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Impianti elettrici - cablaggio case e illuminotecnica
T.D.P. (progettazione) - programmazione e cablaggio del PLC
Sistemi - Sistema di sicurezza dei bacini d' acqua (logica di un sistema a blocchi retroazionato)
I BACINI D' ACQUA E L' IMPORTANZA DEL
DISLIVELLO
La centrale idroelettrica necessita di avere due bacini d’ acqua, uno superiore e
Maggiore è la differenza di altezza fra i bacini, maggiore
uno inferiore.
sarà la potenza dell’ acqua che verrà convertita in elettricità.
Ogni bacino è dotato di un sensore che segnala al PLC che si è raggiunto il
I sensori vengono utilizzati per intervenire
livello d’ acqua massimo.
sulla pompa o sull’ elettrovalvola di modo che non vi sia fuoriuscita
d’ acqua dai bacini.
I sensori forniscono una tensione
variabile da 0 a 5 volt in base a
quanta acqua è presente nel bacino.
• Quando il sensore del bacino superiore si attiva, la pompa si
spegne e l’ elettrovalvola si apre in modo che il livello dell’
acqua scende.
• Quando il sensore del bacino inferiore si attiva, l’
elettrovalvola si chiude e la pompa si attiva.
Questi processi si svolgono solamente fino a quando il livello
dell’ acqua non si è ripristinato. Appena il livello dell’ acqua
scende nelle condizioni normali la produzione di energia
idroelettrica torna alla normalità.
Tutti questi comandi sono effettuati
automaticamente dal PLC senza nessun
intervento dell’ utente.
Video di spiegazione
LA POMPA
Nel progetto si è dovuto utilizzare la pompa per avere costantemente a
disposizione l’ acqua nel bacino superiore.
Quando il bacino superiore è pieno, la pompa si spegne
automaticamente. Siccome il suo consumo energetico è notevole, in
un paese reale si può anche non utilizzare se il
fiume garantisce una disponibilità d’ acqua per tutto
l’ anno. Oppure si può utilizzare stagionalmente,
quando il fiume porta poca acqua, limitando quindi
il consumo del sistema di ripompaggio dell’acqua.
L' ELETTROVALVOLA
L’ elettrovalvola viene posta all’uscita del bacino
superiore. Se si ha a disposizione l’ acqua per far
funzionare correttamente la centrale idroelettrica,
essa permette il passaggio dell’acqua.
Anche se vi è acqua sufficiente per
produrre energia idroelettrica,
ma il bacino inferiore è pieno,
quindi il sensore è attivo,
l' elettrovalvola viene chiusa
automaticamente. Al contrario, viene
aperta automaticamente, quando il
bacino superiore è pieno.
LA CENTRALE IDROELETTRICA
Tutto quello precedentemente descritto, fa solo da cornice a quello che
poi è l’ elemento che produce l’ energia idroelettrica.
Il nucleo della centrale è composto da:
•
Mulino
•
Generatore
Il mulino trasforma l’ energia meccanica in energia elettrica.
Inoltre, per sfruttare a pieno le potenzialità
dell’acqua, ha le pale inclinate: questo permette di mantenere il peso
dell’acqua per più tempo e quindi sfruttare al massimo la sua energia.
Il generatore è collegato tramite un sistema a puleggia con l’
albero del mulino, quindi trasforma l'energia meccanica in
energia elettrica. Con questo sistema la velocità angolare
del generatore è maggiore della velocità angolare dell'
albero del mulino, quindi produce molto di più.
Per il progetto è stato utilizzato un motore sincrono monofase
che può essere utilizzato come dinamo.
Questa dinamo è collegata
all’ accumulatore ma presenta
un diodo, in modo tale che la
corrente entri nella batteria
ma che non possa
autoalimentare il motore. 3
LE CASE E I PANNELLI SOLARI
Ogni edificio del paese ha dei pannelli solari installati sui tetti in modo
tale che tutti possano contribuire alla produzione di energia. In questo
modo non c' è bisogno di occupare spazi e territori adibiti
all'agricoltura. I pannelli solari presi per il progetto, in
condizioni di massima luminosità dell’
ambiente, creano 6V.
Questo valore però, varia in base
all'intensità luminosa del faro e alla
posizione di un determinato pannello.
Durante la simulazione della mattina e della
sera, i pannelli creano circa 3 volt.
Con questo voltmetro in figura riusciamo ad
essere sempre aggiornati su quanto
producono i pannelli solari .
4
LA GESTIONE DELL' ENERGIA NELL'
ACCUMULATORE
Tutta l’ energia viene immagazzinata in un unico accumulatore
che alimenta tutti i led sulla tesina.
Lo scopo della batteria è quello di stabilizzare l’ energia
prodotta e di evitare picchi di tensione che causerebbero danni
agli utilizzatori.
L’ energia prodotta è maggiore
di quella che la batteria fornisce,
questo perché se fornisse di più
si avrebbero problemi di
ricaricamento della batteria. 5
LA GESTIONE SEMAFORICA
L’ incrocio del paese è gestito da 4
semafori coordinati dal PLC.
Utilizzando dei timer e dei
comparatori per gestire la durata e
la sequenza di ciascun led, si è
riusciti a ricreare nel progetto una
gestione semaforica identica a
molti incroci presenti nella realtà.
In allegato, insieme al programma di
tutta la tesina, vi è anche la parte
riguardante la logica semaforica.
6
IL FARO
Per simulare il sole abbiamo utilizzato un faretto a
Nella tesina è l’ elemento che
230V.
consuma di più, ma nella realtà al suo
posto ci sarebbe il sole. Per ricreare le ore più
calde della giornata lo utilizziamo alla massima
potenza, ma per rendere il progetto ancora più reale,
lo possiamo utilizzare anche solo a metà di essa, per
riuscire a simulare il mattino e la sera. In
quest'ultimo caso occorre inserire, nel circuito, una
resistenza di circa 400 ohm. 7
LA GESTIONE DELL' ENERGIA IN BASE ALLA
RICHIESTA DEL PAESE
Innanzi tutto, in qualsiasi condizione di luce, i pannelli
producono sempre energia. In base alla richiesta del paese
può esserci o meno la produzione di energia idroelettrica.
I semafori sono sempre accesi come i lampioni di notte:
queste sono le uniche richieste sicure che il paese richiederà
tutti i giorni.
Le variabili consistono nella richiesta delle singole case.
Ci saranno momenti della giornata in cui tutte le case
richiederanno quantità notevoli di energia, altri momenti in
cui ci sarà poca richiesta.
RICHIESTA MINIMA DI ENERGIA
(tutti le luci delle case sono spente)
GIORNO: l’ energia prodotta dai soli pannelli solari
è sufficiente per coprire il fabbisogno energetico,
dovuto dai semafori e poco altro.
NOTTE: anche se al fabbisogno energetico si
aggiunge solo la richiesta di energia dei lampioni, vi
è la necessità di intervenire con la produzione di
energia idroelettrica.
RICHIESTA PARZIALE DI ENERGIA
(metà luci delle case accese)
GIORNO (luce piena): la richiesta di energia
rimane coperta ancora dai soli pannelli solari.
MATTINA/SERA: la produzione dei pannelli
solari cala, perciò è necessario l’ intervento
della centrale idroelettrica.
NOTTE: vi è solamente produzione di energia
idroelettrica.
RICHIESTA MASSIMA DI ENERGIA
(luci delle case tutte accese)
Sia di giorno che di notte è necessaria la
produzione di energia idroelettrica.
RICHIESTA MASSIMA DI ENERGIA
(luci delle case tutte accese)
Sia di giorno che di notte è necessaria la produzione di
energia idroelettrica.
Video di spiegazione
Attraverso una pulsantiera e
un quadro spie riusciamo a
ricreare ogni situazione
descritta in precedenza e
anche a simulare pericoli
come il sovrariempimento dei
bacini. 8
IL CONTROLLO CON IL PLC
Tutte le operazioni di
•
Apertura/chiusura elettrovalvola;
•
Attivazione/disattivazione pompa;
•
Gestione semaforica;
sono coordinate dal PLC, che deve inoltre gestire:
•
Il livello dell’ acqua dei due bacini;
•
La richiesta energetica del paese;
•
La luce emessa dal faro. 10
SCHEMI E PROGRAMMA
SCHEMA INPUT
PLC
SCHEMA OUTPUT
PLC 1
SCHEMA OUTPUT
PLC 2
SCHEMA OUTPUT
PLC 3