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Economia Aziendale - Analisi Fondamentale
Matematica - Analisi Tecnica
Inglese - Stock Exchange
Storia - Crisi del 29
Scienze delle Finanze - J.M. Keynes
Geografia Economica - La Circolazione Dei Capitali
Diritto - TOBIN TAX
vincente, poiché si arricchisce attraverso spregiudicate speculazioni giungendo alla
malattia
conclusione di essere guarito e che la risiede solo nella coscienza.
CONCLUSIONI DEL ROMANZO
malattia
Zeno conclude che la salute è illusoria e che la consisteva in questa ricerca
della salute. Quindi si considera in perfetta salute e che non ha più bisogno della
psico-analisi. È un uomo di successo non più un inetto, ma il suo successo è legato alla
guerra, che gli ha permesso di diventare ricco attraverso una serie di speculazioni.
successo, successo
In questo modo viene meno il lieto fine: la salute è legata al il è
guerra
legato alla , e quindi alla mancanza di scrupoli e di umanità.
guerra salvezza.
La che porta distruzione, sofferenza e morte diventa metafora di
La psicoanalisi non serve più a chi ha capito che la salute non esiste. Solo se gli ordigni
del progresso saranno distrutti, tutta l’umanità acquisterà la salute.
LA SPECULAZIONE
Per speculazione in ambito economico e finanziario si definisce quell'attività attraverso
la quale gli investitori privati e/o istituzionali scommettono ingenti cifre su un trend. La
scommessa è sulla tendenza per porsi in acquisto o in vendita su uno strumento
finanziario con il fine di ottenere ampi profitti.
La speculazione di borsa può essere basata su due approcci:
1) L’analisi fondamentale: è di tipo microeconomico (settoriale e aziendale) o di tipo
macroeconomico (politica economica, monetaria e dei redditi). L’analisi fondamentale
è finalizzata più alla “previsione” che alla “imitazione” del comportamento della massa
degli operatori. Si tratta di individuare il “vero” valore di una azione, di una
obbligazione (di Stato o aziendale), o la situazione degli stock disponibili, e di
acquistare o vendere a seconda che il “vero” valore sia minore o maggiore di quello di
mercato. Ciò equivale alla previsione di un apprezzamento o un deprezzamento
dell’azione o dell’obbligazione. Quest’approccio presuppone due elementi:
A) il mercato non è efficiente perché i prezzi non corrispondono al valore
“effettivo” dell’azione o dell’obbligazione;
B) l’intelligenza dei fatti economici di chi redige la valutazione dell’azione o
dell’obbligazione è superiore a quella media del mercato.
E’ evidente che quest’ approccio è possibile solo alle “mani forti” del mercato.
(i grandi operatori finanziari come le banche di investimento straniere o i mutual funds
americani) che si possono permettere di remunerare adeguatamente analisti di chiara
capacità e di destinare ingenti somme di denaro su investimenti che spesso richiedono
molto tempo per dare dei rendimenti di un certo spessore.
E’ altresì evidente che quest’ approccio è precluso al piccolo investitore che non ha né
il tempo né la cultura necessaria per valutare la portata degli eventi economici.
L’analisi fondamentale determina il VALORE di un’azienda, che è il frutto di un
procedimento teorico di valutazione e pertanto risente delle scelte dell’analista.
Il valore differisce dal PREZZO che esprime l’incontro tra chi acquista e chi vende
quella determinata azione.
La differenza tra valore e prezzo dà luogo agli scambi sul mercato azionario e quindi
alla formazione di nuovi prezzi di mercato. Il prezzo di mercato è pertanto il frutto di
diversi ragionamenti di molteplici soggetti.
I fattori che concorrono alla formazione dei prezzi di un’azione sui mercati finanziari
sono: 5
Comportamento dei soggetti che operano sul mercato (gestori, analisti, media,
investitori, ecc);
Disponibilità d’informazioni reali, vere o false, o dei “rumors”.
Situazione macroeconomica;
Situazione microeconomica delle singole aziende.
Il reale valore di un’impresa scaturisce dalla capacità di produrre redditi e dividendi in
futuro. Il valore dipende pertanto dalle condizioni economiche, finanziarie e
patrimoniali dell’impresa emittente. Tale valore prescinde dal prezzo di mercato
dell’azione.
Tuttavia, i due valori sono destinati a coincidere, siccome il mercato esprime alla fine
l’effettivo valore del titolo.
La disponibilità di corrette informazioni rappresenta la chiave per il successo degli
Investimenti sui mercati finanziari.
L’informazione per noi più rilevante è il CONSENSUS che rappresenta la sintesi per
eccellenza delle aspettative degli analisti finanziari.
Il CONSENSUS può essere definito come il livello normale dell’utile per azione che
mediamente gli analisti stimano per una società quotata.
EPS Earning Per Share:
Il più conosciuto è
Utile Netto
________________________= Utile per Azione
Numero Azioni in circolazione 6
L’ANALISI TECNICA
Sotto quest’ analisi sono racchiuse diverse metodologie (grafiche, algoritmiche,
cicliche, “mistiche” o non convenzionali), che hanno per comune denominatore il
presupposto che il comportamento sociologico degli operatori finanziari sia perlopiù di
tipo “imitativo”. Tuttavia, esistono anche nell’analisi tecnica delle tecniche di
previsione (in larga parte non convenzionali).
Nella microeconomia dei mercati competitivi vale l’assunto che in un settore non può
esistere un “extra-profitto” (cioè un profitto esagerato, che ecceda di molto i costi di
produzione) perché altri operatori economici s’inserirebbero in quel settore
aumentando l’offerta di beni e quindi calmierando i prezzi.
Nella speculazione di borsa il comportamento “imitativo” è causato dal fatto che
esistono alcuni operatori finanziari che dispongono di informazioni riservate, oppure
che dispongono delle stesse informazioni degli altri ma riescono ad analizzarle meglio.
Si parte dunque anche nell’analisi tecnica dal presupposto che i mercati non sono
efficienti.
La maggior parte delle tecniche di speculazione è di tipo “imitativo”, ovvero non sono
finalizzate alla previsione dell’andamento futuro della borsa, ma semplicemente ad
individuare il prima possibile sul mercato una modificazione dell’equilibrio tra
domanda ed offerta di azioni od obbligazioni. 7
I QUATTRO TIPI DI ANALISI
Esistono quattro tipi di analisi:
1) grafica
2) algoritmica
3) ciclica
4) “mistica” o non convenzionale
L’ANALISI GRAFICA
Utilizza la rappresentazione grafica dei prezzi con le barre, le candele giapponesi, il
“Point & figure” ed altri metodi ancora. L’analisi grafica individua i punti in cui, se
l’equilibrio tra le forze della domanda e dell’offerta si modifica, è probabile che prenda
avvio un trend.
La “trendline” è la tecnica più elementare d’individuazione di una tendenza. Una
tendenza al rialzo, ad esempio, è data da massimi e minimi crescenti. Ovvero il
mercato si muove a ondate, assumendo la tipica conformazione a denti di sega. Ogni
massimo è tipicamente superiore al massimo relativo precedente e ogni minimo è
superiore al minimo relativo precedente.
La “trendline” è data da una retta congiungente tutti i minimi (in un trend al rialzo) o
tutti i massimi (in un trend al ribasso).
Una volta che i prezzi riescono a perforare la “trendline”, significa che il trend in corso
è finito e che tra breve il mercato cambierà direzione.
Due concetti base dell’analisi tecnica grafica sono il “supporto” che indica il prezzo più
basso accettabile oltre il quale c’è un’inversione di tendenza e la “resistenza” è lo
speculare prezzo più alto.
L’analisi tecnica di tipo grafico considera poi i “volumi”: un mercato al rialzo.
Deve essere accompagnato da volumi in crescita, che confermano la forza del trend in
atto segnalando che vi sono molti compratori. Un trend al ribasso, secondo la teoria
classica, deve essere accompagnato da volumi in diminuzione, anche se ciò nella
realtà non è sempre vero. Ogni “divergenza” tra prezzi e volumi segnala una probabile
inversione di tendenza. In pratica le mani forti del mercato stanno accumulando azioni
cercando di non dare nell’occhio ed evitando i fare leva sui prezzi. L’unico indicatore
dei loro acquisti sono i volumi.
Gli “obiettivi” sono le proiezioni di prezzo che gli analisti grafici usano per prevedere il
punto di arrivo di un movimento dei prezzi. Si tratta di tecniche di previsioni
convenzionali perché hanno una logica, diciamo, “non mistica”. 8
L’ANALISI ALGORITMICA
Gli stessi concetti di “congestione” e “trend” possono essere illustrati in maniera
algoritmica, ovvero attraverso delle formule più o meno complesse che indicano
quando il mercato sta correndo o quando sta fermo.
L’esempio più banale di un algoritmo è la media mobile, ovvero una media che ogni
giorno aggiunge il prezzo più recente e toglie quello meno recente.
Ebbene, la media mobile esprime il trend, e depura la serie storica dei prezzi dalle
erratiche variazioni provocate da fattori casuali (liquidazioni di portafogli per ragioni di
9
liquidità, shock psicologici ed emotivi degli operatori, etc.). Quindi se la media mobile
è inclinata al rialzo significa che la tendenza dei prezzi è rialzista. Se addirittura i
prezzi sono sopra la media mobile, il trend è fortemente al rialzo, e viceversa se la
media mobile è inclinata negativamente la tendenza, è ribassista, e se i prezzi
addirittura sono sotto la loro, media mobile, il trend è fortemente al ribasso. Se la
media mobile è piatta e i prezzi vanno a zig zag sopra e sotto la media, c’è
congestione (il mercato non va da nessuna parte).
L’analisi algoritmica può raggiungere forme estremamente complesse, tra cui le reti
neurali, ovvero al computer vengono forniti diversi dati di Borsa ed economici
(prezzi,volumi, Pil, inflazione, cross valutari, etc. etc.) e questo da solo cerca delle
relazioni tra i dati e cerca di proiettarle nel futuro, oppure i trading system, ovvero nel
computer vengono inserite delle formule che stabiliscono quando è più profittevole
comprare e vendere in modo da eliminare l’intervento soggettivo dell’operatore.
Un esempio semplice di trading system può essere costruito con una media mobile a
10 giorni e la serie storica dei prezzi di chiusura. La media a 10 giorni esprime la
tendenza del mercato. Siccome il mercato si muove a ondate, quando i prezzi di
chiusura s’impennano e superano la media mobile, ciò significa che il mercato sta
acquistando forza rispetto alla media dei prezzi e quindi quello è un momento
favorevole per l’acquisto.
L’ondata di forza del mercato (spinta dagli acquisti) sarà sul punto di esaurirsi quando
a sua volta la chiusura dei prezzi scenderà al di sotto della sua media. Ecco allora che
le “regole” del trading system potrebbero essere le seguenti:
- compra quando la chiusura dei prezzi è superiore alla sua media mobile a 10 giorni;
- vendi quando la chiusura dei prezzi è inferiore alla sua media mobile a 10 giorni;
ANALISI CICLICA
E’ una parte integrante dell’analisi macroeconomica (si pensi solo ai capitoli
introduttivi dei libri di macroeconomia in cui viene presentato il ciclo economico di
Espansione, stagnazione, recessione e via andare).
In analisi tecnica spesso è applicata in un’ottica “mistica” (ad esempio si assume che
tra due massimi o due minimi dei prezzi vi siano delle distanze fisse, oppure che i cicli
di Borsa seguano particolari conteggi come le onde di Elliott).
Esistono tuttavia delle metodologie dell’analisi tecnica, come il Sequential di Thomas
De Mark, che sono di tipo ciclico ma non mistico: ad esempio il Sequential si basa sul
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presupposto che il mercato adotta un comportamento ricorrente basato su ondate di
acquisti e vendite che si succedono seguendo cadenze prefissate. L’analisi ciclica
individua le barre del massimo e del minimo. L’analisi grafica individua i punti di
rottura dell’equilibrio tra domanda e offerta.
ANALISI MISTICA (O NON CONVENZIONALE)
Benché non abbia alcun valore scientifico, la sua efficacia in molti casi è
incontestata. Molti analisti e traders la applicano in silenzio e poi rivestono le
conclusioni di questo genere con altre considerazioni di tipo “macroeconomico”. Si
basa su presupposti magici e astrologici: ad esempio tutti i traders segnano sul