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Questa tesina spiega sinteticamente le fasi di costruzione del quadricottero.
Inizialmente si introduce il principio di Aeromobile a Pilotaggio Remoto.
Elettrotecnica - circuiti di distribuzione, capacità, resistenze, tensioni, motori brushless
Meccanica e Macchine - stabilità, autonomie, stampa 3D
Inglese Aeronautico - GPS
Diritto - Codice della Navigazione, Enac
I
velivolo lungo un asse, di rollio o di beccheggio, mentre per configurazioni diverse, ad
sono più le coppie di rotori a controllare le rotazioni ma i singoli rotori (Fig. 1.1).
Obiettivi del progetto
2.4.
Realizzare un quadricottero
avente un discreto livello di
autonomia ed in grado di
mantenere la quota e la
posizione grazie al GPS ed ai
vari accelerometri/giroscopi
presenti nella scheda di volo
Testare la stabilità del mezzo
con differenti carichi e
spostando il baricentro lungo
l’asse verticale e longitudinale
Fig. 1.1
Approfondire alcuni argomenti
inerenti l’elettrotecnica e l’aerodinamica dei velivoli
svolti durante il triennio
Testare diverse funzioni tipiche di un sistema autonomo con un alto livello di elaborazione
Dotare il mezzo di una telecamera, stabilizzata grazie ad un “Gimbal” in grado di contrastare le
rotazioni intorno a due dei tre assi. 4
3. La costruzione
L
a costruzione è stata ovviamente il primo passo di quel percorso che ha avuto come obiettivo la
realizzazione di un drone funzionante e sicuro.
Nelle prime fasi, ho cercato l’ausilio di guide online che spiegassero esattamente come scegliere al
meglio i vari componenti, ma con scarsi risultati; infatti i tutorial presenti in rete sono pochi e per la maggior
parte incompleti o troppo specifici.
Seppur dopo molte difficoltà, sono comunque riuscito ad assemblare il quadricottero e a realizzare dei
settaggi che si abbinassero alle caratteristiche costruttive di ogni componente utilizzato.
Dall’esperienza ottenuta, ho potuto ricavare personalmente una scaletta necessaria per la costruzione di
qualunque drone quadrirotore, e che verrà analizzata più approfonditamente nei paragrafi successivi :
Scegliere un telaio (frame) avente sufficiente elasticità e leggerezza per sostenere gli elevati stress e
le accelerazioni derivanti dai momenti torcenti dei motori
Nel caso in cui il frame non sia dotato di un circuito di distribuzione per la corrente, acquistarlo a
parte facendo attenzione a rispettare le tensioni massime ed il numero di uscite per i motori
Scegliere dei motori elettrici, preferibilmente brushless, in linea con la tensione di alimentazione
ricordando che l’unità di misura fondamentale per questo tipo di motori è il Kv
preventivata,
(rpm/min x Volt).
Ciò vuol dire che per ogni Volt erogato dalla batteria, equivarranno le centinaia di giri al minuto
indicate sul motore, consiglio quindi di fare molta attenzione a non sovralimentarlo per non
incorrere in gravi danni
Accoppiare ai motori gli ESCs (Electronic Speed Controllers) nel caso in cui i motori scelti siano
brushless, infatti un normale rotore a spazzole necessita solo di un semplice potenziometro per
regolare la velocità
proprie esigenze; personalmente consiglio di non “andare
Selezionare un scheda di volo idonea alle
al risparmio” nell’acquisto di elementi così fondamentali, e anzi, di indirizzarsi ad un’elettronica
dotata di GPS e sistemi anti-collisione
Acquistare in blocco sia la Trasmittente (il vero e proprio radiocomando) che la Ricevente (da
installare sul Quad) tenendo presente che un maggior numero di canali radio disponibili equivarrà
ad un maggior prezzo, ma allo stesso tempo ad una maggiore versatilità nel controllo del mezzo
Ora non resta che scegliere gli ultimi componenti del quadricottero, ovvero tutti quei componenti
accessori facilmente sostituibili, fra cui : batterie LiPo, caricabatterie, eliche e stabilizzatore per la
telecamera nel caso la si voglia installare.
Sono eclusi tutti quei materiali come cacciaviti specifici, velcri da modellismo e fascette di plastica
che tornano molto utili quando si tratta di dare forma al proprio quadricottero. 5
Materiali utilizzati per il progetto
3.1.
Frame - Flame wheel 450 (F450)
Electronic Speed Controllers - 4X ESCs (30A)
–
Motori - 4X Motors 2212 (950 rpm/V Max Thrust 850g cad.)
Batterie - 2X Lipo Batteries 5000 Mah 3S
Trasmittente/Ricevente Spektrum DX6I
Scheda di volo - Naza M Lite con GPS
Eliche - 4X 8x4.5in Propellers
–
Stabilizzatore telecamera Tarot T2D V2
Stazione saldatore
Tester voltmetro
Attrezzatura accessoria ( viti, caricabatterie, Velcro ecc.)
Telecamera Gopro Hero 3+ Silver
Assemblaggio
3.2. l’esatto contrario.
Premettendo che questa fase dovrebbe essere facile, rapida e divertente, per me è stato
Non avendo una guida di
riferimento, ho speso molto
tempo nel cercare i
componenti con il miglior
rapporto qualità-prezzo, oltre
ai vari
materiali da lavoro, tanti dei
quali si sono poi rivelati
inutili, rendendo questo step
dispersivo.
Durante questa fase ho fatto
molta attenzione a bilanciare i
pesi simmetricamente rispetto
all’asse trasversale e
longitudinale del velivolo,
come si evince infatti dalla
figura 1.2, i quattro ESCs
sono allineati coi quattro
motori e sono equidistanti dal Fig. 1.2
corpo centrale, la scheda di volo (non presente nell’immagine)
è perfettamente centrata e la batteria altrettanto. 6
Gli unici elementi non allineati centralmente sono il modulo GPS, la ricevente AR6210 e il bilanciatore di
voltaggio , ma dato il loro peso esiguo e la possibilità di indicarne la posizione sul software di volo, non ho
abbastanza ordinata.
ritenuto necessario centrarli a tutti i costi, a discapito di un’estetica
Frame F450
3.3.
Questo è il telaio principale del quadricottero e si compone di tre parti : le braccia, la piastra superiore e la
piastra inferiore.
Particolare rilevanza hanno le braccia, costituite da una speciale fibra di plastica e carbonio, e la piastra
inferiore, anche chiamata PDB (Power Distribution Board).
Quest’ultima quale convergono l’alimentazione
incorpora un circuito (Fig. 1.3) nella (battery input) e gli
ESC, che a loro volta regolano la corrente in entrata nei motori. Fig. 1.3
Il primo step è stato quindi saldare il tutto alla piastra inferiore, imbullonarci le braccia e a loro volta fissarci
gli ESCs ed i motori.
È importante che questo passaggio sia eseguito con cura e accertandosi che tutti i collegamenti siano solidi,
poichè i carichi maggiori convergono proprio sulle connessioni fra piastra e braccia, dopo di che si può
inserire l’elettronica ed applicare la piastra superiore a protezione del delicato carico, e a sostegno della
batteria. NAZA M Lite con GPS
3.4.
Al giorno d’oggi esiste una grande scelta per l’elettronica da modellismo, partendo da un livello basso, per il
quale grava tutto sull’abilità dell’operatore, fino ad arrivare a prodotti di medio/alto rango, i quali
garantiscono funzioni di autostabilizzazione e Obstacles Avoidance. 7
La NAZA è una scheda di controllo per aeromodelli
e multirotori che assicura ottime prestazioni e
stabilità grazie a tre giroscopi (uno per ogni asse di
rotazione), tre accelerometri e due altimetri
barometrici, oltre ovviamente al modulo GPS, il
quale ha un livello di errore non oltre il metro e
mezzo.
Il montaggio non è stato particolarmente ostico, è
bastato saldare i cavi del bilanciatore al battery input
presente sulla piastra (Fig. 1.3) ed inserire
correttamente i cavi di regolazione provenienti dagli
ESC e dalla radio nel corpo centrale della centralina,
dopo di che ho montato il GPS su un’asticella di Fig. 1.4
circa 7cm per evitare disturbi elettromagnetici della centralina stessa, e ho applicato il LED di navigazione
(Fig. 1.4) sotto al quadricottero, per renderlo più visibile.
Una particolarità della NAZA è proprio la presenza del modulo LED, che attraverso una serie di colori indica
lo stato operativo della scheda, per esempio : un punto verde e tre punti rossi indicano che il numero di
satelliti disponibili è inferiore a cinque, mentre una serie di linee verdi indicano che la centralina ha acquisito
i satelliti e che quindi il velivolo sarà molto più stabile.
Una volta montata sul drone, quindi, la centralina potrebbe pontenzialmente funzionare con le proprie
impostazioni, ma è conveniente installare un software dedicato sul pc e creare dei settaggi personalizzati,
grazie ai quali è possibile sfruttare al massimo tutte le funzionalità, come ad esempio il Failsafe Mode,
ovvero una modalità per la quale il drone valuterà se rimanere in hovering o tornare al punto di partenza
automaticamente, a seconda della potenza del segnale e dal livello di carica della batteria.
A questo punto potrei riempire altre tre o quattro pagine solo discutendo di come e perchè impostare la
NAZA in un certo modo rispetto che in un altro, ma per non incorrre nel rischio di creare un trattato noioso e
ripetitivo, preferisco procedere spiegando il funzionamento degli
apparati radio che permettono di controllare il Quadcopter.
Trasmittente e ricevente (TX/RX)
3.5.
Per trasmittente e ricevente si intendono quei due apparati radio
che, scambiandosi informazioni, permettono il controllo a distanza
di un modello.
La trasmittente non è nient’altro se non il classico radiocomando
tanti tasti e levette e un’antenna in cima;
che tutti conosciamo:
mentre la ricevente è di sicuro meno conosciuta ma non meno
importante, infatti questi due apparati non potrebbero funzionare
l’uno senza l’altro, e come è logico che sia, devono condividere
certe caratteristiche tecniche che ne permettano la comunicazione. Fig. 1.5
8
Il primo concetto da chiarire prima di parlare oltre di controllo radio però, è quello di canale: un canale radio
è semplicemente una banda di frequenza nella quale
viaggia un’informazione utile, come può essere ad
esempio il controllo di un motore o il movimento di un
servo.
I canali rivestono un ruolo importantissimo nel mondo
del modellismo poichè un maggior numero di canali
permettono all’operatore di controllare il mezzo con un
maggior numero di strumenti; nel caso di un
quadricottero, il numero minimo di canali è quattro,
ovvero, un canale per ogni controllo di movimento,
come si può vedere sulla ricevente (RX) i canali
occupati in Fig. 1.6 infatti sono: RUDD (rotazione
intorno all’asse verticale), ELEV (rotazione intorno
all’asse trasversale), (rotazione intorno all’asse
AILE ovvero la “manetta”
longitudinale) ed infine THRO,
(traslazione sull’asse verticale).
Essendomi informato per tempo di questa necessità, mi Fig. 1.6
sono munito di una coppia TX/RX a 6 canali
“Spektrum DX6I” (Fig. 1.5), di cui i primi quattro occupati nel modo s