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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: Ordine e caos
Autore: Gianmaria Saracino
Descrizione: un viaggio tra frattali, attrattori, mappe logistiche, per iniziare a vedere fenomeni e strutture con occhi diversi. n.b.: la tesina era inizialmente stata pensata come supporto ad una spiegazione orale, pertanto a volte può apparire non esauriente a
Materie trattate: matematica, fisica.....
Area: scientifica
Sommario: Dalla "Grande Macchia Rossa" di Giove ad una foglia di felce, dall'andamento della crescita delle popolazioni animali alle celle di convezione per giungere alla crescita dei cristalli: tutto questo è casualità , "rumore", disordine apparente che cela dietro di sé strutture ordinate, imprevedibili e sempre nuove. La matematica dei frattali, nata e sviluppatasi con l'avvento dei computer, ha permesso una rilettura di antichi problemi mai del tutto risolti o accantonati poiché troppo spinosi e apparentemente poco interessanti. Mandelbrot, Barnsley, Julia, Lorenz sono solo alcuni dei grandi artefici di questa rivoluzione che dagli ultimi trent'anni sta scuotendo il panorama scientifico nel senso più largo del termine.
Dalla “Grande Macchia Rossa” di Giove ad una
foglia di felce, dall’andamento della crescita delle
popolazioni animali alle celle di convezione per
giungere alla crescita dei cristalli: tutto questo è
casualità, “rumore”, disordine apparente che cela
dietro di sé strutture ordinate, imprevedibili e
sempre nuove. La matematica dei frattali, nata e
sviluppatasi con l’avvento dei computer, ha
permesso una rilettura di antichi problemi
mai del tutto risolti o accantonati poiché
troppo spinosi e apparentemente poco
interessanti. Mandelbrot, Barnsley, Julia,
Lorenz sono solo alcuni dei grandi artefici
di questa rivoluzione che dagli ultimi
trent’anni sta scuotendo il panorama
scientifico nel senso più largo del termine.
Iterazione
Consideriamo una semplice funzione di secondo grado: una parabola
nel piano cartesiano xOy con vertice sull'asse y.
2
y= x c
x= y
Consideriamo poi la funzione identica y=x,
che ci sarà utile per poter applicare
ricorsivamente la prima equazione.
Iterazione
La nostra funzione associa ad ogni numero reale x,
un numero calcolato in base alla relazione stabilita:
possiamo considerare la funzione come una
macchina che, inserito un numero x, ci dia come
risultato il valore di x elevato al quadrato più una
costante c, definita inizialmente. 2
f : x x c
Iterazione
2
f : x x c
ℝℝ
f : Abbiamo così una funzione che associa
ad ogni numero reale un altro numero
sempre appartenente ai reali.
Iterazione
2 3 n
... ...
x, f x
,f x
,f x
, , f x
,
Partendo da un numero iniziale x, ed applicando di volta in volta
la nostra funzione al risultato dell'iterazione precedente,
otteniamo una serie di valori, dipendenti dal punto che abbiamo
scelto come inizio; tale serie prende il nome di orbita della
funzione f di valore iniziale x.
Iterazione
Scegliamo ora una 2
f : x x c
particolare funzione,
ovvero assegnamo un
valore ben definito alla
costante c; ad 0
c=
esempio fissiamo la
condizione c=0. In questo modo,
{ l'orbita ottenuta
applicando
∞ , per x
∣
∣
1 ripetutamente la
funzione ad un punto
n
lim =
f inziale x per infinite
1, = 1
per x
∣
∣ volte, risulterà
necessariamente
n ∞ 0, per x seguire uno dei tre
∣
∣
1 comportamenti qui
accanto, in base
all'intervallo in cui
abbiamo scelto x.
Iterazione ...e sorgenti (source),
punti in cui la funzione
Possiamo distinguere due tende ad avvicinarsi
tipi principali di solo per determinati
comportamenti: bacini 2 (pochi) valori di x, ma
f : x x c
(sink), il cui valore è da cui si allontana
raggiunto a partire da anche cambiando di
molti valori di x... poco la scelta iniziale
0
c= di x.
SINK SOURCE
{
∞ , per x
∣
∣
1
n
lim =
f 1, = 1
per x
∣
∣
n ∞ 0, per x
∣
∣
1
Iterazione
1 1 3 1
c c= − c
4 4 4 4
Osserviamo cosa accade al grafico della
parabola al variare della scelta di c,
confrontandola con la funzione identica y=x:
abbiamo 0, 1 o 2 punti in comune rispettivamente
con c>1/4, c=1/4 e c<1/4.
Biforcazione Partendo da qui,
Proviamo ad muoviamoci in direzione
analizzare il dell'asse y fino a
comportamento intersecare la nostra
dell'iterazione infinita parabola.
di una funzione,
partendo dal suo
grafico: disegnamo la
parabola e la bisettrice A questo punto,
del I e III quadrante. muoviamoci in direzione
dell'asse x, questa volta
fermandoci incontrando
la bisettrice.
Scegliamo poi un punto
di partenza x a piacere, Ripetiamo poi il
ad esempio l'origine del procedimento infinite
piano cartesiano. volte sempre allo
stesso modo.
1
c= 4
Quello che osserviamo è il comportamento all'infinito della nostra
orbita: nel caso c=1/4, per qualunque scelta inziale di x, l'orbita
converge sempre nello stesso punto, che è pertanto un'attrattore
dell'orbita stessa. Biforcazione
Per c=-3/4 abbiamo
ugualmente un punto
attrattivo. 3
−
c= 4
Biforcazione Per c=-13/16 notiamo
già una differenza:
l'orbita non si assesta
su un unico punto, ma
continua ad oscillare
all'infinito tra due valori
distinti.
13
−
c= 16
Biforcazione
Scegliendo c=-1.3
abbiamo ivece 4 valori
distinti per la nostra
orbita all'infinito. − 1.3
c=
Biforcazione
Per c=-1.4015 i punti
cominciano a perdere
definizione, diventando
quasi delle fasce in cui
l'orbita si asseta, e
moltiplicandosi sempre
di più. − 1.4015
c=
Biforcazione
Considerando i risultati dei
nostri esperimenti,
tracciamo un grafico dei
valori di attrazione in
funzione della scelta del
parametro c.
N.B.: scelto un parametro c,
ed eseguendo un numero
sufficiente grande di
iterazioni, abbiamo sempre lo
stesso comportamento
dell'orbita, indipendentemente
dalla scelta del punto iniziale
x! Biforcazione
Questo grafico, detta
mappa dell'orbita, possiede
proprietà interessanti: prima
di tutto notiamo una regione
ordinata, in cui i punti di
equilibrio raddoppiano
progressivamente, per poi
sfociare in una regione
completamente caotica
Proviamo ad ingrandire
una regione della nostra
mappa... Biforcazione
Notiamo che parti in
scala diversa sono
simili tra loro: questa
proprietà è detta
autosimilarità, ed è
propria delle strutture
che hanno a che fare
con il caos e la
rottura di simmetrie. Biforcazione
Proviamo ora ad
avvicinarci alla regione
che appare
completamente caotica: Biforcazione Notiamo che anche
qui ci sono delle
“isole” di ordine:
proviamo ad
avvicinarci
ulteriormente...
Biforcazione
Ingrandiamo un
ulteriore dettaglio di
questa regione...
Anche una piccolissima Biforcazione
regione, per giunta scelta nel
“mare” del disordine, se
ingrandita appare esattamente
uguale alla mappa considerata
globalmente! (si vedano i valori
di c sui grafici!) Autosimilarità
Universalità
Indichiamo ora con una
serie di valori, i punti in cui
abbiamo le biforcazioni 4 3
successive del nostro 2
grafico:
1
Universalità
4 3
2
1
Definiamo un nuovo valore
calcolato come rapporto tra
la distanza di due
biforcazioni successive... −
1
n n−
=
−
1
n n
Universalità
− Quello che otteniamo è il
...e calcoliamone il limite per valore della Costante di
1
n n−
=
un numero infinito di Feigenbaum, che si
biforcazioni! ritrova spesso in
−
strutture di questo tipo,
1
n n ed è assolutamente
universale.
−
1
n n−
lim = 4. 669201609102990671853...
−
n ∞ n1 n
Costante di Feigenbaum
Universalità
Possiamo ripetere
il nostro Come vediamo,
“esperimento” la mappa
iniziale scegliendo risultante è molto
altre funzioni al simile come
posto della nostra struttura a quella
parabola: ad ottenuta a partire
esempio, possiamo dalla parabola, e
scegliere una le due mappe
funzione condividono
sinusoidale, e molte proprietà!
ripetere lo stesso
procedimento visto
all'inizio. sin
f : x x
c
Universalità
f : x sin
x
c
Possiamo scegliere
funzioni di qualsiasi tipo... Universalità
3 1−
f : x x
cx
Universalità 4
1− 2x− 1
f : x c
Universalità ...il risultato è sempre una
mappa particolare per la
funzione scelta!
1−
f : x x
cx
Universalità
Consideriamo ora una
funzione di un tipo
sostanzialmente diverso...
1
∣ ∣
1− 2
f : x x−
c 2
Universalità Funzione non-monotòna
e non derivabile
1
∣ ∣
1− 2
f : x x−
c 2
Universalità
1
∣ ∣
1− 2
f : x x−
c 2
{ 1
0, 0c
per 2
n
lim =
f 1
??? , per c1
n ∞ 2
∞ , per c1
Universalità
1
∣ ∣
1− 2
f : x x−
c 2
{ 1
0, 0c
per 2
n
lim =
f 1
??? , per c1
n ∞ 2
∞ , per c1
Comportamento “interessante”
Universalità
Operando iterativamente e
disegnando la mappa
dell'orbita corrispondente,
otteniamo un disegno molto
particolare: Universalità
Proviamo ad
ingrandirne un
particolare! Universalità
Avviciniamoci ancora... Universalità
Quelle che appaiono come
linee uniche, sono in realtà
ogni volta coppie di linee, che ...ed ancora...
a loro volta sono formate da
coppie di linee e così via,
all'infinito... La nostra mappa
ha una struttura “fine” ed
autosimile...
Attrattori “strani”
ℝ
Consideriamo ora una n n
f : ℝ
nuova funzione in uno
spazio n-dimensionale
Attrattori “strani”
ℝ
n n
f : ℝ
In questo spazio, ogni
punto su cui opera la ...
p= x , x , x , , x
funzione, è formato da n 2 3
1 n
cordinate, ovvero n
valori reali: Attrattori “strani”
ℝ
n n
f : ℝ
...
p= x , x , x , , x
2 3
1 n
2 3 n
... ...
p
p, f ,f p
,f p
, , f p
,
Il concetto di iterazione rimane del tutto invariato,
cambiano solo gli elementi su cui opera la funzione
Attrattori “strani”
{
x La nostra funzione
by
f: seguirà una legge
polinomiale di secondo
2
y ay grado in due variabili: ci
1x− troviamo pertanto in uno
spazio bidimensionale
Attrattori “strani”
{
x by
f: 2
y ay
1x− 2
1x−
f :
x , y by , ay
Immaginiamo anche qui di partire da un punto
scelto a caso e ripetere all'infinito
l'applicazione della nostra funzione: quello
che otteniamo è una figura con interessanti
proprietà:
Attrattori “strani”
{
x by
f: 2
y ay
1x− 2
1x−
f :
x , y by , ay
Attrattore di Hénon
Attrattori “strani”
{
x by
f: 2
y ay
1x− 2
1x−
f :
x , y by , ay
Attrattore di Hénon
{ 1.4
a=
Scegliamo due valori definiti
per i parametri contenuti nella
funzione e proviamo a farne 0.3
b=
una rappresentazione grafica:
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Nel caso in cui operiamo in uno spazio bidimensionale, possiamo
contare sulle operazioni definite nel campo dei numeri complessi,
pertanto possiamo considerare un numero complesso come una
coppia ordinata di numeri reali:
z= x
xiy= , y
Attrattori “strani”
z= x
xiy= , y
f z
z
Attrattori “strani”
z= x
xiy= , y
f z
z
f x , y x , y
Attrattori “strani”
−
k p
Consideriamo ora una i
funzione sul campo dei 2
∣
1 z
f : z e
numeri complessi: una abz
funzione di tipo
esponenziale: Attrattori “strani”
−
k p
i 2
∣
1 z
f : z e
abz
Attrattore di Ikeda
Attrattori “strani”
−
k p
i 2
∣
1 z
f : z e
abz
Attrattore di Ikeda
{ 0.85
a=
Anche in questo caso,
assegnamo dei valori 0.9
b=
numerici ai suoi
parametri e = 0.4
k
grafichiamola: 7.7
p=
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Attrattori “strani”
Chua
(circuito elettronico)
Attrattori “strani”
Duffing
(oscillatore nonlineare)
Attrattori “strani”
Lorenz
(convezione atmosferica)
Attrattori “strani”
Rossler
(cinetica chimica)
Attrattori “strani”
Insiemi di Julia
2
f : z z c
Consideriamo una nuova funzione con una espressione
particolarmente semplice: essa ad ogni numero (complesso)
associa il proprio quadrato e somma a questo un termine
costante (anch'esso complesso)
Insiemi di Julia
2
f : z z c
{
z= xiy= x , y
a
ib= a , b
c=
Insiemi di Julia
2
f : z z c
{
z= xiy= x , y
a
ib= a , b
c=
2 =
f :
xiy xiy aib
2 2 2
= x i y ib=
2ixy a
2 2
= − 2xyb
x y i
a
Svolgendo i calcoli
perveniamo al risultato
della formula analitica
della nostra funzione
Insiemi di Julia
2
f : z z c
{
z= xiy= x , y
a
ib= a , b
c=
2 =
f :
xiy xiy aib
2 2 2
= x i y ib=
2ixy a
2 2
= − 2xyb
x y i
a
2 2
− 2xyb
f :
x , y x y ,
a
Insiemi di Julia
Immaginiamo ora di effettuare una “mappatura” a partire dai numeri complessi su una
sfera: ad ogni numero complesso corrisponde uno e un solo punto sulla sfera
complessa, e viceversa, con la differenza che anzichè muoverci su uno spazio illimitato,
qui siamo limitati dalla superficie della sfera, ed inoltre abbiamo una notazione
conveniente per indicare un eventuale valore infinito, cosa che era assente nella
rappresentazione su piano cartesiano
Insiemi di Julia
Insiemi di Julia
Insiemi di Julia
Le varie operazioni ora possono pertanto essere espresse sotto forma di
rotazioni, “stiramenti” e traslazioni della sfera e dei suoi punti.
Insiemi di Julia
1 3
0.275 0
c=
c= −
c= c=
4 4
Osserviamo ora come varia l'orbita della nostra funzione al
variare della scelta del parametro c
− 1.312 − 1.375 − 2
c= c= c= c= i
Insiemi di Julia
Totalmente disconnesso
1 3
0.275 0
c=