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Renzo Piano - Torre di Debis- Haus -
-P P - Le tre fasi di storia di
OTSDAMER LATZ PotsdamerPlatz:
PotsdamerPlatz è il più sorprendente esempio di come,
negli anni Novanta, il rinnovamento urbano abbia potuto
4 | Donato Miriam Metà degli anni Venti
Renzo Piano - Torre di Debis- Haus -
trasformare Berlino nella “Nuova Berlino” di oggi. Di fatto, la piazza non è una vera e
propria piazza, ma è una zona costituita da tre aree, note come Daimler City, o Area
Daimler Chrysler (1998), Sony Center (2000) e Besheim Centre (2004), che hanno
letteralmente reinventato un terreno desolato dove fino al 1989 il Muro separava
Berlino Est da Berlino Ovest.La sfida è stata quella di ricostruire il cuore della Berlino
post-Guerra Fredda e in questo modo trasformarla nel centro vitale della capitale della
nuova Germania unita.
Molti sono stati gli aspetti oggetto di valutazione: l’equilibrio tra
interessi pubblici, privati e commerciali, la pianificazione
d’infrastrutture, trasporti e viabilità, la limitazione del traffico, i
criteri ecologici e lo stile architettonico da adottare.
L’obiettivo condiviso è stato comunque quello di attirare
qui l’autentica vita metropolitana offrendo spazi per
abitazioni private, shopping, divertimento e affari, in modo
che il quartiere potesse essere attivo e vitale in ogni
momento.Il risultato visibile oggi è un buon compromesso
tra tutte queste diverse esigenze, un misto di area urbana
all’americana, nei pressi del Sony Centre, e di tradizionale Dalla Seconda guerra
piazzetta alberata all’europea, in Marlene Dietrich Platz. mondiale al Muro
La storia di PotsdamerPlatz è caratterizzata da tre fasi: gli anni Venti, in cui fu
installato il primo impianto d’illuminazione stradale d’Europa, dando lucea quello che
allora era il cuore della più attiva e frenetica città europea, piena di traffico, negozi e
divertimenti; gli anni dopo la Seconda guerra mondiale fino
al 1989 divenuta prima un cumulo di macerie e dopo la zona
che divideva l’est dall’ovest; e gli anni dopo la caduta del
Muroquando cominciò un progetto chiamato “resurrezione”
dove si riunirono alcuni tra i più grandi architetti al mondo
come Renzo Piano, Helmut Jahn, Richard Rogers, Arata
Isozachi e Rafael Moreno.
La ricostruzione di Potsdamerplatz fu avviata negli anni PotsdamerPlatz oggi
Ottanta dall’allora senatore allo sviluppo urbano con il sostegno finanziario
dell’investitore Daimler-Benz, che permise di acquistare un lotto di terra che arrivò fino
al perimetro del Muro, in un’epoca in cui questo sembrava un sito periferico e senza
valore. All’improvviso, con la caduta del Muro, il lotto divenne un prezioso
appezzamento nel cuore della nuova capitale. Nel 1991 il Senato di Berlino varò un
concorso per la presentazione di progetti e idee per la realizzazione di Potsdamer che
scatenò un appassionato dibattito e una gara serrata tra i principali studi di
5 | Donato Miriam
Renzo Piano - Torre di Debis- Haus - Daimler-Benz
architettura del mondo. Vinsero il concorso Heinz Himmler e
ChristophSattler, di Monaco, ma i pregetti esecutivi saranno
firmati da Renzo Piano e Helmut Jahn. Loro insieme a
Daimler e SONY avevanodue diverse visioni di come Daimler-Benz AG: era
organizzare la piazza: un'azienda tedesca che
Renzo Piano e Daimler prevedevano strade più
produceva automobili, motori
per rotabili ferroviari,
strette e un forte attaccamento allo stile europeo; componenti e motori
Helmut Jahn e Sony puntavano invece alla
aeronautici.
realizzazione di quell’area ultramoderna con Renzo Piano
copertura in vetro e acciaio che divenne poi il Sony
Centre.
Il progetto finale che è ciò che si può vedere tutt’oggi
consiste:
Il Panorama Punktsi raggiunge in ascensore e regala
una vista a 93 metri d’altezza dalla Torre Kollhoff, in
mattoni bruni (foto).
La facciata neo-barocca sulla Bellevuestrasse
appartiene al restauratoHotel Esplanade,
sopravvissuto al Secondo conflitto mondiale.
Nonostante il tentativo di integrarlo senza modifiche
nel progetto complessivo, è stato necessario Helmut Jahn
sollevare la sala imperiale su un cuscino d’aria per
trasferirla nella sua posizione attuale.
All’estremità meridionale della piazza, la torre Debis,
in pietra e vetro, realizzata da Renzo Piano, ospita la
sede centrale del gruppo. Fu questo il primo edificio
della zona a essere completato.
DaimlerChrysler Atrium, con uno spazio pubblico che
ospita mostre l’arte, un autosalone e un bacino
artificiale di acqua.
Sony Centre, con una coperturache rappresentò la
AkioMorita
più complessa prova ingegneristica del progetto: un
tetto sporgente sostenuto da cavi d’acciaio ancorati
agli edifici adiacenti.
- T D -H -
ORRE DI EBIS AUS
6 | Donato Miriam
Renzo Piano - Torre di Debis- Haus -
Il Debis-Haus è un edificio per uffici situato a PotsdamerPlatz, Berlino costruito all’iniziò
nel 1993 e fino al 1997.
La torre di Debis-Haus è stato progettato dall'architetto Renzo Piano per essere la sede
della Daimler-Benz , che dopo la ristrutturazione del gruppo, è stato fondato Daimler
AG.
È stato il primo edificio compiuto del grande progetto di
rifondazione urbana dell’intera area di PotsdamerPlatz. Si
tratta di un moderno centro direzionale che, insieme ad altri
edifici dallo stile analogo, va a costituire il quartiere Daimler.
Commissionato dalla Daimler Benz AG nel 1993, venne realizzato a partire dal 1994,
ma era già occupato e funzionante durante il cantiere. È la sede amministrativa
centrale della società di servizi DEBIS, un'azienda affiliata al gruppo Daimler-
BenzInterServices, ma ospita sia uffici della DEBIS che di altre Logo della Debis: una
società private. società che fornisce
i servizi IT
Occupa un grande lotto trapezoidale delimitato da
Eichhornstraße, Schellingstraße, Reichpietschufer e l’imbocco del
Tiergartentunnel. Il lato maggiore si affaccia sul nuovo spazio triangolare
d’acqua, direttamente collegato al Landwehrkanal. L’edificio è il più alto di
tutta la risistemazione dell’area attorno a PotsdamerPlatz. Si compone di
due grandi corpi, uno a torre, che si affaccia sul
Landwehrkanal, l’altro più basso che si sviluppa sul retro, la cui
planimetria si adatta alla forma del lotto su cui sorge. Per il All’interno
grattacielo, composto da 22 piani, ha la tipica architettura della Debis-
berlinese del primo Novecento, caratterizzata da muri pesanti, Haus
scomponendo invece la torre in quattro lastre parallele di
diversa altezza sfalsate tra loro. Al suo interno sono stati
scorporati i vari elementi, quali il vano scale, gli ascensori, le
strutture tecniche e gli uffici. Questi volumi, aggettanti e arretrati tra
loro, presentano facciate vetrate che conferiscono leggerezza e
trasparenza all’insieme. Questo grappolo di volumi verticali si
conclude nella sottile torre principale alta 106 metri, che ospita il
condotto di ventilazione del Tiergartentunnel, su cui svetta il logo
della DEBIS.
7 | Donato Miriam
Renzo Piano - Torre di Debis- Haus -
Il corpo orizzontale, ampio ed esteso, ha un'altezza pari a
quella degli altri edifici dell'area. Si compone di due strette
e lunghe ali contenenti uffici, divisi tra loro da un lungo
corridoio centrale. In questo corpo è stato ricavato il
Daimler ChrislerAtrium, un enorme atrio rettangolare di
82x14 metri e alto 33 metri, chiuso da una copertura
vetrata. Quest’area è stata concepita da Piano come una
piazza coperta, un foro pubblico polifunzionale in cui
vengono organizzate mostre d’arte contemporanea con
installazioni anche di grandi dimensioni.
Le facciate interne sono rivestite da pannelli vetrati,
funzionali alla regolazione termica. Questi pannelli
contribuiscono a smaterializzare la sostanza muraria delle
pareti, mentre i sottili archi al neon ne alterano le sue
stereometrie perfette.
Sull’angolo rivolto verso la Marlene-Dietrich-Platz, tagliente
come una lama, è stata creata una lastra in acciaio scuro
che indica l'ingresso al complesso. Tutte le pareti, sia
esterne che interne, sono state progettate con sofisticate
soluzioni ecologiche. Gran parte delle pareti della torre sono
ricoperte da vetri a regolazione termica, poggianti su una
struttura in acciaio. Questa "pelle" di lamelle che si aprono
e si chiudono automaticamente in base al clima interno,
rende le facciate trasparenti e leggere. Le altre facciate, in
particolare quelle del corpo più basso, sono invece rivestite
da uno schermo antipioggia di pannelli in terracotta color
ocra, sotto il quale vi sono pareti coibentate resistenti alle
intemperie e normali finestre apribili. Il singolo pannello è
stato applicato direttamente sulla struttura principale
dell’edificio in cemento armato, attraverso ganci metallici
agganciati nella soletta di interpiano.
Il pannello in terracotta è l’elemento unificante di tutte le
costruzioni concepite da Piano in questo complesso
urbanistico, che distingue i suoi edifici da quelli degli altri
architetti che hanno operato nei lotti contigui. Subito dopo
la sua conclusione il cubo verde smeraldo della DEBIS,
8 | Donato Miriam
Renzo Piano - Torre di Debis- Haus -
visibile già da lontano, è diventato uno dei nuovi simboli
della Berlino contemporanea.
- R P -
ENZO IANO
Renzo Piano è un architetto e senatore a vita italiano.
Nato a Genova, nel quartiere Pegli, in una famiglia di
costruttori, dopo aver conseguito il Diploma di Maturità
Classica al Liceo Mazzini di Peglifrequenta la facoltà di
Architettura prima a Firenze e poi Milano dove ancora
studente comincia a frequentare lo studio di Franco
Albini considerato da Renzo Piano il proprio mentore
italiano. Prima di laurearsi si reca anche a Parigi dove
frequenta presso la Conservatoire National desArts et
Métiers le lezioni di Jean Prouvé che poi Renzo Piano
ritroverà come presidente della commissione giudicatrice
per il progetto del Centre Georges Pompidou. Si laurea
nel 1964 al Politecnico di Milano.
Grazie al padre, costruttore edile, ha subito la possibilità di
conoscere la vita di cantiere e di esercitare la professione,
nonché di instaurare le prime relazioni con i clienti. Dopo
essere stato alcuni anni presso lo studio di Franco Albini tra
il 1965 e il 1970 viaggia tra gli Stati Uniti e l'Inghilterra per
completare la sua formazione.
A Londra insegna per due anni presso
l'ArchitecturalAssociation School of Architecture dove
conosce Richard Rogers. Fin dall'inizio la sua cifra stilistica è
contraddistinta da una costante ricerca e sperimentazione
nei riguardi dei materiali e delle tipologie strutturali e da
una forte vena anti-accademica entrambe alimentate da
una passione totalizzante per la tecnica ed il costruire. Nel
1968 partecipa alla XIV Triennale di Milano, per cui realizza
un padiglione. Nel 1969, a seguito della crescente fama
9 | Donato Miriam
Renzo Piano - Torre di Debis- Haus -
nazionale, dovuta anche alla pubblicazione delle opere sulle
riviste del settore, Piano realizza il padiglione per l'industria
italiana all'Esposizione Universale del1970 a Osaka.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 30
agosto 2013 l'ha nominato Senatore a vita.
Renzo Piano apre una nuova pagina web per raccontare e
presentare il suo primo progetto come Senatore a vita della Centre Georges Pompidou - Parigi
Repubblica Italiana. Sei giovani architetti fra i 29 e i 38 anni
sono stati selezionati tra le oltre 600 candidature per il
gruppo di lavoro G124. Il team G124 concentrerà la sua
attività sul recupero e sulla trasformazione delle periferie
italiane.
- S –
TILE
L’opera più famosa di Renzo Piano, realizzata nel 1971 in
collaborazione con R. Rogers, è il Centre Georges Pompidou
a Parigi ed è stata molto discussa ma tuttavia considerata
uno dei più emblematici monumenti dell'architettura del
20° secolo. Con l’esordio di questa struttura si affermerà in
tutto il mondo lo stile High-tech, monopolizzando tutti gli
edifici pubblici di prestigio, le multinazionali e le ricche
fondazioni culturali.
L'high-tech, alta tecnologia, è uno stile
architettonico sviluppatosi negli anni settanta. Un altro
termine per identificare questo stile è tardo modernismo,