Sintesi

Introduzione Piccola circolazione, tesina



Questa tesina è nata da interessi e curiosità personali con lo scopo di dare una visione del funzionamento della piccola circolazione: il circuito di vasi sanguigni che parte dal ventricolo destro del cuore, si capillarizza a livello degli alveoli polmonari tornando al cuore nell'atrio sinistro tramite le vene polmonari, che trasportano il sangue appena ossigenato.
Per migliaia di anni, il cuore ha affascinato le generazioni di uomini che pur vedendolo pulsare non riuscivano ad apprendere come questo fosse possibile.
Nel giro di pochi anni il cuore divenne sinonimo di vita e gli antichi iniziarono a domandarsi se fosse esso l’organo al centro di tutte le funzioni del nostro organismo.
Nella mia tesina di maturità mi soffermo anche sull’aspetto letterario del cuore. In particolare nei secoli XVIII e XIX, questo organo assunse una figura nella letteratura con uno dei più famosi movimenti sviluppatosi in tutta Europa, il Romanticismo.
Questa corrente sorse in Germania nel 1798 e da qui si diffuse in tutta Europa. La sua poetica s’incentra non semplicemente sul rifiuto delle regole classicistiche, ma anche sui nuovi valori che si stanno affermando: il sentimento, la passione, la fantasia, il culto della libertà, l’importanza dell’individuo, della nazione ecc. Il Romanticismo latino rimane fedele ai temi della realtà e della storia, inoltre il poeta è chiamato a insegnare il vero e il bene agli uomini (poeta-vate).
Grande esponente di questo movimento letterario è Giacomo Leopardi, nato nel 1798 e morto nel 1837 a causa di una improvvisa crisi cardiaca. Uno dei suoi scritti legati al “cuore” più famoso è il componimento “A se stesso”.
Or poserai per sempre,
stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
in noi di cari inganni,
5. non che la speme, il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
palpitasti. Non val cosa nessuna
i moti tuoi, né di sospiri è degna
la terra. Amaro e noia
10. la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T’acqueta omai. Dispera
l’ultima volta. Al gener nostro il fato
non donò che il morire. Omai disprezza
te, la natura, il brutto
15. poter che, ascoso, a comun danno impera,
e l’infinita vanità del tutto.

Con esso Leopardi chiude la serie di componimenti ispirati dall’amore per Aspasia e rinuncia definitivamente ad amare:” …stanco mio cor… il desiderio è spento.”, ma caduto il desiderio (v.5), il poeta non sprofonda nella rassegnazione, nell’apatia. Continua, invece, a resistere e a lottare. L’importante, dice, è guardare la vita così com’è, senza sospiri (v.8), perché l’unica certezza, tremenda, è l’infinita vanità del tutto (v.16), cioè l’assoluta inutilità, negatività, assurdità di ogni cosa.
Per ciò che concerne i polmoni invece dagli studi fatti sulle salme si è venuti a conoscenza solamente del fatto che erano a stretto contatto con il cuore e più tardi si scoprì che erano gli organi addetti all’ossigenazione del sangue.
All’interno di questa ricerca, ho cercato anche di soffermarmi sui vari aspetti del cuore e dei polmoni in campo aeronautico (effetti della carenza di ossigeno, effetti meccanici dell’altitudine, ecc.). Inoltre ho voluto costruire un progetto che riproducesse in modo semplificato la piccola circolazione.

Collegamenti


Piccola circolazione, tesina



Italiano - Leopardi, "A se stesso".
Meccanica - Cuore è una macchina, piano di Clapeyron, legge di Boyle.
Aerotecnica - Impianto di pressurizzazione e condizionamento, moti curvi, atmosfera, fluidodinamica.
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