico
che si fece sentire in diversi campi: nei trasporti, pensiamo alla motorizzazione privata e
all’aviazione civile; nella comunicazione di massa con la nascita della televisione; nella chimica
con i nuovi farmaci; etc. Tutte queste innovazioni contribuirono a modificare radicalmente le
abitudini di vita.
Negli anni cinquanta –sessanta ci furono grandi rivoluzioni anche nella musica, in America
nasce il Rock and roll, in grado di influire sui costumi dei giovani. Elvis Presley fu l’icona di
questo momento. In Italia alcuni cantautori come Adriano Celentano e Little Tony presero a
modello questo modo di cantare e vennero definiti “urlatori”. I concerti erano sempre più
seguiti vissuti come momento di aggregazione e non solo come spettacoli.
Nascono in quel periodo le grandi industrie che ancora oggi rappresentano l’Italia: la Fiat,
la Zanussi, la Candy, la Piaggio, l’Olivetti e anche la Ferrari
Con la nascita della catena di montaggio le automobili diventano alla portata di tutti, si
perfezionano i motori che divengono sempre più complessi e permettono alle auto di
raggiungere elevate velocità.
Il primo motore a scoppio fu inventato dal tedesco Nikolaus Otto nel 1886 ed è così
chiamato perché il suo cuore è rappresentato dalla camera di combustione, dove
assistiamo ad un vero e proprio scoppio. In questo motore il carburante viene utilizzato per
innescare un’ esplosione che poi spinge un pistone in basso producendo lavoro utile.
Il motore a quattro tempi si articola in quattro fasi:
1) ASPIRAZIONE: una miscela di aria e benzina viene aspirata attraverso la valvola di
aspirazione aperta.
2) COMPRESSIONE: il pistone, risalendo, comprime la miscela aria-benzina. Le
valvole in questa fase sono entrambe chiuse.
3) SCOPPIO: la candela innesca lo scoppio della miscela compressa che fa sì che il
pistone ridiscenda. Anche in questa fase le valvole sono entrambe chiuse.
4) SCARICO: i residui della combustione vengono espulsi attraverso la valvola di
scarico quando il pistone risale.
Il pistone muovendosi alternatamente trasforma il moto rettilineo in moto circolare
utilizzando un albero a gomiti che permette ai vari pistoni di produrre un moto circolare
continuo che viene trasmesso agli altri organi fondamentali dell’automobile.
Con lo sviluppo economico e industriale cresce sempre più il fabbisogno di petrolio di cui
gli Emirati Arabi sono grandi esportatori.
Gli Emirati Arabi Uniti confinano con l’Oman a sud-est e a sud-ovest con l’Arabia
Saudita.
Si trovano nel sud-est dell’Asia e sono bagnati dal Golfo di Oman e dal Golfo Persico e si
trovano in mezzo all’Oman e all’Arabia Saudita. Costituiscono una federazione di sette
monarchie ereditarie.
Si estendono per circa 83.000 km² ed il più grande emirato è quello di Abu Dhabi che
occupa circa l’80% della superficie totale.
Il territorio è occupato quasi per intero dal deserto e intorno ad Abu Dhabi si trovano due
oasi importanti con un'adeguata quantità d'acqua sotterranea per insediamenti permanenti
e per la coltivazione.
La popolazione è di circa 4.230.000 abitanti. La maggior parte della popolazione vive
lungo le coste del Golfo Persico, dove si trovano le principali città del Paese e le principali
attività economiche.
Il clima degli Emirati Arabi Uniti è subtropicale arido, con inverni miti ed estati calde.
Luglio e Agosto è il periodo in cui le temperature medie raggiungono massime di oltre 48
°C mentre le temperature medie di gennaio e febbraio raggiungono minime tra i 10 e i 14
°C.
La religione di stato è l’Islam e infatti il 76% della popolazione è musulmana, l’8% è
cristiana ed il resto professa altre religioni (principalmente induismo e buddismo).
I governo è tollerante verso le altre religioni ed è possibile professare altri culti ma non
diffonderli (esiste il reato di proselitismo).
Gli Emirati Arabi Uniti sono una Monarchia Assoluta Federale.
Il Capo Assoluto è il Presidente della Federazione eletto per 5 anno dal Consiglio
Supremo della Federazione.
Due terzi della popolazione vive nell'emirato di Abu Dhabi o in quello di Dubai. A capo di
ogni emirato c’è uno sceicco ed i singoli Emirati conservano autonomia politica.
Gli Emirati Arabi Uniti, considerati un paradiso fiscale, hanno un'economia aperta, con il
sesto reddito pro-capite del mondo.
Le esportazioni di gas naturale e petrolio assumono un ruolo fondamentale nell'economia
dello Stato, soprattutto in quella di Abu Dhabi. Oltre l'85% dell'economia degli Emirati Arabi
Uniti è costituito dalle esportazioni di risorse naturali.
Dal 1966 (dopo la scoperta di giacimenti petroliferi), sotto la guida dello sceicco Zayed, è
stata avviata una politica di sviluppo economico e sociale.
Lo stesso sceicco in politica estera è stato il principale fautore della federazione degli
Emirati Arabi Uniti.
Le attività agricole sono praticate nelle oasi (datteri, agrumi e pomodori). è dotata di un
attivo porto commerciale e di un aeroporto.
L’economia dipende fortemente dal petrolio.
L’industria è orientata verso la petrolchimica e la chimica, non mancano impianti
metallurgici e meccanici.
Dal 2009 vicino ad Abu Dhabi è stato inaugurato un circuito (Yas Marina) automobilistico
entrato a far parte del calendario del mondiale di Formula 1. Come molti tracciati del
campionato costruiti di recente, è stato disegnato da Hermann Tilke, il circuito si snoda tra
campi da golf, parchi a tema e hotel extralusso.
Prima di una gara di formula uno i piloti si preparano per molti giorni. L’allenamento
riguarda la testa, il collo, le spalle, le braccia, il ritmo del cuore, l’addome, la schiena e i
riflessi.
Il collo viene preparato attraverso esercizi di flessioni anteriori, posteriori e laterali del
capo, infatti durante la gara il tratto cervicale è sottoposto a sollecitazioni per effetto delle
curve e delle brusche frenate. Vengono eseguiti anche esercizi in posizione orizzontale in
modo da lavorare contro la forza di gravità.
Anche l’avambraccio del pilota è sottoposto alle sollecitazioni vibratorie che il terreno
trasmette, costringendolo a mantenere una forte contrazione delle braccia. Gli esercizi
specifici per le braccia sono alzate laterali, frontali ed esercizi di resistenza alla forza per i
muscoli dell’avambraccio.
Vengono pensati anche degli esercizi per allenare la frequenza cardiaca che durante la
gara subisce un forte stress, per allenarsi quindi vengono fatti degli esercizi di lavoro
aerobico che permettono al cuore di essere sempre pronto a carichi improvvisi. Durante le
gare le gambe vengono meno al loro compito di ammortizzatori delle sollecitazioni esterne
e questo compito viene svolto da altre strutture corporee ( glutei, addome, colonna…) per
questo vengono fatti esercizi di crunch per rendere questa muscolatura tonica, seguiti da
esercizi di scarico per la colonna vertebrale. Un allenamento specifico verrà poi attuato per
il sistema visivo che deve rispondere velocemente alle sollecitazioni esterne. Si
praticheranno esercizi sulla velocità dei tempi di risposta.