Anteprima
Vedrai una selezione di 16 pagine su 74
Rivoluzione: una necessità Pag. 1 Rivoluzione: una necessità Pag. 2
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 6
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 11
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 16
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 21
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 26
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 31
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 36
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 41
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 46
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 51
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 56
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 61
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 66
Anteprima di 16 pagg. su 74.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Rivoluzione: una necessità Pag. 71
1 su 74
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Storia: la rivoluzione russa

Italiano: Vladimir Vladimirovic Majakovskij

Latino: Lucius Annaeus Seneca

Filosofia: Karl Marx

Inglese: Animal Farm

Francese: le Surréalisme

Tedesco: das epische theater nach Brecht

Matematica: i teoremi sui limiti

Fisica: i principi fondamentali della dinamica
Estratto del documento

Nel 1898 i socialisti russi fondarono il Partito Operaio Socialdemocratico Russo

che fin dal 1903 si divise in due correnti rigidamente contrapposte:

bolscevichi

i (da un termine russo che significa «la maggioranza»), capeggiati da

 Vladimir Uljanov, detto Lenin ;

menscevichi

i («la minoranza»), guidati da Jilij Cederbaum, detto Martov.

Menscevichi e bolscevichi erano divisi sia sulla linea politica da seguire che sul tipo di

menscevichi

organizzazione da dare al partito. I volevano creare un partito di massa sul

modello di quello socialdemocratico tedesco. Sostenevano la necessità di realizzare

riforme sociali e politiche, accettando l'alleanza con la borghesia. Le elezioni politiche

dovevano essere lo strumento democratico per raggiungere il potere.

I bolscevichi, al contrario, volevano un partito formato da professionisti della politica.

Secondo Lenin, il partito doveva guidare gli operai e i lavoratori all'abolizione della

proprietà privata e alla collettivizzazione dei mezzi di produzione.

Coerentemente con questi obiettivi, fin dal 1914 Lenin propose di modificare il nome

Partito operaio socialdemocratico Russo Partito comunista.

del in Cosa che effetti-

vamente avvenne nel marzo 1918. 7

Tre rivoluzioni

La rivoluzione del 1905

Nel 1905, in seguito alla guerra contro il Giappone, la Russia visse una grave crisi. La

guerra peggiorò le già misere condizioni di vita del proletariato e dei contadini. Il

malcontento cresceva ovunque senza avere alcun mezzo legale per esprimersi. Il 9

gennaio 1905, circa 140000 persone sfilarono per San Pietroburgo e raggiunsero il

Palazzo d'Inverno, residenza dello zar. Si trattava di una pacifica processione che

avrebbe dovuto presentare allo zar una supplica per invocarne l'aiuto e la protezione.

Ma l'esercito aprì il fuoco sui manifestanti. Rimasero a terra circa un migliaio di morti,

domenica di

più di duemila furono i feriti. Questa giornata passò alla storia come la

sangue.

La sanguinosa repressione causò scioperi e rivolte nelle fabbriche e nelle campagne di

tutto il Paese. Anche nelle file della borghesia prese corpo l'opposizione nei confronti

Co-

dello zarismo. Si formò un partito di ispirazione liberale che prese il nome di

stituzionale Democratico: ka-de)

dalle iniziali (K e D, che in russo si leggono i suoi

cadetti.

appartenenti assunsero il nome di Essi auspicavano la creazione in Russia di un

sistema costituzionale moderato, lo sviluppo dell'economia e una certa liberalizzazione

della vita politica e sociale.

Intimorito dagli avvenimenti, lo zar Nicola II (1868-1918) promise libertà politiche e

Duma.

concesse l'elezione di un Parlamento, la Ma intanto la protesta si allargò fino a

coinvolgere l'esercito: in giugno si

ammutinò la corazzata Potëmkin e

gli equipaggi delle navi inviatele

contro si rifiutarono di aprire il

Ì

fuoco sui rivoltosi.

Il movimento di rivolta raggiunse il

culmine in ottobre. A San

Pietroburgo si ebbe uno sciopero

generale e venne creato il primo

soviet (in russo, «consiglio») dei

lavoratori, a capo dei quali venne

eletto il menscevico Lev Davidovič

Bronstein detto Trockij (1879-

1940). Il soviet si proponeva come

organo di governo e non solo come

strumento di rivendicazioni economiche o sociali. Era evidente, a questo punto, il carat -

tere politico della rivoluzione dell'ottobre 1905.

La prima guerra mondiale

Le Dume elette tra il 1906 e il 1917 non ebbero mai un ruolo effettivo. Furono sempre

sottoposte a un rigido controllo e vennero sciolte ogni volta che assumevano posizioni

critiche nei confronti dello zarismo. Dal 1906 al 1911 l'uomo forte del governo fu Pëtr

Stolypin. Egli realizzò alcune moderate riforme economiche, che però non risolsero i

gravi problemi della massa di contadini poveri. Perciò le tensioni crebbero e i socialisti,

in particolare i menscevichi, divennero sempre più forti. La situazione precipitò con la

prima guerra mondiale. Fin dai primi mesi apparve chiaro che l'economia russa non

avrebbe potuto sopportare il peso di un conflitto così duro che, come abbiamo visto,

coinvolgeva ogni sforzo produttivo dei Paesi belligeranti. Le condizioni della popolazione

8

si fecero drammatiche. La produzione di grano diminuiva rapidamente e i prezzi

salivano.

La guerra diventava sempre più impopolare anche per l'incompetenza degli ufficiali. Nel

1915 la Russia subì un crollo militare e perse alcuni territori occupati nella prima fase

del conflitto (Galizia, Bucovina) e il controllo dei territori polacchi. Si scatenò una nuova

ondata di scioperi.

La rivoluzione del febbraio 1917

Il 23 febbraio 1917 gli operai di Pietrogrado (così

era stata ribattezzata San Pietroburgo nel 1914),

insorsero in massa. Lo zar ordinò alle truppe di

disperdere i manifestanti, ma l'esercito si rifiutò di

obbedire e si schierò dalla loro parte.

Iniziava la rivoluzione di febbraio, che si estese

fino a coinvolgere anche Mosca. Ormai si

chiedevano apertamente la distribuzione della terra

e l'instaurazione della democrazia. Era evidente che

il regime zarista non riusciva più a controllare la

situazione. Perciò lo zar Nicola II il 2 marzo 1917 fu

costretto ad abdicare. Finì così la monarchia zarista

e nacque la repubblica.

Quella di febbraio fu una rivoluzione rapida e con

pochissime vittime; la facilità del successo si spiega

col fatto che lo zarismo non riscuoteva più consensi

nemmeno negli ambienti aristocratici più vicini al

trono. La difficile vita della Repubblica

Dopo la rivoluzione di febbraio, si formarono due centri di potere:

L'vov

un governo provvisorio presieduto dal principe , un aristocratico aperto

 alle riforme e appoggiato dai borghesi;

il soviet di Pietrogrado, cioè il «consiglio dei deputati operai e soldati», for-

 mato da rappresentanti eletti nelle fabbriche e nell'esercito, dominato dai

socialrivoluzionari (populisti) e dai menscevichi.

Formalmente il potere legittimo era nelle mani del governo provvisorio, ma il soviet

svolgeva sempre più funzioni di direzione politica. Questo dualismo di poteri indebolì la

repubblica russa. Sia il governo provvisorio sia il soviet intendevano continuare la

guerra, ma per motivi diversi.

Secondo il governo provvisorio, la vittoria militare avrebbe rafforzato lo Stato e la

borghesia, in modo da consentire in Russia l'instaurazione di un regime parlamentare

moderato che avrebbe evitato sconvolgimenti sociali. Secondo il soviet, occorreva

sconfiggere la Germania e l'Austria, potenze conservatrici e imperialiste, per difendere

la rivoluzione.

La soluzione dei gravi problemi sociali ed economici della Russia veniva rimandata alla

fine della guerra. I rappresentanti del governo provvisorio prospettavano una vaga

politica di riforme, mentre i socialrivoluzionari e i menscevichi puntavano più

decisamente sulla riforma agraria, che avrebbe distribuito terre ai contadini.

Il ritorno di Lenin: la svolta

 La Repubblica russa appariva incapace di far fronte

agli immensi problemi del Paese. Questa era la

situazione quando Lenin, il 4 aprile 1917, arrivò a

Pietrogrado di ritorno dall'esilio in Svizzera.

Lenin presentò ai bolscevichi un documento che

riassumeva in dieci punti (le cosiddette Tesi di

9 Tesi

aprile) le sue idee sui compiti immediati del partito. Le affermavano tre idee

fondamentali:

1. tutto il potere ai soviet: abbattere con la forza il governo provvisorio e conse-

gnare il potere ai soviet;

2. la pace: far uscire immediatamente la Russia dalla guerra;

3. la terra ai contadini: confiscare le terre e metterle a disposizione dei soviet lo-

cali.

Questo programma suscitò molte opposizioni nello stesso partito bolscevico; molti

esponenti bolscevichi accusarono Lenin di anarchismo. Ma quello che Lenin proponeva

era esattamente ciò che le masse operaie e contadine volevano sentire: pace e terra.

La nuova linea che Lenin impose al partito attirò i consensi delle masse, ma allontanò

ulteriormente i bolscevichi dagli altri gruppi socialisti e dal governo provvisorio.

La preparazione della rivoluzione

 I Congresso panrusso dei soviet

Nel giugno del 1917 si svolse a Pietrogrado il (cioè

l'assemblea dei delegati dei soviet di tutte le province della Russia,). I bolscevichi erano

ancora una minoranza (105 delegati su 822) rispetto ai socialrivoluzionari e ai

menscevichi. Per capire come i bolscevichi riuscirono a conquistare la maggioranza nei

soviet e ad organizzare la rivoluzione, è necessario ricordare quanto avvenne in Russia

nell'estate del 1917. Sul fronte della guerra, il governo provvisorio scatenò contro le

forze austro - tedesche una vigorosa offensiva che però fallì rapidamente. Il 18 giugno

le truppe vennero mandate all'assalto senza che l'azione fosse stata preparata

adeguatamente e i soldati rifiutarono di combattere.

Nel mese di luglio a Pietrogrado gli operai e i soldati scesero in piazza per impedire la

partenza per il fronte di alcuni reparti. I disordini vennero sedati dall'intervento di

truppe fedeli al governo. Alcuni capi dei bolscevichi furono arrestati: lo stesso Lenin

dovette rifugiarsi in Finlandia. Ma questo fu l'ultimo successo del governo provvisorio.

Kornilov,

Nel mese di settembre, il generale comandante in capo dell'esercito, marciò

su Pietrogrado con le truppe e tentò di abbattere il governo repubblicano. Il governo,

presieduto in quel momento dal socialrivoluzionario Kerenskij, riuscì a reprimere il

colpo di Stato con l'appoggio degli operai, dei contadini e dei bolscevichi. Questi ultimi

dunque uscirono rafforzati dalla vicenda e per la prima volta conquistarono la mag-

gioranza nei soviet di Pietrogrado e di Mosca. Stato e Rivoluzione.

Intanto, nel corso dell'estate, Lenin scrisse il saggio In esso

sosteneva che i bolscevichi dovevano distruggere lo Stato per dare vita alla «dittatura

democratica» del proletariato e dei contadini: «dittatura» in quanto oppressiva nei

confronti della borghesia, ma «democratica» perché avrebbe rappresentato l'enorme

maggioranza della popolazione.

La rivoluzione di ottobre

La disfatta militare, la disoccupazione e la miseria dilaganti, l'appoggio crescente delle

masse popolari spingevamo sempre più i bolscevichi alla decisione di rovesciare con la

forza il governo provvisorio. A questo scopo venne creata anche una forza militare, la

Guardia Rossa. Uno dei principali organizzatori della rivoluzione fu Trockij.

I preparativi non furono segreti: per tutto il mese di ottobre del 1917, sui giornali e nelle

strade non si fece che parlare dell'insurrezione che i bolscevichi stavano preparando.

Il 24 ottobre 1917 le guardie rosse, senza spargimento di sangue, occuparono i punti

strategici di Pietrogrado. Alla centrale del telegrafo, per fare un esempio, si

presentarono due rivoluzionari disarmati che si accordarono con gli operatori: d'ora in

poi si sarebbero eseguiti solo gli ordini del soviet. La vita proseguì nella più assoluta

normalità: i telefoni funzionavano regolarmente e anche i mezzi pubblici continuavano

il loro servizio. Decisivo per le sorti dell'insurrezione fu l'atteggiamento dell'esercito. La

guarnigione di Pietrogrado si dichiarò neutrale, favorendo in pratica l'azione dei

bolscevichi.

La sera del 25 ottobre i rivoluzionari conquistarono il Palazzo d'Inverno, che era la

sede del governo Kerenskij. L'attacco al palazzo divenne un episodio simbolo della

rivoluzione, come lo era stata la presa della Bastiglia nel 1789, ma fu un avvenimento

10

quasi incruento. In effetti la rivoluzione vinse provocando in tutto non più di una

II Congresso panrusso

quindicina di morti. La notte del 25 ottobre fu dichiarato aperto il

dei soviet. I bolscevichi avevano conquistato il potere a Pietrogrado, mentre a Mosca la

resistenza delle truppe fedeli alla Repubblica durò alcuni giorni. Il potere era nelle mani

di Lenin; tuttavia nel Paese e nella capitale era diffusa la convinzione che i bolscevichi

avrebbero resistito al governo al massimo un paio di settimane e che i conservatori

avrebbero restaurato l'ordine con una intransigente controrivoluzione. Le sera del 26

ottobre Lenin salì per la prima volta alla tribuna del Congresso dei soviet, dando inizio

al vero e proprio «potere sovietico». 11

Dettagli
Publisher
74 pagine
93 download